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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, febbraio 26, 2021

💛 I Grandi Architetti Costruttori della Perfezione: i Giganti di Mont' e Prama.

 I Grandi Architetti Costruttori della Perfezione: i Giganti di Mont' e Prama. 


Sull'onda di ciò che ho postato riguardo il nostro  "quadrato magico del Sinis", e soprattutto, dopo aver letto e postato, proprio stamane, a conferma di ciò che sento, ciò che dice prof. Dedola riguardo Mont'e Prama come "sito in cui anticamente si cantavano gli inni sacri al Dio Sommo", propongo un'ulteriore approfondimento, al quale, le parole di prof. Dedola, danno ulteriore conferma.


Ho già spiegato nel mio precedente e ultimo post, come abbia ragione di considerare quello che io chiamo il "quadrato del Sinis", un' importante antesignano del quadrato di Sator, che non risale quindi al periodo romano, ma a molto prima, di cui gli Antichi Sardi furono i creatori e i primi depositari. Il perché l'ho già scritto nel mio precedente post. 

-Sommariamente perché di tratta di una parola palindroma, di 5 lettere

-Perché ha la stessa N centrale, altamente simbolica, per tutta una serie di motivi che ho già esposto, a cui rimando la lettura attraverso il link a fine post, per l'antica Civiltà Sarda, del quadrato di Sator. 

-Perché è stata ritrovata in un'importantissimo luogo di culto, su un Gigante, portato come un pettorale, come l'Efod di Aronne, fratello di Mosè.

-Perché ho rilevato corrispondenza tra Orione/Sardegna/Osiride/Giganti. 

-Perché "Sinai/Sunai/Su Nai"(il dire), ha la stessa forza creatrice della parola, del Verbo che si manifesta nella Materia, come le tavolette incise dal Verbo, dalla Parola di Dio sule Tavolette sul monte Sinai.

Parole sacre, da tramandare secondo dei Misteri Iniziatici, di cui i Giganti sono dei portavoce e dei co-creatori. 

Tanto da essere rappresentati senza bocca, o con una crocetta al posto della bocca, e con un simbolo inequivocabile sotto il mento: l'esagono/fiore della vita, a sei sezioni triangolari di cui l'angolo sacro portante, di 60°, è la "pietra angolare" di ogni costruzione architettonica che inizierà proprio in quel periodo, a diffondersi, nella sua precisione, come Geometria Sacra, poiché è l'angolo formato dal sacro obelisco della divinità solare Atum Re, all'equinozio di primavera, quando sole e luna sono in equilibrio, e si crea quel portale energetico di Ascensione al divino, con i sette pianeti allineati, sopra il "braccio teso' di Orione/Osiride che regge l'Ank, la chiave del cielo, portale simboleggiato dal labirinto a 7 percorsi di Benetutti. 


Geometria Sacra, nella quale eccelle l'architettura Sacra della nostra antica civiltà, al punto da creare mirabili ierofanie in precisi momenti astronomici, basati su un gioco di riflessi e di "capovolti" altamente simbolici(come l'ombra proiettata capovolta nel pozzo di Santa Cristina, che solo degli abili Maestri Costruttori, dei Sacri Muratori, potevano creare. 

Maestri Costruttori che hanno rivelato sempre la loro capacità e Maestria in qualsiasi opera, riuscendo a dominare benissimo, materia e proporzioni. 

In una zona, specialmente, il Sinis, che è altamente alchemica, per una serie di motivi, che ha la stessa S iniziale del Sator, la Shin  della trasformazione alchemica rappresentata dalla Fenice/fenicottero(di cui il Sinis è strapopolato) che muore e rinasce in autogenerazione. 

Shin

Sin

Stesse vocali e consonanti del Sinis.


Orbene , approfondendo ancora di più scopro che le testimonianze scritte, come non ce ne potevano essere nel periodo dei Giganti di Mont'e Prama, risalenti ad almeno, secondo il mio parere a due millenni e mezzo prima, riguardo il quadrato di Sator in ambito romano, parlano di un utilizzo di questo quadrato, per sviluppare in terra, in riferimento a precise  coordinate astronomiche, sotto "l'emisfero e la protezione degli Dei", la costruzione di Templi o di città. 

Tutto ciò, a proiezione di un cardine terreno "N", come la N centrale della Tenet del quadrato del Sator, così simile alla Tanit, e come la N centrale, del "quadrato del Sinis"

Su questa geolocalizzazione, in terra, si ponevano le basi costruttive, che rispondevano a precisi canoni astronomici, come il rispettare i punti cardinali e le posizioni del sole.


Teniamo presente una cosa importantissima.

Che i primi Re di Roma furono Etruschi, e che essi possono essere identificati con i Sardi( perché pare che dalla Sardegna siano partiti i primi importanti impulsi al nascere e all'affermarsi della grande «civiltà etrusca» nella penisola italiana), e che in particolare il secondo re di Roma, Numa, etrusco, era un sacerdote appartenente all'alto grado dei saperi Iniziatici, in grado di manipolare il potere delle folgori, con un bastone di potere, il lituo. 

A lui si deve il rito evocativo dei fulmini, e ho già scritto in un mio precedente post, come questo fosse prerogativa degli Antichi Sacerdoti /Sciamani Sardi, che erano capaci, da "fulguratores", di gestire sia il Fuoco Sacro, che il Fuoco elettrico, conoscenze poi decodificate sotto forma di manuali, dallo stesso re Numa.

"Il lituo di Romolo era custodito nella sede dei Salii sul Palatino. I Salii romani (dodici sacerdoti di Marte che sorvegliavano gli scudi sacri e nelle loro feste li portavano in processione attraverso la città eseguendo una danza sacra, la saltatio, e cantando un inno rituale) ricordano le guardie gerosolimitane che portavano in processione gli scudi di bronzo dal palazzo (secondo 2 Re, 11, 10 e 2 Cronache 23, 9 erano depositati nel tempio di Yahweh "lance, scudi grandi e piccoli, già appartenenti al re Davide") al tempio di Yahweh e viceversa (1 Re, 14, 28 e 2 Cronache 12, 11). I Salii dovevano essere i sacerdoti e guerrieri shardana veneratori di Yahweh zebaoth (equivalente a Marte e ad Apollo smintèo, arciere portatore della pestilenza"

[da Marco Guido Corsini "Atlantide"] 


Quindi il nucleo originario, il quadrato di Roma, rappresentato dal quadrato di Sator, era astronomicamente orientato secondo i 4 punti cardinali, secondo una configurazione stellare, che in quel periodo teneva conto della costellazione di Boote, del Carro dell' Orsa Maggiore e della Vergine.

"Sator Arep Tenet Opera Rotas". 

"Il seminatore del carro/aratro tiene le ruote dell'opera"(di fondazione della città).

È come se questa griglia del Sator, desse le coordinate in terra per un'architettura perfetta per l'edificazione della città, o dei templi.

Penso alla perfezione degli angoli a sesto acuto delle cattedrali gotiche, più in là nel tempo.

O alla perfezione dei nostri ingressi nei nuraghi. Tutti ad angolo acuto. 

Anche questi presentano un sei, il sei come punto di riferimento di una precisa architettura, come il fiore della vita a sei punte, sulla fronte del Boes, o sotto il mento del Gigante "pugilatore" Efis, che tiene sulla testa il simbolo di ciò che rappresentano i Giganti. 

I grandi Architetti Muratori, i grandi Costruttori che hanno avuto accesso ai Misteri Iniziatici, e che possono portare sulla terra, la stessa perfezione divina che vi è tra le costellazioni e che si è creata sulla terra dalla perfezione dell' angolature dei raggi solari in particolari periodi dell' anno, come l' equinozio di primavera. 


Il Sator, così come sarà stato il Sinis, e, ne sono convinta anche la Tanit, troppo simile alla Tenet centrale al quadrato di Sator, era, a quell'epoca, un preciso rito di fondazione, della città di Roma(che letta al contrario, rivela il suo vero nome, Amor), che si svolgeva attraverso invocazioni da parte dell'Augure, il sacerdote celebrante, che attraverso invocazioni di questa formula "Sator Arep Tenet Opera Rotas, come se fossero dei canti, dei Carmina, suonando un flauto o un liuto, svolgeva questa cerimonia invocativa cantata e suonata. 


E questo si accorda perfettamente con la descrizione che ne fa prof. Dedola, di Mont'e Prama, come di un luogo di culto dove si cantavano inni alla divinità

Questo si ricollega anche all'immagine del nostro bronzetto suonatore di flauto/launeddas di Ittiri. 

Il fallo esibito simbolicamente come nucleo centrale di creazione. 

Come il fallo/obelisco di Atum Re, che ha segnato l'angolatura di 60°, nel periodo dell'equinozio di primavera, come angolo portante di ogni sacra architettura futura.


E mi chiedo come mai proprio Ittiri sia così collegato ai Giganti di Mont'e Prama, visto che il costume di Ittiri è l'unico che presenta l'avambraccio decorato con i dieci "solchi" decorati dai 10 doppi bottoni sardi/grembo, così come li presenta la protezione dell'avambraccio del Gigante Arciere.

Abbiamo un itifallico, e un Gigante arciere, uniti da questo "itt-", la cui radice rimanda alla Ichtus, al pesce mistico della vesica piscis, simbolo della sinergia creativa tra maschile e femminile, è simbolo della perfezione geometrica della Vesica Piscis, visto che, come ho già verificato, i Giganti sono perfettamente iscrivibili nella Vesica Piscis, madre di tutte le figure geometriche, sacra matrice, e che la loro cintura, corrisponde perfettamente alla linea centrale della Vesica Piscis. 

Quindi Giganti edificati con grande precisione geometrica. 

Si, perché stiamo parlando di Sacri Architetti, che delimitavano in terra, appunto, in un "quadrato/tempio" simbolico, la regione del cielo più propizio per riflesso, seguendo precise coordinate, e facendone un luogo sacro dove si manifesta il potere di creare con le vibrazioni. 

E poi, Sator, è molto simile ad Hator

Sator/S'Hator, la Dea Madre  cosmica. 

La prima vibrazione creatrice. 

Il sole dietro il Sole, 

Saturno, Ancor prima che Iside. 

Sat/Sator/Saturno, l'omega della creazione, il cui simbolo, il  Menat è la conformazione del nostro pozzo di Santa Cristina ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/il-menat-portale-alchemico-dei-pozzi.html?m=0) 


D'altronde avevo già avuto tempo fa, la stessa intuizione con la scacchiera di Pubusattile a Villanova Monteleone. 

Troppo perfetta, per non custodire qualcosa di altamente sacrale, che poi è stato emulato nei secoli a venire. 

L'avevo chiamata "tempio", il tempio dopo la morte, e non mi sbagliavo. 

Perché poi in questo tempio di 64 caselle, le discipline tantriche e orientali, ne hanno fatto la Griglia per la disciplina più importante che esista in natura, la disciplina delle vibrazioni, come ho approfondito nel mio passato post sul Kamasutra. 


Perché il principio creatore è sempre quello :l'obelisco/fallo solare che offre i parametri terreni propizi alla creazione celeste in terra

Il quadrato di Sator è la trasposizione della costruzione del perfetto tempio geometrico in terra, connesso al l'edificazione di un luogo sacro, altamente connesso con il divino, dove il Divino si manifesta in modo straordinario, e dove la N, come nel quadrato del Sinis, è l'asse del mondo, che di solito veniva rivolto verso est, a celebrare il sorgere della divinità e la creazione, e impugnando il liuto, così come probabilmente il nostro antico sacerdote faceva con le launeddas, circoscriveva la parte del cielo, attraverso musica e invocazioni che poi veniva traslata sulla terra. 

Questi strumenti musicali erano potenti strumenti di potere, venivano usati insieme all'Ankh, la chiave della vita, della volta del cielo, nell'antico Egitto. 

Quindi gli Antichi Sardi, impersonati in modo sublime e maestoso dai nostri Giganti, erano Antichi Sacri Maestri Costruttori, come lo furono gli Egizi, e secoli dopo, anche i Templari, tutti depositari di Antichi Misteri Iniziatici. 

Cristo stesso fu un grande Maestro costruttore. 


In esoterismo, nel linguaggio mistico, il Maestro Costruttore è il Perfetto. 

È l'ultimo gradino di Iniziazione, quello dell'Epopteia, prima della rivelazione finale. 

"Epopteia" è formato da "Epi"(sopra) e "Opteia"(sorveglio), quindi indica colui che vede dall'alto e sorveglia, come j Maestri Costruttori, come l'architetto, esattamente come i nostri Giganti di mont'e Prama che sorvegliato e custodiscono dall'alto.

Esattamente come la "S" finale e iniziale della parola "Sinis

Ho fatto una piccola ricerca, e tutto combacia perfettamente.

La "S" astrologicamente è rappresentata dal sole, e il sole, graficamente, si rappresenta con un punto e una circonferenza intorno, esattamente come le doppie pupille dei Giganti

La lettera "i" è rappresentata da Nettuno, quindi le acque, il grembo trasformatore" e la "N" centrale corrisponde a Mercurio elemento trasformante e alchemizzante per eccellenza. 


Quindi i due occhi a doppia pupilla, rappresentano due occhi solarizzati, che hanno lo stesso simbolo del Sole, perché sono diventati capaci di vedere come la divinità Solare, verso la quale hanno percorso il cammino di ascesi e di purificazione.

Infatti, le lettere della parola Sinis, traslate in numero(sapete che per gli antichi, erano importantissime queste corrispondenze alfanumeriche) danno come somma un 25, che ancora sommato (2+5), fa 7. 

Sette come i sette pianeti allineati che formano lo stargate di Ascensione verso il cielo. 

Quindi già il nome Sinis, è indicativo dello stesso stargate astronomico, già rilevato sul braccio teso di Orione/Osiride che regge l'Ankh, in corrispondenza del labirinto a 7 percorsi di Benetutti


Gli Antichi, per avere un preciso riferimento cosmogonico, identificavano alcune zone del cielo, da cui ritenevano provenissero le divinità Creatrici o Generatrici

Chiamavano queste costellazioni, costellazioni Generatrici, e tra queste, sicuramente, la più importante era Orione. 

Nel quadrato di Sator, e in quello "del Sinis" a cui mancano delle lettere, e delle parole, ma una di queste potrebbe essere Tanit, seguendo un ordine ben preciso, si ottiene un reticolo, una specie di matrice universale. 

Una "forma senza forma, dove si può manifestare ogni forma"

Così dice la Maria Grazia Lopardi a proposito del quadrato Magico di Sator

Naturalmente è lontanissima, dal discorso "Giganti e Sinis", nemmeno sa che esistono, magari.

Ma pensavo che un reticolo di costruzione, a parte la scacchiera di Pubusattile, lo abbiamo anche noi, ed è per mano di una Tanit. 

È il reticolo del Concio di Tresnuraghes, di cui ho parlato a proposito del mio post "S'argia  mexina" e sulla Dea Tanit a e la Sardegna. 

La tessitrice Tanit, che crea la rete, che  è la trama di tessitura di tutta la Creazione

Come Iside e Neith. 

La dea egiziana Neith, colei che tesse il destino degli uomini, che ho accostando in un post precedente alla nostra Tanit del "concio della rete di Tresnuraghes, sembra essere proprio la stessa divinità


Neith o Nit è molto simile a Tanit, togliendo una T, come è in uso nella lingua berbera per designare il genere femminile

Infatti la città dedicata a Neith in Egitto, si chiamava Tanit


È quel vuoto creatore nel quale nasce la vita. 

Iside siede su un trono quadrato. 

Quadrato all'interno del quale è inscrivibile la stella a cinque punte, il pentagono stellato, e i maestri d'opera usavano la canna con la quinta misura, tratta dal Pentagono stellato. 

Esattamente come ha fatto Leonardo da Vinci dimostrando la perfezione della quadratura del cerchio attraverso la perfezione dell'Uomo Vitruviano che ha cinque punti di contatto

Anche la pintadera era probabilmente un'unità di misura. 

"Pinta", cinque. 

Deve essere stato il primo archetipo di riferimento per riportare in terra le misure celesti. 


E se osserviamo l'uomo vitruviano, che rappresenta l'armonia delle proporzioni, proprio inscritta in un quadrato, il centro della figura è proprio il suo fallo.

Come l'obelisco/fallo di Atum/Re, che segna l'angolo a 60°, come parametro di tutta l'architettura divina. Esattamente come i 60°dei 6 triangoli all'interno dell'esagono/fiore della vita sotto il mento del Sacro Costruttore Gigante di Mont'e Prama. 

E sicuramente lo è anche quella Tanit/Tenet del concio della rete. 

Il quadrato di Sator/Sinis, è come l'impronta divina sulla terra. 

Il Verbo nella materia

Ecco perché i Giganti non hanno bocca ed è rappresentata su uno, come una croce, le parola Sinis, che incrocia il suo riflesso e che crea la quinta dimensione. 

Come il sole che crea la ierofania capovolta  di noi stessi sulla tholos nel pozzo di Santa Cristina. 


La palindromicita' e l'incrocio di questa palindromicita', con il suo speculare, nella griglia, crea la quinta dimensione, quella dell'edificazione, della spazialità. 

Ma ci deve essere integrazione degli opposti

Complementarietà. 

Come Osiride che contiene in sé Iside. 

Come Iside che contiene in sé Horus. 

Perché l'incontro di queste due polarità crea la vibrazione creatrice. 

Ecco perché poi, la grigia a 64 quadratini, come quella della scacchiera di Pubusattile, è diventata la Griglia della dottrina delle vibrazioni del Sacro Kamasutra. 


I primi maestri Iniziatici costruttori.

Costruiti essi stessi con estrema precisione, tanto che, anche nello schema dell'uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, il centro corrisponde alla cintura del Gigante. 

La Cintura di Orione, centrale su Oristano. 

Il quadrato, il tempio del Sinis, quello che hanno costruito a partire dalla vibrazione delle parole, dalla loro disposizione, dal loro valore numerico. 

Il Verbo che si esplica dentro la materia, che diventa riflesso del Divino

Questo era. 

Un tempio di invocazioni divine, fatto da uomini che si sono fatti Dei, per portare la Divinità tra di noi.


Tiziana Fenu


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Per approfondimenti

https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/il-progenitore-del-quadrato-di-sator-il.html

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/il-kamasutra-e-la-scacchiera-di.html

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/10/la-simbologia-del-tuono-e-del-fulmine.html

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/parlare-della-dea-tanit-in-sardegna-e.html

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