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"È stato lanciato un appello per aiutare gli archeologi a risolvere l'enigma di una scoperta fatta in uno scavo nello Shropshire. Una pietra curiosamente contrassegnata, soprannominata Nessglyph - il geroglifico di Nesscliffe - ha sconcertato i migliori cervelloni dopo essere stata scoperta durante uno scavo a Nesscliffe Hill nell'estate del 2022. Ha una forma circolare a coppa ed è contrassegnato da linee rette scolpite con uno strumento di metallo, ed è stato trovato in un punto che era stato esplorato negli anni '50 ed è stato riempito. Paul Reilly, visiting fellow in archeologia presso l'Università di Southampton, e Gary Lock, professore emerito di archeologia presso l'Università di Oxford, sono tornati sul sito la scorsa estate per riprendere le esplorazioni iniziate nel 2019 e hanno scoperto una pietra di arenaria rossa insolitamente scolpita che li ha lasciati perplessi."
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Ho verificato l'angolatura delle "corna" di questo petroglifo, e corrisponde ad un angolo a 60°.
Avevo scritto, in svariati miei precedenti post, che l'angolo a 60°, diventa l'angolo portante della Geometria Sacra durante il Regno Egizio.
Una Geometria basata sul 6, ed era il risultato del sole equinoziale a Heliopolis, la città egizia più importante, riguardo il culto del sole, al trentesimo parallelo nord, con la sua ombra rapportata all'altezza, di 1:3, con un angolo di 60°, in riferimento all'obelisco di Atum Re, il prototipo di tutti gli obelischi-orologi-meridiane.
Su questo angolo a 60°, si è sviluppata poi la Geometria Sacra delle piramidi e anche della nostra civiltà, dei Giganti, che considero antecedente a quella egizia, e delle Dee Madri, come abbiamo visto, nell'ingresso quadrato delle Domus de Janas, le cui diagonali tracciano quattro triangoli a 60'°, o nella porticina quadrata nell'esedra delle tombe dei Giganti.
L'angolo a 60°, lo si trova anche nel simbolo esagonale nel mento del Gigante di Mont'e Prama ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html?m=0), come ho sempre sottolineato, e, se lo portano impresso degli Architetti Divini, come i nostri Giganti, grandissimi e precisi costruttori, che hanno sempre dato un' importanza fondamentale alle proporzioni auree, anche nei pozzi sacri ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-angolo-72-nel-pozzo-scristina.html?m=0), nelle proporzioni degli stessi Giganti di Mont'e Prama, nelle Dee Madri ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html?m=0), nei bronzetti ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/geometria-sacra-guerriero-teti.html?m=0), e in molto altro che ho approfondito come Geometria Sacra, significa che, costruttori, precisissimi, lo erano già da tanti secoli, prima degli Egizi con le loro piramidi
Non può essere un caso, che le corna indichino un'angolaziome a 60 °.
Il "corpo", tra l'altro, sembra una svastica solare.
Può essere quindi, un indicatore equinoziale, visto che il corpo fa riferimento alla svastica solare.
E, lo stesso schematismo, lo ritroviamo nel pugnaletto sardo.
Schematismo, che è anche tipico, dei nostri bronzetti, sempre con la mano destra sollevata, che aveva un preciso significato sciamanico, come avevo approfondito ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0).
Il doppio segno sulla destra di questo petroglifo, potrebbe essere una Dalet, che, come Archetipo Ebraico, significa "porta", ben conosciuto anche nella nostra Antica Civiltà, visto che è una delle due lettere, insieme alla Nun, che sono presenti nel simbolo della tribù dei Dan, e che, insieme, formano la parola Giudice, come ho scritto tante volte.
Un simbolo interessante, che mi riporta a simbologie a noi care, come anche la circolarità della coppella, che richiama i nostri Pozzi Sacri, i nuraghi.
Interessante, da approfondire, magari.
Può simboleggiare anche una figura di potere, che di solito vengono identificate identificate con il sole.. Quelle corna a 60°, sono troppo precise, ed indicano una proporzione equinoziale, che per antonomasia, significa equilibrio, simmetria, giusta proporzione tra buio e luce, tra notte e giorno.
Tra sole e luna
Tra le due polarità, maschile e femminile.
Tutte le rappresentazioni di potere, di umani "divinizzati", sin da periodi antichissimi, sono rappresentati, nella loro dimensione di potere, con due elementi speculari tenuti ognuno in una mano, a braccia tese.
Di solito sono due animali.
Serpenti, leoni.
Posizioni di potere, che riguardano anche il Femminino, come Inanna, Astarte, la Dea dei Serpenti minoica, la Tanit, giusto per citarne qualcuna.
È l'equilibrio delle due polarità, a consentire il potere.
La sinergia delle due nadi della kundalini, Ida e Pingala, femminile e maschile, che, agganciate ad un ambito più ampio, astrologico, visto il forte legame delle antiche civiltà, con le dinamiche astronomiche, in particolare quelle del Sole, fanno di che il "portatore", il "veicolo umano" di questo equilibrio sinergico, venga identificato proprio con il Sole.
Abbiamo l'esempio di tante Divinità, in ogni civiltà e periodo storico, ad essere identificate con il Sole.
Questa può essere una primordiale rappresentazione di un semidio solare, equinoziale, nel pieno del suo potere, magari sardo, visto che anche i nostri bronzetti Sardi riportano gli elmi cornuti, e, se così fosse, dal mio punto di vista, e, secondo la mia interpretazione, potrebbe essere antichissimo.
Tiziana Fenu
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