Cristo portatore del Fuoco purificato ("Io sono venuto a gettare il fuoco sulla terra " Lc 12, 49-53), sublimato poi, e purificato per mano di Giovanni, che lo battezza con un simbolico ritorno alla Madre, all'acqua ancestrale della memoria.
Il Giovanni Battista, esotericamente, è legato al Femminino, solstizio d'estate.
Giovanni Battista, decapitato dalla lussuriosa Salome, era in verità la reincarnazione vivente di Elia, il Profeta dell'Onnipotente, massimo simbolo solare.
Segno del Cancro, Acqua, elemento Femminino.
Nel Giovanni Battista, simbolicamente, si hanno, contemporaneamente sia l'iniziazione dell'acqua, con il battesimo, che con il fuoco, perché Giovanni deriva dall'ebraico caldeo "Io", che significa "colomba", e "Oannes", nome del Dio caldeo delle iniziazioni. Quindi Ioannes/Joannes, significa "colomba di fuoco
Battezza con l'acqua il Cristo, lo divinizza attraverso il grembo uterino.
Sarà poi, il Cristo, portatore delle due polarità, acqua e fuoco, a battezzare con il Fuoco " Io sono venuto a portare il Fuoco".
Giovanni
Giano
Tutte derivazioni di Jana, le nostre porte solstiziali delle Domus de Janas.
Quindi custode, San Giovanni, come Giano, come la Jana, delle porte solstiziali, della vita e della morte, di cui è custode il Femminino
Come ho scritto nel mio ultimo post, anche la decollazione/decapitazione del Giovanni Battista, ha un significato alchemico profondissimo.
Oltre ciò che ho già scritto, riguardo la simbologia di San Giovanni, mi viene una riflessione, in questo momento.
Il Giovanni Battista è stato decapitato per il capriccio di un Femminino, presentato, come è nel solito vizio del fare della Chiesa, in modo distorto.
Salomè è il simbolo della lussuria, della donna peccaminosa, cattiva, capricciosa.
Mentre invece, alchemicamente, la simbologia è ben diversa e molto più profonda, ma dovevano trovare il modo, anche stavolta, di svilire il Sacro Femminino, e ridurlo, come hanno sempre fatto, ad elemento negativo, castrante, peccaminoso e crudele ( basti pensare alle Moire, alle Erinni, a tutte le creature mostruose create dal Mascolino patriarcale, nel corso dei secoli).
La simbologia del Giovanni Battista viene relegata, in quanto intimamente legata al Sacro Femminino purificatore e guaritore, in modo dispregiativo, dalla chiesa, alla dimensione esoterica degli Antichi Templari, dei Rosacroce, ignorando che, a livello archetipale è proprio il Giovanni Battista, la chiave della Forma, della manifestazione del Cristo, perché è legato all'Archetipo del Femminino, visto che opera la nascita del Cristo, porta alla luce il Cristo, lo presenta al mondo, attraverso l'acqua, il battesimo amniotico, uterino, in cui il Cristo prende consapevolezza di sé.
Esotericamente, i Cavalieri Templari, sono legati ai tesori del Tempio di Salomone, che portarono via da Gerusalemme, verso la Scozia.
Tra questi tesori, vi era anche un "Rotolo di Rame" ( uno dei rotoli del Mar Morto), contenente informazioni genealogiche della discendenza di Gesù e Maria Maddalena e chiari riferimenti alla misteriosa eresia Giovannita, una corrente di pensiero gnostica per mezzo della quale i Templari potrebbero essere stati iniziati in Terra Santa, in quanto
la figura profetizzata per trovare la Città Santa del futuro, non è identificata con Gesù, ma con Giovanni Battista.
Un Messia descritto nella visione della Gerusalemme Celeste.
Ma dimentichiamo forse, che tutte le iniziazioni venivano eseguite per mano femminile.
Basti pensare alle Iniziazioni dei Misteri Isiaci, le invocazioni alle grandi Madri del passato, Astarte, Inanna, i Misteri eleusini, dedicati a Demetra e Kore, e alla loro simbologia solstiziale, di cui San Giovanni è la simbologia,
legato ai passaggi solstiziali, e molto altro.
Il Sacro Femminino Custode di Antica Sapienza.
Viene presentata una Salome' nuda, ubriaca di lussuria e passione, e danzante con la testa di San Giovanni Battista tra le sue braccia lascive davanti al re Erode
Una rappresentazione simbolica molto forte.
Una grande meretrice umana che danza davanti al mondo con la nostra testa terrena.
Un passaggio iniziatico intensissimo, in cui si deve sacrificare la Testa.
Oggi siamo proprio l'Archetipo Resh, il ventesimo, la Testa, in correlazione all'Arcano Maggiore XX drl Giudizio.
La testa deve subire una trasmutazione, affinché si manifesti la Corona( la Sephiroth collegata alla Resh), e abbia il potere di emettere Giudizio.
Giusto, sacro, equilibrato, dopo il percorso iniziatico attraverso la nostra Kundalini, metaforicamente rappresentata dalla Danza dei 7 veli di Salome', un percorso, all'apparenza più esteriore, alla profondità più intima, all'Essenza.
Proprio stamane ho postato un San Giovanni, in un dipinto di Leonardo da Vinci, con la simbologia della Kundalini.
( https://www.facebook.com/share/p/p9GhDSk8VVN9uijm/
https://maldalchimia.blogspot.com/2024/06/giovanni-battista.html?m=0)
Il passaggio attraverso la decapitazione è un momento di intensa trasmutazione, che può avvenire solo grazie all'energia femminile, che è Energia alchemica, mercuriale, per eccellenza
Passiamo attraverso la decapitazione di San Giovanni Battista ogni volta in una forma molto raffinata, poiché i sette serpenti passano in ordine successivo dalle vertebre del collo, attraverso i 7 centri energetici della Kundalini.
La decapitazione è necessaria e funzionale alla discesa del Sole nella dimensione dell'ombra.
Il sangue che viene versato, fertilizza e santifica questo momento, come nel sacrificio del Toro, da parte di Mitra, per ingravidare Madre Terra, di nuova fertilità, all'ingresso della primavera sotto il segno del Toro, che porta in sé, la sinergia del maschile e del femminile.
La decapitazione, come la perdita della testa dello spermatozoo, per fecondare, in questi mesi di declassamento del sole, silenziosamente, nel grembo di Madre Terra.
Una gestazione solitaria, silenziosa, fino ad arrivare alla nuova manifestazione del Sole, il Sol Invictus, il 24 dicembre, a cui segue, dopo i tre giorni in cui Johannes, come Joshua, come Jana, solstizia, esattamente come i tre giorni dopo il Solstizio, il festeggiamento di Giovanni Battista.
Sono i tre giorni alchemici, come quelli di Giona, nel ventre della Balena.
Tre come la simbologia alchemica del tre, presente nelle nostre Domus de Janas, che sono carene alchemiche di trasmutazione (https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/le-domus-de-janas-non-sono-capanne.html?m=0)
Dei grembi di pietra, gli athanor dell'afflato divino che si manifesta.
Questo passaggio alchemico verso la Rubedo, l'ultima fase della Grande Opera, rossa come il sangue, veicolo del Sacrificio e del rendere Sacro, avviene per opera di un Femminino, che deve calarsi nel ruolo del Femminino alle Ottave basse, perché la trasmutazione parte sempre dalla Materia
Salome'
Sal-ome
Sal-vezza
Sal-vatrice
Artefice del martirio e della salvezza dell'Anima del Giovanni Battista.
Iconografia misteriosa, su cu esistono molte varianti, un mito affrontato per secoli, dai più svariati artisti.
Una Salome' desiderata, che ammalia, seduttrice, ma che, a sua volta desidera.
Nonostante il percorso iniziatico attraverso la danza dei 7 veli, attraverso la musica, attraverso la sublimazione del Desiderio, alla fine ciò che rimane rivelatore, è la stessa fragilità di Salome'.
Nell'opera di Oscar Wilde, dice, guardando la testa decapitata di Giovanni, fino a baciarlo.
"Se mi avessi guardata, mi avresti amata»,
Se mi avessi guardata.
Se ti fossi soffermato a solstiziare nei miei stessi occhi, mi avresti amata.
Perché, una cosa è vedere, altro è guardare.
Il guardare, la voce, il sentire, il percepire il profumo..
È attraverso la testa, che si sublima la connessione, non solo carnale, ma anche spirituale.
È il sapore dell'amore, che ha anche il sapore del sangue, così come, ancora dice Wilde.
È la solita questione, dell'essere spirituali, dimenticandoci che siamo in una dimensione materica, densa, fatta di carne di sensi, di sangue.
Ho letto tanto su Salome, ed è talmente sfaccettata e complessa, così straordinariamente umana e misterica, che mi si erge dentro, come una cattedrale gotica dai mille segreti.
Si erge.
La sento con questa energia, e la sento intimamente simile.
Il nome Salome' deriva dal termine aramaico schaloma che significa "felice".
Ed è un nome, che è straordinariamente simile all'ebraico Shalom, che è usato come saluto di pace, di benessere, di abbondanza.
Mi viene da capovolgere la clessidra.
Di vedere le cose, la Salomè, da un'altra prospettiva.
Come sempre.
Quando si attraversano energie profonde e intense.
Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com
A fine testo, "Monologo finale di Salome" di Oskar Wilde. Trasposizione artistica di Carmelo Bene
https://youtu.be/84VhpxXvqNs?si=RyfPBg31O2tQsY-5
Come sempre le tue parole aprono strade di riflessione e di ricerca Grazie.
RispondiElimina