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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, febbraio 27, 2021

💜 «Sciamano» è parola tungusa

 «Sciamano» è parola tungusa.

Lo sciamanismo ha sì il suo epicentro nell’Asia uralo-altaica, ma si tratta di un complesso fenomeno culturale che non può essere spiegato né con la psicologia né con la sociologia, ma solo ricorrendo all’etnologia storica.

Per dirla in breve, lo sciamano viene eletto dagli spiriti, ossia non può scegliere la sua professione, anche se, ovviamente, epilettici e squilibrati mentali sono candidati privilegiati.

Una volta eletto, il futuro sciamano va a ‘scuola’: sciamani più anziani gli insegnano il mestiere, ed è solo dopo la cerimonia finale della sua educazione che egli viene accettato.

Questa è, per così dire, la parte visibile della sua educazione.

La vera iniziazione sciamanica dell’anima avviene nel mondo degli spiriti, i quali – mentre il corpo giace privo di coscienza nella tenda per giorni interi – smembrano il candidato nella maniera più completa e drastica, per poi ricucirlo con fil di ferro o riforgiarlo di modo che egli diventi un nuovo essere capace di imprese transumane.

Il dovere dello sciamano è di curare le malattie causate da spiriti ostili introdottisi nel corpo del paziente o insorte perché l’anima ha lasciato il corpo e non riesce a trovare la via del ritorno.

Spesso è responsabilità dello sciamano guidare le anime dei trapassati alla dimora dei morti, così come accompagnare in cielo le anime degli animali sacrificati. Il suo aiuto è altresì necessario quando la stagione della caccia è scarsa: tocca a lui scoprire dove si trova la selvaggina. Per poter ottenere tutte le conoscenze che ci si

aspetta da lui, lo sciamano deve ascendere al più alto dei cieli e ricevere le informazioni dal suo dio, ovvero discendere negli inferi. Lungo la strada deve combattere contro spiriti ostili o sciamani rivali, o entrambi, in duelli tremendi. I due contendenti sono accompagnati da spiriti alleati in forma animale, e avvengono numerose metamorfosi. Anzi, questi duelli fantastici costituiscono la maggior parte delle storie sciamaniche; i cosiddetti «voli magici» delle fiabe ne sono un’ultima eco. Perché la sua anima possa salire al cielo, lo sciamano deve essere in stato di estasi; per indurre questo stato gli occorre il tamburo, che gli serve da «cavallo», e la bacchetta del tamburo, che funge da «frusta»


Tratto da "Il Mulino di Amleto" di Giorgio di Santillana



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