30 novembre
Notte dei Crocicchi.
Si celebra Ecate Trivia, poiché Ecate è associata in particolare agli incroci a tre vie
Per questo motivo, veniva chiamata anche Trioditis, o Tetraoditis se riferito alle quattro vie.
Veniva celebrata, in epoca romana, sia il 30 novembre, che che il 13 agosto, durante i solstizi, considerando che il 13 agosto veniva celebrata anche Diana( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/08/dea-diana-13-agosto-2023.html?m=0), di cui Ecate rappresenta il lato oscuro, ctonio, misterico.
Anticamente, specie in epoca romana, si lasciavano offerte, proprio in questa notte particolare, in cui gli incroci rappresentano metaforicamente, l'accesso alla nostra dimensione spirituale e animica.
Sulla Dea Ecate, ho già avuto modo di approfondire ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/dea-ecate-solstiziale.html?m=0).
Volevo sottolineare come questa notte, segni il passaggio ad incrocio, guardacaso, da un Giovedi( Giove /Sole/Mascolino), ad un Venerdì ( Venere/acqua/Femminino).
È una dimensione in cui gli opposti, gli estremi solstiziali, di cui Ecate è la custode, si incontrano.
Stiamo ancora beneficiando del plenilunio in Gemelli, che ci ha spinto, con l'energia del Sagittario, verso questa dimensione complementare.
Oggi subentra anche l'energia dell'Ofiuco, che porta in sé tanta potenzialità per questa integrazione.
Archetipalmente siamo in un passaggio da un Sacro Archetipo Ebraico Lamed, il dodicesimo, quello di oggi, con funzione "misura", con Arcano Maggiore XII dell'Appeso, ad un Archetipo 11, la Kaf, con funzione "penetrazione", e Arcano Maggiore XI della Forza.
Se vi ricordate, abbiamo quindi la stessa energia del portale 11/11, di cui ho approfondito.
Questo, energeticamente, è molto rivelatore
È un passaggio importante, con due Archetipi, che ci danno, sia la dimensione del nostro valore, della nostra Essenza, ma anche la capacità di andare oltre, di "penetrare" energeticamente, ciò che stiamo vivendo, in relazione a noi, e di riflesso anche all'esterno.
L'Appeso ci offre la prospettiva necessaria per attraversare e sondare questa nuova prospettiva, questi nuovi crocevia.
Niente ha da perdere.
Viaggia leggero, nessun vincolo terreno superficiale.
La sua Forza ritrovata, è un quella capacità di proiettarsi, capovolto, in ogni contesto, in ogni dimensione, per coglierne l'Essenza, comprenderla, "prenderla con sé", e saperla gestire al meglio.
È una malleabilita', che non è debolezza.
Che non è vulnerabilità.
Ma è forza, che consente di stabilire contatti energetici, ad ogni ponte, ad ogni incrocio, per creare quella rete su cui muoversi, come un funambolo, al di sopra dei vettori terreni.
È la forza dell'11.
Dell'essere un Numero Primo, un Numero Maestro.
Dell'essere due pilastri, che insieme possono diventare triade creativa, Forza.
Perché, nelle "dimensioni altre", in quelle il cui accesso è proprio ai crocicchi ecatiani, una volta sondata la propria caverna di Ecate, il proprio abisso che è grembo e potenzialità, "1+1" fa sempre "3".
Quel "3" rappresentato dalla Forza.
Perché due Fiamme Gemelle, Giove e Venere, quando si incontrano e si incrociano, creano una terza dimensione, dove tutto è possibile, perché sono già entrambi integri, e il loro complementarsi è arricchimento, e non un colmare una mancanza.
Come se l'energia dei due, esondasse per creare questa nuova potenzialità.
È una notte ricca di potenzialità, questa.
È anche la notte in cui Ofiuco, con la sua infinita, ancestrale saggezza, di cui ho approfondito nel mio scritto sul plenilunio, è portatore.
Ecate
Ofiuco
Due rappresentati del Sacro Femminino.
Dell'acqua, benedetta dal segno di Fuoco del Sagittario.
Come vedete, in questo ultimo periodo, c'è una forte spinta propulsiva verso l'equilibrio.
Verso la ricerca della propria dimensione complementare animica.
È un richiamo dell'Anima.
Con fluidità, con lentezza, con polso morbido.
L'Universo richiede equilibrio.
Si manifesta, nella sua pienezza, proprio nell'equilibrio, anche e soprattutto, attraverso quegli estremi che sembrano inconciliabili, ma che riconosciamo, come potenzialità per l'equilibrio.
C'è una certa morbidezza di fondo, in questa nuova prospettiva, un po lasciva.
Un po "easy going".
Lasciate che sia.
Andate a piedi nudi su quelle risonanze che vi fanno battere il cuore.
Percepitevi.
Percepite.
Ogni crocevia può essere possibilità.
Tiziana Fenu
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