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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, marzo 05, 2022

💛Orione/urina

 Ho scoperto, scrivendo un post nell'altra mia pagina, "Maldalchimia", che una delle versioni più diffuse riguardo l'origine del nome Orione è urina(alcune fonti parlano anche dell'origine accadica Uru-Anna che significa "luce del cielo", probabilmente perché il sorgere eliaco della costellazione era in coincidenza del solstizio d'estate). 

La versione più diffusa del mito racconta che in un luogo della Grecia, probabilmente nella Beozia, giunsero tre divinità in incognito, Giove, Mercurio e Nettuno, e vennero ospitati dal vecchio pastore Ireo, vedovo e senza figli, il quale li accolse generosamente, senza conoscerne l'identità. Appena ne venne a conoscenza decise di sacrificare per loro, in dono, un toro che aveva, e gli Dei, per tanta riconoscenza, decisero di esaudire il desiderio di Ireo, cioè quello di diventare padre, senza tradire la moglie, che era morta.

Allora gli Dei, urinarono sulla pelle del toro, la sepellirono sotto terra e nove mesi dopo, dalla pelle, come in sacca amniotica, nacque Orione.

Come in un'otre, "uter/utris", in latino, molto simile alla parola "utero", che custodisce l'acqua.

Ma presso i latini "urinor" significava tuffarsi in acqua, e il concetto di urina, usata anche per lavare lo sporco dagli indumenti, era comunque associabile all'acqua, e veniva chiamata anche "lotium".

Orione figlio del mare e della Terra, un Gigante che riceve dal padre Poseidone( la madre era Euriale, figlia del re Minosse di Creta) il dono di poter camminare sulle acque. Un essere straordinariamente forte, un Eroe, dedito alla caccia, che manifesta, secondo la mitologia greco-romana, dei comportamenti eccessivi e conflittuali con il Femminino, in particolare con la dea Diana, esasperata dai suoi tentati tradimenti con le Pleiadi, verso il quale interviene con un gesto estremo, facendolo pungere da uno Scorpione, e diventò così, la costellazione più luminosa del cielo boreale.

Un personaggio eccessivo, un Gigante dedito alle passioni. In Ebraico, Orione, significa "folle".

E allora, ho riflettuto, su quando un anno fa, scrissi i due post, riguardo un particolare che mi aveva colpito moltissimo, riguardo un Gigante di Mont'e Prama: il meato uretrale chiaramente ostentato, da sotto il gonnellino.

Prendiamo in considerazione l'Orione secondo la mitologia greco-romana.

Orione nasce, secondo il mito, da un atto creativo esclusivamente maschile, dove l'urina è identificata con lo sperma maschile, e non si necessita del contributo femminile per essere creato.

Una sorta di partenogenesi tutta maschile, dove l'unico elemento femminile è quell'otre, quella pelle  del Toro, che fa da grembo, da luogo di incubazione fino alla nascita.

Questo concetto è in perfetta linea con la concezione tutta patriarcale e maschilista dell'eroe greco-romano, che pur di non cedere alle lusinghe femminili, non solo lo demonizza, ghettizzandolo in figure terrificanti come Medusa, le Moire, le Parche, ecc, ma spesso intreccia relazioni omosessuali, perché lo sguardo femminile è pericoloso, "pietrifica" all'istante.

Una visione maschilista dove l'eroe non è colui che manifesta lo "hierogamos", l'unione mistica tra le parti, tra gli opposti, maschile e femminile, come vuole la parola, nel suo significato originario, ma è un eroe "spermatico", che usurpa il potere rigenerativo stesso dell'acqua curativa, dell'urina, e si erge ad unico imperatore capace di generare, proprio attraverso l'atto dell'urinare dentro la pelle del toro.

Questo riflette la concezione maschilista di tutto il pensiero ellenico e romano.

E poi, abbiamo loro, i Giganti di Mont'e Prama. I veri Eroi, Custodi della vera ierogamia.

Non, coloro che generano solo attraverso la loro urina, ma attraverso la sinergia delle due parti.

Questo, 1500 anni prima dei romani e dei greci, ma anche molto prima. 

Scrivevo:

"La particella "Ur" significa Fuoco Sacro, il Fuoco della trasmutazione. 

È l'Oro della trasmutazione

L'urina, o per meglio dire, l'Ur-ina, è sempre stata considerata Sacra in ogni civiltà, fin dai tempi antichissimi. 

L'Oro del sangue. 

Un potente mezzo di autoguarigione. 

[...] L'urinoterapia è sempre stata presente in ogni percorso iniziatico, fin dai tempi antichissimi. 

Poiché risveglia la Coscienza. Superiore, la connessione con il Divino. 

È la base di trasformazione su cui lavorano gli Alchimisti. 

In alchimia, questo Oro liquido potabile, è chiamato "Acqua di Fuoco", il Mercurio alchemico, citata in tutti i testi Sacri, comprese le Sacre Scritture

"Bevi l'acqua dalla tua cisterna, e da quelle che scaturiscono entro il tuo corpo" (Proverbi 5, 15-18)

Nei genitali si trova la manifestazione del Divino. 

L'uomo, alchemicamente, è una rappresentazione dei 4 elementi, Yod, He, waw, He(Fuoco, aria, acqua, terra). 

I quattro elementi divini, della Divinità non manifesta, che troviamo anche come divinità solare sarda, Yh. 

Quella Y, che mi avete sentito identificare tante volte, come l'energia maschile "taurina/uterina"

La Yod, come "Padre-cielo", un "Padre/Fuoco/Calore/Luce", che quando si manifesta nell' umano, nella materia, diventa "acqua /Figlio/Fuoco/Solare", attraverso l'urina. 

[...] Diventa "acqua di Fuoco", un'acqua che contiene in sé la memoria universale, del nostro essere creature divinizzate

[...] Il nostro potenziale Divino, risiede proprio in quegli organi, i reni, che producono il nostro Oro potabile, l'urina, che sono la forza vitale e creativa, anche nell'atto del concepimento, che ci permette di essere creatori come Dio, dei co-creatori. 

I Giganti di Mont'e Prama, sono dei Co-creatori Divini, e lo hanno voluto manifestare in questo messaggio straordinario subliminale, attraverso quel meato uretrale esibito, come un passaggio sacro, la via della conoscenza. 

I Giganti che mostrano la potenza del "Nu" dello sperma Divino, attraverso l'Ur( il Fuoco Divino), l'Ur-etra, visibile attraverso il meato uretrale ostentato. 

Meato si usa per indicare un passaggio improvviso, ben custodito, come un meato nella roccia, da cui sgorga improvvisa, una sorgente. 

Simbolicamente, il meato uretrale è, traslato simbolicamente, nel corpo, come  centro della manifestazione del Fuoco Divino, l'occhio del Dio solare  Ra, la sua manifestazione in Forma. 

Il Cobra Sacro, l'Ureo, che viene rappresentato sulla fronte dei faraoni, indica la conoscenza, la consapevolezza del Fuoco Regale, divino. 

[...] E d'altronde, nell'antico simbolo della tribù dei Dan, degli Shardana, è rappresentato proprio un serpente. 

E l'occhio, il meato, il passaggio uretrale, rappresenta proprio questo condotto di unione, tra maschile e femminile. La conoscenza al massimo livello. 

È l'occhio del Dio Solare Ra, la Dea Wadjet, che si era staccata dal padre, per poi farvi ritorno, e collocarsi permanentemente sulla fronte, a protezione(come la Dea Atena, che nasce dalla testa del padre Zeus). 

[...] Ur=fuoco/Oro/divinità solare/luce

Radice di 

Ur-eo

Ur-ina 

Ur-ea

Ur-etra

Un'ostentazione di regalità, che non ha bisogno di simboli esterni, come l'Ureo egizio sulla fronte, per essere ostentata. 

Gli antichi Sardi erano grandissimi e potenti alchimisti

Avevano capito benissimo la dinamica delle energie, delle sinergie degli opposti. 

Sapevano bene quali sono i centri di maggiore energia nel nostro corpo

Erano Iniziati agli antichi misteri, e anche su questa acqua del Fuoco( e ritorno a ribadire, l' acqua ardente, è nata qui in Sardegna), vi era estrema sacralità, e molta omertà iniziatica

Non sarebbe stata rappresentata, in modo così discreto, e criptico, da interpretare, su una statua così importante come quella di questi semidei terreni, quali sono i Giganti di Mont'e Prama. 

Non avevano motivo di esibire una parte del corpo così intima, se questa, non avesse avuto una valenza profondamente sacrale e alchemica. "


Il mito di Orione, nella giusta versione che implementa anche il Femminino, nasce qui in Sardegna, poi è stato ripreso dagli Egizi, e in tempi più vicini, dalla mitologia greco-romana, distorcendolo in modo da lasciare fuori il Femminino, dall'atto della creazione. 

La via Spermatica della Via Lattea(Lattea, coma "sa lattia", la lattuga, in sardo, il simbolo afrodisiaco del Dio Min, il dio della fertilità, "Min", come minzione), della rinascita dopo la morte, passa per il Femminino riconosciuto. 

Per la Dea Nut, che non è altro che la controparte di Nur. 

Acqua e Fuoco di un'unica radice, "Nu-". 

"Nu-" di Nuraghe, dove è presente la sinergia degli opposti, come ho scritto tante volte. 

Gli inumati di Mont'e Prama sono stati ritrovati orientati verso Orione. 

Le proporzioni, come ho già approfondito, dei Giganti, non sono sproporzionate, ma sono stati scolpiti in modo che la cintura dei Giganti, corrispondesse al baricentro del corpo, in corrispondenza simbolica con la Cintura di Orione, che sulla cartina della Sardegna, se sovrapponiamo la costellazione di Orione alla cartina, risulta essere perfettamente sul Sinis. 

Perché era quello il baricentro energetico degli Architetti Divini, che avevano individuato a livello astrale quel quadrato, con centro nella cintura di Orione, con asse "Sirio/cintura di Orione/Aldebaran(l'occhio del Toro-e astralmente, ne hanno riportato la conformazione, rappresentando il torello, da cui entra il sole, nei nuraghi, con il corno sinistro più corto-)" della creazione, quel "quadrato del Sinis", che ha anticipato di due millenni il "quadrato del Sator," di cui si servivano per la costruzione nei luoghi sacri. 

L'aver scoperto , di questo aspetto mitologico greco-romano di Orione, e della sua nascita e origine del nome, da urina, non ha fatto, che confermare, dopo un anno, ciò che avevo intuito, anche se, il primario significato, è stato deviato in prevaricazione concettuale del patriarcato che legittima quella partenogenesi che è sempre stata connaturata nel Femminino. 

Con i Giganti di Mont'e Prama, con la loro estetica statuaria che anticipa di secoli quella greca(anche qui, non si sono inventati nulla, perché i greci rappresentavano per lo più, guerrieri, atleti, eroi), e con i loro simbolismi discreti, perché preziosi, ma ben evidenti, come il sigillo esagonale sul mento del Gigante, del quale ho approfonditamente parlato, non riconosciuto, e lo dico chiaramente, nemmeno dagli archeologi, si è voluta manifestare, come è nella koine' concettuale di tutta l'Antica Civiltà Sarda, la perfetta armonia tra maschile e femminile. 

Una Civiltà che ha creato meraviglie perché vi era una perfetta corrispondenza tra gli Opposti. 

Opposti che creano Geometria Sacra. Avevano puntato Orione, perché sapevano benissimo che la conformazione di questa costellazione rappresentava la perfezione architettonica, con precisi rapporti stellari. Un portale di rinascita dopo la morte, di cui i Giganti di Mont'e Prama erano depositari del segreto. 

Orione come Oristano. 

L'Origine. 

Avevano colto quella che oggi viene chiamata l'astrosophya, la "sapienza delle stelle", che unita all'astromatica(la matematica, la geometria degli astri) ha scoperto delle straordinarie specularita' nelle architetture stellari. 

Quel concetto di specularita'/gemellarita' del quale ho già parlato, profondamente presente nella nostra Antica Civiltà. 

Un'armonia stellare che li ha ispirati, e che poi hanno portato sulla terra. 

La cintura come il centro. 

Fara-one come Ori-one. 

I Giganti di Mont'e Prama erano i Faraoni di Orione. Semidei, rappresentanti del Divino sulla terra. Ci sono tantissime collinette in Sardegna, troppo precise, per non dare il sospetto che al di sotto ci siano delle piramidi, ne parlano studiosi e ricercatori. Ma tutto tace e viene ignorato nell'oblio e nell'indifferenza. Per chi ha seguito il percorso dei miei scritti, sa bene che credo che la cultura egizia sia una derivazione di quella sarda, a partire da quella piccola dea Madre di Cuccuru S'arriu di Cabras, che anticipa di 3000/3500 anni lo scarabeo psicopompo degli Egizi. 

E molto altro che non tarderà a rivelarsi. 


Tiziana Fenu 

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https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/la-regalita-dell-ur.html?m=1

https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/la-discrezione-della-regalita-sinergica.html?m=0

https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html?m=0

https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0

https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/il-progenitore-del-quadrato-di-sator-il.html?m=1

Orione/urina




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