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lunedì, maggio 03, 2021

💛La Fonte Sacra "Su Tempiesu

 La Fonte Sacra "Su Tempiesu", sacro Benben di trasformazione. 


Fonte  Sacra "Su Tempiesu" di Orune

Una struttura particolare, che sembra formata da due piramidi sovrapposte.

Nel blocco terminale di forma tronco-piramidale, erano infisse venti spade votive in bronzo.

Una copertura, quindi, a doppio spiovente. 

Il pozzo, dal solstizio estivo, quindi dal 21 giugno, risulta essere, al sorgere del sole, perfettamente allineato ad esso.

Questo non mi stupisce affatto, perché ho trovato una similitudine interessante tra questo pozzo sacro risalente al 1300 a.C., e la Sacra pietra che si poneva sulla sommità  delle piramidi, a forma piramidale, e che aveva una grande importanza religiosa. 


Parlo del Benben, che nella cosmogonia di Eliopolis, la città del sole egizia, era la collina primigenia che quale emerse dall'oceano primordiale del Nun(stessa radice di Nuraghe, che è l'archetipo delle acque primordiali), e sulle quali il dio creatore Atum(nome molto simile ad "atomo", atomo primordiale) genero' se stesso e la prima coppia divina. Nel testo delle piramidi, linea 1587, si dice che Atum si trasformò, essendo una collina, in una piccola piramide, situata in Annu, la sua dimora (Annu ricorda Campidanu). 

Il Benben significa "Radiante", ed era una sacra pietra piramidale venerata nel tempio solare di Eliopoli sulla collina di sabbia del tempio, dove questo Dio Atum primievio si era manifestato, e dove cadevano i primi raggi del sole nascente.


Come similitudini finora ci siamo

Su Tempiesu, cioè il tempio. 

Orune, come Oro, la stessa radice "Or-", il colore del sole, come il color oro della sabbia, e il colore dello stesso Benben, che veniva ricoperto di lamine d'oro, perché rappresentava un raggio di sole.

Al contempo, il Benben era collegato al Benu, l'uccello mistico e divino, del quale ho già parlato in un mio precedente post, che viene rappresentato come un airone, ma dalla descrizione, essendo descritto come un uccello di fuoco paragonabile all'araba fenice, è verosimilmente, molto più simile al nostro fenicottero. 

La linea 600 dei testi delle piramidi, descrive Atum

"... Tu che sorgi, come il Benben, nella dimora del Benu in Eliopoli"

Il Benben si sarebbe formato dalle gocce del seme di Atum, cadute nell'oceano primordiale, e che, solidificandosi(come un Benben), avrebbero formato il primo tumulo contenente al suo interno, l'essenza di Atum. 

Questo concetto, del Seme primordiale contenuto nel Benben, come già avevo sottolineato, è perfettamente in linea con il concetto racchiuso nel nostro modo di dire in sardo "seu benniu", che ha due valenze, come spesso capita nelle parole sarde. 

Una, significa "sono venuto" in senso letterale, di spostamento, "sono arrivato". 

L'altra, significa "sono venuto", nel senso "sono venuto, ho eiaculato". 

E questo si sposa perfettamente con la simbologia del Benben, che indica il seme primordiale cosmico, e del Benu(o Bennu, che sembra un nome sardo) , che era considerata la divinità delle nascite, e anche della resurrezione dopo la morte, l'anima di Ra, la guida degli Dei, consacrato al dio Ra. 

Era anche simbolo di rinnovamento, come Kephri, il sole bambino, di cui avevo già parlato. 

Il suo nome infatti, "wbn', è un verbo egizio che significa" brillare, sorgere, inteso come "sorgere dalle acque primordiali caotiche. 


Infatti è proprio un altro uccello trampoliere, una cicogna, a portare alla luce, a trasportare, come fa il Benu ogni 500, volando dall'Arabia a Eliopoli, trasportando la salma del padre Atum, per seppellirla nel tempio di Ra, il Dio Sole, i bambini appena nati, che emergono dalle acque primordiali del liquido amniotico. 

Il Benu è la forma primordiale assunta da Atum per creare, perché, emergendo dalle acque Nun del caos(ricordo che Nun è "acqua", e Nur è "fuoco", e "Nu-" è la radice di Nuraghe, quindi acqua e fuoco insieme), Atum sale sul Benben, la prima terra emersa, e, aprendo il becco ed emettendo il primo suono, rompe il silenzio della "notte primordiale". 

Quindi, in questo senso, il "Benu/airone/fenice/fenicottero" (ricordo che Fehu, nelle rune celtiche, simboleggia il fuoco) è l'incarnazione della parola divina, del verbo che si manifesta. 

Dal testo dei sarcofagi:

"io vengo dall'isola del fuoco

(...)vengo per riempire il mondo di ciò che il mondo ancora non sapeva". 


Per alcuni studiosi, il Benben corrisponde  alla parte superiore della Sacra barca solare egizia, quella che vediamo rappresentata nella Domus de Janas di Montessu a Villaperuccio

Tra l'altro, il Benben, pare formasse una inclinazione a 60°, che è il parametro della Sacra Geometria, quella che abbiamo visto, come simbolo, anche nell'esagono nel mento del Gigante Pugilatore Efis di Mont'e Prama, come il concio terminale della nostra fonte sacra de Su  Tempiesu. 

E non solo. La piantina presenta la stessa conformazione del pozzo, come quello di Santa Cristina, internamente. 

Quindi la stessa conformazione a "Menat", che indica il fattore equinoziale equilibrante tra i due solstizi. 

È l'alfa e l'omega astrologico, perché lo sposo di Hator, la vacca divina il cui simbolo era proprio il Menat, come avevo già avuto modo di spiegare in modo approfondito, che sarebbe Apis, il Dio Toro, perché il Toro, come valenza astrologica, governa la gola, la parola, e con la Parola crea, con il Verbo. 

Il Menat è il portale della terra che accoglie le acque fecondanti, é colei che si fa arca per trasportare il seme divino, come la via Lattea, come la Barca solare egizia che aveva il Benben  sulla sommità, il seme spermatico divino della creazione. 

È l'arco della via Lattea, della rinascita che viene identificata attraverso il passaggio nell'occhio di Aldebaran, della stella più luminosa del Toro, che rappresenta l'occhio di Horus, il terzo occhio del risveglio della coscienza. 

Infatti nelle rappresentazioni della Dea Hathor e Nuth, nella rappresentazione del viaggio con la barca solare attraverso la via Lattea,, ci sono sempre stelle a cinque punte, che indicano il Toro, poiché è al quinto giorno dalla luna nuova, che la luna assume la tipica forma a falce lunare, o a corna di toro. 

Infatti, guardacaso, ma mai per caso, Su Tempiesu di Orune, presenta un arco bellissimo, che non ha solo un valore estetico, ma rappresenta il viaggio spermatico di nascita/rinascita, attraverso la via Lattea. 


Ora, potete immaginare quale altissimo valore sacrale abbia questa fonte sacra de Su Tempiesu.

Una fonte molto simbolica, che unisce l'energia fecondante maschile, rappresentata da quel "tetto" che sembra un Benben, quindi un'energia del Fuoco, unita all'energia dell'acqua del pozzo, con tutta la simbologia dell'arco, e anche degli angoli della Sacra Geometria dell'Archettetura, a 60° e a 72°, dei quali ho parlato nei miei precedenti post. Angoli equinoziali e solstiziali. 

Un capolavoro di precisione e di architettura simbolica, che parla di unione di acqua e fuoco, di maschile e femminile, di fecondità, di ruota della vita. 

Il simbolismo delle venti spade ritrovate, come i pugnaletti ad elsa gammata, rievocano, secondo il mio personale sentire, la svastica della trasformazione, che non è propriamente ed esclusivamente, solare, ma riguarda anche la trasformazione attraverso gli stargate stellari

Cinque (simbologia del Toro, di Aldebaran) moltiplicato quattro(simbologia della materia, della terra) fa venti.


Il Sacro Archetipo Ebraico venti, corrisponde alla lettera Reish, simile al quattordicesimo archetipo Nun, acqua, che rappresenta la trasformazione.

È la perfezione della rinascita, e guardacaso era rappresentato, nei geroglifici, proprio da un ovale, la parte in cui i due cerchi della Vesica Piscis si incrociano e formano un ovale in posizione orizzontale.

Indica una bocca, che viene fecondata dalla Parola, dal Creatore, dal Verbo.

La "bocca/rombo/vagina", indica semore trasformazione.

Trasformazione a livelli alti, consapevoli, in questo caso, a livello della Reish, della Testa, della consapevolezza che é riflesso dell'intelletto divino.

Infatti il venti, rappresenta il Dio solare presso i Maya, perché un mese del  loro calendario era composto da 20 giorni

È nella testa, che avviene l'illuminazione.

E l'illuminazione si ottiene nella perfezione dell'equilibrio degli opposti.

Infatti negli Arcani Maggiori questo Sacro Archetipo è rappresentato dal Giudizio, il saper discernere con consapevolezza e giudizio. 

Non solo, ma il 20 è anche il valore ghematrico del Decimo Sacro Archetipo Ebraico Yod, prima lettera del tetragramma divino YHWH o trigramma YHW, presentissimo qui in Sardegna. 

Un modo per rendere tangibile nella materia, la presenza del Divino. 

Chi ha deposto quelle venti spade, erano sicuramente degli uomini illuminati, degli Iniziati, se sono stati capaci di costruire un'Opera d'arte così simbolica e perfetta nelle proporzioni e nella simbologia.

Una simbologia di trasformazione, di rinascita simbolica, di viaggio attraverso la via Lattea. 

Infatti la Runa che è legata al ventesimo archetipo, è la Runa Raido, che significa "viaggio, trasformazione, evoluzione". 

E noi, dopo cinque secoli e mezzo, viaggiamo con loro, attraverso loro, e le meraviglie che ci hanno lasciato, ricche di simbologie e di messaggi da civiltà davvero evoluta, della quale erano fieri rappresentanti 


Tiziana Fenu 


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https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/simbologia-menat.html


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Mi trovate anche in questo sito inglese 


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La Fonte Sacra "Su Tempiesu
















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