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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, luglio 30, 2024

💙Lammas 2024

 

Mercoledì 31 luglio, luna calante in Gemelli e giovedì primo agosto, Luna calante in Cancro, si celebra  Lammas, la festa di Lughnasad, del raccolto, del pane, della prima mietitura che trasforma il frumento, il grano in farina, e poi in pane, di cui ho approfondito in un altro mio post( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/08/festa-di-lughnasadh.html?m=0) 
Su Lughnasad ho scritto svariate volte  a riguardo, perché è una divinità legata alla Sardegna e agli antichi Tuatha de Danann, gli antichi Shardana celtici
"Lugh era un Dio Solare, che rappresentava anche lo spirito del grano, che non muore mai, perché il grano tagliato, rinasce come farina o pane, festeggiato ufficialmente per il Lughnasad, la festa dell'estate del primo agosto, che diventata poi la festa di Lammas. 
E il pane, è il simbolo dei 4 elementi della Natura, si impasta con il grano, ridotto a farina(terra), con l'acqua, lievita grazie all'azione dell'aria, quando si alveola, e si cuoce con il fuoco.
Lugh si affaccia, sulla scena delle divinità, evidentemente quando il culto di Madre Terra, femminea e feconda, lascia spazio alle divinità maschili, che si sovrappongono al matriarcato monoteistico. 
Lugh, il "luminoso", dio della fertilità, del  Sole e della Luce, era il re dei Tuatha de Danann, abile in molte tecniche, che gli valsero il nome di Salmidanach, il "multiforme artigiano". 
Lo si rappresento' come un "Mercurio Lugh" , proprio per le sue abili qualità alchemiche e trasformative in ogni forma di artigianato. 
Aveva con sé dei corvi profetici, chiamati Lug, ed era associato al cinghiale, associato ai druidi, i sacerdoti e sacerdotesse dei tempi antichi.
Lug mi fa pensare a Logudoro. 
Luogo d'oro. 
Lug doro. 
Luce d'Oro. 
Ma anche luogo, Logu, del Mercuriale Lugh, che poteva trasformare ogni cosa in Oro. 

magica Tartesso. 
La mitica terra dei Metalli, sempre più spesso identificata con la Sardegna."
E come sempre, tutto riporta sempre alla nostra terra, alla nostra Sardegna, dove la sacralità del pane è stata immortalata anche nei bronzetti, come vedete nelle immagini.
Il nostro Logudoro/Lugh d'Oro, doveva essere, anticamente, una distesa enorme tutta dorata, tutta coltivata a grano dorato, e non solo in riferimento a questo.
Un Luogo d'Oro, ai tempi dell'età dell'Oro, guidato da Uomini di Sapienza e Sapere. 
E il pane, doveva trattarsi di una" semplice pita", con acqua e farina, come quella nominata nel brano che ho riportato sotto.
Maestria nel pane, che è diventato sempre più elaborato, come in nessuna parte nel mondo, per il quale si eccelle, in vere e proprie opere d'arte, che fanno parte, ancora parte, del nostro quotidiano, in una grande varietà. 
Maestria della spiga. 
Quando cognomi sardi, abbiamo, in "Spiga"? 
Senza contare la conformazione stessa delle strutture murarie dei nuraghi. 
L'ho scritto tante volte. 

 https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/lavorazione-spiga.html?m=0) 

Hanno una conformazione a spiga, come se fosse l'elemento simbolico più rappresentativo, di una civiltà che come filo conduttore antropologico e simbolico, che rimanda, non solo alla dimensione della fertilità, ma anche della rinascita. 
Una "resurrezione", legata agli antichi culti di Madre Terra, e ai suoi semi che germogliano con l'arrivo del primo caldo primaverile. 
Una resurrezione, legata al grano, ad una spiga che viene tagliata come unità, ma che da vita ad una molteplicità di vite. 
Come il corpo di Osiride dopo la morte, di cui avevo già fatto cenno, da cui germoglieranno 28 spighe. 
La spiga rappresenta il corpo di luce, l'Oro, l'Horus, l'Essenza trasfigurata in qualcosa di più elevato, di più nobile, purificato. 
È il culto misterico dell'iniziazione ai cicli della vita. 28 come il ciclo lunare. É il culto dionisiaco, dei misteri eleusini, di Iside, il culto di Demetra, che si ripete in epoche diverse, con "testimoni" diversi. 
La spiga è collegata alla costellazione della Vergine, la "Spica", poiché il "corpo di luce", può nascere solo in un cuore vergine, non corrotto. 
Lo smembramento della spiga, e quindi di Osiride, sono stati necessari, poiché solo smembrando la spiga, trasformandola in farina, si può poi impastare simbolicamente con l'acqua amniotica del Femminino, di Iside, che darà vita ad Horus. 
È il sacrificio necessario. 
È il "fare sacro" in senso letterale. 
Il "pane di vita" cristiano, l'Eucaristia, affonda le radici in tempi ben più lontani. 
È il processo di osirificazione, di distruzione e rinascita nel corpo di luce, rappresentato da Osiride"


Alla dimensione dell'Oro.
Per il 31 luglio siamo in un elemento mercuriale d'aria, il Gemelli, che richiama il concetto di celebrazione Ierogamica tra il Sole e la terra, tra le due divinità gemellati, maschile e femminile, che celebrano il primo raccolto del grano, quindi, ancestralmente, si onora la grande Dea Madre Terra dell'abbondanza, come può essere Demetra in tempi più recenti, legata alla simbologia della figlia "seme" Persefone, che sta in gestazione nel grembo della stessa madre, per poi germogliare e celebrare insieme ad essa.

Una Sacra Madre, che come la simbologia delle Madri Archetipali, è Madre dello stesso Sole, rappresentato, per questa celebrazione da Lughnasad, il Dio Sole
Per Mercoledì, siamo sotto l'energia del Sacro Archetipo Ebraico 19, proprio l'Archetipo Qoph, con funzione "legante" che è legato all'Arcano Maggiore XIX del Sole
Perfetto, visto che questo Archetipo manifesta il legame, ad Ottave Alte, tra maschile e femminile, e, nella sua simbologia archetipale, rappresenta proprio il Sole, e si manifesta proprio in un mercoledì mercuriale, e sotto una Luna in Gemelli.
Per il primo agosto, invece, siamo sotto l'energia del diciassettesimo Archetipo Phe, con funzione "espansione" e sotto l'Arcano Maggiore XVII della Stella.
Trovo bellissima e molto consona, questa successione di Archetipi e Arcani, perché solo l'intima e profonda unione degli Opposti, permette l' espansione, il raggiungimento di dimensioni più alte, come quella della stella.
Permette una gestazione, la celebrazione di un raccolto, la manifestazione della nostra parte più solare, della nostra luce interiore.
Gestazione, raccolta,  macinatura,  trasformazione in farina,  lievitazione.
Lievitare, espandersi, come l'Archetipo Phe, che rappresenta la bocca femminile, che offre espansione all'energia maschile.
L'idea che si fa Forma.
Trasformarci.
In un qualcosa che unisca acqua e fuoco insieme.
L'acqua dell'impasto e il fuoco della cottura. Le due energie maschili e femminili che agiscono in sinergia.
Il mercoledì dei Gemelli
Il Giovedì, di Giove e dell'acqua della luna calante in Cancro.
Sempre tutto perfetto.
Non si rinnegano le emozioni di questa pressione, il dolore della frantumazione nel frantoio, la rabbia, la disgregazione.
Perché tutto è funzionale al passaggio successivo.
Alla Maestria della sublimazione, della padronanza.
Noi non siamo le nostre reazioni. Non siamo i nostri istinti.
È questa verginità/integrità, che dobbiamo preservare.
Perché è questo, che consente la trasmutazione, la rinascita.
La nostra fertilità.
A prescindere dal contesto, dalle persone, dalle situazioni, elevandoci a scintille, a portatori di Luce.
A Semi stellari produttivi, che portano raccolto e abbondanza, memori delle loro Origini.

Che decretano. 

E decretano Oro. 

Bellezza
Si fa pressione, per estrarre come un cristallo dal ventre della Terra, la nostra luce interiore. Come i Cristalli più preziosi, che sono cristalli, anche coperti dalla coltre di Madre Terra.
Queste energie ci spingono verso la nostra manifestazione.
Verso il lievitare in una forma più nobile, verso una ricettività guidata dalla dimensione spirituale.
Ciò che è terreno, è mercuriale, è funzionale alla trasformazione, per essere luce di noi stessi, Inanzittutto.
Per rilucere anche al buio.
E per profumare di buono e di pane appena sfornato, al nostro passaggio.
Rendendoci accorti, con discernimento.
Stavolta.
Un pane, che non è per tutti.
Ma questo, già lo sapevate. Lo abbiamo imparato strada facendo.
Qualcuno preferisce le merendine preconfezionate.
A noi piace il pane "amore e sudore".
Originale. Unico.
Non esistono due pani uguali. 
Chi comprende, capisce la differenza. E noi, certo, non dobbiamo affannarci a spiegare. 
Buon passaggio di Lammas, in attesa della Luna Nuova di Domenica 4 agosto, sotto il segno del Leone.
Leone solare e Leone lunare, tanta roba..

Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com
Alessandra Garau Artist

Lammas 2024



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💜Apollo

 Su Apollo, dai 7 raggi... 



“ Uno è il Creatore di tutte le cose, ma molti sono i poteri creativi che ruotano nei cieli.” - Flavio Claudio Giuliano Augusto


Helios (chiamato anche Zeus , Iuppiter e Iovis ) è il Re del Cielo e del Tutto, padre della nostra esistenza come la conosciamo. È il Demiurgo Celeste e, in quanto Sovrano Supremo, è posto al di sopra dell'intero ordine; singolare nella divinità più elevata; è sia il progenitore che il creatore più elevato di tutto. Il suo atto di creazione ha avuto luogo prima della creazione del tempo e, pertanto, la creazione è oltre i limiti del tempo ed è in ultima analisi eterna; il che significa che l'universo non ha inizio né fine nel tempo. Poiché il nostro universo è stato creato da Lui, che è perfetto, è stato creato perfetto e nulla può essere aggiunto ad esso poiché ciò sarebbe un eccesso.

Tutto il cosmo, Intelligibile, Intellettivo e Generazione, è governato da un sole rappresentato rispettivamente in tre Ipostasi, a partire da  Aion  come  Sole Trascendente  (Intelligibile),  Zeus-Helios  come  Sole Celeste invisibile  (Intellettivo) e, infine, l'Helios Visibile  che agisce come  corpo materiale del Demiurgo Celeste  (Encosmico). Zeus non è semplicemente la divinità più alta dell'Ellenismo, ma è la divinità più alta e suprema dell'intero Cosmo. Sotto Zeus-Helios ci sono altri Dei individuali, creati anch'essi da Lui, che aiutano nella gerarchia ontologica dell'universo partecipando alla Sua essenza divina, non essendo i Suoi concorrenti ma piuttosto i Suoi assistenti.

Zeus-Helios è il Dio della creazione e della generazione, dell'immateriale e del materiale, del soldato e del mistico, del semplice e del saggio, del contadino e del re, dei mortali e degli Dei sotto di Lui. È il Re dell'Olimpo, Padre degli Dei e degli uomini, che allontana il male. È sia un Dio personale che impersonale: un Dio universale che può ancora ascoltare e rispondere ai bisogni individuali. Senza il Re degli Dei, la pratica e l'adorazione non sono complete, perché è Lui colui verso cui tendiamo naturalmente le mani quando ci rivolgiamo al cielo quando preghiamo. Se abbiamo una qualsiasi nozione del divino, ci rivolgiamo al cielo. Ed era molto naturale che gli uomini sentissero questo. Senza di Lui, l'ellenismo non è completo. L'ellenismo non è ellenismo senza il Re degli Dei.


Ruolo nel cosmo

L' Uno è la causa della bellezza, dell'esistenza, della perfezione e dell'unità tra gli Dei Intelligibili, chiamati anche enadi , che è l'essenza più elevata degli Dei. L'Uno collega questi doni e illumina gli Dei con un potere che opera per il bene (Flavius ​​Claudius Iulianus, I 361). Attraverso Aion , l'Uno dà origine al Demiurgo Celeste, Zeus-Helios, che venne all'Essere ( Ousia , che significa "Sostanza" o "Essenza") insieme al resto degli Dei (Flavius ​​Claudius Iulianus, I 361). Egli è il principio dell'Intelletto , dove la realtà Intelligibile è afferrata da Lui, la mente divina, chiamata anche Nous , che significa "Mente" o "Intelletto". Egli è il Dio dietro il nostro sole visibile. Egli è un mezzo divino, che collega i Regni Intelligibile e Fisico.


Zeus-Helios è nominato da Aion come sovrano degli Dei (Flavio Claudio Giuliano, I 361), e illumina gli stessi doni che Aion concede alle enadi agli Dei Intellettivi. Ciò conferisce loro la facoltà di pensare e di essere compresi dal pensiero (Flavio Claudio Giuliano, I 397). Ciò è stato fatto affinché la causa che assomiglia al Bene possa guidare gli Dei Intellettivi "alle benedizioni per tutti loro, e possa regolare tutte le cose secondo la pura ragione" (Flavio Claudio Giuliano, I 361).


Egli è descritto come "creatore del cosmo". Prima di Lui, c'era il caos e tutto era disorganizzato. Fu solo tramite Zeus-Helios, che ricevette tramite Aion il potere creativo di plasmare il cosmo, che il cosmo fu opportunamente creato. In quanto tale, Egli è un Dio di ordine e formazione, essendo colui che modella l'  Anima del Mondo  (l'anima letterale del nostro Regno che collega tutti gli esseri viventi) e colui che mescola le anime degli Dei Fenomenali, dei Tipi Superiori e dell'umanità mentre ordina anche (tramite la divina Atena ) agli Dei di porre il regno fisico nel suo giusto ordine.


Inoltre, mentre è l'Uno che crea la materia ( hylē ), è il Demiurgo che dirige i Logoi ( manifestazioni inferiori delle Forme come pensieri del Demiurgo) per informare e dare forma all'hylē , una sostanza ricettiva vuota che si forma nella materia come sappiamo una volta impegnati con i logoi , formando quindi il cosmo. . Non c'era creatio ex nihilo ( "creazione dal nulla" ), ma piuttosto l'ordinamento del cosmo era creatio ex materia ( "creazione dalla materia [preesistente]" ) poiché l'universo è infinito e non può esserci nulla. Zeus regna come il Re degli Dei e dei Cieli e, sebbene ci sia una pletora di divinità che prendono parte all'atto divino della creazione, è tutto sotto la Sua direzione.


 Il sole visibile

Il disco visibile nei nostri cieli è noto come “Occhio di Zeus”, “Helios visibile”, “Demiurgo encosmico” e “Dio dai sette raggi”. Qui il Demiurgo celeste agisce attraverso il suo veicolo pneumatico nel Regno intellettivo e appare visibile nel Regno encosmico, il nostro universo materiale, come il nostro sole visibile.


Lo stato e le funzioni del Sole Visibile qui nel Regno Sensibile sono analoghi a quelli del Demiurgo Celeste nel Regno Intellettivo: questa è l'espressione di Helios che è visibile e noto per la Sua centralità tra i pianeti, che ci dà vita sostenuta con il Suo calore, ci dà la vista che ci garantisce la chiarezza e rispecchia la bontà, e governa il nostro Regno Encosmico abbracciando la materia dentro di Sé per imporle ordine. Attraverso la Sua radiosità, Egli benedice gli Dei Encosmici con gli stessi doni Intelligibili che fa con gli Dei Intellettivi, perfezionandoli e consentendo loro di essere resi visibili nell'universo (Flavio Claudio Giuliano, I 367).


I suoi raggi divini, incarnazioni incontaminate del puro Nous (Flavius ​​Claudius Iulianis, I 363), illuminano l'universo e portano le anime di coloro che raggiungono l'henosis all'unione con l'Uno. È descritto da Esiodo come l'occhio di Zeus la cui visione è divina (Esiodo, Lavoro e giorni , 267), ed è questo aspetto del Demiurgo che preghiamo quando ci rivolgiamo verso i cieli.


Egli produce per noi «la pioggia, il vento e le nubi nel cielo, impiegando, come se fossero materia, i due tipi di vapore», perché quando «riscalda la terra, aspira vapore e fumo, e da questi nascono non solo le nubi, ma anche tutti i cambiamenti fisici sulla nostra terra, sia grandi che piccoli» (Flavio Claudio Giuliano, I 415-417).


Conclusione

Nel complesso, Giuliano scrive di Re Helios che le sue funzioni sono (Flavio Claudio Giuliano, I 367):


“Innanzitutto il suo potere di perfezionare, dal fatto che rende visibili gli oggetti della vista nell'universo, perché attraverso la sua luce li perfeziona.”


“In secondo luogo, il Suo potere creativo e generativo derivante dai cambiamenti da Lui operati nell’universo.”


“In terzo luogo, il Suo potere di collegare insieme tutte le cose in un tutto unico, dall’armonia dei Suoi movimenti verso un unico e medesimo obiettivo.”


“In quarto luogo, la Sua posizione intermedia la possiamo comprendere da Lui stesso, che è nel mezzo”.


“In quinto luogo, il fatto che Egli è stabilito come re tra gli Dei Intellettuali, dalla Sua stazione intermedia tra i pianeti.”

Culto

Re Helios è un dio adorato in molti modi diversi, ed è difficile consolidarlo in una singola pratica. La festa sacra di Zeus-Helios è il 25 dicembre, Dies Natalis Solis Invicti , o "Compleanno del Sole Invincibile", durante il quale fu consacrato il suo tempio sacro a Roma. Ogni quattro anni a partire dal 274 ACE in poi, si sarebbero tenuti giochi in suo onore, quando l'imperatore Aureliano introdusse il culto del Sol Invictus.

Secondo Macrobio, nei culti misterici viene invocato con le parole:


O Sole che tutto governa!


Spirito del mondo,


Potere del mondo,


Luce del mondo.


 

Epiteti

Iovis ha molti epiteti sotto molti nomi, anche se i suoi più noti sono:

Pater , che significa Padre

Invictus , che significa invincibile

Basileus , che significa Re

Fondatore di Roma



Giuliano proclama nei suoi scritti divini che il re Helios fu un fondatore ( archegos ) di Roma. Ciò è degno di nota per:

Apollo , identificato come Helios, ha una casa sul Palatino, così come lo stesso re Helios.

Zeus, identificato anche come Helios, ha una casa sul Palatino chiamata Giove.

L'anima di Romolo emanò da Helios e vi ritornò per adempiere al suo ruolo divino di fondare la città santa.

La Lupa da cui Romolo prese il latte quando era piccolo, poiché i lupi sono animali rappresentativi del re Helios

Le Vestali custodiscono il fuoco che è “generato da Dio”.

Il calendario romano si sviluppò in modo da essere solare anziché lunare.


 Citazioni

“Questo dunque dobbiamo dichiarare, che il re Helios è Uno e procede da un solo Dio, perfino dal mondo intelligibile che è esso stesso Uno; e che Egli è il più intermedio degli Dei intellettivi, posto nel loro mezzo da ogni genere di mediazione che è armoniosa e amichevole, e che unisce ciò che è separato; e che Egli riunisce in uno l'ultimo e il primo, avendo nella Sua stessa persona i mezzi di completezza, di connessione, di vita generativa e di essere uniforme: e che per il mondo che possiamo percepire Egli avvia benedizioni di ogni genere, non solo per mezzo della luce con cui lo illumina, adornandolo e donandogli il suo splendore, ma anche perché chiama all'esistenza, insieme a Sé, la sostanza degli angeli del Sole; e che infine in Sé Egli comprende la causa ingenerata delle cose generate, e inoltre, e prima di questo, la causa senza tempo e duratura della vita dei corpi imperituri.”


-Flavius ​​Claudius Iulianus Augustus / Giuliano il Grande, Inno al re Helios


 “Il clamore da entrambe le parti raggiunse il cielo e i raggi di Zeus.”

-Omero, Iliade, 13.837


 “[Il sole è] L'occhio di Zeus, che vede tutto e comprende tutto, contempla anche queste cose, se così vuole, e non manca di notare che tipo di giustizia è questa che la città custodisce al suo interno. Ora, quindi, né io stesso posso essere giusto tra gli uomini, né mio figlio - perché allora è una cosa cattiva essere giusti - se davvero gli ingiusti avranno il diritto maggiore. Ma penso che Zeus onnisciente non lo farà ancora accadere.

-Esiodo, Il lavoro e i giorni, 267


 


Bibliografia


Flavius ​​Claudius Iulianus Augustus e Wilmer Cave. Wright.  Le opere dell'imperatore Giuliano . Londra: Heinemann ecc., 1962.


Hunter, Richard Lawrence. Voci esiodiche: studi sull'antica ricezione delle Opere e dei giorni di Esiodo. Cambridge: Cambridge University Press, 2014.


Giamblico, ed Emma C. Clarke. Giamblico sui misteri. Atlanta, GA: Society of Biblical Literature, 2003.


Kupperman, Jeffrey S. Living theurgy: un corso di filosofia, teologia e teurgia di Iamblichus. Londra: Avalonia, 2014.


Sallustio, “Sugli dei e il cosmo”, IV secolo d.C., consultato il 17 maggio 2017,  http://www.platonic-philosophy.org/files/Sallustius%20-%20On%20the%20Gods%20(Taylor).pdf



( Tratto da https://hellenicfaith.com/zeus-helios/)


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Apollo



lunedì, luglio 29, 2024

💜La separazione tra me e Maddalena

 La separazione fra Me e Maddalena ha alterato l’informazione della MADRE VERGINE e della DONNA PROSTITUTA, ha distratto e confuso l’umano separandolo dalla sua stessa anima. L’umano ha cercato fuori quella forte mancanza di sé e l’uomo in senso fisico ha spesso ricercato entrambe le figure in due donne diverse. Molti uomini hanno cercato nella donna sposa, la madre e nell’amante passionale, la donna Maddalena. Una continua ricerca del Vuoto d’amore. Una continua lotta fra l’incompresa dicotomia dell’energia femminile con quella maschile. Una spasmodica ricerca della perduta energia femminile. Dalle il nome che vuoi: Maddalena, Iside, Madre, Sposa, Regina, ANIMA è sempre LEI, l’energia femminile silente che in tempi assai lontani si arrese all’energia maschile, separandosi da essa. Questa separazione ha sporcato la Sacralità dell’energia Creativa Sessuale, rendendo volgare ciò che è Sacro e Peccato ciò che è Miracolo. L’umano dormiente ha dimenticato la sua stessa ORIGINE dalla quale egli stesso CREA la vita.


Tratto da "La nuova coscienza di Maria Maddalena. L'amore di Myriam attraverso Adele Venneri"


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La separazione tra me e Maddalena



domenica, luglio 28, 2024

💙Simbologia alchemica Olimpiadi Parigi 2024

 Sui giochi olimpici, ancora prima che iniziassero, la mattina, tredici ore prima dell'esordio, ho scritto riguardo la simbologia fin troppo eloquente del berretto frigio rosso, legato soprattutto a Ba*al, e sull'analisi ghematrica dei numeri legati alle Olimpiadi, estremamente rivelatrice.

Potete trovare lo scritto nel mio blog( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/olimpiadi-parigi-2024.html?m=0) o nella mia pagina( https://www.facebook.com/share/p/4npcXeAFNcsWjjvY/) 

Riprendo la mia personale analisi



Non ho resistito... 


La cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi, ha seguito lo schema delle fasi alchemiche, coadiuvato da Caronte, con doppia valenza di canicola estiva ( iniziata proprio il 26, come ho già approfondito, con la levata eliaca di Sirio) e traghettatore di anime lungo il fiume Senna. 

Nel fiume Senna, ci "perde la fede", l'anello nuziale l'atleta Gianmarco Tamberi. 

La parola Senna, Gianmarco Tamberi e anello, hanno in comune in particolare, in Ghematria, i numeri 5 /12/14

Il 5, Toro/stella a 5 punte/stella capovolta /Venere

12/Sacrificio/prova/Appeso 

12 come le fasi alchemiche complete, che corrispondono ai 12 segni zodiacali(calcinazione/congelazione/fissazione/soluzione/digestione/distillazione /sublimazione/separazione/creazione /fermentazione /moltiplicazione/proiezione) 

Tutto molto simbolico. 

Si è offerto l'oro/Horus al Nilo/Senna. 

Il 14 è trasmutazione, la Nun, ma anche Vesica Piscis, unione degli Opposti affinché la trasmutazione si compia 

Come i 14 pezzi di Osiride, il cui quattordicesimo, andò in offerta all'Ossirinco del Nilo, trasmutazione che attua Iside/Mercurio. 

La cerimonia si inaugura con la Lady Corvo. 

La Nigredo /Saturno /terra /corvo, putrefaziome

Lady Gaga vestita da corvo

Corvo, servitore di Apollo. 

Nigredo che è rappresentata anche dal simbolismo della decapitazione ( anche questa, andata in scena) 


Poi abbiamo lAbedo, acqua /purificazione/calcinazione/Cigno/femminile/primavera 

Celine Dion, vestita Dior. 

Dion/Dior

Forse non tutti sanno cosa sono i Dion

Da un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/credo-che-sia-sempre-piu-in-atto.html?m=0) 

"La matrice originaria del nostro DNA ha 12 filamenti di silicato, come umani angelici. Dodici stringhe che consentono viaggi ed esistenze interdimensionali senza deterioramento della forma biologica. 

Filamenti, che nella loro matrice originaria erano 24. 

Prima del cataclisma di Atlantide i 12 strati del DNA erano degli Stargate attivi in ogni dimensione, e questi si possono ricompattare e riattivare durante il processo di ascensione, per formare la matrice completa di silicato

E queste doppie forze di polarità,(12 basi magnetiche "Mion", codici femminili, e 12 basi elettriche "Dion") maschio e femmina,  sono progettate per sintetizzarsi e integrarsi spiritualmente all' interno  del corpo umano angelico, mentre si evolvono naturalmente sulla terra ascendente. Quindi, in ascensione,  si ripara e rigenera il DNA, attraverso i loro stessi stargate, trasmutando la propria coscienza fuori dal tempo e nel Punto zero, liberandosi dalla prigione e dal controllo mentale

Questi codici vettoriali ( un codice base "maschile/femminile", unito ad un codice di accelerazione) sono le basi dei nucleotidi del DNA originario

Ma solo 4 codici vettoriali sono stati attivati nella vita biologica umana dopo la ribellione dei luciferiani

Queste basi del DNA contengono un Fuoco, una banda di frequenza, di Coscienza, che si accresce nel campo morfogenetico globale planetario. Più aumentiamo le nostre frequenze, più attiviamo i nostri codici DNA atrofizzati, fino a diventare un' identità cosmica, al di fuori delle linee temporali, e dobbiamo essere in grado di rilasciare la registrazione miasmatica  e la cellula che abbiamo ereditato dai nostri genitori biologici"


Poi abbiamo la fase Citrinitas, la sublimazione in  oro. 

Sole /Apollo/Pavone, gallo/basilisco/dragone mercuriale

Basilisco =serpente drago aquila, legato proprio alla canicola estiva

Un richiamo anche alla figura alchemica dell'Abraxas

Terza esibizione: Aya Nakamura, affiancata dalla Guardia Repubblicana, tutti d'oro vestiti. 


La Fase Rubedo, trasforma l'oro in  fuoco. Mercurio/Cinabro/coagulazione. androgino/nozze alchemiche/Prometeo/Fenice. 

I due atleti che danno fuoco alla mongolfiera, gli ultimi due teodofori, Teddy Riner e Marie-José Pérec . 


La sottofase che va dalla fase Nigredo alla Rubedo, e che quindi abbraccia tutte le fasi, è il filo conduttore del blu alchemico, che Hillmann nei suoi studi ha analizzato molto bene. 

Il blu è la dimensione della profondità di ogni fase, ciò che agisce profondamente, è resta come dimensione osura ricca di significato. 

È intensità, è morte e rinascita, è regalità, è profondità, vetta e abisso, cielo e acque profonde. È malinconia, è voce del violoncello. 

Sarebbero le voci delle pietre di Pinuccio Sciola, se Hillmann le avesse ascoltate.

È richiamo ancestrale insondabile. 

Il blu che tutto racchiude 

Come un grande Uovo Cosmico, rappresentato in questa occasione, dalla matrona in blu, la DJ Barbara Butch, che indossa un copricapo con 7 raggi. 

La simbologia del 7, è nota e trasversale in ogni ambito. 

Mi preme sottolineare che 7 sono anche le Pleiadi, che fanno parte della Costellazione del Toro( e ritorna il Toro/Ba*al, protagonista) 

Che 7 sono i bracci della menorah ebraica ( ci vanno ad emulazione pesante, ma attenzione a non confondere sionismo ed ebraismo) 

Gli Egiziani contavano “sette braccia” del Nilo, e il 7 è il numero rappresentativo della costruzione della piramide a base quadrata con versanti triangolari.

I Greci (e non solo) associavano il 7 all’adorazione di Apollo, e 7 erano le corde della lira di quest’ultimo come le vacche sacre, mentre a Sparta dopo 7 giorni si dava nome ad un neonato.

7 erano i fanciulli e 7 le fanciulle inviate a Creta come pranzetto per il Minotauro( sempre Toro.. Il Toro sacrificato/sacrificale, come nei culti mitraici

L'icona principale del Mithraismo è la tauroctonia o scena dell'uccisione del toro; uccidendo il Toro celeste, Mithra ribadisce il suo potere sull'intero cosmo e consente al segno successivo, l'Ariete, di diventare Casa del Sole all'equinozio di primavera (ciò che accadeva nei due millenni prima di Gesù Cristo)

All'incirca nel III secolo, i culti popolari di Apollo e Mitra incominciarono a fondersi nel sincretismo romano e nella stessa epoca comparve il culto del Sol Invictus

I culti mitraici /apollinei, erano legati anche ai sacrifici umani. 

Riguardo Apollo, ne avevo già parlato in un mio scritto 

(https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/apollo_18.html?m=0

"La H di Helios/Apollo, la dice lunga sul quel fattore mercuriale, rappresentato dalla H(nella nostra scrittura prenuragico, protocanainica, la H è assimilata alla Tanit), che è di ambito femminile. Il Mercurio alchemicamente, ha un'energia femminile. Questo Helios è femminilizzato. Ha il copricapo a raggiera con 9 raggi, Archetipo 9, Teth, tanti quanti sono i mesi solari di una gestazione. Ha anche un accenno di Omega, come la Dea Hator(altra H), con i capelli disposti ad Omega, con quel ricciolo finale, sicuramente tutto un residuo di quella che era una primordiale divinità femminile. 

La testa coronata con 9 raggi(elemento femminile), unita alla simbologia fallica del "busto/corpo" di Apollo, esemplificato dal numero 1.

1+9> 19

Il 19 era, ed è, il simbolo del Sole, in qualsiasi civiltà. Ancora oggi, negli Arcani Maggiori dei Tarocchi, il XIX  è l'Arcano Maggiore del Sole. 

Spesso, Apollo, in ambito greco, viene rappresentato anche con 7 raggi, anch'esso simbolo femminile, poiché il 7 è legato ai cicli lunari

Ma di questa valenza androgina, che poi, per via del patricentrismo, è stata radicalizzata in maschile, nei cognomi Sardi, diventando "Puddu", piuttosto che "pudda", ne avevo già parlato in un mio post sul Basilisco, figura molta sentita nella nostra tradizione e cultura sarda

(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/basilisco-e-il-mito-di-medusa-in.html?m=0) 

"Il basilisco, anche a livello esoterico, nonostante la sua fama di animale terrificante e temibile, è uno dei 5 importantissimi animali della fase alchemica di trasformazione, le cui uova sono covate dalla grande  gallina alchemica e queste cinque fasi alchemiche, con i relativi animali corrispondenti, rappresentano le trasformazioni a  cui siamo chiamati per  consentire l'evoluzione. 

Il corvo rappresenta la prima fase, la Nigredo,  dove si deve morire a se stessi, e dove si lavora con il fuoco

La seconda fase è l'Albedo, rappresentata dal cigno, una fase di purificazione e di grande quiete, prima della terza fase, la più importante, quella rappresentata dal basilisco, dove vi  è l'unione del principio attivo e recettivo, tra maschile e femminile, rappresentato da questo  essere metà uccello(gallo/maschile /solare) e metà serpente (femminile/lunare) 

Dove il gallo rappresenta la purezza 

Infatti nei tempi passati, tra i greci e latini,  il gallo bianco era  consacrato a Zeus e ad Apollo, simbolo della luce e della vita , il "gallo solare"  ( emblema solare nelle popolazioni dell'antica Asia) che si oppone al simbolo del serpente, il rettile dell'oscurità e della morte,

Il basilisco rappresenta la fase alchemica  più importante, quella dell'unione del  maschile e del femminile, della luce con le tenebre, del Sole e della luna"


Credo che il tutto sia stato un culto in onore del Sole, rappresentato fisicamente dalla matrona in blu, simbolo di tutte le fasi alchemiche, dell'Uovo cosmico, di quella fase blu che lega tutte le fasi alchemiche 

Il copricapo con 7 raggi, come nella simbologia di Apollo. Simbolo anche della fase dell'Albedo. 

Raggi, nei quali, nelle estremità, è ben presente la stella a 5 punte, con doppia lettura Toro/Baal e Venere/Toro. 

Ed è presente anche l'altro simbolo della falce di luna che accoglie il sole. 

Apollo e Artemide, simbolo lunare e di Mercurio, gemella di Apollo, figli di Poseidone, dio delle acque primordiali ( riferimento alle acque del Senna) 

Simbologia antichissima, ancestrale, che indica il raggiungimento della fase Rubedo

Le polarità opposte sole/luna, si uniscono, per creare il Mercurio dei filosofi. 

Acqua e Fuoco. 

Senna, e fuoco della mongolfiera, la quale è come un grembo alchemico, l'alambicco, riscaldato dalla fiammella. 

Uomo e donna collaborano per realizzare la pietra Filosofale, l'oro degli Alchimisti. 

Toro e Ariete, rappresentanti della primavera, custodiscono questo passaggio alchemico, che si deve svolgere in una dimensione di circolarità ( la fucina dove sta la mongolfiera), per gestire al meglio il processo creativo. 

Quando si è esibita Celine Dion, i fasci di luce, con la simbologia dei 5 cerchi olimpici, mi ha ricordato, letto chissà dove( faccio fatica a ricordare le fonti che si sedimentano nella mia dimensione emozionale) la simbologia delle 5 lenzuola stese, all'inizio della fase alchemica proprio dell'Albedo, delle gocce di rugiada, che l'uomo e la donna, raccolgono con cura e poi strizzano( il distillato), in un catino, simbolo di purezza, di nuova vita. 

Celine era vestita di rugiada, argentea , con un mantello anche lei. 

Se non sbaglio, c'è stata anche l'esibizione di un uomo mezzo nudo, il pseudo Dionisio, che io ho definito un "pseudo Puffo" 

Ma ora che ci penso, è azzurro, si come i Puffi( che hanno una simbologia alchemica), ma è azzurro come la simbologia lunare, come Shiva. 

Nelle fasi alchemiche è Efesto, sbilenco, in quanto zoppo, che regge un bambino in braccio, e che plasma la materia, e che deve dare vita al bambino. 

Processo che richiede 40 giorni

40 è il valore ghematrico dell'Archetipo Mem, le acque primordiali, il fiume Senna, in questo caso, e stava anche piovendo. 

Un numero importante per la Creazione di un qualcosa. 

La fase della distillazione offre come frutto alchemico, un fiore a sei petali( l'oro degli alchimisti) che indica l'unione degli Opposti, che viene offerto ad Apollo, vestito con la corazza di Ares, e con il copricapo del Sole( Efesto già ha ricevuto l'ampolla dei 4 temperamenti distillati, melanconici, flemmatico, collerico e sanguigno) 

Quindi abbiamo un bilanciamento luna-Efesto e oro degli alchimisti-Apollo. 

Si procede alla cottura a fuoco vivo, rappresentato dai due atleti che danno fuoco al bacile/grembo della mongolfiera, e si forma lo strato sublimato, il sale dell'armonia dell'universo, che fissa lo Spirito volatile dei tre elementi alchemici findamentali: zolfo( spirito-combustione), mercurio( anima-evaporazione) e sale( corpo) 

Quale elemento migliore della mongolfiera per rappresentare il Sale nel suo Spirito volatile? 

Anche la simbologia dell'Uovo Cosmico, l'uovo Filosofale, rimanda comunque al 5, alla Quintessenza dell'opera alchemica, perché ha 5 serpi intorno, e presenta il caduceo che gli è stato donato da Apollo stesso. 

Mi ha colpito, tra le svariate letture, il fatto che in molte rappresentazioni, questo complesso processo alchemico, che ho semplificato, l'uomo e la donna, Apollo e Artemide, a fine processo, vengono rappresentati raccolti in atteggiamento di preghiera intorno all*athanor alchemico, perché l'Opera non può essere compiuta se non si ha fede. 

La fede, appunto, data come pegno al "Nilo alchemico", al fiume Senna. 

L'Oro/Horus, che si crea proprio perché il quattordicesimo elemento, il fallo di Osiride è stato dato in offerta all'Ossirinco del Nilo, per rendere le acque fertili. 

Tutto il processo alchemico è molto più complesso, è ben descritto in testi alchemici importanti antichi, come il Mutus Liber, e ci sono altri passaggi, ma il messaggio di ciò che tentano sempre di fare, è ciò che l'umano tenta da sempre. 

Raggiungere l'equilibrio degli Opposti, che consente l'accesso ad una dimensione superiore, ad Ottave superiori, alla dimensione divina, emulando divinità pagane androgine, che rappresentano il Sole, come Apollo/Baal, e altri. 

Persino la canzone simbolo delle Olimpiadi, "Hello World", di Gwen Stefani, parla di "seguire il sole". 

Vanno per emulazione, diluendo e miscelando energie maschili e femminili, in ridicoli ibridi senza identità, senza nerbo, senza quintessenza. 

La dimensione divina non passa certo attraverso le drag Queen, o l'emulazione stentata e teatralizzata come il più infimo spettacolo da baraccone, di sacri processi alchemici, che possono solo emulare malamente, perché sono privi di autenticità, di verità, di frequenze alte. 

Non ci arriveranno mai. 

E noi, intanto, ce la ridiamo. 

Mi ero ripromessa di non scrivere più a riguardo, ma le cose, sono talmente evidenti, che mi diverto anche io, a svergognarli. 

Che si sappia, cosa tentano di fare, ogni volta, ad ogni occasione, in quel che vediamo, e in quel che ci tengono nascosto. 

Perché niente è mai come sembra. 

Ma alla fine, è sempre proprio come sembra. 

Ma, tra il "sembrare" ed "essere", c'è l'abisso. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 

Nell'immagine, distillazione della rugiada, con 5 teli, nella fase alchemica dell'Albedo, argentea. 

A destra, l'argentea Dion e i cinque elementi 

Simbologia alchemica Olimpiadi Parigi 2024





venerdì, luglio 26, 2024

💙Olimpiadi Parigi 2024

 Giochi olimpici Parigi

Francia con la maggior percentuale mondiale di chiese legate al Femminino, bruciate, tra cui ricordiamo il rogo di Notre Dame ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/anniversario-rogo-notre-dame-e-maria.html?m=0) 

206 paesi= 8

47 discipline

Olimpiadi ospitate in Francia per la 33 esima volta

Anni del Cristo, fine percorso iniziatico terreno 

Massimo grado Massoneria

26/7/2024

Giorno 8

Anno 8, su cui ho già scritto tanto. 

Voglio ribaltare la sacralità del Femminino delle Ottave alte, in Ottave basse. 

8/7/8= 23= 5

Venerdì = Venere/Femminino

H 19:30

13= archetipo Mem, la Madre cosmica delle Acque, la dimensione amniotica / Arcano Maggiore XIII della Morte

5 come i 5 anelli olimpici del simbolo. 

I 5 continenti abitati 

I 6 colori, compreso il bianco, presenti in ogni bandiera. 

Quinto grado massoneria : Maestro Perfetto

Sacro Archetipo Ebraico He', il quinto, funzione vita /Arcano Maggiore V, il Papa

Tanit stilizzata 

Stella a 5 punte 

Unione cielo e terra

Stella a cinque punte capovolta 

Baal. 

Mascotte dei Giochi Olimpici

Olympic Phryge" (e "Paralimpic Phryge" per la controparte paralimpica) replica infatti la forma stilizzata dei tradizionali copricapi frigi

Berretto frigio

Culto del Sole

Indossato anche da Baal( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/05/baal-e-tanit.html?m=0) 

Baal= Saturno

26/7/2024 

8/7/8

8=Saturno

Saturno =Sole Nero/Femminino

Curiosità 

Le Olimpiadi si aprono in concomitanza della celebrazione di Sant'Anna, madre di Maria, e si chiudono l'11 agosto, in cui si celebra Santa Susanna, madre di Sant'Anna. 

Entrambe sono invocate nei brebus sardi per la medicina dell'occhio, visto la loro grande potenza. 

Sempre per caso, eh... 


Mi sembra un "buon esordio", molto eloquente. 

Aggiornamenti a visione ultimata. 

Ne vedremmo delle belle. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 

Olimpiadi Parigi 2024





💙Sant'Anna /Asherah

 


Oggi si celebra Sant'Anna, Madre della Vergine Maria.
Una celebrazione che affonda le origini in quella concezione di Madre Cosmica ancestrale, la cui dimensione religiosa cattolica, risente di questo Archetipo Monadico.
Lo stesso nome Anna, contiene la particella AN, che troviamo nelle maggiori Dee, Inanna, Diana, Arianna, a partire da quel dio AN, An in lingua sumerica, Anum o Anu in accadico, in accadico Il o Ilu, è il dio supremo del pantheon Mesopotamico, il dio del cielo, padre di Inanna, Artefice del creato, deus otiosus, è padre degli dei e sposo della dea Antum.
Gli era Sacro il numero 60, che in Ghematria ebraica corrisponde al quindicesimo Sacro Archetipo Samech, con funzione pressione. È l'Archetipo che agisce per far emergere la nostra divinità, ed è legato al concetto di fertilità, essendo il 15 il giorno lunare e femminile, più fertile, il giorno dell'ovulazione.
E, come 15, la cui somma è 6, indica l'unione degli Opposti.
Infatti Sant' Anna, è patrona delle madri di famiglia, delle vedove ed è invocata nei parti difficili e contro la sterilità coniugale
Una simbologia che affonda le radici negli archetipi femminili di Sant'Anna, le cui rappresentazioni ritualistiche rimandano ad antichissimi culti pagani.
Tra le varie ritualistiche, mi ha colpito quella di un'antica quartiere di Foggia, di cui riporto uno stralcio( https://ricercaetnografica.wordpress.com/2015/07/24/il-rito-di-santanna/)
"Anche la comunità dei crocesi terrazzani possedeva un totem che è stato sincretizzato e sacralizzato nella icona di Sant’Anna ma che riporta alla lumaca che si consuma come piatto cerimoniale.
La lumaca è un animale lunare, opposto al sole perché striscia a terra. Il fatto di essere ermafrodita, cioè avere sia sesso maschile che femminile lo accomuna alla luna con le sue fasi lunari. Il guscio della lumaca rappresenta la spirale, simbolo femminile, evocatore dell’Utero Divino che tutto genera. E proprio la generazione, intesa come riproduzione della specie, accomuna la lumaca a Sant’Anna, la Donna che ha generato Maria, la mamma dell’umanità.
[...] La festa di Sant’Anna coinvolge il quartiere più antico e popolare di Foggia: il quartiere delle Croci, i cui abitanti erano appellati come “crocesi” o “terrazzani
[...] Vi è la presenza dei bovini, che è in relazione con i culti lunari poiché le corna del toro disegnano il simbolo della luna. Sappiamo che i festeggiamenti di Sant’Anna davano inizio all’anno lunare. Inoltre proprio il ratto di Zeus con Europa si riferisce al costume del rapimento di fanciulle a scopo di matrimonio forzato, cosa che avveniva abitualmente tra i terrazzani di Borgo Croci (u carrettine).
Invero lo stesso atteggiamento di Minosse nei confronti dei suoi fratelli e nei confronti di Poseidone dimostra un lato del carattere, quello di prepotente e imbroglione, facilmente riscontrabile nel terrazzano crocese.
Tutto il mito di Teseo e Arianna è volto a spiegare il rituale del “carrettino”, una sorta di ratto con il quale il maschio poteva disporre della donna sulla quale aveva posato le attenzioni senza, peraltro esserne necessariamente ricambiato, ed avere l’approvazione di tutta l’intera comunità, familiari della donna compresi."

Mi ha colpito molto, in questa lettura, la presenza, ancora in uso, di un totem, che rappresenta Sant'Anna.
Questo si lega perfettamente alla figura ancestrale di Sant'Anna, come Madre Cosmica, rappresentata dalla Dea Asherah, di cui ho avuto già modo di parlare ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/statuina-dea-madre-asherah.html?m=0).

"Dea madre ugaritica della fertilità Asherah, padedra del dio del cielo El, mentre tiene in grembo i due gemelli Shalem e Shahar.

Coincide con la dea ugaritica Athirat, indicata nei testi ugaritici antecedenti al 1200 aC, come Athirat signora del mare. 
Il culto di Asherah prevedeva l'installazione di pali o di alberi stilizzati, chiamati anch'essi, con il nome di "asherah". 
[...] Asherah può essere considerata un'antecedente della dea Ishtar e Astarte e Hator, dea egizia. Una dea che piano piano è scomparsa, nell'antico Testamento, assorbita da una dinivita monoteista e patriarcale, israelita( nel Deuteronomio si vieta esplicitamente di piantare pali sacri, e quindi, degli Asherah, "accanto all'altare del Signore Dio tuo" (Deut. 16,21)
Ma la morfologia di questa statuina, è un qualcosa che ho già visto.
L'ho vista nella sua forma primordiale e stilizzata, nel petroglifo  di Ilbono, provincia di Nuoro, in quella che viene chiamata "Sa Pedra e' Is Cincus coros( "la pietra dei cinque cuori)", definizione dalla quale mi discostai, e feci bene, perché oggi ne ho ulteriore conferma(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/la-sacra-vulva-di-ilbono.html?m=0), 

Riprende sia il petroglifo di Bruncu Suergiu, provincia di Oristano, sempre qui in Sardegna, ma anche la  statuina neolitica in terracotta dipinta, esposta al Brooklyn Museum, conosciuta come "la Dea o Danzatrice del Nilo", risalente all'Egitto predinastico, esattamente periodo Naqada II(3500-3400 a.C.)"

Cercando ancora, ho trovato molto singolare la descrizione della chiesa di Sant'Anna( https://www.duepassinelmistero2.com/studi-e-ricerche/simbolismo/tuscia-esoterica-i/tuscia-esoterica3/), in terra di Tuscia, l'antica Etruria, che sappiamo essere stata abitata dagli Antichi Sardi, nel lato Nord-occidentale del Lazio, una chiesa molto esoterica, con chiari richiami pagani, come le false porte, presentissime nelle nostre Domus de Janas
"La chiesa di Sant’Anna[1], così rinominata nel 1603 dalla sua originale intitolazione a S. Maria della Cavarella, il cui nome derivava da una tagliata etrusca che corre vicino alla chiesa, costituisce il più completo esempio di come nella famiglia Farnese l’interesse per l’Ermetismo fosse profondo (e probabilmente non solo per curiosità).
La chiesa sorge nell’angolo della Y che si viene a formare dall’incrocio di due vie provenienti dai paesi del Ducato di Làtera che si uniscono per raggiungere Farnese a circa 500 mt. dall’abitato, e con la facciata d’ingresso orientata verso Est.
Molto interessante la descrizione delle 4 "vele" della cupola, a loro volta suddivise in 6 riquadri, che presenta molti elementi esoterici archetipali, su cui mi soffermo un altro momento
Per il momento riporto solo un brano.
[...] La sua posizione, dovuta alla conformazione del luogo, forse non fu casuale, considerato il significato della Y nel simbolismo (si pensi alla forma della lettera, la quale indica il passaggio dalla duplicità alla unità, ma anche alla Y pitagorica, iniziale di Ygieia); la struttura è quasi quella di un cubo, misurando mt. 7,60 x 6,40, sul quale un tetto diviso in quattro vele porta per mezzo di un tamburo ottagonale alla piccola lanterna emisferica che costituiva l’unica fonte di luce originaria[2]. Essa fu costruita non dal duca Mario Farnese ma dal comune del paese nel 1577 per i disegni di un maestro muratore di nome Sallustio di Bernardino di Giovanni Angelo di Siena[3], come risulta dai documenti originari, ma non si può non rilevare il simbolismo architettonico nel passaggio dal cubo (terra) all’emisfera della cupola (cielo) attraverso le quattro divisioni del tetto (i quattro Elementi) e il tamburo ottagonale (otto è numero del compimento, i sette giorni della creazione biblica più il giorno della Resurrezione).
[...] Un elemento in apparenza incoerente è la cornice di una porta esterna presente sul lato Nord dell’edificio FIG. 2: essa corrisponde all’interno ad un incavo della parete (presente anche sul lato opposto) ma dal punto di vista funzionale, in apparenza, non vi era necessità di una porta laterale per una costruzione così minuscola. Tale elemento architettonico può far pensare ad una “falsa porta”, analoga a quella presente nelle tombe egiziane fin dalla I Dinastia, attraverso cui si realizzava il passaggio fra il mondo umano e quello divino, il che ben si collegherebbe al probabile significato dei dipinti sulla parete Nord, di cui si dirà più avanti
[[...] Essa corrisponde all’interno ad un incavo della parete (presente anche sul lato opposto) ma dal punto di vista funzionale, in apparenza, non vi era necessità di una porta laterale per una costruzione così minuscola. Si potrebbe forse pensare ad una “falsa porta”, analoga a quella presente nelle tombe egiziane fin dalla I Dinastia, attraverso cui si realizzava il passaggio fra il mondo umano e quello divino, questo ben si collegherebbe al probabile significato della parete est, di cui si dirà più avanti"

Inutile sottolineare, in quanto l'ho approfondito più volte, quanto la Y sia fondamentale nella nostra Antica Civiltà Sarda.
Simbolo di sinergia degli Opposti, del legame con quella che sarà la prima lettera del tetragramma divino YHWH( padedro della Dea Asherah, Archetipo di Sant'Anna), morfologia delle Tombe dei Giganti, e via di rinascita lungo la Via Lattea.
Simbologia taurina/uterina.
Come vedete, quindi, Sant'Anna, che viene nominata anche nella ritualistica dei nostri riti sacri, nei brebus della medicina dell'occhio, ha una simbologia archetipale, di Grande Madre, legata sia al preservare la famiglia e la fertilità, sia alla dimensione agricola, visto che si celebra a metà estate, poco prima della celebrazione del Lammas, legata alla figura del dio Lugh, estremamente importante per la nostra civiltà sarda, legato al nostro Logudoro ( il Lugh d'Oro), di cui parlerò domani o dopo)
Sant'Anna, talmente Sacra, anche per il mondo agricolo, che, ho letto, da qualche parte, pare non si potesse mietere in occasione della sua celebrazione, il 16 luglio, appunto.
Tanto ancora, da scoprire e approfondire, e, come sempre, estremamente affascinante

Tiziana Fenu
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Dipinto di Josef Wahl

Sant'Anna/Asherah






mercoledì, luglio 24, 2024

💙24 luglio Inizio canicola Sirio

 Nelle antiche civiltà, in particolare un quella egizia, dal 24 luglio al 26 agosto, si delineava quel periodo, definito di "canicola", in cui la stella Sirio, appartenente alla costellazione del Cane Maggiore, traguardava l'inizio del caldo soffocante, sorgendo e tramontando in concomitanza con il sole.

In tempi più moderni, in epoca medioevale, queste due date corrispondono alla festività di San Cristoforo, che si festeggiava il 25 luglio, e San Bartolomeo.

Sirio, quindi, come un cane/lupo celeste, astro che, nelle sue levate eliache, ha suscitato molto interesse nelle speculazioni mitologiche e nelle letterature delle antiche civiltà essendo l'astro più luminoso visibile dalla terra, ed essendo considerata la sentinella celeste, protettore della fecondità autunnale. 

Un aspetto, molto positivo, che si alterna anche a quello negativo, maturato specialmente in ambito classico e occidentale, in cui Sirio è vista come portatrice di sventure, di morte, di afa, di disastri climatici, legata al fenomeno delle stelle cadenti, viste in modo negativo, perché portavano disordine un un mondo perfettamente ordinato. siccità di squilibrio nei rapporti, con una eccessiva esuberanza del femminino( non poteva che essere penalizzato il Femminino, dall'ingresso del patriarcato in poi) a fronte di un Mascolino debilitato dalla calura. 

Un aspetto negativo, che esige a anche dei sacrifici apotropaici. 

Sirio viene identificata con Iside, dea Madre della Maternità e Fertilità, che anticipa le piene del Nilo, e quindi l'abbondanza nei raccolti, nei terreni esondati.

È il Sole dietro il Sole, essendo anche 20 volte più luminosa dello stesso Sole. La Matrice universale di tutta la creazione. 

Venerata anche con il nome di Sothis, e legata anche alla figura del Dio Anubi, dalla testa di cane/sciacallo. 

In ambito orientale, le stelle fisse( che hanno un moto da est verso ovest, a differenza del moto planetario diretto, da ovest, verso est) come Sirio, erano definite le custodi dell'acqua, come se fossero gocce astrali, coloro che sono "generatrici dell'acqua", quindi capaci di contrastare la calura estiva, capaci di riportare ordine cosmico con la loro ciclicità, e quindi, capaci di contrastare la calura estiva.

Una "Stella freccia", come la chiamavano i Sumeri, Sacro messaggero del dio Ninurta, dio associato all'irrigazione dei terreni coltivati. 

Sirio era spesso raffigurata come Iside in piedi su una barca celeste, con stella a cinque punte sopra la sua testa, di fronte a Osiride, in piedi sulla destra (che, a sua volta, era associato alle stelle della cintura di Orione).

Infatti, il geroglifico egizio che rappresenta il nome Sirio, è composto da tre elementi: un obelisco 'fallico' (che rappresenta Osiride), una cupola 'ricevente' (che rappresenta Iside) ed una stella (che rappresenta Horus).

Inoltre, anche la dea Hathor era associata a Sirio, come dea del Cielo (la cupola del geroglifico), raffigurata come una mucca, tra le cui corna c'era Sirio. 

Secondo le osservazioni dell'ascesa eliaca di Sirio dopo la sua assenza di 70 giorni dal cielo, i sacerdoti egizi predissero accuratamente l'inizio dell'inondazione del Nilo. L'anno solare nell'antico Egitto, quindi era il periodo tra due insurrezioni eliache di Sirio.

La giornata di oggi, che era considerata la giornata della levata eliaca di Sirio, e quindi legata ad Iside, al Sacro Femminino, si sviluppa, oggi, sotto un Sacro Archetipo Shin, il ventunesimo, con funzione traslante, legato all'Arcano Maggiore XXI del Mondo. 

È un Archetipo che "trasla", energeticamente, oltre il visibile. 

Offre una completezza, una verità denudata, trasparente, come l'Arcano del Mondo. 

Ha la frequenza del Fuoco Sacro, che è una frequenza altissima, che deve essere sostenuta e manifestata, per arrivare alla completezza dell'Archetipo 22, la Tau, la sinergia degli Opposti. 

Sinergua, che si manifesta gia da oggi, perfettamente consona all'inizio del periodo della canicola, del Fuoco.

Siamo di martedì, guidati da Marte, elemento di Fuoco. 

Abbiamo un Archetipo Shin che manifesta il Sacro Fuoco interiore, e siamo in Luna calante in Pesci, segno d'acqua. 

Quindi, oggi governa la sinergia fuoco/acqua, con una predominanza dell'elemento fuoco. 

Tanti passaggi, ultimamente, di scarnificazione, di ritorno alla purezza, all'integrita'. 

Tanto Fuoco e Acqua, a ridurre e a benedire, in questi ultimi passaggi importanti. 

L'energia di oggi, attraverso l'Archetipo Shin, tende verso la sublimazione di questa profonda trasformazione.

Sublimare significa rendere fisso il volatile, far arrivare alla piena consapevolezza del Chakra della Corona, alla testa della Reish, il ventesimo Archetipo, che significa "testa", tutto ciò che stiamo metabolizzando in questo percorso ancora in divenire. 

Si perfeziona il nostro Fuoco Interiore, affinché resti sempre attivo. 

Affinché sia capace, pur essendo astro della notte, come Sirio, di allinearsi al Sole, di sorgere insieme ad esso. 

Si cerca un bilanciamento, in questo. 

E la Luna Calante in Pesci, il cui glifo ricorda un  Tao, ci offre la giusta energia per affrontare quest'asse Sole/Fuoco - Sirio/portatrice dell'acqua. 

Perché è giusto così. 

La presenza dell'energia dei Pesci, ci spinge a trovare corresponsione e corrispondenza dove c'è equilibrio tra gli Opposti. 

L'apice di questa calura, ci fa riflettere su come sia importante dispensare la giusta energia dove può essere prolifica, dove può esserci corresponsione. 

Ci insegna a trascendere il disordine mentale, il troppo rumore dei pensieri. 

Ci insegna l'arte di assottigliare, di snellire, di arrivare ad un pensiero pulito, affilato, bilanciato, giusto, che sa emettere un Giudizio perché non è più di parte. 

Ha trasceso, ha sublimato, le parti. 

Perché ora è parte attiva di quel tutto, che tutto comprende, proprio a livello di Intelletto, di Intelligenza superiore, sdoganata dalle speculazioni della piccola intelligenza umana, vincolata da troppe cose. 

La giornata di oggi, energeticamente, prepara a quella di domani, 25 luglio, 

Il giorno 25 Luglio di ogni anno, si definisce "fuori dal tempo"  secondo il Sincronario  Maya, perché esistono 13 mesi composti di 28 giorni ciascuno, in accordo ai cicli lunari e femminili.

Moltiplicando 13 mesi per 28 giorni si ottiene un totale di 364 giorni.

Quindi il 25 luglio corrisponde al 365° giorno, detto "fuori dal tempo". 

Un tempo, che secondo il Sincronario Maya, è ciclico, ma non ripetitivo, e ci insegna, ad ogni giro, ad acquisire sempre maggiore consapevolezza, a livelli sempre più elevati, verso Ottave Superiori. 

È un "non tempo" nel quale recuperiamo il nostro Tempo Interiore, a prescindere da quello lineare, cronologico, nel quale manifestiamo la nostra dimensione che spazia nella tridimensionalità, che si espande, nel ventre materno del segno dei Pesci, , segno d'acqua, che governa la Luna calante dia oggi, che domani, quando lascerà spazio all'Ariete, segno di Fuoco. 

Domani, quindi, nel "giorno fuori dal tempo", ci sarà un'intensificazione di questa energia trasmutatrice, perché saremmo di Mercoledì, guidati dal Mercurio alchemico che armonizza gli Opposti, e sotto l'Archetipo Tau, l'equilibrio raggiunto, il Sigillo Divino che concilia questa sinergia, capace di farci accedere ad Ottave superiori.

Il passaggio della luna calante, dai Pesci(acqua), all'Ariete ( fuoco), nel primo pomeriggio, coadiuva questo intenso passaggio trasmutativo, guidato dal Femmineo Mercurio. 

Anche il vento, che anche oggi si manifesta come Maestrale, generalmente fresco, stamane è già abbastanza caldo. 

Guardacaso, Sirio, chiamata anche Stella "fiammeggiante",  trova esatta corresponsione con l'Archetipo Shin di oggi, che simboleggia il Fuoco divino, la sua onnipresenza, la sua onniscienza (il Creatore vede e sa tutto). Un luogo sacro, fonte del potere divino e di chi manifesta questa divinità. 

L'Universo sta lavorando al meglio, per incanalarci nel suo flusso energetico, per sublimarci, e questo è meraviglioso. 

Adesso siamo sotto il segno di Fuoco del Leone, che sta preparando il terreno per l'importante  portale del Leoni, l'8 agosto, l'8/8/8, di cui parlerò in seguito. 

Quindi, tra oggi e domani, abbiamo due giorni che cercano un equilibrio tra gli Opposti, tramite il Femminino, del quale, ancora sentiamo l'energia manifestata per il 22 luglio, per la Maria Maddalena. 

Siamo ancora in quella dimensione misterica e Sacra, che domani, nel giorno del "non tempo", raggiunge notevoli profondità. 

Siamo nel grembo di quel profondo mistero che ci scaraventa lontano dal contingente, dalle coordinate terrene.

Verso la nostra intima Essenza e Verità. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

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24 luglio Inizio canicola Sirio




lunedì, luglio 22, 2024

💛💙La Maddalena e il pozzo

 

Riflettevo sulla correlazione tra l'ingresso del segno del Leone, segno di Fuoco, domani 23 luglio, e la celebrazione della Maria Maddalena, oggi, 22 luglio, ultimo giorno del segno del Cancro, segno d'acqua.
Cristo viene chiamato proprio il Leone della tribù di Giuda, e non ho potuto non pensare che la celebrazione della Maddalena potesse avere anche un riscontro astronomico, oltre che simbolico.
Il Femminino, ciò che da sempre protegge e custodisce anche il Mascolino.
Sicuramente la celebrazione in questa data è legata alla levata eliaca di Sirio, simbolo del Sacro Femminino, che per i popoli celtici, segnava l'inizio di Lunghnasadh, festa dedicata a Lug (considerato il re degli dèi), che soprintendeva anche alla maturazione dei cereali, di cui parlerò più in là, che avveniva, durante il periodo celtico, una lunazione dopo il solstizio d’estate, cioè alla fine di Luglio.

Mi ha molto incuriosito, tra le varie letture odierne, che, in ambito celtico, in particolare, era tradizione creare dei recinti, chiamati viereckschanze, con dei pozzi all'interno, solitamente tre, ma dagli studi fatti, su 257 recinti, abbiano scartato l’allineamento verso la levata solare solstiziale estiva in quanto il numero dei recinti che mostrano quell’orientazione è abbondantemente sotto la soglia della significatività statistica.
Di rimando, è stata maggiormente significativa l’orientazione verso la levata solare solstiziale invernale
Questo mi ha fatto riflettere sul fatto che anche l'ingresso del nostro pozzo di Santa Cristina, è orientato a sud-est, all'alba del solstizio invernale.
Il pozzo, il custode, il grembo dell'acqua.
Ne parlai in un mio scritto sul pozzo di Santa Cristina, 4 anni fa
https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0
"Nei  I Ching, l'elemento acqua è simbolo di trasformazione ed è la Suprema legge del cosmo perché è fluido. È diverso dalla stabilità della terra, dal concetto tutto occidentale di stabilità
Il Tao stesso rappresenta questo principio acquatico di incontro fluido senza mai fusione
L'acqua è pura, semplice, veritiera
Ha una simbologia iniziatica esplicata anche attraverso il battesimo
Acqua e Pozzo intimamente connessi
Ho cercato l'etimologia di Pozzo
Deriva dal latino "puteus" , con radice indoeuropea "put", che significa procreare ( questo significato è rimasto anche nell' inglese "to put", che significa "mettere qualcosa in un'altra" (perché, come dico sempre, le lingue sono tutte collegate, nella loro valenza simbolica, che spessissimo si esplica anche in assonanza grafica e fonetica, anche su lingue molto distanti cronologicamente e geograficamente)
"Put" quindi, che significa generare procreare, che ha la stessa radice di "puta", che in latino significava "fanciulla", da cui deriva la parola "puttana" ( il significante  si è involgarito nel corso del tempo, come è successo per altre parole, come ho scritto in un altro post, come la parola "udda", che in ebraico significava "donna e sposa", e  che deriva da una forma arcaica di sumero che significava "andate verso il sole". Un sintagma sacrale che rivelava la metempsicosi di ritorno all' Uno)
Quindi "puteus",  con radice "put" , "puta" (fanciulla pura) e poi ancora "puteal",
"Puteal", che significa un qualcosa che protegge e recinta le zone sacre, da cui deriva "putei"
I "putei" erano le scavature   rotonde usate per conservare il grano.
Quindi pozzo come simbologia di purezza, come una fanciulla bambina, e anche con il significato di " procreazione".
Ma perché  creare architetture così maestose e precise, ricche di simbologie ed i simboli svelati e arrivati solo in precise condizioni, e non sacralizzare direttamente una  sorgente, una grotta o una cascata?
Perché il simbolo si deve sempre rivelare nella sua completezza carica di tutti i significanti che lo hanno composto nel corso del tempo
Sì rivela a chi è pronto a vedere.
È questo il misticismo dei luoghi Sacri della Sardegna

La risposta  potrebbe essere proprio in quel numero 12, nella sua Valenza simbolica, numerologia.
Il 12, dove si sviluppa come in una proiezione, la magia del riflesso, la manifestazione, la creatura dorata nata dall'incontro tra Sole e acqua, tra maschile e femminile
L'acqua fecondata.
L' acqua che è un elemento buio come un utero materno, ma nel contempo, pura e cristallina
Ha già in sé, entrambi gli opposti, maschile e femminile, perché non è un elemento originario, nonostante il suo valore simbolico archetipale
È composto da due elementi, idrogeno e ossigeno, legati da un forte legame, perché hanno carica opposta
Anche il loro numero atomico è differente
Idrogeno numero atomico 1
Ossigeno numero atomico 2
Uniti, formano la molecola dell' acqua, che ha numero atomico 3
Esotericamente i numeri sono qualità primarie che manifestano i misteri della creazione
Dove l'Uno, l' origine, si dualizza per entrare nella materia, e tramite sinergia degli Opposti, crea la  Vita, in un moto spiraliforme perenne
Ecco perché l' acqua, nei simboli universali, è rappresentata dal triangolo
Le molecole d' acqua si legano tra loro in numero minimo di 6, il numero della creazione, dando origine alla goccia d'acqua"

La Maria Maddalena, viene definita anche "pu*ttana", in un termine che si è involgarito nel tempo, ma che, a livello archetipale, indica quel luogo di protezione, il "puteus", con l'archetipale "put", e le altre derivazioni, puta/puteal/putei, che sostanzialmente indica una dimensione favorevole alla creazione.
E quale dimensione migliore di un pozzo, orientato all'alba del solstizio d'inverno, nella sua simbologia di grembo, di dimensione ctonia, in cui il seme può germinare, in cui si compie la gestazione simbolica del Sole Bambino, può rappresentare il Graal vivente, il pozzo che custodisce e preserva, cioè la Maddalena?
Le acque, il Femminino, si fa sotterraneo, si fa grembo, si fa pozzo, declina, con l'uscita del Sole in Cancro, per lasciare posto al Leone, al Sole
Il pozzo, come luogo alchemico in cui le controparti agiscono in sinergia, per creare.
Il Cristo e la Maddalena sono due essenze monadiche.
Il pozzo, spesso, accompagnato anche fisicamente, dalla recinzione, che amplifica il concetto di protezione, come nel nostro pozzo di Santa Cristina, come custode della potenzialità creativa, della fecondità.
Pozzo che purifica.
Pozzo che è purezza che rigenera.
Le ierofanie che si creano dall'incontro tra acqua e fuoco, tra acqua e sole, indicano rigenerazione, divinizzazione, fertilità, rinascita.
Basti pensare al fenomeno dell'ombra capovolta nel nostro pozzo di Santa Cristina, per gli equinozi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/03/ombra-capovolta-pozzo-santa.html?m=0)
Il Femminino solstiziale che custodisce l'energia mascolina fino al punto di equilibrio, in cui la nascita si manifesta.
D'altronde, il Femminino, per antonomasia, è legato ai solstizi.
Ad essi, sono orientati, non solo le nostre Domus de Janas, ma anche i pozzi sacri e i nuraghi, sempre orientati a sud est, alba del solstizio estivo.
Così come le Tombe dei Giganti, orientate anch'esse a sud est, orientamento che corrisponde anche alla Costellazione del Toro.
Toro, che con la sua duplice simbologia, taurina/uterina, rappresenta benissimo questa sinergia di opposti, che si concretizza anche nella materia
Perché rappresentano l'elemento ctonio della creazione, anche dopo la morte, l'incubazione nella Madre Terra, nella Madre Pietra.
Perciò, andiamo a ritroso, a riscoprire la bellezza di certi termini, deturpati da una civiltà che ha perso il senso archetipale delle cose, la bellezza originaria.
Perché, alla fin dei conti, andando a ritroso, tutto coincide a meraviglia, con una logica e un simbolismo ben preciso, che si dovrebbe riscoprire e apprezzare.

Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
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Foto pozzo Sacro di Santa Cristina, Fabrizio Bibi Pinna Artist

La Maddalena e il pozzo



 





domenica, luglio 21, 2024

💙22/7/2024 Maria Maddalena

Domani, lunedì, 22/07/2024 , si celebra Maria Maddalena di Magdala, nome che deriva dal castello di Magdala, località situata nella costa occidentale del lago di Tiberiad, in Israele, ove nacque. Colei che restò al fianco del suo Signore, prima e dopo la morte. 

Siamo in Luna Calante in Acquario, un segno d'Aria a ridosso del segno del Leone, che subentra il giorno dopo, Martedì, giorno governato dal Fuoco di Marte, e subito dopo il plenilunio in Capricorno di oggi, del quale ho già approfondito. 

Per questa celebrazione della Maria Maddalena siamo guidati dal Sacro Archetipo Ebraico Qoph, con funzione legante, che rappresenta anche il sole e la verità nella sua manifestazione più alta. 

Il 19 è anche collegato alla completezza dell'albero della Vita con le due 19 circonferenze, come quello rappresentato nell'antico tempio di Abydos, dedicato ad Osiride, manifestazione solare del divino. 

Qoph, che segue la Tsade', il diciottesimo, con funzione "divisione", e dall'Arcano Maggiore XVIII della Luna, che traguardano questo plenilunio

Entriamo nel segno del Leone, che ha un'energia di Fuoco. 

L'Archetipo Tsade', con funzione "divisione", ci ha ricordato che siamo frattali di un'energia cosmica divina dalla quale non possiamo prescindere. 

Questa energia è quella creatrice, lunare femminea. 

Archetipalmente, questa energia, è legata proprio alla dimensione dell'Acquario, e ancestralmente, i suoi legami sono con la tribù di Asher, quando si celebravano gli antichi riti dello Hieros Gamos, l'unione rituale di un Uomo, spesso un re, con una Donna-Sacerdotessa. 

Questo rito aveva lo scopo di celebrare e invocare la fertilità della Terra.

Ho parlato della Dea Asherah in un mio post, Dea madre ugaritica della fertilità Asherah, padedra del dio del cielo El, mentre tiene in grembo i due gemelli Shalem e Shahar ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/statuina-dea-madre-asherah.html?m=0) consorte di Yahweh, consorte, che  ha il suo stesso rango divino, come "regina dei cieli e creatrice degli Dei",  e che porta le sue benedizioni, attraverso la sua rappresentazione iconografica di albero, di palo, perché il suo nome significa "albero consacrato".

Infatti, la forma della lettera Tsade', ricorda quella di un albero piantato, che si autoalimenta, ben piantato al suolo e saldo, il cui tronco, ad un certo punto, si divide in due ramificazioni. 

Un "due che diventa uno", e, un "uno che diventa due". 

Come vedete, la Tsade' di oggi, anticipa magnificamente questo passaggio per la celebrazione della Maria Maddalena. 

È lo stesso legame energetico che univa la Maria Maddalena con il suo Signore. 

La sinergia del Mascolino e del Femminino, che sono capaci di vedere, percepire, comprendere, in modo amplificato, trovando ognuno, con sfumature differenti, la propria dimensione per lasciare che il Divino si manifesti, già implementato in noi, sotto forma di Matrice, di Archetipo, di Coscienza sdoganata dai limiti della tridimensionalità. 

L'Acquario indica l'elemento Aria, ed è singolare che si manifesti la sinergia tra l'elemento Fuoco del Leone, enfatizzato anche dall'archetipi Qoph, che è correlato proprio all'Arcano del Sole e l'elemento lunare che governa il lunedì di domani. 

Si celebra un matrimonio alchemico, che viene rappresentato dalla fase della Rubedo, l’ultima trasmutazione alchemica, che rappresenta l’incontro tra Sole e Luna, cioè tra maschile e femminile e il suo archetipo, non a caso, è l’androgino.

L'unione tra il Cristo e la sua controparte, il Femminino, Maria Maddalena. 

I simboli per eccellenza di questa trasmutazione alchemica in seno all'Albedo, manifestati dalla Citrinitas, sono l’aria, l’estate e l’oro. 

Da un punto di vista planetario questa fase è governata dal Sole. 

Citrinitas corrisponde a una bella giornata di sole in piena estate 

Il suo colore è il giallo citrino, simbolo del dinamismo della coscienza e della volontà. 

Ciò che prima era vago e confuso, ora diventa chiaro e luminoso. 

Ciò che prima era putredine, adesso è un composto distillato, pronto per essere sublimato.

Viene sublimato proprio nell'elemento aria dell'Acquario. 

Siamo in piena estate, al culmine del caldo, dell'oro, del fuoco. 

E in questo apice di luce, di chiarezza, di "portare letteralmente alla luce", in queste giornate così calde, così purificanti, alchemiche, così "oro", mi viene in mente questo tetragramma. 

MGDL. 

Quattro lettere, e il pensiero va alla Torah ebraica. 

Avete mai fatto caso che la parola Torah è l'anagramma del nome Hator, come la Grande Madre egizia? 

La radice a tre consonanti, MGD, tipico delle parole ebraiche, mi fa pensare ad  un "My GoD", e la L, a "Lord"

Quindi "mio Dio, Signore"

Mio Signore. 

È così che la Maddalena chiama il suo Cristo. 

Ma MGD, in ebraico, come ho già scritto in passato, significa "torre" 

La torre di Magdala della chiesa di Rennes Le Chateau, la chiesa consacrata a Maddalena nel 1059 . 

Molte dee sono rappresentate con una torre sul capo.

Le Dee Turrite, le chiamano. 

Perché la torre è simbolo dell'unione con il Divino. 

Prendendo in esame l'Arcano Qoph di domani, con funzione "legante", vediamo che, il numeto che gli corrisponde, il 19, cabalisticamente, presi come 1 e 9, hanno un profondo significato, di unione tra il maschile e il femminile, perché formano un 10, la completezza, la Yod, il punto di inizio di ogni creazione, che necessita della sinergia maschile e femminile 

MGDL come amigdala. 

Le stesse consonanti, la stessa sequenza. 

E  MGDL come Magdalena, la Maria Maddalena, mio baricentro animico. 

Sappiamo che l'amigdala gestisce le emozioni, in modo particolare la paura, e che è il nostro scanner emotivo. 

La vera conoscenza 

Nella Pistis Sophia, Maria Maddalena simboleggia la Conoscenza, la gnosi,e rappresenta dunque l’incarnazione umana di Sophia e come tale, la Sposa e la Sacerdotessa di Cristo.

L'amigdala è a forma di mandorla, e questo mi fa pensare alla mandorla Sacra, della Vesica Piscis, data dall'intersecazione tra Mascolino e Femminino, dalle polarità opposte, Yin e Yang( tra parentesi, il portale 8/8/8, sarà proprio un portale simboleggiato dalla Vesica Piscis, ma ne parlerò più in là, al giusto momento). 

Uniti, nel grembo Sacro Cosmico della Grande Madre Generatrice, la Magdalena. 

Ma l'amigdala è anche riferito al primo rudimentale strumento di forma ovoidale, che a partire da 200.000 anni fa, ha segnato nella pietra, con i primissimi petroglifi, le memorie dei nostri antichi antenati. 

Ecco. 

L'amigdala nel nostro corpo, funziona nello stesso modo. Incide memorie. 

A volte anche memorie delle vite passate. 

Un grande archivio, dove ci possono essere memorie che influenzano le nostre emozioni, i nostri sentimenti, la nostra reattività, costringendoci a volte, in una reiterazione e ciclicità karmica, che si ripercuote sul nostro percepire e interagire. 

Ma se l'amigdala è strettamente collegata al Sacro Femminino, alla Magdalena, con queste 4 consonanti in comune, che sembra che diano la direzione di 4 nuovi punti cardinali, la via da seguire, per queste nuove coordinate, è aprire il cuore ad un Femminino puro, non ferito, non risentito, non memore di ciò di cui è stato sottratto. Purificato. 

Di ciò di cui, non è riuscito in manifestazione.

Essendo l'amigdala legata al sesto corpo energetico, corrisponde al sesto chakra Anja, al corpo emotivo trasposto sul livello spirituale. 

Alchemicamente, con questi passaggi, siamo dentro la purificazione dopo la putrefazione. 

L'argento dell'Albedo, tramutato dal piombo, della Nigredo, che si enfatizza proprio per questo Plenilunio,, trasforma il corpo, ad acqua “d’argento vivo”, da cui successivamente verrà prodotto “l’elisir”, ossia verrà creato lo Spirito vivificante. 

Siamo in piena dimensione dell'Acquario di domani. 

La seconda trasmutazione alchemica, dopo la Nigredo, e prima della Rubedo. 

La purificazione dopo la putrefazione. 

Indica la consapevolezza acquisita, la rinascita, legata al cigno, la purezza ritrovata, alla prima "stella" del mattino, anche se stella non è, Venere.

Il Sacro Femminino, rappresentato dalla Maddalena

Tanto karma è stato bruciato, ultimamente. 

Ciò è rimasto è ciò che davvero abbiamo distillato, arrivando alla nostra intima Essenza, alla nostra verità. 

Queste energie, sono talmente forti, da creare veri e propri varchi dimensionali con le nostre personali frequenze, con le nostre coordinate, e sicuramente l'energia Femminile ci sta guidando, in tutto questo. 

Nel riscoprirci dei Graal dalle infinite potenzialità. 

Come la Maddalena, che è al contempo vaso di trasformazione (Graal), ma anche nutrimento ed accudimento,

Colei che permette al Sole, al suo Re, di rigenerarsi e manifestarsi. 

Non a caso, la Maria Maddalena si celebra in concomitanza dell'ingresso del Sole nel segno del Leone, dopo aver abbandonato il domicilio nel segno d'acqua che maggiormente rappresenta il Femminino, il Cancro. 

È nel Leone, che il Femminino manifesta tutta la sua potenzialità mercuriale di trasmutazione. 

È vaso, è grembo, è materia, ma è anche spirito, colomba. 

È androgino. 

Infatti nel vangelo di Tommaso, la Maddalena rivela la sua natura androgina, necessaria per il salto di Ottava. 

Per il vero legame ierogamica, in cui gli Opposti celebrano la loro unione anche oltre la stessa morte( a memoria, Iside che ricompone il corpo di Osiride, e crea la sublimazione dell'unione ierogamica, l'Oro, l'Horus) 

Molte corresponsioni, come sempre. 

Un percorso sempre caleidoscopico, dove una sola, univoca interpretazione, non basta, tanti sono i rimandi, spessissimo, a "specchio". 

Ci si ritrova, ancora una volta, con la nostra intima Maria Maddalena, con la nostra dimensione più Sacra, virginale, scarnificata e purificata, come non mai, in quest'ultimo periodo. 

Non è mai un percorso semplice. 

Ma ci si ritrova, ancora una volta. 

E sia benedetto questo momento. 

Con infinita gratitudine sempre 


Tiziana Fenu

©®Diritti intellettuali riservati

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22/7/2024 Maria Maddalena





sabato, luglio 20, 2024

💛Grotta di Santadi /Giorgio Secci

 Da un post di Giorgio Secci( https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2651925814956164&id=100004163136820) in cui parla di una Grotta di Santadi 

Riporto il testo e l'immagine della grotta

"Forse non  tutti  sanno che ...                              Nel territorio  di Santadi , esiste  uno dei luoghi magico-energetici tra i più  antichi del mondo nuragico isolano , localmente conociuto come "rutta fraigada" = la grotta costruita ; si tratta di un grande grottone granitico, dove al tempo dei Nuragici era chiuso da delle mura (oggi ancora visibili i crolli)  e presenta due aperture, una esposta a Sud e l'altra esposta a Est ; e secondo le leggende shardana al suo interno si praticava il rito di incubazione. Ed è tutt'ora un luogo magico, dove è ancora possibile fare una sana  meditazione che  può cambiarci letteralmente la vita". 

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Ho scritto più volte, come le Domus de Janas siano orientate ai solstizi. 

Anche le Tombe dei Giganti, generalmente sono orientate a sud est, periodo in cui il sole sorge, nel solstizio d'inverno. 

Nessuna punta al Nord. 

Sull'asse sud-est, che traguarda l'alba del solstizio invernale, Nord-ovest, che traguarda il tramonto del solstizio estivo, sono edificati, come abbiamo visto dai miei post, anche il Tempio di Astarte sulla Sella del Diavolo e il pozzo Sacro di Santa Cristina a Paulilatino. 

Luoghi, quindi, legati al Femminino, alle acque amniotiche trasformatrici, ma anche alla sinergia taurina/uterina.

I solstizi corrispondono alle due porte principali, quando il Sole, simbolicamente ed esotericamente, cambia rotta e torna indietro

Il buio del solstizio invernale, è un percorso iniziatico nell'oltretomba, un'iniziazione sciamanica nel mondo degli Inferi, nei misteri divini.

Infatti l'ingresso in questa dimensione è traguardata dalla porta degli Dei, del Solstizio invernale, mentre l'uscita è traguardata dalla Porta degli Uomini, nel Solstizio estivo. 

Sull'asse sud-est, all'alba del solstizio invernale, si entra nel grembo di Madre Terra( il Capricorno, infatti, è un segno di terra), come il seme, sepolto che al buio, matura la gestazione, esattamente come nei riti di incubatio, in cui la trasformazione avviene nel buio, nella solitudine, nell'intimità della propria dimensione sacrale. 

È la sfida alla rinascita, che viene celebrata, con la metafora, legata alle tradizioni popolari, del Sole Bambino, della Natività, ma anche della Dea Sol, nei paesi del Nord Europa, che guidava i cavalli del carro solare, per portare luce nel mondo. 

È un periodo in cui, nell'antico Egitto si festeggiava anche il dio Horus. 

E l'Oro, alchemicamente, è il passaggio finale, la tappa, del percorso iniziatico di discesa dentro sé stessi, proprio in una grotta, in un passaggio stretto, come può essere il canale uterino delle Tombe dei Giganti, la discesa in un pozzo, un nuraghe, una Domus, un luogo oscuro, nascosto, in cui l'interiorizzazione favorisce la rinascita. 

Anche l'ingresso dei nuraghi, punta a sud-est, e questo, magari, non solo per un significato simbolico, ma anche per una funzione pratica, perché da nord ovest, arriva il freddo maestrale, mentre da sud est arriva il caldo scirocco, e per vedere il sole all'alba nei mesi più bui del solstizio invernale. 

L'est di uno dei due ingressi di questa particolarissima grotta a Santadi, è esposta al sorgere del Sole, ma anche al vento dell'est, il Levante, che è il vento dei nuovi inizi, delle rinascite, legato all'elemento Aria, ad una dimensione, quindi, soprannaturale 

Il sud, verso il quale è orientato l'altro ingresso, è correlato all'elemento Fuoco, e al vento di Scirocco. 

Governa il mezzogiorno, quando il Sole  è più alto nel cielo, il momento di maggiore luce e calore. 

Sicuramente, i nostri Antichi Padri, avevano profonde conoscenze astronomiche, tanto da orientare le loro opere architettoniche, i loro luoghi sacri, ai solstizi ed equinozi, e alle mappe stellari, come nel caso del Nuraghe Santu Antine a Torralba ( provincia di Sassari) e i 7 nuraghi limitrofi che,  secondo il ricercatore Augusto Mulas, ricalcano la disposizione delle Pleiadi. 

Ma d'altronde, gli sciamani-sacerdoti, delle antiche civiltà, erano abili astronomi capaci di coordinare in terra le dinamiche stellari, per un'ottimale organizzazione sociale e agricola, traguardando tempi di semina, aratura e mietitura. 

Culti solari e strali, certo, ma anche strutture che sono dei veri e propri osservatori astronomici, attraverso i quali, la ierocrazia "legava cielo e terra", "umano e divino" attraverso dei sacrari architettonici che rappresentavano un cosmo che esprimeva il Divino attraverso ierofanie divinizzanti, attraverso ierogamie tra cielo e terra, tra sole e luna, tra sole e acqua, tra luna e acqua, tutti simboli universali di vita e di morte, riportati fino ai tempi recenti, attraverso la mitologia romana e greca, che ricalca la spiritualità di queste civiltà antichissime. 

Basti pensare al mito di Demetra e Kore, legate alle dinamiche solstiziali. 

E il Solstizio, per antonomasia è sempre stato legato al Femminino e alla sua dimensione gravidica del seme nel grembo di Madre Terra. 

Terra, come il segno del Capricorno, rappresentante del Solstizio invernale e acqua come il segno del Cancro, rappresentante del Solstizio estivo. 

In senso iniziatico, si scende delle profondità del grembo di Madre Terra, dove si ritrovano le proprie radici, e nell'acqua si ritrovano le Memorie ancestrali degli Avi, attraverso il viaggio in solitaria dell'Eremita, l'Arcano Maggiore IX, che guida il suo cammino, solo con la sua luce interiore, corrispondente all'Archetipo Teth, il grembo, il Femminino, la Kundalini, il Labirinto, la Spirale. 

Basti pensare alla spirale del numero del numero 9. Nelle rappresentazioni dei Misteri Eleusini, mi è capitato di vederle, pur essendo di epoca molto più recente. 

Simbolo presente trasversalmente in ogni epoca e civiltà. 

Ma d'altronde, lo schema dei nuraghi, visto dall'alto, non è forse una spirale, un labirinto il cui ingresso uterino è orientato metaforicamente verso l'alba del solstizio invernale, quando il sole ingravida la terra, e il seme /eroe rinasce a sé stesso in quello spazio sacro che è contemporaneamente vuoto e pieno, fallico e uterino? 

Questa "rutta fraigada", questa  "grotta costruita", lo dice la stessa parola, sarà stata  "manipolata" per avere questo tipo di orientamento sud-est, nei due ingressi, finalizzato proprio a dei processi alchemici di rinascita e di connessione con il Divino? 

Può essere. 

E il mistero, la rende ancora più affascinante. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

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Grotta di Santadi/Giorgio Secci




venerdì, luglio 19, 2024

💙Plenilunio in Capricorno 21 /7 /2024

 Domenica 21/7/2024, abbiamo la Luna Piena in Capricorno.

Un'altra luna piena in Capricorno, come quella precedente, per il Plenilunio del 22 giugno, nella quale, invece, abbiamo avuto l'energia di Saturno, del Cancro, segno d'Acqua, visto che si è manifestata di sabato. 

Un Capricorno, segno di Terra, e, per entrambi i pleniluni, la manifestazione del Sacro Archetipo Ebraico Tsade', il diciottesimo, con funzione "divisione", e dell'Arcano Maggiore XVIII della Luna.

È straordinario, che anche per questo Plenilunio, abbiamo lo stesso Archetipo Tsade' e lo stesso Arcano Maggiore  della Luna. 

Ciò che cambia è il giorno della settimana. 

Sabato per il plenilunio di giugno, Domenica per il plenilunio del 21.

Quindi per questo Plenilunio abbiamo una bella sinergia tra il Sole, rappresentato dalla domenica e l'acqua, rappresentata dal segno del Cancro. 

Gioca anche l'elemento terra, rappresentato dal Capricorno, che si pone come elemento reiterativo, insieme all'Archetipo Tsade' e all'Arcano della luna. 

Questo è molto interessante, perché il Saturno del sabato del plenilunio di Giugno, che si è manifestato subito dopo il solstizio estivo, è come se abbia proposto una reiterazione Karmica, presieduta da Saturno, del corridoio tra i due pleniluni, quasi gemellari. 

L'elemento che fa la differenza è l'elemento sole di domenica. 

Come se molte cose si stessero manifestando nella loro verità, nella loro crudezza. 

A specchio, affinché emergano. 

Tra due specchi, quale è la verità? 

Il riflesso, o gli stessi specchi? 

Molte volte ci fermiamo al riflesso, e perdiamo di vista, ciò che è veramente lo specchio, e ciò che sta dietro. 

Le alte temperature e il fuoco che predomina in questo periodo, scarnificano, portando alla luce, al sole. 

Da una parte, c'è un respiro di sollievo. 

Dall'altra, la constatazione che ci voglia maggior impegno, per molte cose.. 

Certe impalcature di cera, create per certe situazioni di comodo, si stanno sciogliendo come neve al sole. 

Non regge più nulla. 

Siamo già al punto di rottura. 

Questo Plenilunio si manifesta a ridosso dell'ingresso del Sole nel segno del Leone. 

Tutto sarà ancora maggiormente amplificato, da questo Fuoco interiore, da questo Sole interiore, che richiede, che reclama radicamento, nell'elemento Terra del Capricorno. 

Un radicamento che è confronto con noi stessi, con il nostro silenzio, con il sentirci eremiti in continua salita. 

Con la nostra sofferenza, con il nostro impegno e gli ostacoli da superare. 

Il corpo risente di questo contraccolpo che richiede tutta la nostra intima verità. 

Perche l'Anima, il percepire, va veloce. 

Arriva subito. 

È sempre stata lì, nella Verità assoluta. 

Il corpo è denso, ci deve arrivare. 

Ha Memorie incastonate, e incrostazioni che si sono sedimentate come una corazza sulla nostra Bellezza. 

Ma molti pezzi stanno cedendo, arrugginiti dall'usura, dalle reiterazioni, spesso da carichi inutili. 

Spesso arrugginite dall'ostinata immersione nelle nostre stesse acque amniotiche e mnemoniche. 

È un esoscheletro di muta continua, che spesso noi scambiamo per ciò che ci tiene in piedi. 

Ciò che è nerbo, è solamente la nostra Energia, la nostra Essenza. 

Il nostro potenziale, il nostro potere. 

E sta dirompendo. 

Come un argine che non regge più. 

Non è il caldo, a renderci intolleranti, a farci espettorare anche ciò che non sospettiamo. 

Il caldo, l'elemento Fuoco, va di frequenza, con il nostro Fuoco interiore, lo sublima e al contempo, lo purifica, rendendoci verità. 

Nel Bene o nel Male. 

E questo, se abbiamo consapevolezza di quell'Archetipo Tsade', che non a caso, ci sta guidando in questi due pleniluni gemellati, come dentro un tunnel energetico, dovrebbe incastonarsi nella nostra coscienza, come un diamante di riferimento. 

Perché la Tsade' manifesta il nostro legame con il Divino, in quanto Frattali. 

La sua funzione è quella della "divisione". 

Ma solo attraverso la divisione, possiamo percepire l'unità. 

Cosa possiamo temere, in questa estrema spoliazione e scarnificazione "a fuoco vivo", se restiamo nella frequenza della connessione con il Divino? 

Non può che manifestarsi la Verità. 

Una Verità che prescinde gli stessi Umani, quindi anche le nostre piccolezze. 

Si stanno manifestando molte occasioni, molte prove, in cui essere questa verità. 

L'Universo non aspetta altro che la nostra Presenza, la nostra Compartecipazione per la Creazione di ciò che di meraviglioso ha voluto per noi.. 

Coltivare. 

Saper coltivare, e saper distinguere ciò che si deve portare avanti, è terra, è materia, ciò su cui lavora il Capricorno, per poi raggiungere le vette 

In questa ascesa è supportato dalla sua natura amniotica, legata al segno del Cancro. La sua coda di pesce è a memoria della sua origine. 

Siamo fatti di acqua, di Madre, di memoria e custodia, e di energia, di cui l'acqua è il massimo conduttore. 

Ma la "messa a terra" capricornina, serve a non restare folgorati da certe frequenze, che siano alte o basse, ed è importante il discernimento del Capricorno, forte delle Memorie che porta in sé, come elemento acqua. 

Come controparte Femminile, che è accoglienza, comprensione, intuito, gestazione, grembo. 

Saggezza 

Sophia. 

Il lavoro è intenso, ed esige presenza e solitaria. 

Talmente è intenso, che è difficile anche solo esprimerlo verbalmente. 

Il "sto bene", fa prendere le distanze. 

Relega per un momento, in quello spazio sacro, che è concesso solo a noi stessi. 

Perché così deve essere. 

Il nostro Tempio, è perenne laboratorio. 

Perenne Athanor alchemenico. 

Perenne trasmutazione. 

Con infinita gratitudine sempre. 

Buon Plenilunio di rivelazioni. 


Tiziana Fenu 

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Plenilunio in Capricorno 21/7/2024