Situla biansata, dalla necropoli di Simbirizzi, Quartu Sant'Elena provincia di Cagliari( 3° millennio a.C. )esposta al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
La situla per definizione, dal latino "sitŭla " «secchio», è un tipo di vaso metallico, usata come ossuario, a corpo tronco-conico stretto in basso con spalla arrotondata o a spigolo, provvisto o no di manico, che compare come vaso sacrale nelle civiltà egiziana, cretese, etrusca e anche romana.
E se invece, l'origine fosse sarda?.
La radice del nome "situla", "situ-", è uguale ad un nostro modo di dire sardo, specialmente per scacciare via qualcosa o qualcuno
Ho srmpre sentito dire ( in cagliaritano e campidanese), "situ, via" questa espressione, per allontanare qualcosa.
Non ne ho mai capito il senso.
Se però pensiamo, che la situla in sé, specialmente se decorata con simbolismi, ha un forte valore apotropauco, essendo un ossuario, di protezione, del defunto, e nel contempo, di allontanamento degli Spiriti maligni, è chiaro, che già nella parola "situla/situ-", vi è il simbolismo, legato a questa esortazione fonetica, dello scacciare via gli elementi disturbanti.
Nella decorazione di questa situla, vediamo tre moduli di bande orizzontali
La prima e l'ultima, hanno 6 moduli.
Quella centrale, 7
19 moduli in tutto.
Il 19 è il numero del sole, del Fiore della vita completo, con le sue 19 circonferenze, come quello, antichissimo, che si trova nel tempio di Osiride ad Abydos.
Quindi un chiaro riferimento al Sole, alla Rinasciye dopo la morte, anche se, il modulo centrale, a 7 bande, enfatizza l'emento lunare, il ciclo lunare scandito in 7 giorni.
Perché è sempre necessaria la sinergia di Padre Sole e Madre Luna, per la nascita, rinascita.
I moduli vertici in basso, invece, sono moduli "a 4".
La rinascita avviene nel grembo di Madre Terra, simboleggiata proprio dal numero 4
Il motivo a "zig zag", è formato da due moduli insieme, perfettamente consono alla simbologia della sinergia del maschile e del femminile, funzionali alla nascita e rinascita, koine' concettuale e simbolica, sempre presente nella nostra Antica Civiltà Sarda.
Tra l'altro, il motivo a zig zag, decodificato come elemento Acqua, quindi elemento amniotico di vita, ha in sé una doppia valenza
La M della Mem, tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico, le acque primordiali cosmiche, e la W del ventunesimo Archetipo Shin, che indica l'elemento Fuoco.
Quindi, anche in questo caso, sinergia di Acqua e Fuoco, atti alla creazione.
Un reperto bellissimo, raffinato, e, nella sua elegante semplicità, eppure, ricco di simbologia.
Tiziana Fenu
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