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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, gennaio 02, 2022

💙8 dicembre l'Immacolata

 Otto dicembre.

Si celebra l'Immacolata Concezione. Tralasciando le interpretazioni puramente religiose, che limitano questo concetto, ho sempre pensato che la verginità, la purezza, siano una condizione dell'Anima, e, traslato in questa Dimensione densa e terrena, uno stato mentale.

Vergini, si diventa, in questa Dimensione.

Lo si diventa quando si implementa quello stato di unità primigenia e originaria, prima della divisione, di cui il Femminino è portatore e custode per natura, poiché crea uno spazio di accoglienza in cui Idea e Forma, maschile e femminile, trovano una dimensione di manifestazione, di sinergia senza separazione, almeno per quell'attimo creativo che li vede uniti.

Un atto creativo che non dovrebbe essere inficiato dal proprio percorso storico ed esperienziale, che non influenzi "l'idea", ma che consenta ad essa di manifestarsi facendo tabula rasa di questo background lineare, storico, consequenziale.

Dove l'idea non è conseguenza di un qualcosa che abbiamo già esperito, ma sia Matrice di un qualcosa di totalmente nuovo, innocente, immacolato, virginale.

Come se fosse la prima volta che venisse concepito.

Che sia Causa, e, non effetto della nostra manifestazione creativa.

Dove si è solo Presenza.

Pre-senza.

Senza un "pre".

Senza un antecedente, senza un prima, senza bagaglio, senza un dietrologia concettuale.

Senza un prima. Semplicemente "nell'adesso".

E se si è nell'adesso, nella Presenza, significa che si sono implementate nell'unica dimensione senza spazio-tempo, le coordinate del prima e del dopo, della causa e dell'effetto.

Dove si è nella dimensione dell'Origine, dove Maschile e Femminile, continuamente creano e si manifestano, in una continua partenogenesi di sé stessi.

In modo virginale e innocente, prima ancora della stessa idea di Idea, che presuppone già la separazione dalla Forma, del Maschile dal Femminile.

La separazione è geneticamente inizio della vita, ma è la Conoscenza ad esserne la sua finalità, che va oltre lo stesso principio di separazione insito nello stesso concetto di vita.

Per venire alla luce, ci si deve separare dalla madre, dalla matrice. 

Per avere invece, consapevolezza dell'altro, conoscenza dell'altro, si deve bypassare il concetto stesso di vita, che ha in sé, la dimensione della divisione, ed entrare in quell'ancestrale Mistero Femmineo che è collante tra le parti, perché è Conoscenza, è Sophia. 

Che si fa "coppa", che si fa isola, per attraversare mille oceani, le stesse acque del Caos primordiale, ed essere Fiore della Vita, ovunque ci si posi.

Come una Sacra Semenza che può germogliare a prescindere dalle circostanze esterne.

Che può manifestarsi anche nel deserto, nel pertugio di una roccia.

Nell'inaspettato.

Nell'imprevedibile.

Quando si è im-plementato in sé il prevedibile, ciò che si "vede prima"

Il "prima, prima del prima".

Nei Sacri Archetipi Ebraici, la "funzione  Vita" è rappresentata dalla lettera He', quinto Sacro Archetipo.

Il numero cinque, collegato sia al Toro che a Venere, ai due opposti. 

La H che funge tra collante tra le due parti, tra Maschile e Femminile.

Ma questa Unione non è possibile, se non si trascende la Vita stessa, se non si entra nella dimensione della Conoscenza, della Sophia. 

Io so di te, ancora prima di sapere di me. 

Io ero te, e tu eri me, ancora prima del nostro concepimento in Idea.

Perché siamo già, l'uno nel cuore dell'altro, oltre la stessa vita, oltre la divisione.

Siamo in quell'Oltre che si rinnova continuamente, perché nasce in sinergia.

Nella sinergia del Sapersi. Con occhi e cuore incontaminati, unico accesso alla vera Conoscenza.

Far l'amore con la Vita, e non solo con l'altro, è questo. Una Co-creazione continua, oltre.

Nella dimensione del non-tempo. Come la dimensione di Bellezza, di Immacolata Purezza di questa "Madonna del Magnificat" del Botticelli, 1483, per la storia. 

Senza tempo, per chi si lascia virginalmente ingravidare dalla sua Bellezza, oltre la Forma, oltre il concetto stesso di Idea che l'ha concepita. 

Rinasce continuamente da sé stessa. Non ha bisogno di un creatore, di una Forma. È Origine. È Monade di Bellezza, che incanta e ingravida i cuori e le Anime, in una partenogenesi continua.

Come quando due Cuori Puri si incastrano in sinergia. Oltre la vita stessa.

Oltre le vite. 


Tiziana Fenu

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8 dicembre Immacolata




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