Sabato 28, ci ritroviamo nell'energia di chiusura dell'intenso passaggio energetico tra le due eclissi.
Quella solare anulare del 14 Ottobre, ancora sotto il segno della Bilancia, e guidati dal Sacro Archetipo Ebraico Mem, il tredicesimo, con novilunio in Bilancia, e Arcano Maggiore XIII della Morte, e l''Eclissi lunare parziale che si manifesterà sotto il segno dello Scorpione, con plenilunio in Toro, sotto la guida del Sacro Archetipo Ebraico Tsade', il diciottesimo, e Arcano Maggiore XVIII della Luna.
Un periodo molto intenso, in ogni senso.
Fisicamente, spiritualmente, oniricamente, costellato da sincronismi straordinari e rivelazioni.
La Mem ha spinto moltissimo, energeticamente, per questa interiorizzazione, alla ricerca di un baricentro, con nuovi parametri, nuove prospettive.
La fluidità energetica è stata necessaria.
Si è creato tanto, e molto è esondato, perché stagnava da troppo tempo.
Ciò che era morto, ciò che morto durante questo percorso, di grande intensità energetica.
Si è imparato a fluire.
A trovare nuovi equilibri, nonostante e grazie all'oscillare.
Questa fine corsa, serve a radicalizzare nell'elemento terra del Plenilunio in Toro, ciò nel quale abbiamo navigato in questo tunnel energetico.
Anche il corpo ha faticato a trovare nuovi equilibri, dei baricentri che consentissero il percepire il dolore, non come dimensione da evitare, ma da comprendere, da prendere con sé, e capire da quale intima linfa vulcanica, emerge come magma che ustiona, ma che amplifica il sentire, il percepire.
Veniva tutto su.
Il magma, l'acqua che fluisce, con i detriti che non trovano più punti in cui stagnare.
La Mem, mi ha riportato a casa.
Mi ha riportato a me, in quell'oscillare terapeutico, propedeutico, propulsivo, che è lo stesso ritmo orgasmico della creazione.
L'oscillare lenisce, stempera la folgore.
L'oscillare è sesso, è creazione.
È parto.
È venire alla Luce.
Atlanta sull'altalena.
Avevo scritto un post a riguardo( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/le-colonne-dercole-atlanta.html?m=0)
su una stupenda rappresentazione di Atlanta che si dondola su un'altalena, metafora delle colonne d'Ercole, al di là delle quali, secondo il mito platonico, si trovava Atlantide.
È come se avessi ritrovato la mia intima Atlantide, in questi giorni, da Eremita, dopo il diluvio, la distruzione.
La Morte.
Navigo a vista, perché molto è stato ripulito e si è arrivato all'essenziale.
Con il plenilunio in Scorpione, si scende in profondità, anticipando, entrando in punta di piedi nell'energia del prossimo Samhain, che si celebra tra la notte del 31 ottobre e il primo novembre, quando già saremmo in luna calante in Gemelli, e sotto due Archetipi, la Lamed e la Yod, a contrassegnare, rispettivamente, il valore ritrovato della nostra "misura" di ciò che valiamo, di ciò che vogliamo, di ciò che potenzialmente "voliamo" ( scusate il licenzioso, ma energeticamente melodico, gioco di parole), e la potenza creatrice del nostro punto di coesione, di integrità, di snodo.
Il punto di inizio.
Si riparte da noi, con rinnovate coordinate.
Lo Scorpione ci accompagna, ancora, nelle acque della Madre, essendo un segno d'acqua.
Ma sono le acque più intime, viscerali, uterine, che custodiscono tutta la nostra intima verità.
Si scende nel nostro intimo tempio del raccoglimento, della discesa nel nostro intimo grembo, come Semi.
Come potenzialità.
Come Intento.
Come Silenzio.
Come Vibrazione
La Madre, la terra, la Mem.
Impastati di acqua e terra, tra Scorpione e Toro, come degli Antichi Vasai sul tornio della vita, su questa ruota del Tempo, di cui Saturno è stato custode in questi due sabati di eclissi, tra novilunio e plenilunio
Per declinare, anche in Forma, ciò che è la nostra Essenza, ora che abbiamo trovato il nostro baricentro, la nostra verità.
La nostra misura.
Misura, che non dipende mai dalla Forma, dal contenitore, ma da ciò che è la nostra centralità, il nostro Yod, il nostro "10", la nostra Essenza monadica.
Il passaggio di Samhain in Luna calante in Gemelli, ci guida verso il nostro gemellare energetico.
Non puoi arrivare in cima, se non conosci, se non penetri, i tuoi abissi.
Perché ogni debolezza, è per controparte naturale, per Frequenza, anche Forza.
Si diventa il Dio di sé stessi
Il Seme si è consapevolizzato della sua potenza.
Il Seme che ora scende in raccoglimento, in solitudine, come un Eremita, oltre la coltre fredda della Terra, in questo passaggio "Acqua/Terra", Scorpione/Toro, tra le due eclissi, immersi nella sublimazione del nostro "Sacri-ficio", del nostro renderci Sacri", pronti al passaggio di germinazione, e in piena Presenza di sé stessi.
È pronto per essere Seme integro, energia potenziale che irradia calore, vita, conoscenza dalla propria Luce interiore.
Che non teme le circostanze, il terreno avverso, perché è già Grembo e Seme di per sé.
La dualità è stata bypassata.
L'Archetipo Tsade' di questo Plenilunio di eclissi lunare, offre questa nuova consapevolezza.
Non c'è divisione.
Siamo frattali di Luce e di Ombra, appartenenti ad un Tutto più vasto, che tutto ingloba.
Lo Scorpione, essendo antipode e complementare al Toro, si incastra perfettamente in quest'ottica di gemellare e speculare, in cui ritrovarsi, confrontarsi e integrarsi, che precede lo Samhain sotto la luna calante in Gemelli.
Ci si prepara a ritrovare l'altra parte di noi, speculare a quella terrena, concreta, materiale del Toro.
La parte più misterica, spesso oscura anche a noi stessi.
Saturno, agendo da "trigger karmico", ci fa viaggiare sulla ruota esperienziale del tempo, che può essere anche reiterazione esperienziale.
Per imparare a non stare nella dualità dell'azione e reazione, per non subire gli eventi/cose/persone, ma per essere la stessa azione, la stessa risposta che si reintegra nella domanda, a suggellare quell'amico patto con il nostro Gemello interiore.
Potrebbe anche non piacerci, ciò che troviamo nell'abissale, amniotica, mnemonica, dimensione dello Scorpione.
La memoria di Noi, potrebbe anche non piacerci.
Ma è necessario che arrivi a terra, nella dimensione del Toro.
Che si manifesti.
Che emerga dirompente come un frattale della nostra verità, della nostra Essenza.
Ricordiamoci, come ho scritto all'inizio, che siamo sotto l'energia del Sacro Archetipo Tsade', il diciottesimo, con funzione "divisione".
Una divisione apparente, perché manifesta l'energia del frattale, dell'appartenenza, della non-collisione, ma dell'integrazione.
Ciò che non riconosciamo, di noi stessi, dell'esterno, può esserci affine, più di quanto apparentemente si possa credere.
L'Arcano Maggiore XVIII della Luna, enfatizza in modo straordinario questo mondo sotterraneo custodito dallo Scorpione, misterico, lunare, Femmineo, con la sua parte ombrosa, dolorosa, necessaria.
Perché niente è più vero e pulsante di vita, dello stesso dolore.
Un dolore che è veicolo di vita.
Come un parto.
Archetipo 18, Tsade.
1+ 8 = 9. Nono Archetipo Teth, il grembo, il Femminino, la Gestazione.. Il Creare.
Nel dolore è tutto amplificato
L'Arcano Maggiore della Luna, è luce e oscurità. Ci sono due cani, di diverso colore, luce e tenebre, ierofanti Mercuriali delle due dimensioni.
Pensate al dio Anubi, che custodisce il regno dell'oltretomba, così energeticamente ridondante con le iniziazioni misteriche della dimensione dello Scorpione e dell'intenso passaggio trasmutante dello Samhain.
Pensate a Cerbero dalle tre teste, che riporta sulla giusta via, sul giusto sentiero, dopo il ciclo di "nascita /morte /rinascita".
Un cane, simbolicamente, che può essere amico e nemico.
Come tutto ciò che è custodito nei nostri abissi. Che dobbiamo attraversare
Cerbero, custode degli inferi, sbrana senza pietà chi tenta di andarsene, ma è amorevole con chi resta, e affronta il suo "inferno". .
C'è il sole, implementato nella stessa sagoma della luna.
Il 18 è un "9", se viene sommato.
La divisione deve diventare integrazione, il 9 della nona sfera, Archetipo Teth, la creazione, il ponte tra cielo e terra, la gestazione.
L'incontro nella fusione della sessualità, della dimensione terrena del Toro.
La trasmutazione, che avviene proprio in questa dimensione del "9"
L'iniziazione.
La prova del "9".
Il numero 6 moltiplicato tre volte, dà, come risultato, un 18, quindi un "9".
Una trasmutazione nella dimensione terrena.
Da carbonio a diamante.
Anche stavolta nel Grembo del nostro Femminino, Scorpione, segno d'acqua, e Luna, con Toro, governato da Venere.
Il riverbero dell'Archetipo Madre, Mem, ancora si fa sentire, dopo averci guidato tra le due eclissi, in preparazione alla discesa del nostro Ade, soli come Eremiti, per risalirne potenziati, rinnovati
Perché solo chi conosce il proprio buio, può portare in esso la propria luce interiore.
Tiziana Fenu
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Eclissi lunare Plenilunio Toro 28/10/2023
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