Grazie ad un mio commentatore, il signor Pietro Correddu, che ringrazio, intervenuto su un mio scritto, ripubblicato oggi, nell'altra mia pagina Sacred Symbologies, sono venuta a conoscenza di una ierofania, che si verifica proprio domani 16 novembre, giorno in cui veniva celebrata la Dea Ecate, la dea delle dimensioni, dei solstizi, durante il periodo romano.
Il signor Correddu mi ha segnalato la pagina Pottu Codini-Domus de Janas Villanova Monteleone, di cui lascio il link del post, anche se è datato, uno al 16 novembre del 2014, l'altro, al 15 novembre del 2015( https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3203883963208009&substory_index=3203883963208009&id=389488107781569), in cui si manifesta comunque lo stesso fenomeno, la stessa ierofania, nella Domus VIII, datata al V millennio aC.
"È il fenomeno della luce all'alba di metà novembre, quando il sole illumina perfettamente la falsa finestra scolpita nella parete e sormontata da doppia protome taurina ( O doppia luna O doppia nave?? )"
Questo è perfettamente sincrono con la data dei festeggiamenti di Ecate, in epoca romana, proprio tra il 15 e il 16 novembre.
Sulla Dea Ecate ho approfondito nella mio scritto, nella mia pagina Sacred Simbologies, il 18 giugno, in occasione del solstizio estivo ( https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02LPTp13K7zqhKHBwE2J9XVca2qcUiACbJRPtGw537m8wGravY9hmdauWCaS9KNrHvl&id=100041945383639), che trovate anche nel mio blog( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/dea-ecate-solstiziale.html?m=0), che ho voluto riproporre oggi, in occasione di questa ricorrenza pagana, la notte di Ecate, celebrata proprio a cavallo della notte tra il 15 e il 16.
Una notte in cui si entra in contatto con la dimensione dell'oltretomba, di cui Ecate è sovrana e signora.
Signora delle due dimensioni, dei due solstizi, delle due polarità dell'ombra e della luce, della notte e del giorno.
Concetto perfettamente in linea con la dimensione femminea, amniotica e gestazionale, delle Domus de Janas, allineate ai solstizi.
Questa Domu de Jana ha un allineamento
sud est, cioè verso l'alba del solstizio d'inverno..
Quindi ritorna con il discorso del Sacro Femminino/Ecate/Domus, collegate ai solstizi.
Come ho scritto altre volte, la civiltà romana, ha ripreso molte cose dalla nostra, ma in particolare, le ierofanie, come ho approfondito in alcuni miei scritti( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/03/pozzo-s-cristina-pantheon.html?m=0
-https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/21-aprile-natale-romano.html?m=0
-https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/solstiziopales.html?m=0
A Villanova Monteleone, nelle Domus, abbiamo delle rappresentazioni particolari
Abbiamo la Domus IV, con i tre fa*lli ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/09/pubusattile-tre-falli-tempio-di-malta.html?m=0)
Abbiamo la Domu de Jana della Scacchiera di cui ho approfondito tante volte.
Questa ierofania, che si manifesta in un giorno 15, a celebrazione di un Sacro Femminino, rappresenta l'energia benedicente su una falsa porta, quadrata, simbolo del Femminino, come tutti gli ingressi delle Domus de Janas, dell'energia fertilizzante del sole, del Mascolino.
Una sinergia necessaria per la nuova vita nella dimensione ultraterrena.
La falsa porta quadrata, sulla quale si manifesta la ierofania, è sovrastata da una doppia protome taurina, la cui simbologia si lega proprio a questa sinergia tra le due polarità, tra maschile e femminile, così nen rappresentata anche nell'altra Domus, sempre a Villanova Monteleone, della Scacchiera, splendido esempio estetico e simbolico di come questo concetto, simbolico, misterico, sia il filo conduttore di tutta la nostra Antica Civiltà Sarda.
Anche la dea Ecate, signora dei Solstizi, come tutti i Sacri Femminini della storia dell'umanità, regine della Luce e dell'Ombra, ha la falce di luna, taurina/ute*rina, sul capo.
La ierofania che si manifesta nella Domus Puttu Codinu, che significa "pozzo di pietra", quindi, simbolicamente legato all'elemento acqua, quindi al Femminino, si manifesta in una Domus, che è orientata verso sud est, alba del solstizio invernale, come il pozzo di Santa Cristina e anche il nuraghe Sisini, speculare al pozzo Is Piriois ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/09/orientamento-solstizio-invernale-pozzo.html?m=0), accomunati dalla stessa conformazione, come ho già approfondito
Ma in questa Domus, come in altre, per esempio, come quella de S'Incantu, in cui è presente il soffitto, lavorato come se fosse la carena di un' imbarcazione.
"Sa carena", come ho scritto nel mio articolo ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/le-domus-de-janas-non-sono-capanne.html?m=0), lo sterno.
Sterno che rappresenta "su nai", la sede in cui si genera la risonanza della voce, il "dire", sede dell'afflatto divino della creazione, e "sa nai", l'imbarcazione che traghetta da una dimensione all'altra.
Sanai, guarire
Sa nai, la nave
Sanaj
Janas al contrario, nella sua forma speculare e gemellare, concetto portante di tutta la nostra simbologia della civiltà sarda.
Sanai
Guarire.
Domus de Janas alchemiche.
Dimensione alchemica di trapasso in un' altra dimensione, di guarigione, ma anche di fecondità.
La ierofania che si manifesta il 15/16 novembre, la cui data, 15, è legata al concetto di fe*rtilità, come giorno centrale di un ciclo lunare e mestr*uale.
Il 16, come sopra, così sotto.
Manifestazione divina, ierofanica, benedetta da Padre e Madre Cosmici, rappresentati da quelle doppie protomi taurine che sovrastano la falsa porta della manifestazione ierofanica.
Come due imbarcazioni che custodiscono l'anima, che si manifesta tangibilmente, come corpo di luce, come in un primordiale tabernacolo, in cui assiste alla meraviglia e all'incanto, ancora dopo millenni.
Tiziana Fenu
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