Non esistono donne Sacerdotesse o donne Dee che devono risvegliare chissà chi.
Ogni donna è Sacerdotessa solo di sé stessa.
Etimologicamente "sacerdote " significa "capacita di creare, fare sacro".
E quando non sei capace di fare "sacro" te stesso, non lo sei nemmeno per gli altri.
Questo vale anche nelle relazioni amorose.
La Donna non cerca mai un uomo da "indottrinare", da "riportare a casa" da "sacralizzare".
Non perché sia un compito "arduo".
Ma semplicemente perché non le interessa. Desidera un uomo già integro, già sacralizzato a se stesso, al suo tempio interiore ed esteriore.
Un uomo con un'energia maschile, ma che abbia integrato in sé anche la sua controparte femminile.
È una questione di equilibrio omeostatico.
Una donna equilibrata non può stare con un uomo che sia in squilibrio con queste energie.
E viceversa.
Lo sbilanciamento avviene sempre verso forme di energia del nostro opposto, che risultano poi distorte.
Ed ecco che avremo un femminile che salta fuori con l'invidia, con la calunnia, con lo sminuire.
Tutte derivazioni e distorsioni di quell'energia femminile che tende a fare pettegolezzo, a non essere alleata delle stesse donne.
Percepire questa energia su un uomo è spiazzante.
Offusca tutti i tentativi di ammantarsi di mascolinità e saggezza, in modo dirompente.
E a volte anche irreversibile
Come è stridente, percepire in una donna quei picchi di energia maschile che virano alla prepotenza, all'imposizione, alla castrazione, piuttosto che all'accoglienza, alla gestazione di ciò che è in fase germinale, e che, solo un Femminino integro, può portare a compimento.
Per quanto una donna possa essere femminile, se non è accoglienza, diventa una tagliola da cacciatore, da predatore, anche nel modo di porsi/imporsi, da grande "indottrinata", verso gli altri, verso le stesse donne.
Quando ci si scontra/ incontra con questo tipo di energie, talvolta anche le reazioni corporee possono essere rivelatrici di uno squilibrio che non può combinarsi bene con il nostro equilibrio, se mai lo avessimo raggiunto, sempre in modo altalenante e oscillante, che è l'unico modo per stare in equilibrio.
Dove l'oscillazione tra le due energie è troppa, si creano crepe, e a volte si rischia di caderci dentro.
Interelazionandoci con queste energie, se siamo dei buoni osservatori di noi stessi, possiamo capire subito se l'uomo che abbiamo davanti, per esempio, ha un femminile equilibrato.
Si vede subito.
E la maggior parte delle volte, il nostro corpo agisce di rimando per cercare equilibrio.
Può essere una sudorazione anche più acre, o delle secrezioni vaginali olfattivamente più forti.
E questo significa che anche il corpo lavora per adattarsi. Per cercare l'incastro perfetto.
Ma che non è quello giusto
Perché va a squilibrare il nostro equilibrio già raggiunto, entro quel range di oscillazione fisiologica e naturale, che è stato funzionale e consono alla nostra omeostasi.
Per questo ribadisco che non esistono donne Sacerdotesse o Dee, che possano agire sugli uomini per ricondurli al loro pieno potere.
Ciò che può fare una Donna, è essere solo l'altare di sé stessa.
Senza cercare di combinarsi con incastri sfasati.
Senza autocelebrazioni, che invece celano un riconoscimento bramato, ma non riconosciuto, in primis, da sé stesse, se lo cercano all'esterno, profetizzando, oracolando, paghe del fatto che le stesse donne le riconoscano come una di loro.
Avevamo dubbi a riguardo?
L'autocelebrazione spazza via ogni dubbio.
E si lasciano dove sono.
La complementarietà tra Anime, arriva solo se abbiamo dei bordi non sfrangiati, ben delineati, compatti.
Se non oscilliamo troppo verso quell'energia maschile che in noi si distorce, perché la usiamo come lente di ingrandimento verso il maschile.
Così come fa il maschile verso l'energia femminile.
Promulga e si fa portavoce e paladino, in modo molto "Mascolino", di un femminile da valorizzare, poi lo si vede manifestare proprio quella stessa energia femminile, ma in modo distorto, eccessivo.
Che stride terribilmente con ciò di cui loro stessi si fanno portavoce.
Ognuno cerchi di essere Sacerdote e Sacerdotessa di se stesso.
Solo cosi, nell'Incontro, si può celebrare insieme, ognuno portando le proprie energie , in gioco, in armonia, fluidità ed equilibrio.
La creazione avviene sempre nell'equilibrio.
Forze simili e contrapposte.
È impossibile nello squilibrio.
Un puzzle si crea con i giusti tasselli che combaciano.
Cercarne altri, forzatamente, non crea nulla.
Così come non porta a nulla, adattarci.
Adattiamoci solo a noi stessi.
Il resto, verrà da sé.
Tiziana Fenu
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Non esistono donne Sacerdotesse
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