Interessante ciondolo "etrusco" (o sardo? ) appartenente al 700 a.C., ritrovato nei pressi di Viterbo.
Inanzittutto la forma ricorda quella di una Omega, e sappiamo che questo era il simbolo della Metallurgia Sacra, quindi legato alla città di Tartesso, che, molto verosimilmente, secondo molti studi, di trovava qui in Sardegna, a ridosso di Tharros.
Si potrebbe pensare che questo ciondolo rappresenti una sorta di mappa stellare.
Inanzittutto i quattro moduli centrali, formati da cerchi concentrici, formano una croce, e abbiamo visto, dai miei precedenti post, come la croce sia una riproduzione delle coordinate che hanno per centro, le tre stelle della cintura di Orione, come "asse" lungo la via Lattea "Sirio/cintura di Orione /Aldebaran", e come asse perpendicolare che attraversa il centro sulla cintura, 'Betelgeuse/Cintura di Orione/Rigel".
Su ognuno dei quattro moduli a Croce, ci sono tre cerchi concentrici, chiaro riferimento alle tre stelle della Cintura di Orione, quelle legate al concetto di "nascita/morte/rinascita", essendo Orione, considerato uno stargate per la rinascita dopo la morte.
Infatti anche gli inumati ritrovati a Mont'e Prama sono rivolti ad Orione, ma già ne avevo avuto conferma, trovando nella cintura dei Giganti di Mont'e Prama, il baricentro delle proporzioni auree delle statue, inscrivibili sia nella Vesica Piscis, che nella quadratura del cerchio dell'uomo vitruviano.
Intorno a questi moduli di cerchi concentrici disposti a croce, ci sono delle "gallinelle", in numero di sette per parte che rappresentano le Pleiadi.
Le Pleiadi (o Gallinelle) sono un ammasso stellare che si trova nella costellazione del Toro. Sono visibili nell’emisfero settentrionale da ottobre a febbraio. A occhio nudo una persona di vista normale può identificare sette stelle, chi è dotato di vista acuta ne può scorgere 11.
L'ammasso comprende fino a 500 stelle e sono dotate di un moto proprio comune che sposta l’ammasso verso Sud-Sud Est. Il nome, di origine greca, deriva dalle sette figlie di Atlante e di Pleione che secondo un mito morirono di dolore e furono mutate in costellazione.
Tre gallinelle sono presenti anche nella base della struttura a "omega", tre come le tre stelle della cintura di Orione, ad indicare lo stargate.
Ci sono anche quattro svastiche, svastiche stellari, sicuramente, non solari che indicano probabilmente sempre Orione, che ruota come una croce, nella linea equinoziale celeste.
La decorazione intorno, a triangolini, indica "nascita /morte/rinascita", che conosciamo dai petroglifi delle nostre Domus de Janas in particolare quella Corongiu a Pimentel, in linea con tutta la simbologia di questo magnifico ciondolo, che va ben oltre la semplice interpretazione "paperelle/sole/acqua", come a prima vista potrebbe indicare.
È un potente simbolo di rinascita, quasi un amuleto, che indica uno stargate importantissimo anche nella nostra antica civiltà Sarda, come abbiamo visto più volte.
Mia personale interpretazione, come sempre.
Tiziana Fenu
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