Visto che oggi siamo in luna piena in Acquario, e visto che ho nominato la costellazione del Cigno nel mio post a riguardo su questo plenilunio, riguardo la simbologia del 9, a cui è propedeutico l'8, alchemicamente, come unione del microcosmo e macrocosmo che si compie nella sinergia fecondante del 9, aggiungo a riguardo alcuni aspetti interessanti, proprio in correlazione alla costellazione del Cigno, facendo alcune ulteriori ricerche, oltre quelle che avevo già fatto, perché la costellazione del Cigno è estremamente importante per la nostra Antica Civiltà Sarda
Il Cigno è considerato una delle tre costellazioni legate proprio al segno dell'Acquario, in quanto allineate con la sua ellittica astrale, e insieme, formano una sorta di cono
-Il Pesce australe, associato alla Dea del Mare Ishtar, l’aspetto femminile di Oannes-Capricorno,
Ma già avevo scritto che figure archetipali come gli Oannes e gli Apkalli sono in realtà dei Femminini( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/08/il-sacro-femmininooannesapkallu.html?m=0)
-Pegaso, il cavallo alato, la mente superiore, che appartiene alla dimensione dell'Aria
Ho citato Pegaso proprio per la notte di San Lorenzo, perché è legato alle Perseadi, e all'Archetipo Zain che ha contrassegnato questo passaggio ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/08/san-lorenzo-2024.html?m=0)
"La Zain è rappresentata come un pugnale.
Un pugnale simbolico, che deve recidere ciò che ci contiene in questa dimensione.
A questa simbologia del recidere, e di combinare in complementarietà , materia e spirito, affinché si crei la dimensione dell'eternita, e legata la figura del cavallo alato Pegaso, al cui tocco, la materia diventava eterna.
E Pegaso è legato proprio al mito delle Perseadi.
Un mito che colma le distanze tra spazio e tempo.
Che vola alto, perché coniuga la dimensione del cielo e della terra.
Così come la simbologia del Carro, che si adatta perfettamente a questo Archetipo".
-Cigno simbolo della vita stessa, portatore di acqua pura e cristallina
Simbolo di volo, di energia che guida sulle acque del fiume astrale della Via Lattea.
Uccello dello Spirito, la cui ala destra è la A, l'ala sinistra è la U, e la coda è la M.
Il Cigno, Hamsa in sanscrito.
Un nome sacro, mistico, che quando è preceduto da "Kala", diventa "Kalahamsa", l'uccello fuori dal tempo e dallo spazio", immortale.
Vorrei sottolineare che Kalaris( l'originario nome di Cagliari) e Cabras, o Kabras, hanno la stessa radice Kala/Ka, di Kala( abbiamo tantissimi toponimi qui in Sardegna con radice Cala-)
La A di Aum è collegata allo Scorpione, che ha il suo antipode nel Toro( Toro che nella sua simbologia archetipale è legato al 9. I 9 archi del cielo, gli antichi Shardana, come scrissi già 4 anni fa ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/l-ingresso-triangolare-dei-nuraghi.html?m=0), e che trova nel glifo del Toro♉, una esemplificazione della sinergia lunare e solare insieme, come il numero 9, chiave di lettura e di creazione dell'Universo.
La U è la luce, la Causa prima, l'energia toroidale, legata al Toro( e ritorna la simbologia del Toro)
La M è il Fuoco Sacro, il Leone del periodo estivo ( il triangolo estivo, si manifesta proprio durante il segno del Leone).
Aum che attraversa il tempo-spazio.
La sua stella maggiore, che è nella coda del Cigno, Deneb( insieme a Altair stella della costellazione dell'Aquila, e Vega, della costellazione della Lira), forma il triangolo estivo con orientamento sud-est, il triangolo isoscele incastonato tra il Drago/Orsa Maggiore e le Costellazioni zodiacali dell’alto Cielo solare (Sagittario, Capricorno, Acquario)
Il Cigno, o Croce del Nord, incrocia la Via Lattea con altre due costellazioni importanti( sulle quali avevo già scritto) Sirio e Orione, e insieme formano "i 3 soli", considerati importantissimi fin dai tempi del paleolitico.
Ho scritto a riguardo più volte, perché questa via di rinascita, attraverso i tre Soli, era considerata importantissima per gli Antichi Sardi, codificata con la Y taurina
( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0)
"Solo un'accurata osservazione del cielo, e di tutta la mappatura stellare ha consentito agli antichi Sardi (ma anche alle altre civiltà ), di individuare questi precisi punti, di Ascensione, e li avevano individuati già 17.000 anni fa nelle costellazioni delle Pleiadi, del Toro e di Sirio, tutte sulla stessa linea.
Ci sono pitture rupestri che 17.000 anni fa rappresentavano il Toro dalle lunga corna, pur non essendo presente come animale, in quanto arriverà 10.000 anni dopo.
Le stelle più luminose del cielo erano Sirio, con le sue 3 stelle più luminose, l'occhio luminosissimo del Toro, Aldebaran, le tre stelle della cintura di Orione e le Pleiadi.
Erano i "tre Soli", di cui Sirio era il primo sole, la Madre Divina creatrice, Iside.
Abbiamo disposizioni triangolari anche qui in Sardegna. Come i nuraghi trilobati, specie il Santu Antine e il Nuraghe Losa, e di triangoli raffigurati, ne abbiamo ovunque, anche nelle Domus de Janas.
Centri di creazione.
Nascita, morte e rinascita, ma intesi ad un livello superiore, nei loro stargate stellari, che avevano individuato in questa conformazione stellare triadica.
Le antiche mappe di Orione e delle Pleiadi, in ogni civiltà antica, mostrano tre "stelle solari", ma è come se fosse una mappa del paradiso dei loro antichi antenati"
Via di rinascita, lungo la via Lattea, di cui fa parte anche la costellazione del Cigno.
Considerato l'uccello di Fuoco, viene chiamata anche croce di Sant'Elena, che si è celebrata proprio ieri, scopritrice della croce del Cristo sul Golgota, e artefice della stessa conversione dell'imperatore Costantino, suo figlio.
Il Cigno, insieme al cavallo, gli animali sacri del Sole/Apollo, che guida l'Auriga celeste.
Quindi, una costellazione importantissima, quella del Cigno veicolato, nella sua simbologia esoterica, anche da Leonardo da Vinci
Il grembo della vita
Il Sacro Graal
Da sempre rappresentato come un triangolo vulvare che contiene la vita
Lo si trova anche nelle simbologie delle rappresentazioni artistiche nei quadri con iconografia religiosa, specialmente nei quadri di Leonardo da Vinci, grande genio del simbolismo celato
Riporto un passo dello straordinario libro "Polaris Mundi. Il Leonardo svelato", di Julianus Deiulio, dove si sottolinea, analizzando il dipinto di Leonardo da Vinci, il "Salvador Mundi", l'assonanza tra Cygnus e signum
"Esiste un asterismo particolarmente visibile, soprattutto nel cielo estivo, da cui prende il nome uno dei bracci spiraliformi della nostra galassia. Si tratta della costellazione del Cygnus, il Cigno, situata nel mezzo della Via Lattea e la cui forma ricorda una croce. Immenso e regale sembra volare nella notte, con le ali aperte. La sua particolare conformazione coincide sorprendentemente, al punto da risultare sovrapponibile, con la sagoma della croce di sant’Andrea del dipinto. Di queste geometrie parleremo però a breve. Meglio proseguire ricordando che il maestoso cigno, simbolo di sublime eleganza, è da sempre rivestito di un’aura di sacralità . Lo stesso Leonardo lo rappresentò spesso nelle sue opere, di cui forse la più famosa è la Leda. Il mito narra che Zeus, per sedurla, si tramutò nel candido volatile e dalla loro unione, come già detto, nacquero i Dioscuri. I quali, non a caso, risultano collocati nel dipinto proprio sulla croce-volante. E poi che, secondo Tolomeo, le stelle della costellazione avrebbero la stessa influenza di Venere e Mercurio, ovvero la bellezza e il dinamismo, sintetizzandone al massimo le caratteristiche. Termini che calzano a pennello col Cygnus. Giungiamo così al simbolismo macrocosmico. L’asterismo del Cigno è talmente simile all’insegna cristiana da essere denominato anche “Croce del Nord"
[...] Più imponente di quella del Sud, non visibile nel nostro emisfero, nel periodo di Natale splende nel firmamento, al punto tale da essere considerata uno dei segni della nascita del Cristo
A tal proposito proviamo ora a sovrapporre le principali stelle della costellazione del Cigno sulla leonardesca croce di sant’Andrea. Per prima cosa orientiamo il collo del volatile secondo la direttrice del braccio più lungo della croce, quello che termina in prossimità della mano benedicente del Salvator Mundi. Al centro dei bracci della croce – proprio sulla Terra – ci sarà la stella doppia Sadr. Mentre sul collo del Cigno la stella doppia Albireo. Deneb, l’astro supergigante più luminoso, coinciderà con la stellina della cornice che si trova in basso sul centro-destra. In alto a destra, sull’altro braccio della croce la stella gigante Gienah. Infine, in coincidenza con l’altra stellina in basso a destra sulla cornice, si collocherà la stella Delta cygni. Sorprendente vero? Tutto collima.
[...] Non meno importanti poi sono gli aspetti inerenti alla grazia e alla nobiltà del cigno, esaltati nei poemi cavallereschi. Wolfram Von Eschenbach, ad esempio, narrando le gesta del paladino della ricerca del Graal, descrive Lohengrin come il “cavaliere del cigno”. Fu infatti spesso ritratto in piedi su una barca trainata da uno splendido esemplare di questo uccello acquatico. Infine come non sottolineare il leggendario canto melodioso che la creatura emette prima di morire? Una vera e propria devota lode all’immensità del creato che Leonardo stesso fissò in una delle sue Frasi: Cigno è candido, sanza alcuna macchia e dolcemente canta nel morire; il qual canto termina la vita. Siamo certi che Leonardo fosse a conoscenza di tutti questi aspetti e che dunque i simbolismi del cigno non siano casuali all’interno del dipinto. Un altro modo di significare che il Cristo, con la grazia del cigno, ci conduce alla Salvezza. Accompagnati dalla melodia di uno stupendo canto – altro richiamo alla musica nel quadro – ascendiamo verso il cielo. Dovremo percorrere questa Via da veri cavalieri – alla ricerca del Graal, come Lohengrin –, con nobiltà d’animo e purezza di cuore. Seguendo le indicazioni del genio di Vinci, giungeremo prima o poi alla meta."
Non potevo esimermi, scoprendo che la costellazione del Cigno è legata, esotericamente, al segno dell'Acquario, come la nostra Superluna Blu di oggi, cercare ulteriori approfondimenti, che non fanno che confermare ciò che avevo già scritto a riguardo.
Simbologia cosmogonica della vita, del Gemellare, in stretta correlazione con il segno del Toro, che si manifesta come suo riflesso terreno, concreto, legato alla Madre Terra
Macrocosmo e microcosmo.
Sempre in connessione.
E molto altro, che riservo ad altre occasioni.
E sottilineando anche che Elena, come ho scritto, celebrata proprio ieri, era figlia di Zeus, e di Leda, regina di Sparta e moglie di Tindaro. Zeus si travestì da cigno per sedurre Leda ed Elena fu il frutto della loro storia d'amore.
Anche Elena, quindi, strettamente legata alla simbologia del Cigno, poiché nata da un uovo di Cigno, vede questo stesso, come "uovo cosmico", vagina astrale, grembo, Teth, 9...
In un'altra versione del mito, la madre di Elena era la dea Nemesi, personificazione del castigo.
Del fattore equilibrante di cui ho parlato questi giorni.
È tutto un rimando, oggi.
Tutto correlato.
In entrambe le versioni Elena nacque da un uovo di Cigno nella città di Sparta,
indipendentemente da chi fosse la madre. Tra i fratelli di Elena vi erano i gemelli eroi Castore e Polluce, e Clitennestra, futura moglie di Agamennone, re di Micene.
Elena "responsabile" della guerra di Troia.
Sulla sua figura ci sarebbe molto da dire, perché si tratta di uno di quei Sacri Femminini offuscati dal Patriarcato, come sempre.
Un piccolo particolare, però
Era conosciuta anche come Elena "dendrite”, o dendresis, l’arborea.
Correlata all'ambito vegetativo.
Ma io ci vedo una correlazione linguistica e simbolica tra la radice "Den- in comune.
La stessa Den di Deneb, la stella più luminosa della costellazione del Cigno.
E, se vogliamo, la stirpe dei Den/Dan
Sharden/Shardan
E ritorniamo ai 9 archi della costellazione del Cigno, designati come gli Antichi Shardana, di cui ho parlato ieri( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/08/1982024-superluna-blu.html?m=0)
Onoro anche questo passaggio con il "Salvator Mundi" di Leonardo da Vinci ( 1505-1515), estremamente esemplificativo anche per la simbologia di un Mudra Yoga curativo, in atto benedicente, simbologia presente in molte rappresentazioni iconografica, specialmente bizantine, da approfondire in altro contesto, e con l'immagine, bellissima, di Elena che nasce dall'uovo di Cigno.
Con infinita gratitudine sempre.
Perché non si finisce mai di scoprire straordinarie connessioni
Tiziana Fenu
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Costellazione del Cigno /Elena
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