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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, maggio 07, 2022

💚Delfini minoici

 Nella prima immagine, urna minoica, con delfini colorati, coralli e pesci.  È una replica moderna di uno stile prodotto in epoca minoica.  I vasi originali prodotti nell'area di Santorini venivano usati per la conservazione di prodotti di base come olio d'oliva, vino e mandorle(Galleria Zografos) 

Seconda immagine: delfini in un affresco del 1700-1500 aC, nel palazzo di Cnosso, ritrovato nel Megaron, nella sala dei ricevimenti, della regina

Il simbolismo del delfino è sempre stato presente in ambito religioso e mitologico, inglobato al concetto esoterico di pesce, quale ibrido che civilizza l'umanità in ambito Mesopotamico, con le figure degli Oannes, legato alla sinergia degli opposti, quando si vuole rappresentare una dimensione spirituale e i propri rappresentanti, come custodi dell'armonia delle due energie della Vesica Piscis.

Il delfino in particolare, per la sua bellezza estetica, per la sua armonia ed eleganza, era considerato un Animale Sacro, protettore dei naviganti, ma anche psicopompo nel mondo dei morti, Custode della soglia tra le due dimensioni, in quanto pesce, che però necessita di respirare, avendo i polmoni. Aspetto che lo pone, come cetaceo, insieme alle balene, ai vertici di una preminenza gerarchica sugli altri pesci, rendendoli più simili agli umani, anche per l'emissione di suoni simili ad un canto umano. 

Umano del quale, riconosce anche la voce. 

Talmente simile e protettivo verso gli umani che "delfino" divenne un titolo "nobiliare", per indicare i Principi ereditari francesi, i Conti di Albon, considerato il "delfinato". 

Particolarmente sentito e rappresentato in ambito minoico e greco, il delfino, era ritenuto un aspetto del Sacro Femminino, un attributo di Iside, ma è proprio in ambito greco, che trova la sua massima valenza Sacra e simbolica, tanto da diventare sacro ad Apollo e Poseidone. 

Apollo che, trasformatosi in delfino, battezzo' con il nome di Delfi, il suo santuario, che diede vita al fulcro dell'oracolo di Delfi, portando sul dorso i sacerdoti di Creta. 

Delfi come sinonimo di "delfino", chiamato "delphi" ma anche di "delphy", che significa "grembo/utero", simbolo, appunto di quel Sacro Femminino, il cui elemento simbolo è proprio l'acqua, ed è per questo che i delfini erano considerati i Custodi delle acque e dei pozzi sacri.

Per il loro modo di comunicare, e per la socievolezza con gli umani, erano considerate creature magiche, protagonisti di miti e leggende, presenti in ogni cultura e civiltà.

La stessa nostra città di Taranto, pare sia stata fondata da un mitico Taras, giunto dal mare sul dorso di un delfino.

Animali straordinari, che comunicano attraverso gli ultrasuoni, e che, proprio grazie a questi, possono vedere, percepire, attraverso la materia, o comunicando tra loro, trasmettendo immagini acustiche su una certa frequenza, talmente potente, che la guarigione che utilizza l'energia Guaritrice dei delfini atlantidei, è un metodo di terapia Reiki molto diffuso. 

Apollo e Dionisio, due forze complementari unite dallo stesso Simbolo del delfino, perché anche Dionisio fu capace di trasformare degli umani in delfini. 

Apollo che uccide Pitone, un enorme serpente simbolo del Leviatan, del "male", ma poi, fa della Pitonessa Pizia, la femmina del Pitone, la sua sacerdotessa chiaroveggente oracolare, nel tempio di Apollo, a Delfi, che diventa l'Omphalos, l'utero del mondo, il fulcro energetico.

Come il nostro omphalos presente nell'altare di Monte d'Accoddi(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/la-dimensione-cultuale-in-sardegna.html?m=0) risalente al 3200 a.C circa. 

Perché Pizia, proprio come i delfini, vede oltre la materia, perché è quel Sacro Femmineo che è intuito. 

Quando Pizia canalizza, entra in uno stato da medium, e la dinamica oracolare veniva vista come una cavità verticale con un'apertura non troppo grande, dalla quale sale un vapore( "pneuma"), che produce l'estasi, e sull'apertura c'è un alto tripode, sul quale Pizia sale, respira i vapori e profetizza. 

È la connessione con la propria Anima, che viene "informata", plasmata, dalla propria Essenza spirituale, e che ha in sé le tre dimensioni del presente, passato e futuro, come i tre elementi del tripode su cui si trova Pizia. 

A questo proposito, ricordo, che un tripode ritualistico è stato ritrovato nella grotta su Benatzu di Santadi, realizzato su imitazione di modelli provenienti da Cipro e risalenti al 13° secolo a.C..

È il pneuma che si manifesta, e che può essere associato, simbolicamente, allo sfiatatoio dei cetacei, dei delfini, sull'apice del capo, per poter respirare agevolmente. 

Inoltre, l'acqua, di cui i delfini sono rappresentanti, così come il Sacro Femminino, è un elemento sacro, simbolo e veicolo del Divino. 

L'acqua custodisce anche le memorie del passato. 

Ed é per questo che i delfini vengono rappresentati come Animali Sacri, fin dai tempi antichissimi, e magnificamente  rappresentati in questi dipinti minoici.

Da notare come i delfini presentino lungo il dorso, una decorazione che attraversa tutto il corpo, a zig zag, come se fosse il simbolismo dell'acqua, femmineo, che viene rappresentato con del rosso che simboleggia il fertile sangue mestruale.

Elemento decorativo che è presente intorno agli occhi, rappresentati come un occhio umano, ma anche come una vulva, e che delinea un ulteriore percorso a "vulva".

Questo è un elemento decorativo, prettamente simbolico, perché nella realtà i delfini non presentano nessun cromatismo simile, rappresentato con un cromatismo straordinario e vibrante, carico di energia e sacralità. 


Tiziana Fenu

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Delfini minoici












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