Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, maggio 22, 2021

💚Venere di Gava'

 La Venere di Gavá  è una figura antropomorfa , incompleta e scomposta in diversi frammenti rinvenuti negli scavi archeologici effettuati nel riempimento del pozzo numero 16 di una delle miniere di Gavá che furono aperte durante il periodo neolitico per estrarre la variscite .

La parte conservata della figura ha dimensioni di 16 cm di altezza per 11 cm di larghezza, il test del carbonio 14 la data tra il 4000 e il 3750 aC. C. Il pezzo è stato scoperto alla fine di aprile 1994, con rappresentazione femminile in ceramica più antica Catalogna e un pezzo chiave del neolitico del Mediterraneo. 

La Venere è esposta al Museo di Gavá .


Venus de Gavá

La figura è realizzata in ceramica nera e brunita . Presenta motivi in ​​rilievo e incisi riempiti con una pasta bianca che riproducono gli occhi a forma di soli, il naso stilizzato, i seni, le estremità superiori con i gomiti piegati e adornati da una serie di braccialetti. Le mani, con le dita distese e unite, poggiano su un ventre prominente in cui vediamo una gravidanza. Tra i due bracci c'è un enigmatico motivo a pettine nella parte inferiore e una U o corna di toro nella parte superiore, che ha l'aspetto di una collana. Sul ventre e sotto la mano sinistra, una punta rovesciata o ramiforme rappresenta la vulva e, ai lati, diverse linee possono corrispondere all'abito. La struttura di questo pezzo è simmetrica rispetto ad un asse verticale che passa per il naso e le mani, e segue un canone stilistico sproporzionato, con occhi e naso che non sono legati alle braccia.


Tratto da Wikipedia


*di solito, la linea doppia, nel Paleolitico superiore, indicava la gravidanza, la forza "di due", la moltiplicazione. Qui ci sono delle linee ripetute, non solo intorno agli occhi, ma anche delle linee che partono da quella che sembra una fessura molto lineare, della bocca.

La bocca, come l'utero, è la sede della creazione.

La laringe ha la stessa struttura dell'utero.

Infatti, da noi, in Sardegna, si dice "gutturu"(gola), parola che è formata da una g-, e - utturu, molto simile alla parola "utero".

Avevo scritto in un mio precedente post, riferito a "nuragu" :

"La particella "GU" in sanscrito significa oscurità,  ma significava anche "suonare, emettere un suono un grido onomatopeico", che è un'imitazione del muggito del toro"

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/due-cose-hanno-sempre-incuriosito_12.html?m=1


E, come già scrissi, il chakra della gola Vishudda, ha come desinenza "-udda" (apparato riproduttivo femminile, che in periodo semitico era un sintagma sacrale("ud da", di benedizione a fine cerimonie religiose, come spiegato da prof. Dedola)

Quindi appare chiaro che in questa statuina, nella linea retta della bocca, così stilizzata, siano state rappresentate delle linee che simboleggiano la ripetizione, la riproduttivita'.

Niente di strano, che rappresentino anche una sorta di ripetitività vocale, una sorta di mantra, di invocazioni o preghiere, ripetute, per garantire il buon esito della gravidanza.

Questo indica l'importante corrispondenza tra questi due centri creativi, l'utero e la laringe.

Perché il suono crea, e gli Antichi conoscevano bene la grande potenza del suono.

Noi siamo come diapason viventi, e vibriamo alle stesse frequenze dell'universo.

Lo abbiamo visto tante volte, quando ho parlato anche dell'archeoacustica, e di come anche le nostre Antiche  strutture, tutte, Domus de Janas, nuraghi, Pozzi sacri, Tombe dei Giganti, rispondano alle leggi terapeutiche del suono.

Questa bellissima statuina, indica in questo, che è stato definito un "misterioso motivo a pettine", la ripetizione, la gravidanza di un suono ripetuto, visto che la linea doppia di per sé, indica gravidanza, ripetuta, indica creazione.

Potrebbero essere anche raggi solari o le linee della pioggia, ma anche in questo caso, fuoco e acqua insieme, due elementi sinergici necessari alla creazione, anche se propendo per la prima interpretazione, il ripetersi di una creazione vocale, una invocazione, un mantra, visto che il primo approccio al Divino passa attraverso il canto, la preghiera, l'invocazione, e questa mi sembra proprio una statuina votiva.

Sui polsi, due file di segni, 8 per polso.

Il numero 8 è legato a Venere, al Sacro Femminino.

8+8 fa 16.

Sedici, come i segni verticali sotto la linea della bocca. Una ripetizione, una duplicazione.

Il Femminino che si duplica in una gestazione.


*mia personale interpretazione


Tiziana Fenu

©®Diritti intellettuali riservati

Maldalchimia.blogspot.com 


Venere di Gava'




Nessun commento:

Posta un commento