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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, agosto 06, 2021

💛Il papiro sardo, su papperi.

 Delle immagini a confronto.

La Dea egizia Seshat(o Sashet, Sesheta, Safekh), il cui nome significa "scriba femminile" , era la Dea egizia della scrittura.

Notiamo come, sulla sua testa, si erge una piantina con 7 fronde. O un fiore con 7 petali.

Papiro forse(notare come in sardo, carta si dice "papperi", fonetica mente simile a "papiro"), ma pur sempre, composto da 7 elementi. 

Verosimilmente molto simile all'albero sradicato degli Arborea, il Desdicado, degli antichi Giudici del Giudicato di Arborea sardo,  con 7 Rami, che ricorda anche la Menorah, il candelabro ebraico, simbolo dei 7 pianeti più importanti, che si potevano osservare allineati in certi periodi equinoziali, come indica anche il nostro labirinto a 7 percorsi di Benetutti.

Se notiamo, sopra questo "alberello" egizio sopra la testa della Dea Seshat, vi è un simbolo, del tutto uguale alla piantina delle nostre Tombe dei Giganti in Sardegna.

Certo che è strano, vedere un simbolo, come questa piantina, che indica anche un percorso iniziatico attraverso i 7 chakra, che è molto simile, nella sua simbologia a "sette", al nostro albero arborense, simbolo del Giudicato di Arborea, il più importante, protagonista, attraverso Eleonora d'Arborea, di una Carta de Logu che resta in vigore 5 secoli, dal 14 aprile 1392 al 1827, scalzata  dal codice di Carlo Felice di Savoia, vicere' della Sardegna.

Giudicato di Arborea, scelto, tra i quattro(gli altri erano, di Torres, di Gallura, di Calari), per essere sede, a Cabras, dei Giganti di Mont'e Prama, i nostri Antichi Giudici e Architetti Divini, e se non ricordo male, devo averlo letto da qualche parte, solo i Giudici potevano portare le trecce lunghe, come i nostri Giganti di Mont'e Prama. 

Coloro che hanno il senso del "giusto", dell'equilibrio, della Giustizia. 

Che, proprio nel loro Giudicati, hanno visto nascere la prima stesura di leggi. 

La prima definizione ufficiale di società organizzata. 

E che ci fa una Dea egizia con due simboli che richiamano entrambi i nostri Antichi Giudici, i nostri Architetti divini? 

La correlazione c'è eccome, ed è spiazzante. 

La Dea Seshat era chiamata la signora delle Stelle. 

Gran parte dei monumenti dell'antico Egitto, sono legati ad una cerimonia iniziale,, dove il Faraone e una sacerdotessa rappresentante della Dea Seshat, svolgono il processo di misurazione, definendo i 4 angoli dei futuri templi e monumenti reali, per allinearli in direzione delle stelle

I "quattro angoli del tempio", concretizzati con figure specializzate come Architetti e Carpentieri che eseguivano le misurazioni. 

Una cerimonia che si chiamava Pedj Shes, a carattere cerimoniale e tecnico, e lei era lo scriba femminile della scrittura, dell'architettura. 

Una Dea con due simboli degli Architetti divini, fondatrice della Sacra Architettura, della Geometria Divina, come i nostri Giganti, che ha sopra il capo una sorta di tiara che rappresenta lo schema esatto di una tomba dei Giganti. 

Uno schema taurino/uterino, che richiama la simbologia del Toro e luna insieme, poiché le corna rivolte verso il basso indicano luna crescente. 

Troppe analogie per passare inosservate. 

I primordiali, ufficiali Architetti, potrebbero essere benissimo stati i nostri Antichi Sardi, rappresentati dai Giganti di Mont'e Prama. 

Ho espresso approfonditamente nei miei post, per quali motivi. 

Hanno come pettorina, anche quello che ho definito il "quadrato del Sinis", antenato del quadrato di Sator, che in termini architettonici, identificava le coordinate divine/terrestri, per la costruzione dei templi. 

Ed oggi, a conferma, trovo questi altri particolari. 

Gli Egizi non si sono inventati nulla, 

Hanno assorbito ciò era già presente nell'antica Civiltà Sarda e lo hanno fatto loro, edulcorandolo in magnificenza descrittiva, pittorica, lì dove, nella nostra civiltà, non è stata necessaria tanta ostentazione. 

Un altro tassello ancora, che combacia perfettamente con il resto della ricostruzione. 

Basta solo riportarla alla luce. 

Con pazienza e spirito di osservazione 


Tiziana Fenu 


©®Diritti intellettuali riservati 


Il papiro sardo


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Per approfondimenti


https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/il-progenitore-del-quadrato-di-sator-il.html


https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html


https://maldalchimia.blogspot.com/search?q=Mento








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