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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, marzo 25, 2022

💛Altare Santa Maria Navarrese

 Altare delle 11 coppelle a Santa Maria Navarrese, una frazione di Baunei in provincia di Nuoro.

Riproduce quasi sicuramente la costellazione del Pavone, che ha 11 stelle. Il Pavone è sempre stato considerato sacro,  in ogni civiltà, e sappiamo bene, quanto la nostra, sia legata alle pavoncelle, femminili, perché la nostra è una società matriarcale

Riguardo la simbologia del Pavone e della pavoncella, vi rimando alla lettura a riguardo

(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/mi-e-sempre-piaciuta-la-pavoncella_28.html) 

 Le coppelle, non sono semplici coppelle. All'interno presentano delle scanalature parallele, e concentriche, che, se viste con la coppelle piene di acqua, sembrano proprio gli occhi del piumaggio della coda del Pavone.

Si sa, che anticamente gli occhi e l'animo, puntavano al cielo, al divino. Tra l'altro, la costellazione del Pavone è quasi circolare, come potete vedere.

Fin dall'antichità, questa costellazione, era conosciuta come "cuore di Luce".

Teniamo presente che il Pavone rappresentava il Sole, quindi correlato al significato simbologico del "cuore di Luce" della costellazione.

Un altare votivo in onore del Sole, della Luce.

Il Pavone era sacro a Giunone, sposa di Giove, la più alta rappresentanza del Pantheon olimpico, quindi simbolo della divinità solare.

Giove, come il sole, e chi ha rappresentato il sole, i vari avatar, prima di lui, e Giunone, la controparte notturna, femminile, lunare.

Anche questo altare, come sempre, nell'antica civiltà sarda, rappresenta la sinergia degli opposti che si incontrano.

La forza del Sole, dell'occhio Mascolino di Ra, del Sole, del Pavone, che si manifesta solo attraverso il femminile, solo attraverso l'acqua contenuta nelle coppelle.

Solo così è possibile vedere l'occhio.

Un concetto antichissimo, questo, del Maschile che si può manifestare solo attraverso il femminile, che pur, tuttavia, è stato adottato anche dal cristianesimo, perché la colomba(quella colomba, che nelle antiche rappresentazioni cristiane, vediamo a testa in giù, con le ali aperte e una forma rotondeggiante, che somiglia moltissimo al capovolto della stele di Laconi), rappresenta lo Spirito Santo divino, che si manifesta attraverso una forma femminile(la Shekinah), attraverso un animale puro e sacro come la colomba.

Il numero 11, poi, ha uguale presenza fu energia maschile e femminile. È il numero dell'androgino, delle Fiamme, per eccellenza.

Un numero Maestro che indica le due polarità, ma non Adamo ed Eva, ma l'Adam e Lilith, la sua vera controparte animica, quella sapiente, esoterica, quella che rappresenta la sapienza del Serpente, lo stesso che la Vergine Maria, tiene, a protezione, con il tallone, con la parte più vulnerabile del corpo.

Ma di questo, parlerò domani, in occasione della festa della donna, su "Maldalchimia".

Pavone in inglese si dice peacock"

Sembra il nostro "pei 'a cocca", il piede ad oca, per indicare un piede "piatto", senza  arco plantare.

La regina di Saba, la grande iniziata, la madre della discendenza dei Falasha, gli Etiopi ebrei(o gli antichi Sardi della bandiera dei Quattro Morì?.. Abbiamo ancora qualche "falascia" di giunco, nella zona di Oristano, le antiche abitazioni dei pescatori), compagna del grande re Salomone, aveva un piede d'oca.

Simbolo di regalità, di discendenza iniziatica.

E il Pavone, e quindi anche la pavoncelle, simboleggiano questa discendenza regale, da sangue blu.

Le nostre pavoncelle sono come la colomba cristiana. La anticipano di secoli, di millenni.

Insufflano l'afflato divino attraverso il beccuccio, rappresentato con dei riccioli che fuoriescono, e sono quasi sempre difronte ad un albero della vita, perché rappresentano le due energie speculari ed opposte, della Kundalini, nell'incarnazione terrena dello spirito divino.

Infatti, geometricamente, il Sacro Archetipo Ebraico Kaf, l'undicesimo, con funzione "penetrante, è rappresentato da un Esagramma pentalfico.

Una stella a cinque punte(l'uomo divinizzato, come la Tanit, come l'uomo vitruviano), dentro una stella a sei punte, simbolo dell'Unione degli opposti, della Sartiglia, del simbolo esagonale sul mento del Gigante di Mont'e Prama, come ho sempre sottolineato.

Cinque più sei, fa undici.

Simboli legati tra loro, che hanno una continuità narrativa, nel raccontare della nostra Antica Civiltà Sarda, straordinaria..

È sempre tutto collegato, ed è straordinariamente bello.


Tiziana Fenu

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Altare S. Maria Navarrese












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