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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, febbraio 15, 2022

💙San Valentino ampliato

 #SanValentinopersempre

Ripropongo, ampliato, con interpretazione Archetipale. 


San Valentino. 

La festa dell'Amore, degli innamorati.

Quando qualcuno ci piace tanto, diciamo che ci fa salire l'ormone. 

Ma cosa significa la parola ormone?

Sono andata a vedere l'etimologia.

Incredibile.

Deriva originariamente da una parola greca, "hormo" , che significa "mettere in movimento", "impulso dell'essere", la "forza dell'Essere" .

L'ormone. 

Cosi piccolo, eppure in grado di rivitalizzare l'organismo umano.

Eh si, perché quando ci si innamora, le ghiandole endocrine producono ormoni che ci ringiovaniscono e ci rivitalizzano. 

Si ruota intorno all'Amato come fosse un sole, vicendevolmente, e da questa collisione di orbite d'Amore, nascono nuove dimensioni. 

Dove ognuno dei due porta la sua

dimensione.

L'uomo è uragano, la donna nido. 

L'uomo lotta, la donna è tenerezza. 

I tanti templi edificati per onorare l'Amore parlano di questo.

Uomo e donna, insieme, permettono che il sole entri nella loro dimora. 

Nell'antica Lemuria, nel continente Mu, si narra che ci fossero due modi per riprodursi. 

Il primo, quando le razze umane furono guidate dai "Kumara"(nome che ricorda le Kumari, le  bambine vergini sacre  indiane, considerate la reincarnazione della Dea Durga, la grande Dea Madre) in alcuni templi sacri per ricevere il sacramento del sesso e riprodursi con lunghi viaggi in determinati periodi Lunari.

A questa memoria si deve l'origine della luna di Miele.

Tra gli antichi popoli di Anauach, c'era Xochipilli, il dio del canto, dell'amore e della bellezza, che insegnava a conservare le delizie della luna di miele, perdonando, accogliendo, comprendendo. 

I Lemuriani sublimavano la libido sessuale e avevano grandi poteri cosmici. 

Pare che le donne partorissero senza dolore, come è menzionato brevemente nella Genesi e in molti altri libri religiosi. 

Parlavano con caratteri universali runici, conservati sino a poco tempo fa dai Vichinghi del nord, con potere sugli Elementali della natura. 

Sublimavano il loro orgasmo, senza espulsione, se non per procreare, e questo seme non espulso, creava un'energia che rivitalizzava l'intero organismo umano, riuscendo a vivere dai dieci ai 15 secoli, e potevano vedere perfettamente le dimensioni superiori della natura e del cosmo.

Vedevano la terra esattamente per quel che è: multidimensionale. 

A Lemuria, prima di accoppiarsi nel tempio, l'uomo e la donna passavano per brillanti cerimonie mistiche, il Tao dei cinesi, l'INRI degli gnostici , guidati dall'energia suprema di Dio. 

Si dispersero, quando iniziarono a copulare al di fuori dei templi, ribelli contro i Kumara, allontanati poi dai templi dei misteri, atrofizzati nelle loro facoltà trascendentale, e iniziarono a lavorare e partorire con dolore.

Le antiche civiltà come i Maya, Toltechi e Nahua, e anche la stessa Bibbia, accennandone, parlano di questa "devoluzione" umana. 

Ma c'è un segreto, per ritornare all'evoluzione. Ne parla Freud.

Si tratta della sublimazione dell'energia creativa.

Si è lasciato l'Eden  attraverso il sesso, e attraverso questo, l'uomo ci deve ritornare. 

E la chiave per ritornarci, è l'Amore. 

Che è la particella di divino dentro noi, che compie prodigi meravigliosi. 

I "Valentinias" avevano la loro scuola, dove studiavano i misteri del sesso e i misteri lemuriani e Valentino, lui, proprio il "San Valentino", il fondatore, era un grande maestro illuminato. 

Valentinus era un grande maestro dell'Amore(nato nel 135 d.C.).

Formo' una scuola chiamata "Valentinians", e in questa scuola erano dediti allo studio del cristianesimo esoterico in tutti i suoi aspetti. Sappiamo che era un egiziano filosofo, teologo, predicatore, istruito ad Alessandria, sull' Egitto e sulla Grecia, ma soprattutto venne istruito secondo i Logoi, i "detti del Signore", secondo i canoni più Gnostici dell'esoterismo cristiano di cui lui fu il sommo rappresentante e che gli costò la scomunica. 

Secondo i Velentinians, Dio non creò il male, ma fu creato dai suoi eoni rappresentanti, da quella Sophia (portatrice di semi spirituali da "elevare" verso il Divino) impregnata di Desiderio, necessaria per creare il mondo materiale(creato dal Demiurgo), ma che si eleverà al mondo divino quando si unirà in sigizia, dal greco "syn+zygon", che significa "con giogo", ed indica il momento in cui la Luna si trova in congiunzione( Luna nuova) o in opposizione( Luna piena) al Sole.

Quindi  indica un matrimonio alchemico( tra Luna e Sole) con l'Eone perfetto Gesù (di cui il Cristo psichico terreno, è solo un rappresentante, forse  mai veramente morto sulla croce, ma solo simbolicamente, per insegnare cosa è l'amore). 

Tra gli antichi popoli di Anauach, c'era Xochipilli, il dio del canto, dell'amore e della bellezza, che insegnava a conservare le delizie della luna di miele, perdonando, accogliendo, comprendendo. 

Ecco il significato intimo di San Valentino.

L'amore purificato da ogni velleità egoica, ma anche amore come impegno costante. 

E allora , in questo senso, acquistano un grandissimo valore le sacre parole del Cantico dei Cantici:


"Mettimi come sigillo sul tuo cuore,

come sigillo sul tuo braccio;

perché forte come la morte è l'amore"


Il Sigillo

"Sigillo", deriva dal latino "sigillum", diminutivo di "signum", "segno"), ed è un marchio destinato a garantire l'autenticità di un documento e rendere esplicita la sua eventuale divulgazione o la sua alterazione. 

Mettimi come un segno di autenticità indelebile sul tuo Cuore, che non andrà via, che resterà come un tatuaggio, sul tuo cuore e sul braccio, entrambi simboli di forza. 

Sul cuore, che batte e ti dà la vita, e sul braccio.

Braccia che mi sostengono anche quando, da selvaggia, e in preda agli istinti, vorrò scappare via. 

E allora sì, l'amore sarà più forte della stessa morte, perché la morte ci spoglia di tutto, mentre l'amore ci restituisce tutto. 

Soprattutto noi stessi, la nostra piu' autentica identita' attraverso l'altro. Quel Sigillo vero, autentico, che rimane inalterato nel tempo, nella sua Essenza, e che diventa per noi, motivo di vita, di forza e di orgoglio. 

Motivo per sconfiggere la Morte, che è solo illusione di divisione. 

Perché, come dice Dylan Thomas "Benché gli amanti si perdano l’amore sarà salvo;

E la morte non avrà più dominio". 


Quest'anno, San Valentino, cade in una giornata di lunedì, governata dalla Luna, da un'energia quindi Femminile, intuitiva, profonda, di accoglienza, di sapienza, e da un Archetipo 13( ottenuto sommando numero per numero la data 14/02/2022), che corrisponde al Sacro Archetipo Ebraico Mem, con funzione "liquidità" o "fluidità". 

Un Archetipo Madre, che vi parla del Sacro Femminino, dell'elemento acqua, che fa da complementare al segno di Fuoco del Leone, sotto il quale si trova la luna in questo momento, e lo sarà sino alla Luna Piena del 16, di mercoledì, di cui avrò modo di parlare nel prossimo post. 

Un Archetipo Mem Femminile, che consente la comunicazione tra le due polarità, che accoglie il Mascolino, per dare forma alla sua Essenza, visto la sua flessibilità e adattabilità. 

È l'Archetipo dell'Alchimista, del tredicesimo segno, l'Ofiuco, che domina ogni conoscenza. 

È la Maddalena. 

È l'Iside nera. Il Sole Nero prima dello stesso sole

È il Buco Nero. L'Antimateria. 

L'utero nascosto.

È l'Iniziato che muore a sé stesso per rinnovarsi continuamente. 

Poiché la morte è l'unico principio trasformatore di ogni vera rinascita. 

Ho detto, nel mio ultimo post, che questi 21 giorni, tra il 2 e il 22 febbraio sono come una dimensione energetica a sé, estremamente potente, contrassegnata da tre segni di acqua, Pesci(il 2 febbraio), Cancro(il 12 febbraio, il giorno centrale tra i due), Scorpione per il 22 febbraio. 

Tre giorni, non in sequenza, ma contrassegnati, che stranezza, da tre Archetipi in sequenza. 

Archetipo Yod, il decimo, l'Archetipo Kaf, l'undicesimo, e l'Archetipo Lamed, il Dodicesimo. 

E la sequenza continua(guardate la perfezione dell'Universo), perché questo è il tredicesimo Archetipo, quindi l'Archetipo successivo a quei tre.

L'Universo ci sta indicando un percorso ben preciso. 

Archetipo che corrisponde all'Arcano Maggiore XIII della Morte. 

Oggi, Venere e Marte, si sono incontrati all'alba, sotto la costellazione del Sagittario. Quasi a suggellare questo San Valentino che è importantissimo, perché il nostro primo innamorato, è la nostra controparte, maschile o femminile, della nostra Anima.

Una ricorrenza guidata da un Archetipo d'acqua Mem, sotto una Lunazione sotto un segno di Fuoco come il Leone, guidati da un Arcano Maggiore XIII della Morte, e dentro un wormhole, una dimensione spazio-temporale contrassegnata da tre segni d'acqua, come in un grembo alchemico. 

Grembo Alchemico, che ci chiede di morire a noi stessi, alle proiezioni che abbiamo esteso verso l'amato, o verso noi stessi. 

Ci chiede di morire, di rinnovarci, di cambiare prospettiva, di ribaltare la clessidra. Di vedere le cose, come sono dall'altra parte, anche se non le vediamo. Lasciamo fluire. 

Molliamo la presa. Si può fluire solo se non si hanno ancore che ci tengono arenate nei fondali.  

La mente non serve. La mente confonde. 

Ciò che deve essere sarà. Con leggerezza, con gioia, con accoglienza. 

Non si può accogliere, se prima non si fa spazio. Sarebbe come una cantina satura di tutte le nostre "pesantezze". 

Per essere puri e cristallini come acqua di fiume, dobbiamo evitare di stagnare. E si stagna, con la mente, con l'ego, con il giudizio, con l'attaccamento. 

Onoriamo, in questa giornata, il nostro primo amato, la nostra controparte animica. Ancor prima del nostro amato reale. 

Accettiamola totalmente, senza riserve, accogliendola senza giudizio. 

Molti San Valentino si passano fisicamente da soli. Ma animicamente dobbiamo percepire quella pienezza, che è l'unico Dono che si può fare all'altro, in caso( in "fortuitissimo" caso) dovesse esserci, dovesse essere al nostro fianco. 

Deve poter sentire, che non abbiamo "bisogno" di lei o di lui, per colmare un vuoto. Ma per essere, insieme, quella Completezza e Integrità, che va oltre l'umano, e che forse, da soli, in questi termini umani, non si può raggiungere. 

Deve poter sentire la trascendenza dell'Unione. Del salto quantico, possibile solo insieme, per ripristinare la Monade Originaria. 

Non può sopperire a "mancanze terrene, umane", altrimenti l'alchimia spirituale, non si crea, non si crea trascendenza, alchimia profonda, d'Anima. 

Dove far l'amore, da Umani, diventa "Essere Amore", da Umani consapevoli, portatori di quella Coscienza Cristica, che va al di là della forma, della divisione, dell'assenza, della lontananza, del silenzio. Del vuoto. Semplicemente perché "si è Amore", e si festeggia l'Innamorato sempre. A prescindere. 

Si, che sarebbe meglio averlo a portata di bacio e di coccole. 

Ma talvolta, è richiesto anche questo. 

Benedire, anche questo. 

Perché la nostra controparte animica è sempre con noi. 

Il manifestarsi o meno, dipende da una serie di coordinate già prestabilite, per il nostro percorso d'Anima. 

Niente è andato perso. Ne abbiamo il ricordo e l'esperienza a livello animico, e ci si è amati così tanto, da viverne di rendita, tanto era in esubero l'Amore. 

Si riconosce subito la controparte animica. 

È quella per la quale, e con la quale, si può vivere anche senza. 

Un ossimoro in termini. 

Tanto, le Anime così, che hanno questo ricordo a livello sottile, sono perennemente in questa dimensione sospesa. Vivono, ma sempre con un velo di malinconia negli occhi. 

Per la perfezione e l'intensità di ciò che si è vissuto, prima della divisione. 

Per la Bellezza, e la Completezza. 

Si bastava a sé stessi. Come una Galassia con due Soli. 

Abbiamo imparato a rilucere, a portare luce nel buio, anche da soli. 

Fiamme solitarie. 

Perché davvero, soli, non ci siamo mai sentiti. 

Sentivamo l'energia dell'altro. 

La sua forza, ci ha dato coraggio, squarciando il silenzio, e attraversando linee spazio-temporali, che percepiamo, anche se non vediamo.

Il suo dolore, pur con esperienze diverse, ci ha unito in un'unica lacrima. 

Il suo Amore, è ancora sintonizzato sulla nostra frequenza. 

C'è un'espressione, in inglese, per definire l'innamoramento, che mi piace da morire. 

"To Fall in Love". 

"Cadere nell'Amore". 

Ecco, se "cadi" dentro l'Amore, non puoi evitare di "essere Amore". 

Anche senza un "Valentino" e una "Valentina" 

L'Amore ti riconoscerà, e prima o poi ti restituirà ciò che ti è stato momentaneamente sottratto. 

Il tempo per manifestarci in Pienezza.

In modo da non essere un "vuoto", che incontra un altro "vuoto", ma due pienezze che creano un nuovo Universo. 

Buon San Valentino di Pienezza. 


Tiziana Fenu

©®Diritti intellettuali riservati

Maldalchimia.blogspot.com 

(opera di Roberto Ferri)

💙San Valentino ampliato



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