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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, giugno 20, 2022

💛Solstizio/Pales

 Domani, alle 11:13 si verificherà il Solstizio estivo. Ho già scritto in proposito, riguardo la trasfigurazione che avviene all'interno dei nuraghi, proprio durante il Solstizio(https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/trasgirazione-solstizio-estivo.html?m=0), ma vorrei soffermarmi su alcuni aspetti archeoastronomici. 

La trasfigurazione attraverso la luce, avviene durante i solstizi. 

Pare che le Domus de Janas meridionali, che stanno al Sud della Sardegna, siano orientate per lo più verso il Solstizio invernale(sud est) , mentre quelle settentrionali, sono per lo più orientate verso il Solstizio estivo(nord est) 

Quasi nessuna è orientata a Nord, dove il sole non sorge, né tramonta. 

La maggior parte sono orientate ad est, verso le Pleiadi, verso la costellazione del Toro, che ingloba in sé anche le Iadi, e che, come abbiamo visto  dal mio scritto sulla simbologia delle ierofanie nei nuraghi,  sono legate al concetto di rinascita legato alla costellazione del Toro, rappresentata con il corno sinistro più corto. 

Le Domus, quindi, orientate verso la costellazione del Toro, tra Ariete (a ovest) e Gemelli (est), rappresentano il cardine delle due porte solstiziali insieme. 

Lo notiamo nei nuraghi, ma anche la maggior parte delle Tombe dei Giganti hanno l'esedra con un orientamento verso sud est, in direzione, quindi, dell'alba durante il Solstizio invernale( mentre durante il Solstizio estivo, l'alba è orientata a nord est) 

Le uniche tre Tombe dei Giganti, che hanno l'esedra orientata a Sud,(le altre, per lo più, sono orientate ad est) sono quelle di S'Ena e Thomes, a Dorgali quella di Goronna, a Paulilatino, Oristano, e quella di Thiesi(Sassari), di Baddu Pirastru. 

Secondo una ricerca di tre studiosi dell’Osservatorio Astronomico di Brera (L. Marchisio, A. Manara e A. Gaspani, le tre tombe sarebbero orientate anche verso la stella Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione del Toro, l'occhio rosso del Toro, così importante per nostra Antica Civiltà Sarda, perché era sulla via della rinascita astrale, lungo la via Lattea, come tappa finale( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0) 


Quindi, abbiamo sia nei nuraghi, sia nelle Domus de Janas, sia nelle Tombe dei Giganti, sia nei pozzi Sacri, in particolare quello di Santa Cristina, il referente alchemico, archeoastronomico, nei solstizi, in particolare, nel solstizio estivo, la "porta degli Umani", nella quale era possibile la trasmutazione verso una dimensione divina, verso il corpo eterico di Luce, verso una ierofania che manifesti la presenza del Divino nella materia. 

È molto interessante notare come, sicuramente, tra le tre Tombe dei Giganti, quella che ha, astronomicamente influenzato l'orientamento delle altre due, sia quella di Goronna, a Paulilatino(orientata con l'esedra a sud est, proprio come i gradoni del pozzo Sacro), perché a Paulilatino, abbiamo anche il nostro pozzo Sacro di Santa Cristina. 

Pozzo Sacro, nel quale, dagli approfonditi studi del ricercatote Sandro Angei,  durante il Solstizio estivo, si verifica una ierofania sul docidesimo anello della tholos, con il sole all'azimuth. 

Questo manifestazione ierofanica, si verifica il 21 aprile, il 21 giugno e il 21 agosto. 

Ora, nel 753 aC, proprio il 21 aprile, Romolo scelse il colle Palatino per la fondazione di Roma. 

Colle Palatino sul quale edificarono il Pantheon, che una stessa cupola ogivale con oculo, come il nostro pozzo Sacro di Santa Cristina a Paulilatino. 

Scelse quella data, perché avveniva la congiunzione del Sole con Palilicium, che era il nome latino di Aldebaran. 

Il nome Palatino, da cui deriva Palatium e Palazzo, discende da Pales, antica divinità agropastorale, celebrata proprio sul colle, il 21 aprile(Sigismondi Costantino). 

Quindi, il 21 aprile, traguardava la levata eliaca, di Palilicium, il nome latino di Aldebaran, e l'intero colle Palatino, e il Palazzo imperiale, sede dell'imperatore Augusto,  era dedicato a Pales e a Palilicium. 

Quindi la fondazione di Roma è legata a questa congiunzione, alla Dea Pales, e alla celebrazione del Natale romano. 

Un altro referente per la mietitura e per l'armatura, era la levata eliaca delle Pleiadi, figlie di Atlante sempre della costellazione del Toro. 

Attualmente, questa congiunzione particolare Sole-Aldebaran, per via della precessione degli equinozi, avverrebbe il 29 maggio. 

Ma ciò che mi preme sottolineare è la corrispondenza fonetica tra Palatino/Pales, e Paulilatino. 

Io credo che i romani non si siano inventati nulla. Hanno ripreso le ierofanie trasmutanti che si formano all'interno dei nuraghi, proprio durante il Solstizio (https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/trasgirazione-solstizio-estivo.html?m=0). Hanno ripreso la data del 21 aprile, e ne hanno fatto la celebrazione della Dea Pales, della fondazione di Roma, del primo Palazzo imperiale, della celebrazione della congiunzione del Sole, con la fonte divina, Aldebaran.

In Sardegna, sapevamo già da secoli evidentemente, che proprio in quel giorno il Sole era allineato ad Aldebaran. Considerando la precessione degli equinozi, può darsi che anche nel periodo di edificazione del pozzo di Santa Cristina(XI sec. aC), si presentasse questo allineamento, poi adottato in ambito romano. 

Come ho già scritto, il 21 aprile, traguardato dalla ierofania sul 12° anello della tholos a Santa Cristina, simboleggiava un parametro, sicuramente per verificare il grado di maturazione del grano, visto che il 12 simboleggia il Sacro Archetipo Lamed, con funzione "misura", per "controllare un alimento sacro come il grano. 

Ma molto più probabilmente, per onorare la dea Pales, la dea dei pastori, protettrice del bestiame, della pastorizia. 

Pales

Palilicium

Paulilatino

(Pauli Arbarei, sede di grande forza energetica, strane manifestazioni luminose, di ritrovamenti di resti di Giganti, di molto altro. La Marmilla è uno scrigno segreto di grandi tesori) 

Aggiungerei, visto le ricorrenti similitudini e corrispondenze sempre più fitte, compreso il sigillo di Ebal( che riporta il Trigramma YHW, sempre presente nella nostra Antica Civiltà, nel concio di Oniferi, per esempio, o nei sigilli di Tzricotu) tra Antica Civiltà Sarda e Israele, anche Palestina, di cui geograficamente Israele fa parte. 

Alchemicamente, Paulilatino, potrebbe essere stato, con il suo pozzo Sacro e la Tomba dei Giganti orientata ad Aldebaran, il fulcro alchemico della creazione, l'uovo cosmico metaforico(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/simbologia-uovo-cosmico.html?m=0) da cui una civiltà si espande, prende vita, proprio, in modo metaforico, da una congiunzione sole-Aldebaran, che, tra l'altro, è rappresentato, esotericamente, come un occhio dentro un triangolo, come l'ingresso del pozzo di Santa Cristina, che avevo collegato alla simbologia del Menat egizio( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/il-menat-portale-alchemico-dei-pozzi.html?m=0) 

Aldebaran era considerata la Stella guida dei cieli e il suo nome era connesso alla regalità, al dominio, all’ascesa della Luce. Era la stella regina dei sumeri quando, segnando l’equinozio di primavera (dal 4000 al 2000 a.C.), evocava il simbolo di un’energia primordiale e celeste; nell’antica Persia era Tashter, lo ‘Spirito creatore’ che causava piogge e diluvio, e la Sentinella dell’Est, che costituiva una delle quattro Stelle Regali con Antares (Ovest), Regolo (Sud) e Fomalhaut (Nord), Guardiane del Cielo, in quanto marcavano la croce dei solstizi e degli equinozi. 

 Il nome accadico S(h)ar significa ‘Re’

l’‘occhio del Toro’ è l’occhio della rivelazione. 

La luce primordiale, per gli Egizi, ciò che ci fa tendere verso il Divino. 

La costellazione del Toro era chiamata dagli Egizi, ‘la grande città di Dio e la madre delle rivelazioni’, e anche ‘l’interprete della voce divina, che nei Veda, ha la forma di una cerva. 


Nel pozzo Sacro di Santa  Cristina, convogliano e si manifestano in sacre ierofanie(per i solstizi) e ombre capovolte( per gli equinozi) le manifestazioni divine delle tappe astronomiche del Sole. 

Ho controllato su Google earth. 

Le gradinate del pozzo, non sono perfettamente allineate sull'asse  equinoziale est-ovest, ma sono leggermente a sud est, lo stesso orientamento solstiziale della maggior parte delle Domus de Janas e delle Tombe dei Giganti, anche se sono per lo più orientate a sud, quindi comunque con una angolazione tale da poter ricevere la luce equinoziale per il verificarsi dell'ombra capovolta riflessa nella Tholos. 

Le offerte alla Dea Pales venivano fatte orientandosi verso est, e si parla di acque sacre

"Benedici la mandria e perdona se a volte siamo entrati nei boschetti a te consacrati e, ignorando il tuo nome, abbiamo tolto foglie al ramo per una pecora malata; perdona se le bestie intorbidarono involontariamente l’acqua chiara della tua fonte”.

Ci sono tutti gli elementi per pensare che la dea Pales fosse un'antica dea sarda, che veniva onorata proprio il 21 aprile, il 21 giugno per il Solstizio e il 21 agosto. 

Magari proprio attraverso queste ierofanie sul dodicesimo gradino, che si verificano nel pozzo di Santa Cristina in queste tre date. 

Che si palesano. 

Palesare

Pales

Hanno la stessa radice. Magari era la dea della manifestazione ierofanica nella Forma, nella materia. 

Il fatto che sia per il 21 aprile, che per il Solstizio si verifichi, si palesi, la ierofania sul dodicesimo anello della tholos, così come avveniva nell'anno 1000 aC, secondo le verifiche di Sandro Angei, significa probabilmente, che queste due date, traguardavano anche nel periodo in cui è stato edificato il pozzo Sacro, riprese in periodo romano, la particolare congiunzione, metaforica, tra Sole e Aldebaran, la luce primordiale, che si manifesta, si palesa, non solo con Pales, la divinità agricola, ma con le ierofanie, dove maschile e femminile si incontrano

"La combinazione particolare di domani, inizio del solstizio estivo, con l'elemento acqua del Cancro, quello del Sole, è una combinazione particolarmente interessante, dove lo zolfo viene considerato la materia prima dello stesso sole e dell'Oro filosofico, quindi un elemento androgino.

Lo zolfo infatti, è l'elemento fondamentale della materia, è la materia vulcanica interna della terra, e alchemicamente rappresenta l'unione tra l'elemento maschile e femminile.


Domani avremmo un passaggio alchemico potente, importantissimo, poiché portava all'integrazione delle due parti, al compimento dell'Opera alchemica, alle nozze alchemiche tra maschile e femminile, tra sole e luna.

Si manifesta  il Fuoco Trasmutante più potente, il Fuoco dell'acqua, poiché lo zolfo è puro fuoco nascosto nell'acqua, rappresentata dal Mercurio.

È quell'acqua ignea dove si lavano Re e Regina, pura, simile all' Oro.

Ecco perché i riti solstiziali estivi sono sempre stati così importanti, e venivano celebrati attraverso musiche, danze, accendendo fuochi, simbolo del sole, e benedicendo l'acqua, simbolo della luna e della terra, per creare "l'acqua di Fuoco", rappresentato dal simbolo dello zolfo rovesciato, un triangolo con la punta verso il basso, ad indicare il Femminino acqua che accoglie una croce (gli opposti) che lo sovrasta. 

"S'abba ardente" l'acqua ardente", anche se riferita alla nostra grappa fortissima, al nostro "fil'e ferru".

Ma "Abba ardente" rende l'idea. 

Perché acqua e fuoco insieme, rappresentano la possibilità di unione alchemica e di trasformazione.(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-alchemica-solstizio-estivo.html?m=0) 

Intento che è rimasto nei nostri pozzi e fonti sacre, dove sole e luna, fuoco e acqua, Re e Regina, si incontrano per favorire la trasformazione alchemica.


Tiziana Fenu

©®Diritti intellettuali riservati

Maldalchimia.blogspot.com


Per chi è interessato, sempre un mio scritto: interpretazione archetipale del solstizio di domani

https://www.facebook.com/101482521577128/posts/561060652285977/

Nell'immagine, ierofania che si manifesta nel dodicesimo anello della Tholos del Pozzo Sacro di Santa Cristina per il Solstizio estivo

(http://maimoniblog.blogspot.com/2018/10/ierofanie-nel-pozzo-di-santa-cristina.html?m=1)

Solstizio / Pales






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