La H, la Tanit, la Chiave di lettura concettuale di tutta la nostra Antica Civiltà Sarda: l'unione degli Opposti, attraverso la quale il Logos si manifesta.
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SARDOA GRAMMATA. CHI LO HA SE LO TENGA. STRETTO STRETTO. IL SUO TITOLO OGGI VIAGGIA GRAZIE A 100.000 (CENTOMILA) VISUALIZZAZIONI .
Quando nel 2004, quasi 20 anni fa venne pubblicato il nostro volume 'Sardoa grammata' l'insieme degli argomenti ricevette una dura opposizione da parte dell'accademia, quella più reazionaria e incapace di andare oltre il proprio naso. Storici, archeologi, antropologi, linguisti, storici della religioni, epigrafisti misero subito la prua contro il libro ben consapevoli che, se solo una minima parte di quello che si sosteneva aveva ragione scientifica d'essere, la storia della cultura, soprattutto religiosa, della Sardegna antica era tutta da studiare e da rivedere. Alcuni furono presi dal panico tanto che, oltre che il boicottaggio continuo, architettarono contro il contenuto del libro un piano tendente a farci passare come dei visionari e addirittura degli studiosi presi in giro da falsari. In particolare il piano prevedeva due azioni: la prima era quella di far fuori il titolo di Sardoa Grammata con la dichiarazione 'erga omnes' che in Sardegna non erano presenti documenti 'sardi' ma solo iscrizioni delle delle popolazioni che man mano erano erano approdate in Sardegna. I sardi erano illetterati e basta. E mettevano il fasullo ma autorevole 'punto' accademico. La seconda, la più determinata, consisteva nel rendere ridicolo il sottotitolo di Sardoa Grammata che annunziava la scoperta in Sardegna della presenza di una divinità androgina unica, di origine semitica, con sembianze protocananaiche (luminose e fallico -taurine) di nome YHWH. Tutti sanno dell'impegno politico (persino 'partitico') di un certo Madau che stilando prefazioni al veleno (celebre quella del saggio 'Le torri di Atlantide) e lanciando crociate continue dalle pagine della Nuova Sardegna mi additava al mondo scientifico come un pazzo e una specie di falsario assieme. Tutti sanno ancora dell'impegno, non certo generoso, del mio dotto concittadino archeologo nel farmi passare, in un saggio pseudo scientifico (come ammesso poi dallo stesso studioso), come un bonaccione sprovveduto, ingenuamente preso in giro da frotte di falsari. Come tutti sanno ancora della lotta furibonda nei media con a capo un criminale anonimo, cecchino infallibile dei muretti a secco, ieri smascherato e oggi perseguito da tante procure. Ora, la domanda è questa: a cosa è servita tutta quella imponente negazione e il tentare giorno dopo giorno di farci apparire come studiosi inaffidabili, addirittura 'ambigui', al massimo teste colme di pure fantasie, creatori permanenti di miti? A nulla, proprio a nulla. A cosa è servito persino un annuncio al veleno di certa nostra 'damnatio memoriae' scritto in un noto libro 'scientifico' di un linguista che non aveva capito neanche lo ABC di quello che avevamo scritto? Non è servito proprio a nulla per il motivo che tantissime volte abbiamo detto e ripetuto sino alla nausea: che la storia avrebbe 'comunque' fatto il suo corso perchè sarebbero stati i documenti, le superbe fonti dirette, rinvenute a centinaia, della storia della Sardegna antica, a far piazza pulita di tutto l'indecente baccano posto in essere per cercare di nascondere la verità . La verità da noi annunziata nel 2004: che nella Sardegna dell'età del bronzo si scriveva (e benissimo: da maestri) e che i 'proprietari' di quella particolare scrittura erano YHWH 'giudice padre santo creatore' e i suoi figli semidei in terra ( i così detti 'Giganti' di Monte 'e Prama). Una verità scottante che oggi (guarda un po' che veloce 'damnatio' !) circola e viaggia spedita per il mondo con le ormai 100.000 visualizzazioni del video del Biglino. O forse non è così? Una dato scientifico sul quale prima o poi, resa ridicola la tattica estrema del silenzio, più di uno vorrà metterci il naso per riscrivere la storia della Sardegna, la storia d'Italia e la Storia dell'intero Mediterraneo. Sì, amici miei, tenetevelo caro, stretto stretto, il contestatissimo 'pessimo' libro sulle lettere alfabetiche dei sardi dell'età del bronzo e del ferro e sulla loro antichissima millenaria divinità reale che ora (incredibile dictu') si misura con quella meno antica e spesso del tutto farlocca di Israele.
Prof. Gigi Sanna docente, autore, esperto di ermeneutica
In all. uno dei numerosi documenti nuragici (coccio di Orani) con il nome scritto di YHWH
Maldalchimia.blogspot.com
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