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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, febbraio 03, 2023

💙5/2/2023 Luna Piena in Leone

 Domenica 5/2/2023, abbiamo una Luna Piena in Leone, segno solare, maschile, che si accorda perfettamente a questa domenica dominata dall'energia del Sole.

Siamo sotto un'Archetipo 14 di Trasformazione, sotto l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Nun, e sotto l'energia dell'Arcano Maggiore XIV, la Temperanza.

La Nun e la Temperanza, esprimono entrambe il concetto di complementarietà degli Opposti, come nella Vesica Piscis (la Nun aveva la forma ogivale di un pesce, nel glifo originario). 

Il passaggio di Imbolc appena trascorso, ci ha infiammato di una nuova vitalità, creando una dimensione di trasparenza, con noi stessi, di intensa purificazione anche di pensieri ed emozioni.

Sono due passaggi estremamente importanti, questo di Imbolc, e della luna piena in Leone di Domenica.

Entrambi spingono a portare alla luce, ad esporre, a manifestare, anche ciò che appartiene ad una dimensione emozionale o mentale, vibrazionalmente più bassa.

Il sole cauterizza, ossigena, guarisce.

Ma bisogna avere il coraggio di stendere sotto il sole anche i nostri panni sporchi.

La nostra verità.

Come un panno disteso su una coltre di papaveri, che si impregna del loro colore, rosso come il sangue. 

Perché è il nostro sangue, ciò che stiamo mettendo in gioco. 

Ciò che dobbiamo esporre, come la nostra intima verità, anche se doloroso, se scomodo. 

Non dobbiamo portare alla luce, ciò che "accomodiamo" per farlo incastrare bene con il resto del mondo.

Magari non siamo facilmente incastrabili.

Il leone, alchemicamente, rappresenta due elementi, lo zolfo e l'oro.

Il punto più basso e il punto più alto, vibrazionalmente.

Anche foneticamente, hanno una comune origine, Teon( zolfo) e Teos ( Dio).

Il Leone che si sacrifica.

Che si rende Sacro.

Ma quanto siamo disposti ad immolare, non per raggiungere la luce, ma essere, in parte, nel nostro piccolo, quella piccola luce che rinasce a sé stessa, nel cuore, nel chakra del cuore, non nel mentale? 

Nessuna speculazione mentale.

Nessun interesse.

Solo la verità del cuore. 

Del cuor-aggio di essere se stessi.

È questo il senso del Leone verde alchemico, verde come il chakra del cuore, che si mangia lo stesso sole che lo ha nutrito.

Ha appreso, a livello mentale, superiore, adesso deve introiettare in sé nel chakra del cuore, questo sole, questa luce, questo fuoco.

Perché, se non spacchi il tuo esoscheletro, la luce non può né entrare, né uscire.

Può essere molto doloroso.

Se non si impara ad essere flessibili, disposti, accoglienti, athanor di trasformazione.

Fucina alchemica di continuo esperimento.

Esperimento che consente di esperire, di metterci in gioco, nella nostra più intima verità.

Con in mano il nostro cuor-aggio.

Esporre il proprio cuore al sole.

Disgregare ciò che lo stesso sole ha ricompattato, in un lavoro alchemico continuo, di morte e rinascita.

Dove si diventa ossimori di sé stessi.

Una cura omeopatica, dove veleno e antidoto si sovrappongono e si identificano, in quell'unica maestria che abbiamo imparato ad essere.

Nel "temperare" gli estremi dei nostri opposti, per trovare quel punto di equilibrio, che ci consenta, non di stare fermi, perché stando fermi, l'equilibrio si perde, come su una corda tesa, la corda tesa delle nostre tensioni, ma per trovare quel range di oscillazione giocoso e leggero, che ci permetta di surfare con maestria, senza venirne travolti, senza perdere il nostro baricentro. 

La nostra intima Verità.

Nella spontaneità, nell'azzardo, nel nostro essere Cuore.

Istinto.

Battito.

La Luna Crescente in Cancro, con la discesa nelle nostre emozioni più radicate, a livello amniotico e mnemonico, cellulare, non ha fatto altro, che preparare il terreno, come già ho anticipato nel post a riguardo, a quella Sacra Alleanza, a quell'incontro vero con noi stessi, con le nostre intime emozioni e sentimenti, declinati in tutte le sfumature.

In verità, sempre, e con il coraggio leonino. 

Per essere Noi stessi, sempre. 


Tiziana Fenu 

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5/2/2023 Luna Piena in Leone




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