Oggi mercoledì 22/02/2023, inizia, con il mercoledì delle Ceneri, il periodo di Quaresima.
Siamo sotto l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Mem, il tredicesimo, con funzione fluidità, che indica il Sacro Femminino, la dimensione amniotica delle Acque Ancestrali, del Caos primordiale.
Il tredici è legato anche all'Arcano Maggiore XIII della Morte, in un mercoledì, mercuriale, di transizione, alchemico, con una Luna Crescente in Ariete, che segna l'inizio di un nuovo ciclo, dopo la luna Nuova in Pesci, del 20, appena trascorsa, e di cui io già approfondito.
Un Mercoledì delle Ceneri che si celebra sotto una lunazione in un segno di Fuoco, per ridurre, metaforicamente, in cenere, per far morire, come nell'Arcano Maggiore della Morte, ciò che non serve a questo periodo di intensa purificazione.
E ciò avviene proprio sotto un segno di Fuoco, l'Ariete, che è contrassegnato da quella figura alchemica e simbolica dell'Eroe che deve affrontare le sue prove, le sue sfide.
Eroe inteso come portatore dell'energia ierogamica, della sinergia degli Opposti. Perché solo un Eroe in equilibrio con le sue energie complementari, può essere in grado, non solo di affrontare le prove, ma di superarle.
E, proprio il mercoledì mercuriale, custode dell'energia alchemica e trasformativa del caduceo di Mercurio, con le due energie della Kundalini che si armonizzano tra loro, fa da spalla energetica a questa giornata di oggi, che sembra orchestrata alla perfezione, in una combinazione perfetta di numeri, Archetipi, Arcani Maggiori, segni zodiacali e simboli alchemici, come il Mercurio.
Tra l'altro, il Mercurio, alchemicamente, è simbolo del Femminino, perché è il Custode delle due polarità.
E chi, meglio dell'Archetipo Mem, il tredicesimo, con la sua dimensione di grande grembo cosmico, amniotico, può rappresentare questo Mercurio di trasformazione, di morte e rinascita come nell'Arcano Maggiore XIII?
C'era già il sentore di un forte cambiamento, almeno nella nostra reattività verso l'esterno, già dalla Luna Nuova in Pesci, il 20, che, come ho già scritto, rappresenta "l'acqua del fuoco", a livello esoterico, e che ci sta preparando a quel periodo di purificazione, che passa attraverso la Luna Piena in Vergine, del 7 marzo, verso l'equinozio di primavera, il 20 marzo, con una Luna calante, nuovamente in Pesci, prima della Santa Pasqua, il 9 aprile, tra Scorpione e Sagittario. Tra acqua e fuoco, quindi, per restare il linea con "l'acqua di fuoco", dei Pesci.
"Acqua di fuoco", così come l'energia mercuriale, che ha in sé, i due elementi complementari.
Strani rimandi, che danno pensare ad un intenso periodo in cui si richiede equilibrio, capacità, discernimento, all'interno di una quarantena spirituale, che è una vera e propria quarantena iniziatica.
Infatti, il numero 40, compare spesso nella tradizione esoterica mediterranea, in relazione alla grande opera di rigenerazione iniziatica, con un numero 40 fortemente simbolico.
Una dimensione di restrizione, di morte apparente, di "oscurità", per arrivare alla condizione opposta.
Dalla Morte, alla rinascita, alla resurrezione.
In ebraico, 40, si dice "arbaim", che significa moltitudine, grandezza, compiutezza, mentre nell'antico egizio, "ab", significa luna.
Quindi il numero 40, il 4, era legato ai cicli lunari, al Femminino, e anche a Madre Terra, rappresentata proprio dal numero 4, con i suoi 4 punti cardinali, i suoi 4 elementi, le sue 4 stagioni, che anticamente, seguendo il calendario lunare, erano composte da 4 mesi.
Il 40 esprime la totalità di un periodo, di un periodo intenso di Morte e rinascita che si inaugura proprio nel grembo della Madre.
Della Mater.
Che è Materia.
Che è Memoria ( Mem/memoria).
Tutto ciò è funzionale alla rinascita.
Morte/inizio/iniziazione.
La Mem è indicata, in ghematria, guardacaso, proprio dal numero 40.
Il diluvio universale, durò 40 giorni.
Appena terminò, uscì dall'Arca, il corvo, per non farsi più rivedere, seguito, subito dopo, dalla colomba, dall'apparizione del sole, e dai colori dell'arcobaleno.
Sono i colori della Grande Opera alchemica, Nigredo, Albedo, Rubedo.
Si impara, attraverso le prove, e si vede la misura ( archetipo 12, Lamed) del nostro valore, attraverso una morte e resurrezione continua.
La Mem, lava, discioglie, fa fluire, e porta con sé anche le memorie.
Questo, significa anche karma, ferite.
Che devono emergere, per essere depurate, ridotte in cenere, alchemizzate.
La cenere, paradossalmente, è ciò che sbianca i tessuti. Si usava la cenere, anticamente, per lavare e sbiancare i tessuti, e alchemicamente, porta in sé, il concetto di pulizia e depurazione.
Questo mercoledì delle ceneri in Ariete è molto più che simbolico.
Il simbolo zodiacale dell'Ariete, è stato usato dagli alchimisti, in passato, per indicare lo zolfo, molto igneo e infiammabile, ma, lo stesso zolfo, in greco, si esprime con la parola "theion", che significa anche divino.
Un Ariete, quindi, igneo e divino, che simboleggia, al contempo, l'essenza dell'Agnello pasquale.
Mem, tredicesima lettera dell'alfabeto ebraico e Ariete, in un certo senso, tredicesimo segno, del ciclo che segue ai dodici segni.
Mem, acqua.
Ariete, fuoco.
Acqua e fuoco insieme, per l'inizio di un nuovo importante ciclo alchemico, che ingloba in sé anche l'importante passaggio equinoziale, che ci vuole con i nostri opposti armonizzati, in equilibrio, per fiorire, per germogliare, per esplodere di profumi e colori, con Giove e Venere, in congiunzione con la Luna, proprio stasera.
Soluzione, solvere, e risolvere, coagulare.
Un periodo che chiede di ri-solvere, e risolutezza, senza mezze misure.
Centratura.
La Cenere catarchica.
Ci aspetta tanto lavoro, come sempre.
Ma ci trova ogni volta, un po più pronti.
Con immensa e profonda gratitudine, perché anche stavolta, in questo passaggio, la perfezione degli accordi, è tale, da farci sentire parte di un'unica, meravigliosa melodia, per chi sa ascoltare con il cuore, con il sentire, e con tutto ciò che di divino, è già in noi.
Tiziana Fenu
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