Immagini e traduzione nel mio blog
Ancora in nero, la Lady Gaga al Festival di Venezia, ancora in piena Ni'gredo di dis'soluzione, come per l'inaugurazione delle Olimpiadi, come avevo già scritto a riguardo.
Indossa un cappello chiamato "Monarch" , di Philip Treacy, simbolo della mani'polazione mentale, ispirato all'icona della moda Isabella Blow, morta nel 2007, scopritrice dello stesso Treacy e di Alexander McQueen, che, insieme, hanno portato sotto i riflettori molte simbologie sa'taniche.
Cappello ispirato al regno di Mor'dor, la "terra os'cura", e a chi lo governa, Sau'ron, il cui emblema è l'occhio, come l'occhio di Ho'rus, altro simbolo dell'elite "monar'chica", che esige di essere divinizzata dai propri sudditi, proprio come esige Sau'ron.
La didascalia del cappello, indossato anche dalla stessa Isabella Blow, nella seconda immagine, dice proprio "simbolo della manip' olazione mentale".
Anche questa occasione, il Festival di Venezia con questo collegamento voluto con il Signore degli Anelli, a cui si sono ispirati, nello stesso periodo, e tutta la simbologia intrinseca che veicola messaggi più estesi ( ridordate l'anello "smarrito" dall'atleta italiano nella Senna? Ogni occasione, ormai, è celebrazione ritualistica, e sono sempre collegate tra di loro) è stata ritualizzata, e i messaggi veicolati in ogni occasione, sono sempre più espliciti, sempre più sfacciati, con enorme tracotanza.
Molto scenografici, che producono una certa fascinazione nelle menti più deboli.
Ma, appunto, sono elaborazioni senz'anima, studiate a tavolino.
Perpetrate da millenni sempre sugli stessi schemi.
La storia si ripete, perché "questi", restano al palo, non evolvono e vogliono che l'umanità stagni, nella loro stessa bassezza, reiterando sempre le stesse dinamiche, come il Sole nero, il Saturno karmico, indossato a completamento dell'outfit della Germanotta.
Una montagna nera su cui si erge l'occhio monarchico del controllo mentale.
Invece di volare alto, come le nostre punte di diamante, specialmente italiane, culla di Bellezza e Arte.
Guardacaso hanno fatto scendere in campo, per questi rituali, due italiane di origine, la Germanotta, e la Ciccone, con la simbolica visita a Pompei, in particolare, della quale ho già parlato.
Zombie a corto di energia
Data inizio del Festival di Venezia
28/8/2024 = 26= 8
Siamo in un anno 8, tra l'altro.
Perché è così importante il numeto 8?
Ne ho parlato tante volte.
Archetipo Heit, il Femminino alle Ottave alte, il riparo, e Arcano Maggiore della Giustizia.
Ma anche altro.
"L'utilizzo di numeri per indicare le divinità era comune nel mondo mesopotamico, per esempio Anu era il numero 60, Ea il 40, Sin il 30, Ishtar il 15, ecc.
Questi numeri venivano semplicemente scritti al posto del nome della corrispondente divinità. Non deve quindi sorprendere che gli Israeliti abbiano cercato di stabilire con l'aiuto della gematria dei numeri che corrispondessero a YHWH. La soluzione più diretta è il numero 26, ma non meno importante è il 17 che si ottiene escludendo valori superiori al 9 nella corrispondenza con le lettere: in pratica il valore 10 assegnato alla lettera Y diventa 1. Questa forma compatta di gematria era molto diffusa. Il 17, poi, poteva essere ridotto a 1+7 o semplicemente 8. Secondo Israel Knohl, che fornisce molti esempi dell'uso biblico di questi numeri, anche il rito più sacro del culto ebraico, che veniva eseguito una volta l'anno per ottenere il perdono dei peccati, era governato da questa numerologia. Il sommo sacerdote, infatti, aspergeva con il dito intinto nel sa'ngue delle due vittime una volta il lato orientale del propiziatorio più altre sette volte il davanti (Lv 16,14-15). Il rito equivaleva ad una duplice muta invocazione del nome di YHWH I numeri 17 e 26, inoltre, pervadono tutti i libri della Bibbia in un modo meno visibile, ma rigorosamente applicato quasi ovunque. Infatti, i numeri ottenuti contando le lettere o le parole delle pericopi bibliche sono quasi sempre multipli di 17 o di 26."
YHWH invocato dal Cristo,, non corrisponde a quello che invocano in questi riti.
È il B'aal distruttivo, presente ovunque in queste loro ritualistiche, in cui sovrappongono le loro energie negative, a quelle positive, perché la griglia numerica e simbolica è sempre quella Sacra, della Geometria e numerologia Sacra
Doveva essere in un anno 8, ad ulteriore dissacrazione del Sacro, e lo stanno manifestando in ogni contesto, avvalendosi di moltissime simbologie che formano come una tessitura intricata.
Una rete, una ragnatela, presente ovunque con i suoi simbolismi.
La diffusione esponenziale della presenza, e danni, del ragno violino, quest'anno, è un riflesso di ciò che sta avvenendo nel piano astrale.
Ma c'è una cosa, che non possono controllare.
Il tempo.
Si sta smaterializzando, va veloce.
Troppo veloce.
Perché la realtà si sta frantumando e sta collassando anche la dimensione temporale, che è prerogativa di questa dimensione.
La materia è schiava del tempo.
È il tempo, a creare la materia.
Ma non può creare l'Anima, che è senza tempo, e che sorride, davanti a queste continue piccolezze umane.
Creatori del Nulla, quindi, che vengono anche a noia nella loro ripetitività.
E intanto, l'Anima vola.
Tiziana Fenu ©®
Maldalchimia.blogspot.com
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