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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, febbraio 16, 2022

💚Statuina greca campaniforme con fiore 8 petali

 Stupenda statuina-giocattolo  greca, campaniforme, risalente al 700 a.C., che presenta varie simbologie, legate al Femminino.

Inanzittutto, la forma, a calice rovesciato, detta anche a campana, ma io preferisco chiamarla a coppa rovesciata, perché la coppa è simbolo del ventre femminino.

La fattura è stupenda, molto ricercata, molto elegante. Il collo allungato conferisce un'estrema eleganza, insieme alle braccia inglobate discretamente nel corpo campaniforme, e alle gambe snodate, che si prestano al gioco e alla seduta.

Sul collo vi è una doppia decorazione ad angolo, non ben definibile. Mi ricorda certe decorazioni a chevron, all'interno delle Domus de Janas, che indicano la duplicazione, la manifestazione ed estensione attraverso la ripetizione intesa come capacità creativa, generativa.

Il fatto che questo simbolo sia sul collo, sul chakra della gola, è in risonanza con la capacità creativa, perché il suono crea, e lo dimostra anche l'assonanza fonetica tra questo quinto chakra della gola Vishudda, con l'apparato riproduttivo femminile in particolare, che in sardo viene chiamato "udda", che era un sintagma sacrale accadico, secondo l'interpretazione di prof. Dedola, glottologo, che, pronunciato dagli officianti sacerdoti di quel periodo, augurava, a fine cerimonia ritualistica, l'andare "verso il sole" ("ud-da").

Sul lato sinistro, appeso come un orecchino, ha una sorta di ciondolo a forma di tre cerchi concentrici. 

Il lato sinistro è il lato del Femminino, e i tre cerchi concentrici, i tre anelli, indicano la capacità triadica e creativa di "nascita/morte/rinascita".

Al centro del petto, sul chakra del cuore, ha una decorazione triangolare, a coppa, con il vertice verso il basso, chiaro riferimento al pube femminile, decorato con tredici linee orizzontali e nove puntini sulla sommità.

Il tredici è legato al fenomeno della tredicesima luna( per approfondimenti sul significato vi rimando al mio link a riguardo https://maldalchimia.blogspot.com/search?q=Tredicesima+luna) 

La Tredicesima luna è collegata al mondo degli spiriti, ai reami dell'oltretomba, agli antenati. 

È una luna oscura, che porta in sé estrema energia alchemica, trasformativa.

Vengono richiamate, in queste lune, gli spiriti delle Antiche Madri, come le banshees, in alcune culture, quelle che sono in contatto con il mondo dei morti. 

Una tredicesima luna tutta femminile.

E il numero nove invece, è legato anch'esso al Femminino, perché richiama il nono Sacro Archetipo Ebraico Teth, il grembo, la Kundalini, la Sapienza, con funzione "cedente", attraverso il quale, l'energia mascolina può manifestarsi nella Forma del Femminino.

Le decorazioni a spirale, speculari, ad altezza dei seni, che terminano, ognuna, con una decorazione triadica, indicano il labirinto dell'espansione, del divenire, come un cordone ombelicale che si snoda attraverso l'espansione verso la vita, attraverso la ciclicità della "nascita/morte/rinascita".

E poi sul ventre, il simbolo più bello, il fiore con otto petali, simbolo, insieme alla stella a otto punte(si equivalgono come simboli), del Sacro Femminino, di Sirio, di Venere, che traccia nel cielo un tragitto pentacolare nell'arco di otto anni.

L'otto è anche il simbolo dell'infinito, dell'Unione degli Opposti, tra Cielo e Terra, tra Umano e Divino.

Perché queste splendide statuine, parlano comunque di connessione con il Divino, ne esprimono la Bellezza e l'armonia.


Tiziana Fenu

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Statuina greca campaniforme con fiore 8 petali



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