Venerdì 14 marzo, con un plenilunio in Vergine, abbiamo un'eclissi lunare totale, una Luna rossa di sangue, come viene chiamata, di cui l'entrata nel cono d'ombra, inizierà attorno alle 04:56 del mattino, con punta massima dell'eclissi, alle 07:59.
Eclissi lunare totale, che apre il wormhol energetico delle intense energie di marzo, che passano attraverso l'equinozio di primavera, di giovedì 20 marzo, con luna calante in Sagittario, per arrivare al novilunio in Ariete di sabato 29 marzo, con eclissi solare parziale.
Vediamo quali archetipi e Arcani, traguardano questi passaggi così importanti.
-Venerdì 14/3/2025, plenilunio in Vergine( terra), eclissi parziale lunare.
Sacro Archetipo Ebraico Phe, il diciassettesimo, con funzione espansione e Arcano Maggiore XVII della Stella.
Venerdì di Venere.
Sotto il segno dei Pesci( acqua)
-Giovedì 20/3/2025 equinozio di Primavera .
Sacro Archetipo Ebraico Nun, il quattordicesimo, funzione trasmutazione, Arcano Maggiore XIV della Temperanza.
Giovedì di Giove.
Luna Calante in Sagittario( fuoco) .
Sotto il segno dei Pesci( acqua ).
Quest'anno l'equinozio di primavera coincide con l'ultimo giorno sotto il segno dei Pesci.
-Sabato 29/3/2025, novilunio in Ariete( fuoco) eclissi solare parziale.
Sacro Archetipo Ebraico He', il quinto, con funzione "vita", legato all'Arcano Maggiore V del Papa.
Ancora sotto il segno dell'Ariete ( fuoco).
Notate come, si proceda dal grembo Femmineo dell'eclissi lunare parziale e del plenilunio, dai due elementi terra( Vergine) e acqua (Pesci), per poi passare ad un punto di equilibrio "equinoziale", attraverso i due elementi sinergici, fuoco ( Sagittario) e acqua ( Pesci), guidati da un'energia trasmutativa( la Nun) e dalla Temperanza.
Temperanza che apporta equilibrio necessario per affrontare il gemellaggio "fuoco/fuoco", con doppio Ariete, sia lunare che solare, per L'Eclissi di sole e novilunio del 29.
È un crescendo, dal grembo della terra e dell'acqua, del Femmineo, fino all'elemento Fuoco.
Mercurio, che governa il segno della Vergine, nell'elemento terra, entra in profondità, ed è in questa polarità mercuriale, che troviamo, nel grembo della Vergine, della Mater/Materia primordiale, l'origine di tutte le cose.
Lo spazio Madre, dell'intelligenza primordiale.
Quello spazio virginale che è dentro ognuno di noi, in quello spazio mercuriale, attivo, dinamico, energetico, in cui le nostre due polarità sono in corresponsione dinamica, e creano.
Creano continuamente.
In equilibrio, in armonia. Con tanta purezza.
Questa meravigliosa Luna Piena, è preparatoria all'energia dell'Equinozio di Primavera in luna calante in Sagittario, in un elemento fuoco, in cui, alchemicamente, si manifesta questa integrazione nell'elemento acqua dei Pesci, in una dimensione monadica, amniotica, primordiale, elevata, spirituale, che contempla l'integrazione degli Opposti, come in una Vesica Piscis.
Questa Luna Piena in Vergine, al cui segno, viene paragonata la stessa Vergine Maria, in occasione del suo simbolico esser stata fecondata dallo Spirito Santo, è una meravigliosa metafora simbolica per accostare questo concetto del lasciarsi fecondare da un'energia pulita, integra, dal Fuoco, per far sì che il nostro Bambino interiore, quello più puro e integro, emerga, come la luna nella sua bellezza.
Nella sua pienezza e splendore.
Come la costellazione della Vergine, identificata anche con il pianeta Venere, come simbolo di quel Sacro Femminino Primordiale, e delle sue rappresentanti, che affonda le radici nella stessa storia dell'umanità.
Attraverso il segno della Vergine, si lavora con Mercurio, attraverso Hermes, attraverso colui che dà anche la parola, la parola che è un'emanazione di quella primordiale, divina.
Questo significa che si deve riscoprire quella capacità primordiale di comunicazione integra, di connessione, che passa attraverso il nostro centro di connessione eterica, il sesto Chakra, simbolo di questa sinergia tra i poli opposti mercuriali, del terzo occhio, della pineale, passando prima, per il nostro sensore terreno, il chakra del plesso solare, nel quale, metaforicamente, si deve digerire, e purificare, il nutrimento che assorbiamo dalla dimensione terra, della quale siamo parte integra, in particolare con il segno della Vergine, il segno delle messi, dei raccolti, dell'abbondanza della terra, del grano.
E, come il grano, dobbiamo liberarlo del superfluo, come pula al vento, per poi elevarlo, una volta purificato, e renderlo fruibile, per amplificare la nostra connessione con il Divino.
Tutto questo significa fare un lavoro meticoloso, quasi chirurgico, pulito, analitico, logico, come è tipico dell'energia della Vergine.
È un momento di estrema ricalibratura.
Seguendo il Logos divino, di cui abbiamo l'imprinting energetico, possiamo essere in grado di capire, cosa, e in che modo digerire, affinché ciò che assorbiamo, diventi nutrimento, per corpo e anima, e non veleno, tossina.
È un lavoro molto bello, anche se per certi aspetti, può sembrare rigido, quasi autorevole.
Ma così deve essere, se si vuole raggiungere quell'equilibrio equinoziale che ci permette di fiorire al meglio.
Perché, sfamarsi, è diverso dal nutrirsi.
Lo stiamo imparando giorno per giorno.
L'universo ci guida costantemente, con le sue energie sempre sincroniche e perfettamente armonizzate.
Ci invita a seguirne la melodia, l'armonia, con tanta dolcezza e amorevolezza.
Ma anche con tanta fermezza.
Ritrovare la nostra dimensione virginale, quella incontaminata, quella che non sono riusciti ad inficiare, cercando di seminare tutte quelle gramigne e semenze( e aggiungerei anche scemenze) che trovano terreno fertile in chi non mantiene integra la propria Essenza, il proprio giardino, il proprio tempio.
Il segno della Vergine, segno di Terra, femminile, governato da Mercurio, è opposto al segno dei Pesci, anch'esso segno femminile, governato da Giove e Nettuno, che è subentrato come ciclo solare zodiacale il 20 febbraio.
Quindi abbiamo due segni femminili, che fanno da guida per questo passaggio, nella dimensione della terra ( Vergine) e dell'acqua ( Pesci).
Ed essendo la Vergine, un segno mercuriale, trasmutativo, come la terra che accoglie il seme e lo trasmuta in germoglio, si accorda perfettamente alla simbologia dei Pesci, ultimo segno zodiacale nella ruota dello zodiaco, che indicano quel ponte di congiunzione, attraverso la simbologia del radicamentro nelle nostre acque amniotiche delle radici, delle origini, tra umano e divino.
Uno spartiacque tra vecchio e nuovo.
Uno straordinario, e magico modo, solo come il Sacro l'Universo sa fare, nella sua innata perfezione ed integrità, per accompagnarci verso questo Plenilunio di radicamento, sotto il segno della Vergine, nella nostra intima integrità e "verginità", metaforica, l'unica via che può consentire la chiusura del ciclo, funzionale al ripartire verso uno nuovo, visto che a breve, saremmo in prossimità di un passaggio importantissimo, l'equinozio di primavera, fin dai tempi antichissimi, Archetipo di nascita e rinascita.
Saremmo guidati, come ho scritto all'inizio, dall'energia del diciassettesimo Sacro Archetipo Ebraico Phe, con funzione "espansione", e dall'Arcano Maggiore XVII della Stella, e questo si accorda perfettamente al Mercurio che governa la Vergine, attraverso la quale, si lavora con Mercurio, attraverso Hermes, attraverso colui che dà anche la parola, la parola che è un'emanazione di quella primordiale, divina.
E la Phe, che nel suo intrinseco simbolismo indica una bocca, è veicolo di questa espansione in frequenza.
E' un'energia che espande in nuova creazione, seguendo il ritmo naturale dell'Universo, in contrazione ed espansione.
Stiamo vedendo quando l'Universo si stia muovendo, e quanto Madre Terra ci stia indicando energie di nuovo assestamento.
L'Archetipo Phe indica la bocca, intesa come manifestazione del Verbo, della nostra Essenza, della nostra intima Verità.
Il numero 17, è comunque legato al Femminino, perché attraverso esso, l'energia maschile prende Forma.
La somma del 17, è un 8, Archetipo Heit, riparo, legato all'Arcano Maggiore della Giustizia, alla Dea Maat
Dea Maat che è un 9( in ghematria inglese 270 > 9, in ghematria semplice >45 > 9, quindi un 9+9= 18 > ancora un 9), come lo è anche il numero 17 del nostro Archetipo Phe, simbolicamente, perché unendo tutti i numeri dal numero 1 al 17, si ottiene un 153, che, sommato, mi da un 9.
Come il nostro anno 9, un anno Teth, tutto al Femminile, come ho già approfondito.
Quindi, anche nel 17, come nel 9, c'è il segreto della creazione.
Vorrei ricordare che proprio il 17 gennaio di ogni anno nella chiesa di Rennes Le Chateau, strettamente collegata al numero 17 ed ai Templari, legati alla figura del Sacro Femminino, e a Maria Maddalena, si verifica il fenomeno delle "mele blu", di cui ho già parlato
(https://maldalchimia.blogspot.com/2024/01/17-gennaio-le-mele-blu.html?m=0)
"La rifrazione delle vetrate della chiesa forma una sorta di Albero dalle mele blu, molto simbolico), e altri eventi misteriosi che ruotano intorno al numero 17.
Nell'ermetismo alchemico, con l'archetipo Phe, siamo dentro la fase chiamata Albedo.
Come il piombo è il metallo della Nigredo, l’argento è il metallo dell’Albedo, trasmutato dal piombo.
In termini alchemici, il corpo viene ridotto ad acqua “d’argento vivo”, da cui successivamente verrà prodotto “l’elisir”, ossia verrà creato lo Spirito vivificante. La seconda trasmutazione alchemica, dopo la Nigredo, e prima della Rubedo.
La purificazione dopo la putrefazione".
Guardacaso, l'Archetipo Phe di questo Plenilunio, è proprio legato alla fase alchemica dell'Albedo, la fase bianca, il Femminino trasmutato dal piombo della fase Nigredo, all'argento della fase Albedo.
L'argento vivo che vivifica tutto, legato alla simbologia di Venere/Afrodite/Lucifero, inteso proprio come portatore di luce.
Siamo nella fase dell'Albedo, come ho già scritto per l'ultimo importante passaggio del mercoledì delle Ceneri, coincidente, quest'anno, con la celebrazione solstiziale di Ecate( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/03/cenereashasherah.html?m=0).
Due fasi, calcinazione delle Ceneri, e citrinitas legata alla Dea Ecate, che fanno parte, in successione, della stessa fase alchemica dell'Albedo
Phe, la Forma del Femminino.
Quella Venere-Afrodite che nasce dalla spuma di Urano.
Afrodite che rappresenta l'Anima, pur, e, soprattutto, nascendo dall'inconscio, dagli abissi in cui si celebra la ierogamia tra Anima e Umano.
Tra Anima e la nostra Essenza Cristica.
E l'Archetipo Phe, il diciassettesimo, arriva infatti subito dopo l'Archetipo Ayin, il sedicesimo, con funzione "corrispondenza", a cui corrisponde l'Arcano Maggiore XVI della Torre.
Torre, che in ebraico è MGDL
La Magdalena.
"La parola Magdal, in ebraico è MGDL, e significa torre, e spesso si trova nella forma "magdal-eder", cioè torre del gregge, inteso come figlia di Gerusalemme".
Come ho scritto altre volte, soprattutto in occasione dell'anniversario del rogo di Notre Dame ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/anniversario-rogo-notre-dame-e-maria.html?m=0) , 6 anni fa, tra un mese, il 15 aprile
"Essendo l'amigdala legata al sesto corpo energetico, corrisponde al sesto chakra Anja, al corpo emotivo trasposto sul livello spirituale.
È attraversato da raggi argentei, come l'acqua d'argento della seconda trasmutazione a cui è legata l'Archetipo Phe, l'Albedo. dorati, madreperlati, ed è sede di tutte le verità che vengono inficiate dalle nostre passate memorie akashiche, dalle nostre paure, dalle nostre sovrastrutture mentali.
In questa dimensione del sesto chakra non esiste dualità, ma si percepisce l'Essenza pura, la consapevolezza cosmica, in integrazione degli opposti, di cui è testimone il nostro terzo occhio .
Ecco perché aMiGDaLa, e MaGDaLena, hanno queste quattro consonanti in comune.
Perché rappresentano la stessa Essenza.
La Memoria pura, quella della Coscienza primigenia e originaria.
Quella che ci viene data sotto forma di Intuizione attraverso il sesto Chakra".
La bocca, il simbolo della Phe, esprime ciò che a livello alchemico, si è trasmutato alle Ottave basse, nell'energia sessuale di creazione, quella di cui ho parlato riguardo Urano, che governa queste energie e anche il segno dell'Acquario, l'era astrologica in cui siamo.
L'energia, così trasformata e sublimata, in parola, pronunciata dalla Phe, la nostra intima Verità, si allinea all'Anima.
È la Lilith creatrice, alle Ottave basse, che sublima questo passaggio alle Ottave alte, così come in una Torre, la nostra Kundalini energetica, il Femminino-serpente, attraverso una vibrazione che punta ad essere Verbo Vivente, prununciabile, che si auto-regge, declinabile a prescindere dai fattori esterni, dalle variabili, dalle occasioni.
Ha una Vibrazione talmente alta, da costituire, essa stesso, Occasione, Causa, e non più, Effetto.
"L'Io Sono", in cui si manifesta la propria Identità ed Essenza, in Verità.
Che porta ad essere Stella, l'Arcano Maggiore XVII correlato a questo Archetipo Phe.
È l'Ascensione dell'Iniziato.
Nella rappresentazione di questo Arcano, vi è una giovane donna, nella sua pura nudità, senza pudore.
È nella sua piena Verità, con una nuova, pura consapevolezza, come nata a nuova vita.
Versa l'acqua, la sua Essenza Femminea, attraverso due brocche, sia nella stessa acqua, sia nel terreno.
È come la Temperanza, Arcano XIV, e Archetipo Nun, il quattordicesimo, che traguarda invece questo equinozio di Primavera.
L'Archetipo che segna sempre il passaggio di trasmutazione di questo ciclo di congiunzione ogni 14 anni, tra Giove e Urano.
La Temperanza cerca il punto di Equilibrio tra le due polarità, per creare, per accedere, alla dimensione dell'alchimia trasmutativa.
Nell'Arcano della Stella, il Femminino, che è sempre fattore mercuriale trasmutativo, questa consapevolezza, questa completezza, è già integrata.
Diventa nutrimento, per entrambe le dimensioni, per la Terra e per l'Acqua, che le sono connaturate.
Significa che è diventata nutrimento, Inanzittutto per sé stessa.
E poi, di riflesso, anche per l'esterno.
La portatrice dell'Acqua.
La portatrice del Fuoco.
La portatrice della sua Luce interiore, che brilla come una Stella, anche, e soprattutto, nel buio. Che è orientamento a prescindere.
Baricentro.
Punto di approdo e di partenza.
L'equilibrio tra conscio e inconscio.
Espansione nell'elemento terra della Vergine di questo plenilunio, che porta in sé anche l'elemento acqua dei Pesci.
La coda del pesce, elemento acqua.
La parte anteriore del corpo, elemento terra.
Scala la vetta, sublima in espansione, elemento aria.
Verso la Stella dell'Archetipo Phe.
Perché è mosso dal Fuoco interiore, dalle sue parti complementari in dialettica, in compenetrazione.
Solo così, può espandersi, può ambire alla Stella, l'Arcano XVII, la sua origine stellare.
Perché ha memoria di sé, della sua origine divina, e può bypassare le valli che lo tengono basso.
Punta alle vette, perché ha conosciuto l'abisso, e ne è risalito.
Conosce gli Opposti
Gli estremi
Soppesa.
Osserva.
Valuta.
Filtra.
Non ne resta intrappolato, perché ha trovato il suo baricentro.
Ha ben altro da svolgere.
Deve respirare nuovo ossigeno, deve scoprire nuovi orizzonti.
Deve espandere quel suono ancestrale che sente vibrare nella sua cassa toracica, e dargli forma, esecuzione di suono.
Deve sentire la potente vibrazione di quel suono, di quella sua particolare frequenza, fin da sotto i suoi piedi, mentre risale, in consapevolezza e autoaffermazione, fino all'esternazione in verbo.
Io sono.
E, quando Sei, come il verbo essere, sei un verbo autoreggente
Sei sempre "Qui" ( la parola Phe, di questo Archetipo, di questo Plenilunio, significa "qui")
È Presenza immanente.
Sei sempre Tu.
In qualsiasi occasione, circostanza, declinazione
Non hai bisogno di complemento oggetto, per esistere.
Per declinarti in mille sfumature.
In mille voci.
In mille periodi.
In infinite narrazioni.
Sei oracolo vivente.
Sei la tua verità, e nessuno la può confutare. Nessuno ti può reggere.
Ti reggi da solo.
Senza parametri.
Senza gerarchie.
Sono strutture superate.
Sono costrutti della mente.
Stai.
Osserva.
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Essenziati.
Con infinita gratitudine sempre.
Tiziana Fenu
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14/3/2025 plenilunio Vergine, eclissi lunare totale
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