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venerdì, agosto 06, 2021

💛Il cubito reale sardo simbolo dei Giganti

 Il cubito reale simbolo dei 28 lunari Giganti di Mont'e Prama, Architetti Divini. 


Da un articolo di oggi di cui posto il link(https://sassarioggi.it/tula/sa-mandra-manna-nuraghe-antico-2-agosto-2021/) 

dove si dice che il Nuraghe più antico della Sardegna sarebbe quello de Sa Mandra Manna di Tula e risalirebbe al 1800 a.C., grazie alle analisi al radiocarbonio.

Io credo che i nuraghi siano molto più antichi. Ma è cmq sulla forma di questo nuraghe, che volevo porre l'attenzione. Un trilobato, come il Santu Antine di Torralba , il Nuraghe Losa di Abbasanta. 

Questo Nuraghe di Tula, in provincia di Sassari, al centro ha una conformazione circolare con tre giri di pietre. Chiaro riferimento al concetto della rinascita così basilare per l'Antica Civiltà Sarda.

"Nascita/morte/rinascita".

Il cerchio è la sezione circolare dell'uovo, che via via si restringe verso l'alto, come i nuraghi.

Quell'uovo cosmico che gli Egizi credevano galleggiasse  sulle acque oceaniche primordiali del Nun. I 7 oceani della materia. 

Con la scissione dell'uovo cosmico, si originano le 9 divinità primordiali, nove più una, Horus, figlio di Iside e Osiride.

Il numero 10 rappresentava la completezza, ma ciò che mi ha colpito, è che il dieci, nell'antica scrittura egizia, venisse rappresentato come un arco "molto alto", come la stele centinata delle tombe dei Giganti, nella nostra Sardegna.

E già questo mi fa pensare ad un qualcosa che nasce prima in Sardegna, e poi si sviluppa in Egitto.

La stessa collina primordiale originaria che si sviluppa nell'oceano primordiale, sulla cui sommita ha il  Benben, il catalizzatore di energia, lo sperma creativo di Atum Ra, su cui posava il Bennu, la Fenice( o forse era un fenicottero come ho avuto modo di approfondire), ha 7 livelli, che rappresentano i 7 stati della materia. Un richiamo forse anche ai 7 livelli del labirinto di Benetutti, che rappresenta anche le sfere celesti dei 7 pianeti allineati. 

È dalla sezione circolare dell'uovo cosmico, che poi stabilirono il. Parametro per le sacre Geometrie architettoniche.

Il cubito reale, in relazione alle lunghezze, che universalmente  è calcolato in 52,36 cm, si otteneva tracciando un esagono regolare all'interno di un cerchio di diametro di un metro. La lunghezza del suo lato ne determinava il cubito reale, che a sua volta, era diviso in 7 palmi.

Avevo già indicato l'importanza del simbolo esagonale nel mento del Gigante di Mont'e Prama. 

Lo avevo fatto sottolineando l'angolo a 60°di ognuno dei 6 triangoli all'interno dell'esagono.

Angolo a 60° che indica l'inclinazione dei raggi solari nel periodo equinoziale.

Oggi ne sottolineo la valenza come parametro Sacro di lunghezza, adottato anche dagli antichi Sardi, al punto da usarlo come simbolo distintivo nel mento del Gigante di Mont'e Prama. 

Un esagono perfettamente inscrivibile in un cerchio, come dentro un nuraghe, il primogenito, la collina creatrice, il Verbo del Divino, manifestato sulla terra. 

Il cubito è la sesta parte di questa circonferenza, che individua un perfetto triangolo equilatero,  simbolo di equilibrio e di armonia. 

Il cubito rappresenta la sesta parte di una circonferenza che ha per diametro un metro. 

Questo metro, a sua volta è suddiviso in 7 parti, cioè in 7 palmi, che imposta una suddivisione del tempo e dello spazio, settenaria. 

Ogni palmo è suddiviso in 4 pollici. 

Un cubito corrisponde a 28 pollici.


Ventotto, che corrisponde al numero dei Giganti di Mont'e Prama, 28 statue fino ad ora identificate, anche se ritrovati frammentati.

E se fossero davvero 28?

Il numero 28 rappresenta un ciclo lunare, un compimento. 

10 mesi di 28 giorni ciascuno per una gestazione, che corrispondono a 280 giorni. 

28 Giganti di Mont'e Prama che rappresentano un intero ciclo lunare, completo.

Perché sono Esseri Completi, realizzati, divinizzati. 

Infatti, la completezza del 28, in riduzione teosofica, è 2+8, quindi 10, e ritorniamo al geroglifico che rappresenta il 10, un arco alto, come la stele dell'esedra delle tombe dei Giganti, dedicata a Horus, al sole. 

Sole allo zenit, e sole che passa attraverso la porticina quadrata, femminea di Madre Terra, come quella delle Domus de Janas.

L'Horus che consente la rinascita, la resurrezione dopo la morte. 

Il compimento del viaggio, della gestazione, nel grembo lunare di Madre Terra. 

Alla luce di queste osservazioni, capite quanto siano meravigliosamente simbolici i Giganti di Mont'e Prama, Architetti divini, e loro stessi con proporzioni auree perfette, come abbiamo visto dai miei precedenti post. 

Hanno il logo, in sé, sul mento, affinché fosse visibile a tutti, e affinché tutti capissero che sono i Verbi del Divino in terra, con i loro parametri di Geometria Sacra, perfetti. 

Hanno il simbolo del cubito, dell'angolo a 60°. 

Parametri sacri, sui quali sono state edificate anche le Piramidi, e i nuraghi, secoli prima, ancora prima della piramide di Cheope, ne sono sicura, datata al 2560 a.C.circa.

I nostri nuraghi più belli, e più sacri sono i trilobati.

Guardate il Nuraghe Losa, il Santu Antine, sono triangoli equilateri perfetti..

Il trilobato, la forma primordiale di vita. 

Il triangolo equilatero, uno dei sei dell'esagono, la base dell'architettura divina, perfetta. 

La Matrice del cubito reale. 

Questa matrice esagonale, è anche la forma delle più perfette organizzazioni sociali che esistano al mondo.

È la forma delle cellette delle api, governate da una assoluta sinarchia. 

La sinarchia è un ipotetico sistema di governo gerarchico, nel quale si è ammessi, si permane o si esce esclusivamente in base alla propria conoscenza e alle proprie capacità o, più precisamente, in base ai propri meriti.

Le api fannullone, vengono "smammate" fuori dall'alveare, se non sono efficienti. 

Le cellette sono a base esagonale, la perfezione, con un'Ape Regina che coordina e guida, come nelle antiche società matriarcale, gilaniche. 

Abbiamo avuto una Carta se Logu promulgata da una stupenda Ape Regina, Eleonora d'Arborea, rimasta in vigore fino al 1848, per ben 5 secoli, fino a che non è entrato in vigore lo statuto di Carlo Alberto di Savoia, e le cose funzionavano, e anche bene. 

I nostri primi e più importanti nuraghi avevano il marchio dei Grandi Architetti divini, non si trattava solo di triangolo come emblema simbolico del trilobato, della triade divina, ma un vero e proprio Logo Sacro di riconoscimento, ancora prima, ne sono sicura che gli Egizi lo facessero loro, per la costruzione delle Piramidi


Tiziana Fenu 

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Il cubito reale sardo simbolo dei Giganti


Per approfondimenti

https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/i-custodi-della-memoria-del-trilobato.html





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