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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, agosto 07, 2024

💙Il Femminino solare

 "Giacché le più strette furono riempite di fuoco non mescolato, e quelle seguenti di notte, ma in esse si immette una parte di fiamma; nel mezzo di queste è la Dea che tutto governa” 

(Parmenide, frammento 12)


Nelle antiche civiltà, il sole era considerato una divinità femminile, poiché era legato ai cicli di nascita e rinascita.
Ci sono tantissime testimonianze di divinità femminili solari, in ogni antica civiltà.
Io stessa ho pubblicato più volte, sottolineando come anche il Fuoco, che rientra nella simbologia solare, nelle antiche civiltà era considerato un'energia femminile, così come nelle discipline spirituali come il tantra.
Avevo anche scritto riguardo un'antica rappresentazione in un bassorilievo, in cui vediamo la dea cananea del sole, Shapash, rappresentata con un volto di leone solare, e il terzo occhio aperto, mentre viene accoltellata dal suo corrispettivo maschile Shamash, ad indicare la fine della società matriarcale e l'inizio di quella patriarcale
(https://maldalchimia.blogspot.com/2022/01/bassorilievo-shamash-shapash.html?m=0)
La stessa Iside, era considerata il Sole Nero, la Madre dello stesso Sole.
La stessa Ecate, di cui ho avuto già modo di parlare in più occasioni( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/dea-ecate-solstiziale.html?m=0=), dea dei Solstizi, veste di giallo, il colore del sole, e il nome, richiama quello della dea Hecket
La dea rana He ed Heket, il Dio e la Dea del cosmo infinito.
Nel Kāmasūtra  stesso( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/il-kamasutra-e-la-scacchiera-di.html?m=0) , simbolo dell'energia attiva del Femminino, si parla di otto posizioni fondamentali e di otto varianti per ogni posizione per un totale di 64 posture. 64 come le caselle della scacchiera( la nostra Antica scacchiera della Domu de Jana di Pubusattile), 64 come i quadrati in cui è diviso il “Maṇḍala della Rana”, simbolo del Femminino, uno dei diagrammi sui quali si fonda l’Architettura sacra indiana.( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/il-bronzetto-sardo-sarranashardana.html?m=0)

Abbiamo anche un pozzo Sacro, a forma di girino, a Serra Niedda a Sorso( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/01/pozzo-sacro-di-sierra-niedda-di-sorso.html?m=0)
La rana, importsntissimo simbolo solare, nutrimento del sole, soprattutto nella civiltà precolombiana, e anche nella nostra Antica Civiltà Sarda
La rana, simbolo della donna solare, sposa del Sole.
"La rana che passa dall'elemento  acquifero con la forma di girino, a quello terreno, sotto forma di rana. 
Perché rappresenta un portale, da una dimensione all'altra  È la conoscenza,  la Sofia che consente il passaggio tra le dimensioni di consapevolezza.
[...] la Rana e ciò che rappresenta l'inizio della civiltà  secondo una concezione cosmogonica condivisa dagli Antichi Sardi e non solo.
Perché rappresenta un portale, da una dimensione all'altra  È la conoscenza,  la Sofia che consente il passaggio tra le dimensioni di consapevolezza.

La solstiziale dea Ecate veste di giallo, come il sole.
Giallo come il colore dello zafferano
Del fiore di croco.
Lo zafferano è chiamato croco.
Leggevo che la raccolta dello zafferano, nella civiltà minoica, era considerato un rito di iniziazione, così come tutte le rappresentazioni minoiche.
Ma mi ha colpito molto, perché del croco avevo già parlato riguardo ad una possibile  iniziazione di Kate, e la fase alchemica della citrinitas( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/croco-e-narcisi-video-di-kate.html?m=0)
I rituali Nell'Isola di Santorini, attraverso gli affreschi di Akrotiri, parlano di iniziazioni, di fanciulle vergini, di cura, di passaggi Iniziatici non minacciati dal Mascolino.
Sono gli stessi passaggi Iniziatici che attraversa la donna nella sua vita, come la prima perdita di sangue, il ciclo mestruale, il parto.
Passaggi legati al sangue, su cui l'uomo, ad un certo punto, deve prendere il sopravvento, facendosi artefice forzato di questi passaggi
Prendendosene quasi il merito.
Sono tutte iniziazioni solari, a cui la donna ha fatto fronte sempre da sola.
Persino un simbolo come l'ascia bipenne, che già nella sua conformazione, richiama la polarità degli Opposti, è invece diventato il simbolo di potere della civiltà minoica.
Civiltà, tutta incentrata sul culto del Femminino, del labirinto di Arianna, e non certo sulla forza mascolina delle armi e della guerra.
La Labrys, che ha la stessa radice di labirinto, di cui avevo già approfondito in più scritti, perché ha molto a che fare con la nostra Antica Civiltà Sarda ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/02/ascia-bipenne.html?m=0), che ha una conformazione di luna crescente e luna calante, pare richiamare, senza ombra di dubbio, il Femminino.
Un'ascia/"cascia", cassa in sardo, che è grembo, che è ancestrale  Arca dell'Alleanza, unione tra umano e divino.
Simbolo di un'alleanza mai venuta meno, di cui parla ogni antica civiltà.
Un'energia femminile, che fa da ponte, tra cielo e terra, come gli stessi meandri del labirinto, fino ad arrivare al cuore della materia, di Madre Terra.
Una dea solare, che era anche Dea lunare.
Al centro di Madre Terra, nel suo grembo, si trova il Fuoco.
Anche nella civiltà Iraniana la dea solare è rappresentata mentre governa il leone solare.
Amaterasu Omikami  è la grande Dea del Sole, dello scintoismo giapponese, la Splendente del cielo.
Una visione patriarcale, con a capo un Maschile capo di tutti gli Dei, Zeus Dio dell'Olimpo, che si permette di essere anche dominante, stupratore,  ha offuscato il grandissimo potere generative e creativo delle donne, a cui è stata concessa anche la partenogenesi, come manifestano le grandi antiche Dee, sempre rappresentate in equilibrio con le loro polarità
(-https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/placca-con-dea-dei-serpenti-atene.html?m=0
-https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/dea-dei-serpenti-minoica.html?m=0
A partire da Adamo ed Eva, abbiamo un unico Padre Creatore, mascolino.
Probabilmente Urano ha fatto da apripista, creando Venere dai suoi genitali recisi. 
Gli altri dei Mascolini hanno fatto il resto, sottomettendo il Femminino e riducendolo anche ad un aspetto terrificante e orrorifico( Moire/Erinni/Gorgoni)
È un'icona comportamentale che ancora ha il sopravvento, in cui il Femminino, in un modo o nell'altro, si deve piegare, deve soccombere, o addirittura, cedere al Mascolino, lo strumento della sua evoluzione, come Kore, sottomessa alla volontà di Ade.
Nella storia delle civiltà, a parte le antiche civiltà gilaniche e cosiddette matriarcali, Matricentriche, matrilineari, ogni violenza sulla donna, è giustificata, in un modo o nell'altro, vuoi anche per "assurgere" al ruolo di Donna compiuta
E nel contempo, si delinea l'eroe guerriero che annienta il Femminile minaccioso.
Il drago, le Erinni, Medusa.
Da un mio scritto sul Drago del Re Marduk, e il suo MUŠ.ḪUS, lett. “serpente rossastro”, simbolo della  Dea Babilonese Ishtar, nella sua porta Sacra, dove c'è questa 'immagine di un serpente corallo e di un drago insieme( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/drago-drl-dio-marduk.html?m=0)
"La Dea dei Serpenti Minoica anticipa la simbologia di Medusa. 
Ha la potenza del serpente corallo, che con il suo morso provoca paralisi proprio come fa Medusa con il suo sguardo, che pietrifica. 
Il corallo richiama alla simbologia dell'acqua, delle profondità marine dalle quali nascevano le Dee, Iside, Venere, la stessa Maria cristiana, chiamata "Stella Maris", stella del mare", e, come ho scritto nel mio post, nella Bibbia, il termine "nahash", indica sia il serpente, che la progenitrice Eva, tradotta come "vita/serpente femmina/madre di tutti i viventi.
[...] Il simbolo di Venere /Ishtar, la stella del mattino che annuncia la luce del giorno è una stella con otto raggi, associata alla figura del leone. 
Quello di Ishtar è considerato un archetipo. Ishtar è considerata un'intelligenza risplendente, spiritualmente elevata. 
Infatti, così come custodisce, nella terra, la porta Sacra del tempio del Dio Marduk, considerato il Creatore dell'universo, così nella Cabala, in ambito esoterico, Ishtar presiede alla sfera Malkuth, decima e ultima delle  Sephirot nell’Albero della vita. 
Rappresenta la “Sposa” della Sephirot Tipheret , ed è alla base dell’Albero delle Sephirot, l'Albero della Vita, ed è associata alla Terra e significa “sovranità” (della materia fisica), una fonte di vita per tutti gli esseri viventi, che, a differenza delle altre Sephirot, è un’emanazione che emana direttamente da ciò che è stato creato. 
L'unica che genera direttamente dal suo interno, riversano sulla realtà, l'emanazione divina, in piena autonomia, sotto forma di Shekinah. 
Malkuth come il Leviatano, il potentissimo serpente Marino della dimensione terrena, che poi è stato  deturpato nella sua accezione positiva originaria, perché i Levi-tannan, erano gli Iniziati, come Mosè, come anche Cristo, come le divinità femminili delle antiche civiltà legate alla saggezza del serpente. 
Il Dio Marduk infatti viene rappresentato mentre tiene sulla sinistra, la parte del Femminino, un serpente-drago con corna, chiamato Mušhuššu (lett. "serpente terribile").


Ciò non toglie che si siano delineate icone femminili potenti, la stessa Artemide, che ho nominato ieri, Diana, la dea minoica dei Serpenti, che ha accolto l'eredità delle Dee che l'hanno preceduta, in equilibrio con le sue due polarità.
La differenza con le icone successive dei Divini maschili, è che queste Dee vengono protette, sono in simbiosi con le forze della natura.
Non hanno bisogno di dominare con violenza.
Mi viene in mente proprio l'Arcano Maggiore XI della Forza, con la fanciulla che tiene aperte le fauci del grande Leone, e l'immagine persiana della Dea solare sopra il Leone.
Si tratta di fiducia, di collaborazione, di protezione reciproca.
Non del prevalere e sottomettere.
Questa dimensione non ha niente a che vedere con le dinamiche storico/culturali di un Femminino divorante, perché anche in natura, non esiste un modello del genere.
Esiste la protezione, la collaborazione, l'economia fondata sul Dono reciproco, come nelle antiche civiltà.
E gli innumerevoli ritrovamenti archeologici di statuine, per lo più femminili, dimostrano quanto il Femminino fosse veicolo di identità, di creazione, di operosita, di luminosità anche nel passaggio dalla vita alla morte.
Donne perno di ogni sistema economico, donne sacerdotesse, in connessione con la dimensione spirituale,
Penso alle rappresentazioni delle donne minoiche, a seno scoperto, come i nostri Antichi Costumi sardi, che prevedono un corpetto che enfatizzi il seno, prima che fosse d'obbligo la camiciola( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/dea-dei-serpenti-minoica.html?m=0)
Domani sarà il portale dei Leoni, che è sempre stato il portale del Femminino, e domani, con un'energia femminile, ancora maggiore, come ho già espresso nel mio scritto a riguardo del portale.
Nella porta dei Leoni micenea, nella rocca di Micene, in Argolide, in Grecia, vi sono due leonesse, non a caso, due Femminini( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/08/la-porta-dei-leoni-micenea.html?m=0).
Il discorso sul Femminino solare è talmente vasto, che ne ho dato solo una traccia.
Tra il 9 e 10 agosto, la notte di San Lorenzo, anch'essa legata, non a Lorenzo, ma ad un Femminino, come vedremmo.
Intanto, buon passaggio solare, tutto al Femminino.

Tiziana Fenu
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Il Femminino solare







 


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