Antico manufatto Dogon, la Tribù del Mali, che rappresenta il sole.
Così dice la Didascalia, ma non ho trovato niente altro a riguardo
Secondo me, invece, rappresenta un calendario lunisolare, come le nostre pintadere sarde.
Ho già avuto modo di parlare dei Dogon, e ho sempre trovato corrispondenze con la nostra Antica Civiltà Sarda.
Ci sono 8 sezioni, anche se una, risulta vuota. Forse è stato smarrito l'elemento decorativo.
Sono comunque 8 sezioni.
Il numero 8 è legato al Femminino, a Venere, che nel suo percorso pentacolare in cielo, impiega 8 anni per compiere l'intero tragitto.
È un numero che collega cielo e terra, il numero dell'infinito, ma ha anche una valenza cosmogonica che ha le radici nelle 4 coppie semidivine, nell'ogdoade, che diedero inizio all'umanità.
Le nostre pintadere sarde, sono dei calendari, dei marcatori lunisolari, ne ho parlato più volte( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/pintadera.html?m=0)
Ne abbiamo un antico esempio nel concio di trachite del nuraghe di Nordule ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/simbologia-dei-conci-di-trachite-del.html?m=0), in cui vi sono più pintadere con 8 sezioni.
Sono le sezioni che traguardano solstizi ed equinozi.
Una simbologia, quella delle 8 sezioni, e quindi, della stella a 8 punte, che rimanda anche al Femminino, perché l'alternarsi degli equinozi e dei solstizi, è una dinamica della ruota del tempo, di Cronos, di Saturno, che rappresenta il Femminino, il Sole dietro il Sole, con la sua ciclicità.
Stella a 8 punte, simbolo antichissimo del Femminino, dell'ottagono delle fonti battesimali, simbolo delle antiche e potenti Dee, come Astarte, Ishtar, Inanna, che ritroviamo in tempi più recenti anche in Moneta ritrovata nell'area archeologica di Mont'e Prama con stella a 8 punte sul Toro, e Sardus Pater.
Simbologia, rimasta presentissima, nella nostra tradizione sarda, anche nei nostri stupendi rosari sardi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/la-simbologia-della-stella-otto-punte.html?m=0)
Le pintadere marcano sicuramente il ciclo lunisolare, così come è ben evidente nella pintadera del nuraghe Nuracraba( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/12/pintadera-nuraghe-nuracraba.html?m=0), e anche questo manufatto Dogon, è un marcatore lunisolare.
Oltre le 8 sezioni, sono presenti 7 moduli, con 7 semicerchi concentrici ciascuno, che indicano i 7 giorni delle fasi lunari.
A suddividere le 8 sezioni, 8 raggi, intrecciati come se fossero trecce.
Come potete notare, il verso delle trecce, è alternato nelle due direzioni opposte, verso l'alto e verso il basso, e, simbolicamente, corrispondono alla sinergia del Fuoco( rappresentato con un triangolo con il vertice verso l'alto) e dell'acqua, rappresentata con un triangolo con il vertice verso il basso.
Questa stessa simbologia delle trecce intrecciate nelle due direzioni opposte, è la stessa che abbiamo nel nostro bronzetto sardo di Vulci, e nelle trecce dei nostri Giganti di Mont'e Prama ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/simbologia-delle-trecce-nel-bronzetto.html?m=0)
Una simbologia che rappresenta la sinergia delle due polarità, sole e luna, fuoco e acqua, maschile e femminile, atte alla creazione sinergica, che si manifestano in esseri divinizzati come il nostro sciamano di Vulci, o il nostro Gigante di Mont'e Prama.
Degli esseri androgini, degli emissari Divini, che hanno le due polarità in equilibrio, e sappiamo bene quanto la tradizione delle treccine sia diffusa nei popoli africani, ma in questo caso, è sottolineata proprio la direzione inversa, consona al suo straordinario simbolismo lunisolare.
Un manufatto straordinario, ricco di simbologia
Tiziana Fenu
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