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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, aprile 21, 2023

💙6/4/2023 Plenilunio in Bilancia

 Giovedì 06/04/2023, abbiamo un plenilunio in Bilancia.

Come già avevo accennato nel post sull'allineamento dei 5 pianeti, in occasione del 25 marzo, con una Luna Crescente in Toro, giorno dell'Annunciazione, sia per quell'evento particolare, che per questo Plenilunio in Bilancia così importante, abbiamo l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Phe, il diciassettesimo, con funzione "espansione", con il supporto dell'energia dell'Arcano Maggiore XVII, la Stella.

La Luna Nuova in Ariete, del 21 marzo, governata dall'Archetipo Mem, il grembo Femminino delle acque della rinascita, sotto la guida dell'Arcano Maggiore XIII della Morte, appena preceduta dall'Equinozio di Primavera in Pesci, ci ha guidato verso questo intenso percorso di introspezione, di purificazione, in cui il nostro fertile Eroe arietino, conciliando la sua sua intrinseca ierogamia tra le sue polarità opposte, è potuto, sta, riuscendo ad emergere.

Questa Luna Piena in Bilancia, richiede equilibrio.

Un equilibrio che si può trovare solo all'interno del nostro Sacro Sepolcro.

Perché è necessario morire a se stessi, per rinascere, per incarnarsi a nuova vita, a nuova energia, e nel nostro intimo Sepolcro, a cui si può accedere, dopo un percorso di "passione" e di crocifissione simbolica.

Tutta la passione di Cristo, è collegata a questo equilibrio e complementarietà di sinergie opposte, che devono essere integrate, interiorizzate.

Già nelle antichissime civiltà, conoscevano questo potere immenso.

Tutte le figure di potere, dalle grandi Dee, alle rappresentazioni maschili più tardive, sono state sempre rappresentate con le due polarità ( spesso rappresentate da animali ricchi di simbolismo) in equilibrio a braccia tese, come una Stella a cinque punte, che indica connessione, equilibrio tra le polarità, ma anche con il Divino.

Ma indica anche il pianeta Venere, e il suo percorso pentacolare nel cielo, per compere l'Intero tragitto nell'arco di 8 anni.

Nel giorno di Venere, di Venerdì, si compie il mistero della crocifissione, alla terza ora, che esotericamente è legata al mistero del risveglio della kundalini.

È il mistero della croce, della sinergia di Fuoco delle due polarità che si implementano a vicenda, per rinascere, per la resurrezione a nuova vita.

Per avere consapevolezza, che, nonostante l'apparente divisione, la frattura, la morte momentanea, siamo frattali della stessa Matrice Divina, come ci indica l'Archetipo Tsade', il diciottesimo, del Venerdì Santo, con un imperatore, come Arcano Maggiore, che emerge, che impera, come un Re, oltre il dolore umano, oltre la frattura, oltre il senso di abbandono.

Solo nella dimensione Sacra e solitaria del nostro intimo Sepolcro, dove elaboriamo lutti, perdite, morti, fratture, possiamo emergere. 

Il Giovedì Santo inizia con l'Archetipo Phe, in espansione, nel decretare la nostra potenziale divinità, con l'Arcano Maggiore della Stella, la Luna Piena in Bilancia, con Giove che ci indica la nostra potenziale sovranità.

Nel Venerdi Santo, siamo nella consapevolezza dell'Archetipo Tsade', smarriti dalla frattura, ma intimamente consapevoli, nonostante tutto, di questo universale amore Divino, che ci guida, per far emergere la migliore versione di noi stessi. Con un Arcano Maggiore XVIII della Luna, che ci mostra, come l'avanzare per sottrazione, può creare dolore, perché le identificazioni che spesso proiettiamo all'esterno, non ci rappresentano, non ci corrispondono. 

Ma la verità è che sono estremamente limitanti, rispetto alle nostre potenzialità.

Si può creare solo nell'assenza, nel vuoto, nello spazio, nel grembo che accoglie e porta a maturazione.

Il Sabato Santo, rappresenta l'Archetipo 19, la Qoph, con funzione legante.

È il preludio alla rinascita, dall'aver ritrovato il proprio Sole interiore. Il numero 19, infatti, anche negli Arcani Maggiori, indica il Sole.

Si crea nuovamente un legame, stavolta, di intima compenetrazione tra le due polarità, e tra l'umano e il divino.

Quell'energia Cristica solare, che è già dentro di noi, che dobbiamo riconoscere e onorare, perché è tutta nostra, e aspetta solo di essere manifestata, se pur attraverso percorsi che possono sembrarci ingiusti, penalizzanti, sofferenti.

Di privazione, spesso.

È un percorso, questo di questa settimana, così particolare è intensa, dal punto di vista energetico, che ci accompagna attraverso l'energia stabilizzante di questa Luna Piena in Bilancia, che si manifesta proprio il Giovedì Santo, quando si celebra quel rito carico di condivisione e di umiltà, quale è la "lavanda dei piedi".

Ed è un gesto di estrema espansione, come l'Archetipo che governa questo giovedì di plenilunio, guidato da Giove, il re dell'Olimpo.

Un gesto di estremo equilibrio, che annulla la gerarchia, di scambio reciproco, in uguaglianza.

Perché solo dove c'è scambio reciproco, corrispondenza, ci può essere crescita, espansione.

Si parte dai piedi, da una dimensione di umiltà, di "servizio" e corresponsione, e si arriva alla testa, di Domenica, il giorno della rinascita.

Della nostra intima resurrezione.

Domenica, il giorno di Pasqua, infatti, giorno dedicato al Sole, siamo sotto l'energia dell'Archetipo Reish, il ventesimo, con funzione "perfezionante".

È la sublimazione della Materia, il discernimento, la trasformazione, che, dal livello intimo ed emozionale, arriva alla testa ( Reish, significa testa), dove sta la bocca( era il geroglifico egizio della Reish), che stavolta decreta, autonomamente, con il pieno supporto della mente, in totale integrità, perché si è lasciata fecondare dall'energia Divina.

La sua stessa energia Divina, latente, già integrata, come frattali.

La dinamica energetica di questi quattro giorni sacri, dal Giovedì Santo sino alla Domenica di Pasqua, parte da un Archetipo Phe che pronuncia il suo si, rappresentato da una bocca che pronuncia, di risposta ad una chiamata.

Ma attraverso l'energia apparentemente disgregante del Venerdì Santo, con l'Archetipo Tsade', funzione divisione, e il ritrovato legame con la nostra intima energia radiante solare, attraverso l'Archetipo Qoph, con funzione "legame", per il Sabato Santo, arriviamo al perfezionamento e al coronamento di questo intenso percorso di Passione.

Domenica siamo infatti governati da questo meraviglioso Archetipo Reish, che nella sacralità della nostra intima rinascita e resurrezione, ci fa assaporare quella dimensione a cui l'Anima anela, di perfezione, impossibile da realizzare come Umani, perché siamo meravigliosamente imperfetti, ma verso la quale tendiamo, come condizione intima primordiale, primigenia.

Una condizione che ci consente e ci spinge a migliorarci sempre, a ricominciare, sapendo che niente è cristallizzato, e che è ancora tutto in un meraviglioso potenziale.

È la pace del cuore.

La pacificazione della testa, della Reish, dei pensieri.

Il Caos che acquisisce la consapevolezza della sua infinita potenzialità e creatività.

Che interiorizza il valore della sua Sacra Corona. Della sua regalità.

Infatti l'Archetipo Reish, corrisponde alla prima delle Sephiroth, la Keter, la Corona, il rinnovamento, il continuo mutamento della forma, attraverso una morte/resurrezione continua.

L'Archetipo Reish corrisponde anche all'Arcano Maggiore XX del Giudizio, che si sposa magnificamente con questo percorso Sacro di 4 giorni di Passione, che iniziano con il Plenilunio in Bilancia.

Il Giudizio esige equità, equilibrio, centratura.

L'intelligenza che si è lasciata fecondare da un'energia superiore, per essere Intelletto capace di discernere la verità.

Si è accolta la risonanza divina.

Si è stati nella dimensione della fiducia. L'equilibrio e la riunione degli Opposti ha ritrovato ricompantezza, coesione.

Passione

Pass-I-One, in inglese

Tradotto, "consentire che io diventi Uno".

Permettere di ritornare a quell'integrita, che, nonostante le spaccature del cuore e dell'Anima, preesistono a noi stessi come nostra intima Radice Monadica.

Come nostro intimo Sacro Sepolcro, dove avvengono le nostre trasmutazioni e rinascite, che danno vita a quel Bambino alchemico, capace di rinnovarsi a nuova vita, attraverso la sua innocenza e integrità,  dove gli Opposti sono in equilibrio, non ancora sbilanciati dalle speculazioni mentali o dalle esuberanze del cuore.

È una forma che si sta perfezionando in forma cristica, cristallina. 

Rilucente come un cristallo. 

E, come un cristallo, si deve avere consapevolezza che si brilla anche sotto terra. 

Si è cristalli, anche se nessuno ci vede.

La luce solare non può far altro che enfatizzare la nostra luce interiore, che è frutto del nostro intenso lavoro, del nostro esserci strutturati come cristalli di valore, non come semplici schegge di vetro. 

L'Archetipo Phe di giovedì, di questo Plenilunio, astrologicamente, nella cabala ebraica, corrisponde all'energia di Mercurio, ed esattamente, al giorno giovedì. 

Un giorno, quindi, energeticamente, molto trasmutativo, coadiuvato anche dalla Luna Piena in Bilancia, che crea comunicazione tra le due polarità, e un baricentro, grazie al quale si può affrontare questo intenso passaggio. 

Dove non esiste più contrapposizione tra carnefice e agnello sacrificale, per usare una metafora cristiana. 

Dalla sesta ora del Venerdì Santo, alla nona ora, si dice che calarono le tenebre sulla terra. Sono le ore di agonia e di morte del Cristo sulla croce. 

Ma è una profonda simbologia alchemica. 

Il Venerdì è legato a Venere, dea dell'amore. 

La Croce indica unione degli Opposti. 

La sesta e nona ora. 

Il sei, è esotericamente, unione degli Opposti, il nove è creazione, kundalini, gestazione, grembo.

6 + 9, mi da un 15.

Il numero 15 è il numero sacro della fertilità, ed è il momento di massima pressione del Divino sulla dimensione umana (quindicesimo Archetipo Samech, funzione divisione), che può portare ad una frattura, una divisione (Arcano Maggiore XV del Diavolo) o ad una ulteriore complementarietà tra opposti ( 15 > 1+5 = 6), perché le due polarità, i due Amanti, al cospetto del Diavolo, non sono imprigionati.

Le catene non li stringono. Si possono liberare con facilità.

Sta a noi, scegliere se essere agnello sacrificale che subisce da vittima, o se considerarci onorati e pieni di Gratitudine per questa opportunità di essere Agnelli sacrificati, nel senso, però, di essere resi sacri. 

Agnello come fattore equilibrante.

Come Fuoco Primo, fisico, che nella tradizione iniziatica segna l'inizio reale dell'anno, primo dei dodici segni zodiacali, inteso come il Sacro Ariete Celeste( e la Luna Nuova in Ariete, del 21 marzo, probabilmente ci stava preparando a questo intenso passaggio, in una corrispondenza energetica, sempre straordinaria). 

È questo il senso profondo. 

Come sempre, sono occasioni, circostanze, di crescita. 

È la nostra risposta, come sempre, a creare, e a fare la differenza. 

Fare l'agnello. 

O essere Agnello. 


Tiziana Fenu 

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6/4/2023 Plenilunio in Bilancia




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