Giovedì 31 agosto 2023, si manifesta il fenomeno della Luna Blu, la Superluna piena, in Pesci, da non confondere con la Tredicesima Luna.
La Tredicesima Luna viene chiamata anche Luna senza nome, poiché si verifica un'anomalia dovuta alle differenze tra anno solare( con 365 giorni) e anno lunare( con 354 giorni), con uno scarto di 11 giorni tra i due cicli, solare e lunare, che, nell'arco di tre anni( la tredicesima Luna, infatti, si verifica in media ogni tre anni) va come a formare un mese a sé, in cui i due cicli, grazie alla doppia un'azione all'interno di esso, si riallineano.
La Tredicesima Luna va da un novilunio all'altro, e si verifica sette volte ogni 19 anni, e si manifesta nell'anno solare successivo a quello in cui si sono manifestati 13 pleniluni.
È la base del calendario ebraico, e la tredicesima Luna, va a far coincidere, con il suo ciclo di 19 anni, 2 ore e 5 minuti, il ciclo solare, con quello lunare.
Questo ciclo viene chiamato ciclo di Metone, astronomo e matematico greco, risalente al V sec. aC, già usato in Mesopotamia.
Al termine di questi 19 anni, si otterrebbe una perfetta sincronia tra i moti della Luna e del Sole: le medesime date corrisponderebbero alle stesse fasi lunari. Per giungere a questa sincronia, occorre però operare una serie di embolismi, ovvero di intercalazioni che avvengono sette volte entro un ciclo di 19 anni , come ho già scritto
Invece la Luna Blu, che non è una lunazione, va da un plenilunio all'altro, poiché è la seconda luna piena (di cui la prima a inizio mese), all'interno dello stesso mese, e può cadere soltanto in febbraio, maggio, agosto e novembre, cioè un mese prima dell'equinozio o del solstizio.
Si considera la tredicesima luna in base ai segni zodiacali: ossia la seconda luna piena quando il sole si trova nello stesso segno zodiacale della prima.
Ma in agosto, abbiamo avuto la prima luna piena, il primo agosto, con il Sole sotto il segno del Leone, e Luna in Acquario, mentre questa del 31, ha il sole sotto il segno della Vergine, ed è in Pesci.
Detto questo, ripropongo il mio scritto riguardo l'altare delle Tredici Lune che si trova vicino all'altare di Santo Stefano a Oschiri, di cui ho già approfondito la simbologia, secondo il mio personale sentire( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/altare-di-oschiri.html?m=0)
Un altare profondamente simbolico, di trasmutazione e di rinascita, come tutta la koine' concettuale e simbolica, che fa da filo conduttore tra i nostri nuraghi, tra le nostre Domus de Janas, tra le nostre Tombe dei Giganti, e tra i nostri Pozzi Sacri.
L'elemento in comune, è sempre quello, rinascita, trasmutazione, fecondazione, vita e morte, cicli lunari e solari, altamente simbolici, riflessi nei naturali cicli umani.
Le simbologie a confronto, in questo mio scritto, sono quelle tra il pozzo sacro di Santa Cristina, di cui ho approfondito svariate volte, e questo altare di Oschiri, con tredici coppelle, che ho chiamato altare delle "tredici lune".
Le tredici coppelle intorno a una centrale, presente nel sito archeologico rupestre dell'altare di Santo Stefano, a Oschiri, in provincia di Sassari, e il pozzo di Santa Cristina.
Entrambi sono legati ai calendari lunari.
Un confronto tra la simbologia delle 13 coppelle, che rimandano alla tredicesima luna, e ai cicli lunari osservati e poi resi manifesti, da quello che viene definito un'osservatorio lunare, cioè il pozzo di Santa Cristina.
Entrambi hanno qualcosa in comune
La Tredicesima Luna.
Ora, non sappiamo esattamente se la tredicesima coppelle, sia riferita ad una tredicesima Luna, o ad una Luna Blu, ma prendiamo in considerazione il concetto generico di una doppia lunazione
Ma procediamo con ordine.
Il calendario attualmente vigente, è quello gregoriano. Un calendario solare entrato in vigore nel 1582.
Ma, ancora maggiormente preciso del calendario solare gregoriano, è quello tropico, che è sempre un calendario solare, ma che va dal solstizio di inverno, in un anno, fino a quello dell'anno successivo.
Questo calendario conta fino a 12 lune piene in un anno (3 per ogni stagione), e ogni volta ogni tre anni circa, il calendario tropico conta 13 lune piene in un anno, cosicché una stagione può avere anche 4 lune piene invece che tre.
Ma non sono esattamente 13 lune in un anno.
Sono esattamente 12,268.
Questo scarto di 0,268 lunazioni porta al fenomeno della tredicesima luna solo 7 volte ogni 19 anni, cioè quando la somma delle frazioni di lunazione annuale, diventa un' intero, circa ogni 2,7 anni.
Questo fenomeno viene ancora calcolato come la terza luna di una stragione che ne conta quattro.
Un fatto che viene ritenuto altamente propiziatorio.
I mesi sinodici non si riferiscono alle lune piene, ma alle lune nuove, perché una lunazione comprende il periodo da una luna piena all'altra.
Quindi abbiamo un anno lunare, distribuito in 12 lunazioni e un terzo(1/3), che è un fenomeno ciclico, e inizia dalla prima luna nuova del mese di marzo, dalla Primavera
Si continua per 12 lunazioni di 29 giorni ciascuno, fino ad arrivare alla luna nuova dell'anno successivo, sempre a marzo.
Il tutto, discostato dall'anno solare calendariale, ma allineato invece con le stagioni
Quindi 12 lunazioni certe in un anno, e una volta ogni due anni e 7 mesi, una tredicesima lunazione, la luna detta "Intrusa", che rimette le cose a posto.
Le lunazioni cadono sempre a cavallo di due mesi, come i segni zodiacali
Quindi con due lune nuove (di cui la seconda, la tredicesima, sarà la luna dello scrigno) o due lune piene(di cui la seconda, sarà la luna intrusa), possiamo avere certezza della tredicesima Luna.
E, cosa assolutamente straordinaria, anche il pozzo di Santa Cristina a Paulilatino, racconta di questa straordinaria geometria lunare legata alla Tredicesima Luna.
Poiché quasi ogni 19 anni, anche qui, si osserva una precisa astronomia lunare.
Cioè, si osserva che la linea passante tra il nord della base della cupola e il foro apicale (l’oculus) risulta inclinata rispetto alla verticale, secondo un angolo che caratterizza il punto in cui la luna stessa attraversa il meridiano durante il cosiddetto lunistizio maggiore settentrionale.
Che è il momento astronomico in cui la luna raggiunge il punto più alto del suo ciclo (la massima declinazione, in termini tecnici), che dura circa 18,6 anni.
Oltre all'altro fenomeno per il quale, nei mesi di settembre (dal 21 al 23 alle ore 12.00) e di marzo (dal 18 al 21 alle ore 11.00), in occasione degli equinozi, il sole illumina perfettamente il fondo del pozzo di Santa Cristina, penetrando attraverso il vano scale e riflettendosi poi sull’acqua.
Il sole, con i suoi raggi, si riflette sull’acqua del pozzo. In questa circostanza l’osservatore, negli ultimi 6 scalini interni, può vedere la propria ombra riflessa sull’acqua e proiettata capovolta sulla parete della camera a tholos di fronte.
Cioè, praticamente, sia le tredici coppelle dell'altare di Santo Stefano a Oschiri, considerando quella doppia, sulla prima della serie, intorno a quella più grande centrale, che la disposizione del pozzo di Santa Cristina, da (osservatorio lunare), rilevano lo stesso periodo di tempo, il periodo della tredicesima Luna.
Uno, inciso sulla pietra, nell'altare di Oschiri.
Uno, "inciso" nell'acqua, nel pozzo di Santa Cristina.
Infatti ogni 18 anni e 6 mesi, quando la luna raggiunge la sua altezza massima, la sua luce attraversa l’apertura sulla sommità del pozzo, riflettendosi sull'acqua.
Questo fenomeno ha un' alto valore sacrale, poiché stiamo parlando dei Riti Sacri di Esbat, quelli legati alla tredicesima luna, poiché l'acqua di luna, benedetta da queste lunazioni, durante questi Esbat, sono estremamente carichi energeticamente, sia per le divinazione, che per gli incantesimi.
La Tredicesima luna è collegata al mondo degli spiriti, ai reami dell'oltretomba, agli antenati.
È una luna oscura, che porta in sé estrema energia alchemica, trasformativa.
Vengono richiamate, in queste lune, gli spiriti delle Antiche Madri, come le banshees, in alcune culture, quelle che sono in contatto con il mondo dei morti, e la pietra più usata in genere, è l'ossidiana.
Mi viene in mente il rito dello specchio di ossidiana presso la cultura tolteca.
Il rito di iniziazione, di divinazione per le curandere, alle quali viene fatto il Dono di vedere attraverso lo specchio di Ossidiana, attraverso l'oscurità della sua pietra, e di poter fare delle divinazioni, o riuscire vedere il passato attraverso esso.
È una luna nella quale si deve morire a se stessi, e rinascere nel grembo della madre, nelle acque uterine del pozzo sacro.
24 gradini per scendere e 12 superiori, pur se impraticabili, ma simbolici, per risalire, nel pozzo di Santa Cristina.
Si entra da uomini, imperfetti, ci si depura, e si rinasce.
Se ne esce alchemizzati, trasformati, alleggeriti, divinizzati, e si risalgono i 12 gradini verso il Divino, che in riduzione teosofia diventano il "3", la Sacra Triade Creativa, l'uomo solare, capace di creare alchemicamente.
Immagino la potenza del riflesso di questa tredicesima luna, celebrata durante l'Esbat, con il suo riflesso argenteo, in tutta la sua potenza, che illumina e benedice l'acqua nel pozzo
La volta ogivale del pozzo è alta 7 metri
Sette, sono le volte nelle quali, nell'arco di questi quasi 19 anni, si creano 13 lune piene in un anno.
Il tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico è la Mem, una delle tre Lettere Madri, che indica le ancestrali Acque creatrici, amniotiche.
Le acque mnemoniche, della memoria, degli Antenati. Qui in Sardegna il culto delle acque è di prioritaria importanza.
L'Archetipo Mem è legato anche al concetto di Morte (Arcano Maggiore XIII).
Acqua come simbolo di vita e di morte, di trasmutazione, di nascita e rinascita continua
Niente è lasciato al caso, nella Sacra Geometria dell'Antica Civiltà Sarda.
Avevo già scritto, in un mio precedente post, proprio sul pozzo di Santa Cristina, come questo, sia perfettamente inscrivibile, nella sua planimetria, all'interno della Sacra Vesica Piscis.
Una simile struttura, che gioca anche su particolari Ierofanie all'interno, in particolari momenti , con estrema precisione di calcoli astronomici che poi si riflettono, appunto nei riflessi della stessa luna nell'acqua della cisterna, e nella tholos come riflesso di sé stessi, che non può che essere stata edificata seguendo i parametri della Geometria Sacra, della Sezione Aurea.
Perché Sacro è ciò che comunica.
La superficie dell'acqua, circolare, come uno specchio di ossidiana, nel quale uno vede riflesso se stesso e ciò che è stato, quando si immerge dentro per la purificazione, nel passato di ciò che è stato.
E sulla parete della Tholos, ancora, come uno specchio di ossidiana, quando dopo la purificazione lunare, si viene baciati dal sole, dal fuoco, e si vede la propria immagine riflessa, capovolta, come una rinascita, stavolta solare( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/ombra-capovolta-santa-cristina.html?m=0)
Perché si rinasce, si viene alla luce, con la notte e con il giorno.
Con la luna e con il sole.
Nel grembo buio delle acque amniotiche della cisterna circolare del pozzo, e attraverso il sole che ci mostra un riflesso di noi, come potremo essere, una volta purificati dall'acqua, da Madre Acqua, e dal Sole, dal Padre Cosmico, divinizzati con il Fuoco.
Perché si nasce, si rinasce, attraverso l'Acqua e il Fuoco.
Nell'altare di Oschiri, sempre tredicesima lunazione, al suo massimo splendore, e forse la coppella grande centrale indica la luna piena nella sua massima luminosità, nella sua massima energia.
Ma molto più probabilmente il sole.
Fuoco e acqua per purificare e rinascere.
Immagino queste coppelle, usate per celebrare degli antichi riti di divinazione con l'acqua, con il riflesso della luna sull'acqua. E poi del sole
Riti che avevano entrambi gli elementi, come nel Pozzo di Santa Cristina.
Sole e Luna
Riti celebrati in luna piena, però, probabilmente.
Perché si celebra custoditi dalla magia della notte e si "sigilla" con il fuoco della luce solare, quando si rinasce a nuova vita.
Come il riflesso dell' immagine capovolta che rinasce, baciata e benedetta dal Sole.
Rivoltata, rinnovata.
Un calendario Sacro, quello delle Tredici Lune. È lo Tzolkin, il Sincronario Maya Galattico, che mi appassiona da sempre, perché rivela le energie presenti nel giorno della nostra nascita, e come queste si armonizzino tra loro, secondo il ritmo della nostra Anima, dove il tempo è arte.
Io nel Sincronario Maya sono un Kin 194, un Mago Bianco Cristallo, e come Guida ho l' energia dell' Allacciatore dei Mondi. Un profilo energetico, nel quale mi ritrovo totalmente
E pensare che gli Antichi Sardi celebrassero e onorassero queste Sacre Energie, mi fa venire i brividi.
Due località, Oschiri e Paulilatino, a 98,8 km di distanza.
Due strutture, pozzo di Santa Cristina e altare di Oschiri, che distano cronologicamente almeno due millenni.
1300 a. C., circa, per il pozzo di Santa Cristina, e III-IV mill. a.C.,per l'altare di Oschiri.
Una sacralità devozionale, custodita per mano femminile, come in altre civiltà, attraverso le donne, le Janas, dove lo studio delle lune, non riguardava solo la propria ciclicità femminile, l'alternarsi delle stagioni, dei cicli di caccia, di semina, ma anche, e soprattutto alla divinazione.
Al leggere, attraverso la materia, il denso, l'acqua, la luna, quel segno del Divino che noi abbiamo perso, ma che nelle antiche Civiltà era importante al punto tale da sublimare la stessa materia come veicolo del Divino.
Sulla simbologia del numero tredici ci sarebbe moltissimo da dire
Ma già il fatto che significhi morte, trasformazione e rinascita, è già simbolico di per sé.
Come la sua riduzione teosofica, 3+1, un "4", in una Ottava superiore.
"12+1", come numero dell' Iniziato ai Misteri
Come il tredicesimo segno, la tredicesima costellazione, l'Ofiuco, l'uomo che riesce a dominare il Serpente, la Conoscenza, la Sophia. Il mio reale segno di appartenenza, di cui noi abbiamo una splendida rappresentazione simbolica nel bronzetto dell'Ofiotauro, nel bronzetto di Nule( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/04/bronzetto-di-nule-ofiotauro.html?m=0)
Come Cristo, il "tredicesimo" Apostolo
Toth, Ermete Trismegisto..
Il re Artù, figlio del re Uther" Pendragon", "testa di drago", e di una Ygraine "oca/cigno" dell'Uovo Cosmico
Il re Artù e i suoi dodici cavalieri della Tavola Rotonda..
La tredicesima tribù di Israele, quella dei Dan.. Quella ribelle..
E molto altro..
Guardacaso il Tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico è proprio Mem, acqua, una delle tre lettere Madri, insieme ad Aleph, Padre Creatore e Shin, Fuoco.
Nascita, rinascita, che si identifica con la tredicesima Luna.
Simbologie che si ripetono nel tempo, con nomi e situazioni diverse, ma che riconducono ad un unico archetipo.
L' Alchimista di sé stesso
Trasformatori di piombo in oro.
Come lo erano gli Antichi Sardi.
Grandi trasmutatori energetici, che traevano energia dalla connessione profonda che avevano con le energie dei cicli della natura e del cosmo
E il pozzo di Santa Cristina, e le tredici coppelle dell'altare di Oschiri, ne sono testimonianza.
Unite da un segreto.
Il Sacro Segreto della Trasmutazione.
Tiziana Fenu
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Altare tredicesima Luna ampliato
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