Il Viaggiatore d'oro che scende dal cielo.
Lucifero come l'Appeso, con la gamba ripiegata.
Ma non è una resa, quella a cui ci hanno fatto assistere.
Tutta la rappresentazione scenografica che ha ruotato intorno a questo personaggio di fine cerimonia olimpionico, è stato altamente simbolico, con risvolti inaspettati, durante la mia personale elaborazione.
L'Appeso, per sua natura, nasce a testa in giù.
Si nasce a testa in giu
Respira nella dimensione "acqua".
Germoglia al contrario
È uno sciamano.
Come Odino che si appende ai rami del frassino cosmico Yggdrasill.
La figura dell'Appeso è legata, in mitologia, anche al sileno Marsia, demone delle acque in Frigia( vi ricordate il simbolo del berretto frigio, legato a Baal? - https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/olimpiadi-parigi-2024.html?m=0), che con il suo aulòs, flauto a due canne, sfida la cetra di Apollo.
Un flauto non si può suonare al contrario, la cetra di Apollo si.
Apollo, figura centrale, della cerimonia di inaugurazione( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/simbologia-alchemica-olimpiadi-parigi.html?m=0) che è stata fortemente legata alle fasi alchemiche.
Non potevano certo mancare l'Archetipo chiave, la Lamed, la prova, e l'Arcano Maggiore XII, l'Appeso, che hanno sempre traguardato i passaggi importanti a cui stiamo prestando attenzione negli ultimi anni.
Sfida tra Marsia e Apollo.
Sfida al Dio.
Suonare il pianoforte in verticale, alle Olimpiadi, sull'Inno di Apollo, simulando una polluzione.
Un'A-polluzione, per meglio dire, come ho già scritto.
Perché questo Appeso, questo Marsia scorticato, con le connessioni neuronali in evidenza, si ribella alla resa.
Si ribella allo stesso Dio.
Non simboleggia però la Natura, sopraffatta dall'intelligenza di Apollo.
È intelligenza artificiale.
Guardacaso
Apollo, un Apollo snaturato, di inizio cerimonia, viene a toglierci la pelle, la protezione, l’armatura
E sotto l'armatura, c'è la nuova natura, quella della "non-natura"
Di Marsia, che guardacaso, ha la stessa radice di Marsiglia, altra città francese, tappa della fiaccola olimpionica e sede delle gare di vela, resta un fiume, con il suo nome, frutto delle lacrime degli abitanti del bosco.
C'è stata la resa, dell'Appeso/Marsia, e lui può fluire ancora, nella stessa vita, come fiume, nella stessa dimensione da cui ha tratto origine.
Ma qui non c'è nessuna resa.
C'è sfida alla stessa Natura.
È tutto estremamente simbolico.
Ma la simbologia, e il rimando, è agghiacciante.
Marsia, l'Appeso che sfida lo stesso Apollo, ridotto ad una comparsa deformata nella cerimonia di apertura, ha come simbolo, il syrinx, strumento a fiato che si crea con le canne collegate.
Syrinx, che significa Syringa/Siringa, il nome di una Ninfa Naiade, figlia di Ladone, seguace di Artemide, gemella di Apollo.
Siringa fu inseguita dal dio Pan, desideroso di possederla e sfuggendogli giunse fino alle sponde del fiume Ladone, suo padre, il Dio del fiume, dove invocò l'aiuto delle Naiadi, e da loro fu trasformata in canne palustri, che al soffio del vento emettevano un suono delicato.
Udendo quel suono Pan decise di costruire un nuovo strumento musicale (il flauto di Pan) a cui diede il nome della ninfa.
L'Appeso che non è in posizione di resa
Il canneto, i ciuffi del nostro Marsia/Appeso, del nostro "Viaggiatore d'oro", il cui simbolo è proprio la syrinx, la siringa, che è il simbolo del nuovo potere di ricatto, di egemonia.
Qui la Giustizia non funziona.
La Giustizia è Femmina
Il Dio si può sfidare eccome..
Lo si può sbeffeggiare.
Lo si può detronizzare
Si può prevaricare l'intelligenza di cui è portatore Apollo.
Lo scuoiamento di Marsia rivela la sua natura, la sua forza distruttiva.
Dai versi della poesia di un poeta polacco Zbigniew Herbert, "Apollo e Marsia"
Marsia
Grida
prima che il grido giunga
alle sue alte orecchie
egli riposa all’ombra di quel grido
scosso da un fremito di disgusto
Apollo pulisce il suo strumento
solo in apparenza
la voce di Marsia
è monotona
ed è formata da una sola vocale
A
[...] in sostanza quella stessa A
solo più profonda con l’aggiunta di ruggine
questo supera ormai la resistenza
del dio dai nervi di fibre artificiali
per il viale ghiaioso
fiancheggiato da bosso
il vincitore si allontana
chiedendosi se
dall’ululo di Marsia
non sorgerà col tempo
un nuovo ramo
di arte – diciamo – concreta
d’improvviso
cade ai suoi piedi
un usignolo pietrificato
volta la testa
e vede
che l’albero al quale era legato Marsia
è canuto
completamente
"Il Dio dai nervi di fibre artificiali"
La A, che con la sua frequenza, pietrifica tutto.
La A, simbolo archetipale taurino, come ho già sottolineato.
La A di Baal.
La coreografia, con i corpi ammassati, pietrificati, come una A, ai piedi di questo Dio dalle fibre artificiali, da questo Marsia/Appeso, il cui simbolo è il syrinx, Siringa..
Tutto estremamente esoterico, simbolico, enfatizzato all'eccesso.
Rimarcare l'Hybris.
La stracotanza umana che sconfina nel Divino.
Ribaltare la Nemesi.
Come l'Appeso che si ribella alla resa.
Ma sappiamo, come ho già scritto, che "Ciò che non trascende, scende sempre più in basso'.
Qui non c'è resa.
Ma gli Dei non staranno a guardare per molto.
Tiziana Fenu
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