Domus de janas IV di Brodu (tomba a domus de janas)
Oniferi, V-III millennio BC cal
( https://catalogo.beniculturali.it/detail/SARDEGNA/ArchaeologicalProperty/2000237984), prima immagine.
Sono esattamente tre conformazioni ad angoli retti, e una quarta che forma, cone una cornice intorno al passaggio quadrato, una H.
Non sono propriamente riconducibili alla simbologia delle corna taurine, non in questo caso, secondo me.
Secondo me, sono l'antica simbologia di quella Ka, che in ambito egizio viene rappresentata con le braccia sollevate ad angolo
Ne ho parlato in un mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/la-tanit-di-tresnuraghes-tessitrice.html?m=0), perché è un'antica simbologia archetipale che si ricollega alla Dea Tanit, alla nostra primordiale Dea Tanit tessitrice di Tresnuraghes, che, guardacaso, come dea Tanit, viene a rappresentare, nell'antico alfabeto Sardo, la H.
La H trasmutante dell'elemento mercuriale, che rappresenta il Femminino, il grembo nel quale avviene la trasmutazione nel passaggio nell'altra dimensione.
Tutta la simbologia, quindi, è riconducibile al Femminino, come condotto ute'rino, per l'altra dimensione
Scrivevo ( approfondimenti e immagini nel mio link sopracitato)
"Invece, il segno che era rappresentato da due braccia sollevate ad angolo, tenute come un telaio, simboleggiava, presso gli Egizi, la forza vitale della persona, che si attiva a alla nascita., come se fosse il suo doppio spirituale.
Il Ka veniva tramandato, come una sorta di “patrimonio genetico” delle divinità che lo avevano preceduto.
Le statue funerarie del defunto rappresentavano il suo Ka, e talvolta portavano sul capo un paio di braccia tese, come era anche il geroglifico Ka. La grande statua lignea del faraone Hor I (XIII Dinastia) è l’unico esempio di Ka in figura tridimensionale che sia giunto fino a noi.
Creatore di questo Ka, insieme al corpo fisico, era il Dio Khnum, fautore dell'uovo della creazione, il vasaio divino, che modella le sue creature con il limo nero del Nilo.
Ka, come Ka/Cabras, fulcro della creazione nella nostra terra, rappresentato dai Giganti di Mont'e Prama, da su "Karrabosu", lo scarabeo psicopompo, la nostra Dea Madre di Cabras/Kabras, che ha anticipato di oltre 3500 anni quello egizio( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/lo-scarabeo-umanoide-egizio-khepri-e-la.html?m=0)
Infatti, pur potendo andare ovunque, si riteneva che il Ka rimanesse per lo più nel sepolcro, nel corpo mummificato o nelle statue commemorative(come nella nostra Dea Madre/Karrabosu, riposta nella mano dei defunti), del defunto, e doveva solo essere nutrito, con offerte di cibo"
D'altronde, abbiamo altri ingressi importanti, con la H ben evidenziata a custodia dell'ingresso, come nell'ipogeo Sas Puntas di Tissi, seconda immagine, del quale vi lascio il link di approfondimento ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/simbologia-dellh-nellipogeo-di-sas.html?m=0)
Tiziana Fenu
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La H e il Ka nella Domu de Jana di Brodu
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