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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, febbraio 27, 2021

💜 Gli antichi non avevano difficoltà a distinguere

 Gli antichi non avevano difficoltà a distinguere tra una forza cieca che agiva spontaneamente e la stessa forza diretta da un’intelligenza.

Plutarco, sacerdote di Apollo, parlando dei vapori oracolari, che erano solo gas sotterranei saturi di proprietà magnetiche intossicanti, mostra che la loro natura era duplice rivolgendosi a essi con queste parole: “Chi sei? Senza un Dio che ti ha creato e sviluppato, senza un demone [spirito] che, agendo sotto gli ordini divini, ti dirige e ti governa, tu non puoi far nulla e non sei nulla, se non un vano soffio”.{296}

Così, senza l’anima o spirito che vi abita, la “forza psichica” non è che un “vano soffio”.

Aristotele sostiene che questo gas, o emanazione astrale, sfuggendo dall’intimo della terra, è la sola causa sufficiente, agendo dall’interno all’esterno per vivificare ogni essere vivente e ogni pianta sulla superficie terrestre.

In risposta agli scettici negatori della sua epoca, Cicerone, mosso da una giusta collera, esclama:

“E che cosa può essere più divino delle esalazioni della terra, che influiscono sull’animo umano così da permettergli di predire il futuro? La mano del tempo può forse dissipare tale virtù? Credete forse di parlare di un vino o di una vivanda salata”?{297} Gli sperimentatori moderni pretendono forse di essere più saggi di Cicerone affermando che questa eterna forza è svaporata e che le fonti della profezia sono asciutte?

Tutti i profeti dell’antichità — sensitivi ispirati — pronunciavano, a quanto si dice, le loro profezie nelle stesse condizioni, sia per diretto efflusso dell’emanazione astrale, sia per un flusso umido che usciva dalla terra.

E questa materia astrale quella che serve come provvisorio rivestimento delle anime che si formano in questa luce.

Cornelio Agrippa esprime le stesse idee circa la natura di questi fantasmi dicendo che è umida: “In spiritu turbido HUMIDOQUE”.{298}

Le profezie vengono fatte in due modi: consciamente, da maghi capaci di leggere nella luce astrale, e inconsciamente, da coloro che agiscono sotto quella che è chiamata ispirazione.

A questa seconda classe appartennero i profeti biblici e appartengono i moderni parlatori in trance.

Platone conosceva così bene questo fatto da dire di questi profeti: “Nessuno, quando è nei suoi sensi, può raggiungere la verità profetica e l’ispirazione... ma solo quando è tratto di senno da qualche malattia o possessione..”. (da parte di un demone o di uno spirito).{299}

“Alcuni li chiamano profeti; essi non sanno che sono solo dei portavoce... non devono affatto essere chiamati profeti, ma solo trasmettitori della visione profetica”.

Continuando il suo ragionamento, Cox dice: “I più appassionati spiritisti ammettono praticamente l’esistenza della forza psichica sotto il nome molto improprio di magnetismo (con il quale essa non ha alcuna affinità), perché affermano che gli spiriti dei defunti possono compiere gli atti loro attribuiti solo servendosi del magnetismo (ossia della forza psichica) del medium”.{300}

Anche qui il malinteso sorge in conseguenza dei diversi nomi applicati a ciò che si può dimostrare essere un solo e identico composto imponderabile.

Per il fatto che l’elettricità non è stata considerata dalla scienza fino al diciottesimo secolo, nessuno oserà dire che questa forza non sia esistita fin dall’inizio della creazione; inoltre noi siamo pronti a dimostrare che anche gli antichi Ebrei la conoscevano.

Ma, per il semplice fatto che la scienza esatta non ha scoperto, fino al 1819, l’intimo legame esistente fra il magnetismo e l’elettricità, non si può negare che questi due agenti siano la stessa cosa.

Se una sbarra di ferro può essere dotata di proprietà magnetiche facendo passare una corrente di elettricità voltaica attraverso un qualche conduttore avvicinato in un dato modo alla sbarra, perché non accettare come teoria provvisoria, che un medium, durante una seduta, possa essere un conduttore e nulla più?


Tratto da "ISIDE SVELATA Chiave dei misteri della scienza e della teologia antiche e moderne" Di H. P. BLAVATSKY


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