Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, luglio 18, 2020

💜Le donne sono per natura sciamane”

“Le donne sono per natura sciamane”, rivela uno sciamano siberiano a un famoso antropologo russo. È vero. Essere sciamani significa muoversi in stati di coscienza non ordinari, vuol dire vivere e percepire più dimensioni. In questo percorso le donne sono facilitate dalla loro natura ciclica. Ogni mese, grazie alle mestruazioni – che sono peraltro in stretto collegamento con le fasi lunari – sperimentano quattro momenti diversi, quattro energie che si alternano e si ripetono ciclicamente, anno dopo anno. Le donne “dormienti” non “ascoltano” il proprio ciclo: lo nascondono, lo disprezzano, lo ignorano e a causa di esso si sentono sporche, menomate, inferiori agli uomini. Quest’allontanamento della donna dalla propria natura – e, con essa, dalla natura tutta – è il prodotto della cultura patriarcale degli ultimi cinquemila anni. Gli archeologi e gli antropologi moderni, come la lituana Marija Gimbutas, hanno trovato innumerevoli reperti che dimostrano come da 25.000 fino a 5.000 anni fa esistesse una società pacifica, matriarcale e matrilineare, che venerava una Dea. Alle donne era permesso esprimere se stesse, occupavano posizioni di rilievo nella società e avevano la completa gestione del proprio corpo e della propria sessualità. Nessun ruolo le schiacciava e le confinava in alienanti gabbie sociali: non esisteva il concetto di coppia, né il matrimonio, né il possesso dell’altro, né, di conseguenza, l’adulterio e le relative penalizzazioni (quelle che nella nostra società occidentale vedono spesso solo le donne e mai gli uomini pagare con la vita, con una brutalità e una follia legalizzate dagli uomini stessi). I figli nascevano spontaneamente e tutta la comunità si faceva carico della loro educazione. In particolare, uomini e donne veneravano la Dea, una sorta di utero primordiale da cui tutto si è originato e che in ogni singola donna s’incarna. Si riteneva che la donna fosse il legame tra il microcosmo e il macrocosmo, si rispettava e si onorava come espressione della Dea.

Tratto da "Sciamane. Donne che si risvegliano" di Giovanna Lombardi

Nessun commento:

Posta un commento