Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, luglio 18, 2020

💜Nei testi tantrici antichi, i riti

Nei testi tantrici antichi, i riti, anche quelli per i quali è essenziale la partecipazione di una donna, sono sempre descritti dal punto di vista di un “attore” maschio. D’altra parte la cultura indiana, fortemente maschilista, ha sempre avuto una posizione di ambivalenza nei confronti della donna, considerata potentissima, radice stessa della vita e dell’energia, ma al tempo stesso pericolosa, capace di deprivare l’uomo di ogni energia. Il fatto che in molte scuole tantriche della “mano sinistra” (le più autentiche e trasgressive) i riti di carattere sessuale non prevedessero l’orgasmo maschile, ma la sua sublimazione, la dice lunga sulla concezione della donna, vista come una fonte di energia di cui servirsi, ma alla quale non ci si doveva abbandonare, per non indebolire la propria energia con l’eiaculazione. Nel rito del Maithuna, la donna viene spesso chiamata “dūti”, ossia “messaggera”. Il messaggero non ha valore in sé, ma per colui o colei che rappresenta. Sembra cioè che, più che onorare la donna, il Tantra antico abbia onorato l’energia divina naturale che in essa si incarna

Tratto da "La Quercia ribelle. La via del Tantra del Cuore" di Luigi Lacchini

Nessun commento:

Posta un commento