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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, marzo 25, 2022

💛Tomba di Ḫattuša e Tomba di Fonni

 Da un post di un gruppo, "Il Sondaggio" (https://www.facebook.com/groups/210974976999246/permalink/536735371089870/), che riporta questo post che parla della Camera dei geroglifici nell'antica città di ḪattuÅ¡a, che fu la capitale dell'impero ittita. 

Nelle Lettere di Amarna, che risalgono al XIV secolo a.C., gli Ittiti erano indicati dagli Egiziani come una delle maggiori potenze, insieme all’Assiria, a Mitanni e a Babilonia, e venivano trattati alla pari.

Nel corso del III millennio a.C., gli Hatti avevano istituito una città-stato in Hattusa. 

 "Vicino alla Cittadella Meridionale, nella parte orientale della Città Alta, due monumentali camere a cupola potrebbero essere parzialmente restaurate da grandi blocchi di calcare.

Camera 2 con rilievi sopravvissuti in ottime condizioni grazie alla coltre di terra sotto la quale giacevano protetti nel corso dei millenni.  Sulla parete di fondo c'è un dio del sole con un lungo mantello e pantofole arricciate sulla punta.  Identificato dal doppio sole alato posizionato sopra la sua testa, tiene nella mano sinistra un'asta ricurva e nella destra - come si addice a un donatore di vita - una versione alquanto modificata dell'ankh egiziano - l'emblema della vita.


 Il rilievo a sinistra rappresenta Shupiluliuma II, l'ultimo dei famosi Grandi Re di Hattusha e il sovrano responsabile della costruzione della camera.  È ritratto con la gonna corta del guerriero, una spada alla cintura e una lancia nella mano destra;  un fiocco è appeso sopra la sua spalla.  Ai suoi piedi si scorgono delle pantofole accartocciate all'altezza delle punte, e in testa porta il cappello a punta tipico delle divinità;  questo ha tre corna nella parte anteriore.  Davanti a lui ci sono il suo titolo e nome, iscritti nei geroglifici luviani.  Sembra che il Gran Re si sia fatto raffigurare come un dio anche se all'epoca era ancora vivo e attivo, come è confermato dalla parete di fronte.


 Abbiamo un'iscrizione di sei righe in geroglifici luviani cesellata nella parete di fronte.  (I geroglifici luviani sono un copione illustrato sviluppato in Anatolia; né linguisticamente né pittoricamente hanno a che fare con i geroglifici egizi).  Sebbene l'iscrizione non sia stata ancora completamente decifrata, l'essenza principale è chiara: il Gran Re Shupiluliuma riferisce che con la benedizione degli dei ha conquistato diverse terre, tra cui quella di Tarhuntassa, e che ha fondato nuove città e costruito  sacrifici agli dei in vari luoghi.  L'ultima frase menziona "una divina strada-terra".  D. Hawkins, specialista dei geroglifici luviani, accetta questa come l'iscrizione dedicatoria dell'edificio che afferma lo scopo della struttura, qui indicata come un passaggio che conduce nella terra, nel sottosuolo.  Quindi la camera avrebbe potuto essere un ingresso simbolico agli Inferi."

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Ora, guardate la notevole somiglianza con la nostra tomba dei Giganti. 

Il luogo, è quello delle tombe dei Giganti di Madau, a Fonni, in provincia di Nuoro, quattro sepolture con un orientamento a sud-est, ai piedi del passo "corr'e Boi" (così chiamato perché somiglia ad una testa di bue con le corna), disposte ad anfiteatro, e risalenti a 3500 anni fa, se non prima, sicuramente

Vi lascio il link di approfondimento, del mio post, a riguardo(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/07/il-gigante-nella-tomba-madau-di-fonni.html?m=0) 

Hanno anche lo stesso angolo a 72 °

"Rappresentare un Gigante come quelli di Mont'e Prama, in una forma ogivale a 72°, significa sottolinearne la valenza sacrale, come avevo già sottolineato sulla simbologia di questo angolo, presente in tutti gli ingressi dei Nuraghi, nella Sacra Geometria delle nostre Dee Madri, nel pozzo di Santa Cristina, che sono tutti indicatori di un linguaggio comune.

Sono tutti indicatori cosmici di questo avanzamento nella ruota celeste, sia del Sole equinoziale sull'orizzonte celeste, sia dell'orientamento dell'asse di rotazione della terra stessa.

L'angolo a 72° è un parametro Sacro, colonna portante di tutto l'enorme ingranaggio cosmico che fa muovere l'universo intorno a noi(72 sono gli anni necessari per lo spostamento di un grado precessionale durante la precessione degli equinozi, che dura 25772 anni, per un giro completo dell'asse di rotazione della terra sulla sfera celeste). https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html?m=0

Riportandolo come parametro angolare sulla terra, in queste costruzioni megalitiche, nella dimensione della materia(infatti lo ritroviamo nell'ingresso dei nuraghi e nel pozzo sacro di Santa Cristina, come ho scritto in svariati post

https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-angolo-72-nel-pozzo-scristina.html?m=0), è come se gli antichi Sardi, gli Antichi Architetti Divini, avessero portato un angolino di immortalità che consentisse loro di sentirsi parte attiva di questo ingranaggio, nel grembo stesso della creazione universale, unendo l'Umano e il Divino.

Per questo motivo hanno rappresentato a fine corridoio, proprio una creatura che rappresentasse la manifestazione immortale del Divino in terra: un Gigante di Mont'e Prama.

Giganti che rappresentano la manifestazione concreta  dell'immortalità, poiché rappresentano, il forte legame con la cintura di Orione, il portale dell'immortalità, rappresentata proprio dall'altezza della loro cintura, perfettamente coincidente con il centro della Sacra Geometria, sia nella Vesica Piscis, sia nella quadratura del cerchio."


Ittiri.. Ittiti...

Ittico..riferito al pesce, alla Vesica Piscis, Unione degli Opposti... 

Hattusa, la capitale dell'impero Ittita. 

La H  mercuriale, che indica equilibrio degli opposti. 

Ci sono sempre tracce da seguire, un po ovunque, sparse qua e là per il mondo, quando si tratta di Antica Civiltà Sarda e dei nostri formidabili uomini di mare, abili commercianti e costruttori.. 

Sono arrivati anche qui in Turchia.. La somiglianza tra le due strutture è notevolissima.. 

Ma di cosa ci stupiamo.. Ogni giorno se ne scopre una.. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

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Nelle prime due foto, la tomba nella città di Ḫattuša, nelle ultime due, la tomba dei Giganti Madau, a Fonni

Tomba di Ḫattuša e Tomba di Fonni








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