Nell'immagine, bronzetto sardo, il "capotribu' di Uta", datazione 1000 aC circa, ritrovato nel 1849, sul Monte Arcosu, insieme ad altri 8 bronzetti, in provincia di Cagliari.
Alto 39 cm, il più alto, tra i bronzetti ritrovati, si suppone facesse parte di un corredo funerario.
Dieci giorni fa, il 18 novembre il Comune di Uta ha presentato “Dal Museo Archeologico Nazionale di Cagliari verso casa”, una giornata dedicata alla storia del territorio di Uta, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, e durante l’evento, è stato esposto il bronzetto nuragico del Capotribù di Monte Arcosu, conservato al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
La mia attenzione va verso il bastone di potere, tenuto in mano sul lato sinistro.
21 nodi
Un 7 ripetuto tre volte
Il 3 è il numero della Creazione
2+1= 3
Si sottolinea il potere creativo, di un Demiurgo umano, frattali del Divino.
Il 7 è un numero lunare, come i 7 giorni di una fase lunare, quindi legato al Femminino.
Ancora oggi, nelle pratiche mistiche e meditative, i 21 giorni, sono d'ordine, per un ciclo completo che sia finalizzato alla creazione dell'intento.
Il 7 è anche un 3 +4, quindi unione ierogamica tra cielo, spirito ( il 3, il triangolo) e materia, terra ( il 4, il quadrato).
Basti pensare alla stella a sei punte, o fiore della vita, ancora presente nella nostra maschera sarda sei Boes, o alla stella a sei punte della Sartiglia di Oristano, o ancora, all'esagono che contiene queste due conformazioni, presente come simbolo nei Giganti di Mont'e Prama, esseri divinizzati, come questo capotribu di Uta.
L'esagono puntato
Unione tra Mascolino e Femminino.
Il bastone nodato indica una forma di potere, una Kundalini, in cui le due nadi, Ida e Pingala, Maschile e Femminile, devono essere in equilibrio per accedere a quella dimensione divina, nella quale si può manifestare tutta la potenza creativa.
Il 7 è il numero dei passaggi alchemici necessari alla creazione, e ha un'impronta energetica femminile, perché è il Femminino, a custodire la Creazione in atto, in quanto azione, Forma, Materia
In ambito cabalistico è la Shekinah.
Funge da unione tra cielo e terra.
Cristallizzazione formale, rappresentata anche dalla Menorah ebrea, il candelabro con 7 braccia.
Ascesa terrena, verso il Divino, che passa attraverso il percorso iniziatico dei 7 chakra.
Astrologicamente, l'origine, è ancora al Femminile.
Le 7 stelle visibili delle Pleiadi, che simboleggiano l'immortalità dopo la morte.
E ancora.
Il Labirinto, o spirale, è a 7 percorsi, come il nostro di Benettutti, nella Domus de Janas Luzzanas.
La referenza è astrale, e risale a tempi antichissimi, tant'è che l'iconografia a 7 percorsi, è presente, trasversalmente, in ogni civiltà.
È il periodo, durante l'equinozio di primavera, in cui 7 pianeti si allineano, ed era considerato il periodo di nascita e rinascita, favorevole sopratutto per la nascita delle divinità, e benedetto quindi anche per gli uomini.
Anche la data di nascita del Cristo, secondo molti studiosi, uno dei tanti avatar, nel panorama universale delle divinità o semidivinita', sarebbe nato proprio durante l'equinozio di primavera, tra il quarto e il settimo secolo aC.
Poi la data di nascita, per tutta una serie di motivi, per convenzione cattolica, et stata fissata per il 25 dicembre.
Ma essendo una nascita legata agli eventi astronomici, risale a questo periodo equinoziale, che già di per sé, ha ulteriori simbologie
Un labirinto che viene definito " cretese", sempre a 7 percorsi.
Il Labirinto di Arianna
O forse, sarebbe meglio dire di Ar-jana.
Perché il Labirinto è Jana.
È dal Femminino, che il Minotauro, da Minus-Taurus, può riscattarsi a T-Aurus, a Creatura Divinizzata, aurea.
I 7 percorsi, rappresentati nel labirinto, sono i 7 pianeti allineati durante l'equinozio di primavera, il periodo in cui le due polarità, sole e luna, maschile e femminile, sono in equilibrio. Condizione necessaria per accedere a quella dimensione divina, di cui l'immortalità, l'eternità, la funzione specifica del settimo Sacro Archetipo Zain ne è aspetto e caratteristica principale.
Ma è evidente che le prime depositare di questo equilibrio furono tutte quelle rappresentanti del Sacro Femminino, da sempre rappresentate in equilibrio con le braccia aperte e due animali archetipali tra le mani. Astarte, Inanna, dea dei Serpenti minoica, la Tanit.
Il Femminino, custode degli equinozi e dei solstizi, come Giano
Giano/Giana/Jana. Tutte le Domus de Janas sono orientate ai solstizi.
La Zain, settimo archetipo, funzione eternità. Ripetuto 3 volte, in atto creativo.
Il capotribu di Uta, un demiurgo semidivino creatore, con, addosso, il pugnaletto ( Zain significa anche pugnale).
Un pugnale che ha la sagoma di una sv'astica solare, come ho già approfondito nei miei precedenti scritti, perché, se il bastone di potere, tenuto sulla mano sinistra, appunto, retto dal Femminino, come una kundalini, come un tirso( stesso nome del nostro Fiume Tirso. Elemento acqua, Femminino), con la pineale alla sommità, c'è il Femminino che contiene, la Forma dell'atto creativo che il bastone nodoso veicola, ci doveva essere anche un elemento, oltre quello lunare del 7, anche un elemento solare, il pugnaletto a forma di sv*astica solare ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/pugnaletto-svastica-solare.html?m=0)
Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com
Nessun commento:
Posta un commento