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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, agosto 11, 2022

💚Dea Cibele con leone

 Nella prima immagine, una splendida  rappresentazione della Dea Cibele, madre degli dei e regina della natura, mentre domina con naturalezza  un leone. 

Ha un timpano, un tamburello, che pende dalla mano sinistra.  La criniera del leone secondo la colorazione originaria, risulta essere gialla, con strisce rosse sulla base, presenti anche sui capelli, sulle labbra e sullo sfondo.

Il periodo, è tardo periodo classico, circa 400 a.C., mentre il luogo di produzione è la Grecia, in Beozia, a Tebe.

È un'immagine molto simbolica.

Domina con naturalezza il leone, come le icone del Sacro Femminino, fin dai tempi passati, Inanna, Astarte, la Potnia Theron, la Dea dei Serpenti minoica..

Sono tutte rappresentazioni di un Femminino in equilibrio con le sue due polarità, maschile e femminile, capace quindi, anche di dominare, amorevolmente, il Mascolino, in complementarietà. Icona e simbolismo che è rimasto fino ai giorni nostri, codificato anche nell'Arcano Maggiore VIII della Forza, nel quale, una giovane fanciulla, apre le fauci ad un grosso leone, ad indicare fiducia in sé stessa, nello stesso leone, complementarietà, ma anche padronanza dei propri ancestrali istinti animaleschi, quelli legati ai chakra inferiori.

Istinti che non bisogna ignorare, ma integrare e trasmutare, affinché non siamo dominati da essi.

Sulla mano sinistra, il tamburello sciamanico, è molto simbolico.

È sul lato sinistro, il lato del Femminino, e, il tamburo sciamanico, per antonomasia, è lo strumento che mette in contatto con la dimensione spirituale, con gli Spiriti, dimensione, dal facile accesso, per il Femminino, per la sua natura istintiva, e maggiormente legata alla dimensione delle emozioni, dell'inconscio, della dimensione non terrena.

La padronanza del tamburo sciamanico a cornice, fatto con pelli di animali, pare che sia stata sempre di dominio del Femminino, ad uso terapeutico e ritualistico. Lo dimostrano anche le pitture rupestri di siti  archeologi come quello neolitico  matriarcale di Çatal Hüyük, risalente al 6000 aC circa, nel quale si è trovata proprio la celebre statuina della prima dea Cibele, con i due leoni al fianco, come nella seconda e terza immagine, e la prima rappresentazione di un Femminino con tamburo.

Sono le Dee preistoriche che indossano un copricapo che indica ciclicità, ritmo, oscillazione ripetuta. Può essere una falce di luna, delle corna di Toro, un cerchio, un diadema, una torre smerlata, a indicare protezione per i suoi figli, ma anche, per ogni smerlo, la ciclicità del sorgere e del tramontare. 

Un qualcosa che rimandi ad una certa ciclicità e ripetizione, come lo stesso ciclo lunare e mestruale.

L'aureola dei Santi e delle Madonne, ha ripreso da questo concetto 

Aureola 

Ureo. 

L'ureo è il Femminino, il Sacro Cobra, che protegge il Mascolino, l'occhio di Ra. L'ureo è ripetizione ciclica, lunare, Femminile. 

Le sciamane, le sacerdotesse, erano intimamente connesse con i ritmi della natura, ed accompagnavano, con il ritmo del tamburo sciamanico, i passaggi, le fasi della natura, il parto, i dolori del ciclo mestruale, le nenie per i neonati, i cicli lunari e astrali, o attiravano le api negli alveari, con la vibrazione di alcune corde nella parte interna del tamburo.

Cibele era  considerata la Madre degli Dei, come la Dea Hator egizia, e i leoni, come accompagnatori, sono considerati come dei Guardiani della soglia. La soglia delle dimensioni di coscienza, degli accompagnatori sciamanici.

Astrologicamente rappresentano i solstizi. Solstizio invernale ed estivo( il solleone estivo), il punto più basso del sole, e il punto più alto, simbolicamente, la morte e la nascita del sole 

I leoni rappresentano il sole, sia per la loro forza e maestosità, re, indiscussi, del regno animale, ma anche perché rappresentano l'elemento solare, il Mascolino, la forza luminosa che accompagna e protegge i lunari viaggi sciamanici nell'inconscio, delle sacerdotesse sciamane, prima che la Chiesa cattolica, vietasse loro di partecipare alle cerimonie ritualistiche, nonostante un Vaticano eretto, proprio sui resti del tempio di Cibele.

Una simbologia straordinaria, che ancora è fortemente presente, tra gli uomini e Donne sciamane, che sono intimamente connessi con la dimensione spirituale, di cui il tamburo sciamanico, è strumento e veicolo vivo, pulsante.


Tiziana Fenu

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Dea Cibele con leone





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