Bonorva, Domus de Sa Pala Larga, risalente al Neolitico recente, circa 4000 aC. Ma sapete bene, che tendo a retrodatare di svariati millenni, le datazioni ufficiali.
Questo pilastro scolpito si trova all'interno della Tomba III della Necropoli de Sa Pala Larga, in provincia di Sassari.
Necropoli in cui è presente, sia quello che chiamano il "tetto a spiovente", sia, nella tomba VII, le famose doppie spirali in ocra rossa, a direzione inversa.
Sul tetto a spiovente, sapete come la penso, espresso chiaramente più volte, in particolare in un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/le-domus-de-janas-non-sono-capanne.html?m=0)
Non è una riproduzione, secondo me, del tetto, ma di uno sterno alchemico, in cui avviene la trasmutazione alchemica per l'altra dimensione
"Sa Carena", come viene chiamata la cassa toracica, in sardo, come la carena di un'imbarcazione, che traghetta nel mondo spirituale, e nel contempo, come la barca solare identificata con le corna uterine che trasportano il sole, portano verso la vita, verso la rinascita.
Anche in questa Domu de Jana, è presente, quello che definiscono un "focolare", che, come ho scritto anche in altre occasioni ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/allineamento-domus-sincantu.html?m=0), essendo allineato all'ingresso e ad una falsa porta, si tratta, secondo me, di una coppella con tre cornici concentriche, che simboleggiano il ciclo di nascita /morte /rinascita, come le tre cornici nelle false porte, che accogliendo l'acqua e il sole in superficie, crea, con il suo riverbero ierofanico, dorato, una divinizzazione, una "benedizione" sul portale alchemico di passaggio, per la dimensione non terrena
Io ho una diversa interpretazione, di questa rappresentazione, che viene identificata come il pilastro "del Toro scolpito".
Un'interpretazione che contempla la sinergia degli Opposti anche in questo caso, per non smentirne la Koine' concettuale e simbolica che attraversa tutta la nostra Civiltà.
La parte superiore, è come sempre una tipologia taurina/uterina. Corna taurine, ma anche uterine, con accentuazione dell'elemento triangolare con il vertice verso il basso, simbolo pubico del Femminino.
Le Spirali, come quelle più famose, della tomba VII, in ocra rossa, a ridosso della parete nord, larghe 7 metri, se non ricordo male, sono nei due versi, in contrazione ed espansione, ed indicano lo stesso movimento orgasmico dell'universo, la vita e la morte, metaforicamente, in una visione universalistica dello stesso respiro e ritmo cosmico dell'universo.
Vi è anche un motivo a scacchiera, sul soffitto, in pittura scura, come nella Domu de Jana Pubusattile, a Villanova Monteleone in provincia di Sassari, di cui ho già approfondito la simbologia sinergica del maschile e del femminile, atti alla creazione, e simbolo di sinergia monadica creatrice, che farà da Matrice per le successive interpretazioni a riguardo
( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/la-scacchiera-de-sa-pala-larga-bonorva.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/il-kamasutra-e-la-scacchiera-di.html?m=0
In questo straordinario bassorilievo, ci sono 4 spirali grandi per parte, e 2 più piccole, per parte.
In tutto, 12 spirali, e sappiamo bene, quanto il numero 12, su Santu Doxi, era importante, tanto da averne fatto anche parametro di ierofania proprio sul dodicesimo anello della Tholos nel pozzo di Santa Cristina, in particolari date, solstizio estivo incluso, con una forte simbologia, come ho scritto tante altre volte.
Il 12 è il parametro, la misura, la Lamed, numero Sacro per eccellenza, perché riporta al 3( 1+2), numero Sacro della triade creativa.
Le spirali hanno tutte 7 percorsi, come il Labirinto di Benetutti.
Sono 4 grandi per parti, quindi 28 percorsi.
Un percorso lunare, femmineo, sottolineato anche dal fatto che sono 4 per parte.
Il numero 4 è archetipo Dalet, legato a Madre Terra, presente anche, insieme alla Nun, nel simbolo della tribù dei Dan, come ho già approfondito. Quindi è un 4 importante, legato a Madre Terra, il cui grembo accoglie, fa da riparo ( la Dalet, ha funzione "riparo").
In tutto, le spirali, quelle grandi, 8.
Il numero 8 è da sempre legato al Sacro Femminino ( vedi stella di Ishtar per esempio).
E poi abbiamo le 4 spirali piccole, 4 per parte. Ancora un 7 moltiplicato 4, un ciclo lunare /mestruale, che metaforicamente, indica fecondità.
Madre Terra, feconda, fecondata dall' energia mascolina taurina/solare, per far rinascere anche dopo la morte
Quindi abbiamo in tutto 12 spirali( ancora su Santu Doxi), con 7 percorsi ciascuna
Se moltiplichiamo il 12 per 7 volte, un modulo, questo delle 7 volte, in ripetizione, che si è visto in altri contesti, perché è la scansione lunare della ripetizione, abbiamo un 84, le cui cifre, sommate tra loro( 8+4), mi danno, guardacaso, un altro 12.
Perfettamente orchestrato, anche numericamente, per celebrare e onorare insieme, Padre e Madre Creatori, in perfetto equilibrio e sinergia, in cui Madre Terra, con i suoi cicli femmine, lunari, naturali, accoglie e riporta alla vita.
Tiziana Fenu
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Immagini Nicola Castangia
Domus de janas Bonorva Bassorilievo
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