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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, maggio 18, 2021

💛Statuina Iran doppie pupille

 Straordinaria statuina in bronzo, ritrovata nell'Iran occidentale, risalente al 1400 a.C. circa, raffigurante una donna, probabilmente in atto di un qualche offertorio, poiché non rappresenta una semplice figura femminile, ma ci sono dei simboli che sono molto semantici.

Inazittutto la forma del corpo, la posizione delle braccia e delle gambe.

Le braccia creano quasi una sorta di rombo, che passa anche per i capezzoli  dei seni, non estremamente pronunciati, ma ben visibili.

Il rombo rappresenta la fecondità, la nascita, la creazione, la vulva femminile.

Il busto/bacino, ha una conformazione rettangolare, che indica la sinergia di due elementi "terra", di due quadrati, e quindi indica un unione terrena, non solo animica.

Le gambe formano, con il bacino, un arco, che potrebbe indicare, se rovesciato, la stessa concavita' del grembo femminile, o, nel verso in cui è stato rappresentato, la volta del cielo, quindi un elemento maschile, complementare e opposto al rombo/ vulva femminile, rappresentato con la parte superiore del corpo, e in questo caso, potrebbe fungere da elemento equilibrate e armonizzate della stessa rappresentazione plastica.

Sull'addome, fino alla linea del bacino, presenta tre decorazioni ondulate e puntinate, che potrebbero rappresentare l'elemento acqua, con la sua capacità di essere vita, di donare la vita, anche attraverso il liquido amniotico, e di essere custode di antiche memorie ancestrali, o, in una interpretazione complementare a questa, tre serpenti, che rappresentano la triade creativa, e di Conoscenza ancestrale, visto che due serpenti, sono stati rappresentati sulle spalle della stessa.

Il serpente è un simbolo antichissimo.

Indica la Sophia, il sapere cosmico, la capacità di trasformazione, perché cambia pelle periodicamente.

Trasformazione che porta anche creazione, e infatti, i serpenti sull'addome sono tre, come una triade creativa, generativo, sia in senso fisico, corporeo, che in senso spirituale, animica, e due sono allineati con i due seni, ad indicare nutrimento anche per l'anima, di conoscenza. 

Abbiamo detto che il sapere è saggezza, conoscenza ancestrale, consapevolezza.

È quel serpente arrotolato su se stesso che Horus utilizza per crearsi l'occhio sinistro che gli aveva strappato Seth, l'assassino del padre, Osiride, e che rappresenta la parte femminile, intuitiva, dell'occhio di Horus, il terzo occhio che tutto può vedere.

Infatti questa statuina ha gli occhi rappresentati come se fossero doppie pupille.

Sono gli occhi di chi ha avuto accesso ad un livello superiore di consapevolezza, da Iniziato/a.

Sono gli stessi doppi occhi dei due serpenti sulle spalle, dei quali, evidentemente, premeva sottolineare soprattutto la testa e gli occhi.

E sono gli stessi doppi occhi dei Giganti di Mont'e Prama, i Sacri Architetti, portavoce degli Dei, e delle nostre Bithie dalle doppie pupille

L'espressione del volto è tra l'estasi, la catalessi e lo stato di trance, come se fosse in comunicazione con una dimensione spirituale, non terrena.

Che fosse una Sacra Iniziata, una Sacerdotessa, probabilmente, lo indica anche l'arcata sopraciliare a "T", che forma tutt'uno con il  profilo del naso, come è presente anche nei Giganti di Mont'e Prama e, come ho scritto tante volte, la T era il simbolo degli antichi Iniziati, poiché per le pratiche iniziatiche e quelle di incubatio, i prescelti, dovevano giacere per tre giorni in una croce di legno, a forma di T, in un luogo sacro, riservato, al buio o in penombra, e poi potevano esporsi alla luce del sole, e diventare cosi, degli esseri solarizzati e divinizzati.

Una statuina stupenda, ed estremamente simbolica, che parla di creazione è manifestazione della propria Essenza.


Tiziana Fenu


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Statuina Iran doppie pupille






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