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domenica, maggio 08, 2022

💚Telaio(R. Giacalone)

 Da un post del ricercatore Roberto Giacalone

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3118609938467171&id=100009545872101


DALLE ORIGINI DEL TELAIO ALL'ODISSEA DI OMERO


Il telaio fa parte della simbologia sacra delle antiche culture del bacino del Mediterraneo. La sua forma, il quadrato, è la struttura cosmica. La struttura del telaio, composta da due laterali che reggono i subbi, rappresentano l’aria e il fuoco; il subbio superiore il cielo, mentre quello inferiore la terra. La tessitura figura il reticolato cosmico, il tutt'uno e l’unità degli insiemi come nel cerchio.


Già nell'era paleolitica, l’uomo intreccia delle fibre per creare dei giacigli, capanne, cesti ecc. Le prime vere testimonianze di telai si hanno dal neolitico, costituiti da una intelaiatura rettangolare composta da due paletti laterali, più un terzo posto al di sopra perpendicolarmente, detto subbio.


Dal IV al III millennio a.C. apportando delle migliorie, viene aggiunto un secondo subbio, distintamente in subbio anteriore e subbio posteriore. Il filo dell’ordito utilizzato per la tessitura era composto da fibre vegetali, come il lino e l'ortica, o da fibre animali come la lana di pecora o capra. 


Per tenere i fili con la giusta tensione, venivano posti dei pesi. Inizialmente furono utilizzati dei ciottoli con uno o più fori praticati nella parte superiore. Successivamente furono realizzati dall'industria litica in argilla, sia cotta che cruda, con forme: discoidali, cilindriche, piramidali, coniche, a ciambella o a campana muta con uno o due fori posti al vertice.


Il rapporto tra l'uomo e la tessitura (tessitura intesa anche come ambito sociale) risale a periodi molto antichi. Gli uomini, proprio come i ragni, attraverso l’intelaiatura e la stesura della tela tramano l'inganno, l'agguato che ne determinava il destino delle cose, come la vita o la morte.


Il Ragno nella simbologia è associato alla grande Dea tessitrice, colei che detiene il potere dell'unità cosmica, che artefice della tessitura, dell'intreccio, dell'inganno e dell'agguato sa come catturare il destino e organizzarlo. 


Le moire della mitologia greca, appaiono come la triade delle divinità tessitrici. Designavano al momento della nascita, il destino ad ogni persona a cui nemmeno gli Dei avrebbero potuto appellarsi per modificarlo.  La triade delle moire racchiude la simbologia della Dea unica che governa l'universo cosmico.


L'odissea ha reso Omero un immortale, capace di piegare il tempo più che Ulisse il suo arco.  Nell'odissea Ulisse affronta il viaggio tra l’astuzia e l’inganno. Lo sa bene Penelope che, usando proprio l’astuzia, trascorre il suo tempo al telaio tessendo i fili della trama e dell’ordito durante il giorno per disfarli poi la notte, in attesa del ritorno del suo Ulisse, mettendo in opera con la tessitura la strategia del ragno, personificando di fatto la Dea tessitrice cosmica, che vede in Penelope colei che col suo governo tesserà il destino e lo svolgimento dell'intera opera.

Telaio(R. Giacalone)









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