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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, agosto 14, 2022

💙13/8 Celebrazione Dea Diana

 Un tempo, in epoca romana, la data di oggi, 13 agosto, segnava l'inizio dei festeggiamenti in onore della Dea, Diana, che culminavano il 15 agosto.

Erano chiamati i Nemoralia, e si festeggiavano nel tempio di Diana sul Lago di Nemi, con le torce in processione. Era quindi la festa dell'Acqua e del Fuoco.

Di questo Sacro Femminino, Diana Lucifera, Portatrice di Luce.

Un numero importante quello della data di oggi.

Simbolica, la scelta del numero 13, per l'inizio dei festeggiamenti.

Il tredici fa riferimento all'Archetipo femminile per eccellenza, la Mem, la seconda delle tre lettere Madri nel Sacro Alfabeto ebraico.

Significa acqua, ventre primordiale, le acque del Caos primordiale, della Genesi, con la sua capacità di custodire e far germogliare il seme.

Così come il grembo femminile dona la vita, così è capace di accogliere le sue creature, nel grembo di Madre Terra, dopo la morte, in un passaggio, che non è mai definitivo, ma è una continua trasformazione.

Infatti l'Arcano Maggiore che rappresenta la Morte, è proprio l'Arcano XIII.

Acqua come fonte di vita, simbolo dell'Amore. Infatti i festeggiamenti in onore di Diana, si svolgevano sul lago Nemi.

La Mem viene considerata la lettera più sacra, e anche il simbolo dell'androginia, del maschile e del femminile, poiché, se contiene la vita, contiene in sé anche la morte.

Questo concetto è ben rappresentato dal movimento della Spirale, in ascesa verso il Divino.

Il tredici è però anche legato al numero delle lunazioni in un anno, in perfetta armonia e corrispondenza dei cicli di fertilità delle donne.

Un tredici che nei tempi passati, rappresentava Iside, il Sole Nero al centro della Galassia, l'aspetto, l'utero nascosto della creazione.

È questo, il mistero del Sacro Femminino, che arriverà fino ai giorni nostri, manifestato attraverso l'energia della Maria Maddalena, l'acqua che contiene in sé anche la Terra, poiché, 13, in riduzione teosofica, diventa un "1+3', quindi un" 4" che rappresenta la terra con i suoi 4 elementi e 4 punti cardinali.

Acqua di purificazione, morte e rinascita.

Si muore con la consapevolezza di saper morire, e di rinascere alleggeriti, fluendo, come indica la Runa Laguz, associata a questo Archetipo, che indica il fluire, manifestando la propria Essenza, essendo Madre Creatrice, in ogni momento.

Questo, se consideriamo solo il tredici della data di oggi.

Ma se consideriamo la somma totale(cifra per cifra), della data di oggi, abbiamo ancora un numero, il 18, che corrisponde al Sacro Archetipo Ebraico Tsade', con funzione "divisione".

Una divisione apparente, perché dobbiamo sentirci frattali di un qualcosa di più grande, di cui siamo riflesso ed Essenza, come Esseri Multidimensionali.

Un numero 18 che era venerato nelle Civiltà del passato, tra i Caldei, in ambito Mesopotamico, perché ogni 18,03 anni, esattamente, Sole Terra e Luna si trovano quasi esattamente nella stessa posizione reciproca e possono ripetersi le stesse eclissi lunari e solari. Durante questo periodo, chiamato Saros, avvengono 29 eclissi di luna e 41 eclissi di sole.

Potete quindi immaginare che valenza Sacra e ritualistica, avesse questo numero.

Una lettera ebraica, la Tsade', che viene rappresentata quasi come una Y, e che rappresenta un utensile per tagliare, con il quale si deve raggiungere un traguardo, una meta, una nuova dimensione, nuove prospettive e conquiste, senza paura, perché c'è fiducia nel Divino, di cui siamo frattali, e di conseguenza, in noi stessi, che recidiamo, per meglio prendere la mira.

In questo senso, si incasella alla perfezione, il simbolismo della Tsade', nel senso di "cacciare", come Diana, di conquista, dello spingerci oltre, focalizzando i nostri intenti, i nostri desideri.

È, guardacaso, ma mai per caso, questo diciottesimo Archetipo è legato all'Arcano Maggiore XVIII della Luna, la depositaria dei nostri desideri, dei nostri segreti.

Siamo in Luna calante in Pesci, dopo la Luna Piena di ieri, in Acquario.

C'è un certo rilascio, ma anche la gioia, la consapevezza, che, ciò che abbiamo rilasciato, non serviva più, per questo viaggio.

La completezza dei Pesci, come un Tao, dove ognuno dei due, contiene un frattale dell'altro.

Perché esistono infinite possibilità, oltre la divisione apparente dell'Uno.

È nella mancanza, nel vuoto, che facciamo, quando tagliamo, che si crea il Seme della nuova possibilità.

Il vuoto del grembo creativo.

Il vuoto femminile.

La forma dell'utero, ricorda la lettera Tsade', con le due diramazioni. Quasi come un tronco di un albero, con le diramazioni dei due rami.

Radicato nella terra, ma sempre in elevazione ed espansione verso il cielo.

Con tante diramazioni, ma sempre, appartenenti allo stesso albero.

Il nostro sguardo, l'anelito della nostra Anima, deve sempre, come Diana, come un cacciatore, cercare questi frattali di divino, questi semi divini, nella realtà, negli altri, in modo da creare una connessione di Bellezza, del Giusto, dell'Armonia, dell'appartenenza ad un qualcosa di più grande, legato alla dimensione dell'Universo, del Cosmo, dei cicli che regolano e scandiscono anche la dimensione umana.

Diana, il cui figlio era Giano, sua controparte maschile, nei cicli periodici vegetativi, quel Giano bifronte, che presiede, come guardiano della soglia, al due solstizi, che prima erano custoditi solo da Diana, estivo ed invernale, alla Porta degli Umani, del Cancro, e alla porta del Capricorno, la Porta degli Dei.

Jana, significa porta, così come Giano.

"janna", in sardo, è la porta.

È tutte le Domus de Janas, sono esposte ai solstizi, sia invernale, che estivo, quindi, metaforicamente, indicano la nascita e la morte, in un ciclo continuo di gestazione e di rinascita.

( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/01/3112-2021-solstizio-dinverno-toro.html?m=0) 

 Proprio come la vegetazione, di cui Diana è Dea assoluta.

Le Janas sarde, prima, ma molto prima, delle Janare sacerdotesse del culto di Diana, erano coloro che presedievano e officiavano questi riti di passaggio dalla vita alla morte. 

Simboli solstiziali, prima che il Patriarcato, con Giano bifronte, si appropiasse anche di questo. 

Erano Janas "bogadoras", coloro che "bogano", che tolgono fuori il bambino dal grembo materno, e Janas "accabadoras", coloro che "fanno finire" la vita, di chi soffre, in modo dignitoso. Un'eutanasia approvata da tutta la comunità. 

Gestivano i ritmi degli umani, in perfetta sincronia con i ritmi vegetativi. 

Diana è un derivato del nome Jana, che un portale per tante dimensioni. 

Essere Jana, è essere come l'Archetipo Tsade', questo che accompagna questa giornata di oggi, dedicata alle celebrazioni della Dea Diana. 

Essere Jana, è gestire vita e morte, senza perdere di vista la propria Essenza. È sentirsi frattali dello stesso albero. 

Sentirsi scintille divine in qualsiasi circostanza e contesto, e saperle riconoscere negli altri. 

Perché siamo srmpre accorti. 

Non perdiamo di vista il bersaglio. 

Abbiamo trovato il nostro baricentro, e possiamo spingerci oltre. 

Oltre noi stessi. 

Verso le nostre infinite possibilità.

(Aprite l'immagine) 


Tiziana Fenu 

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13/8 celebrazione Dea Diana



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