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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, gennaio 02, 2022

💙Ciò che dobbiamo far evolvere

 Ciò che dobbiamo fare evolvere in noi, è il nostro "demonio", la nostra forza vitale, il nostro Fuoco interiore.

Quello che, in forma latente, è chiamato un "Demo/demo-nio".

Un campione("demo" significa "campione") a tempo(il tempo terreno) determinato, un suo stesso promoter. 

Promoter

Prometeor.

Prometeo. 

È stato Prometeo, il semidio , a voler rubare il Fuoco Creativo agli Dei, e a volerlo dare agli Umani.

Il Dono dell'intelligenza e della coscienza dotò l’uomo di ragione e di mente. Questo fece degli umani degli dei latenti invece che degli animali. Gli dei erano avversi a che gli uomini diventassero come loro, in possesso della conoscenza del "bene e del male".

Quindi in ogni religione noi vediamo questi dei punire l’uomo per il suo desiderio di conoscere. Secondo la versione del Mito greco, per il furto del fuoco che egli portò agli uomini dal cielo, Prometeo fu incatenato per ordine di Zeus ad una roccia sulle Montagne del Caucaso.

Ma il Dono di Prometeo diventò una maledizione per gli Umani, che dovevano seguire i piani previsti da Kronos, il Dio del tempo(è Kronos a punire Prometeo e a consegnarlo a Zeus).

La prima legge del Tempo, dice che il processo di evoluzione debba andare per fasi, e che l'uomo non potesse diventare subito intellettualmente e spiritualmente, quel semidio che è sulla terra.

Prometeo, come dice lo stesso nome, "pro-meteo", a "favore del tempo", non doveva andare contro lo sviluppo naturale delle cose.

È stato un ribelle.

Ma mentre salvava gli uomini dall'oscurità mentale, dal letargo, dall'inattivita' del nostro Daimon, del nostro Fuoco interiore, inflisse loro(e a sé stesso, perché fu punito in un modo atroce, con un'aquila che gli divorava ogni giorno il fegato che si rinnovava continuamente)la tortura dell’autocoscienza e della responsabilità, e, connessa col possesso di questa, il risultato della libera volontà, della ribellione del Daimon, del promoter, del Prometeo. 

Il promoter a tempo indeterminato è il Daimon, ed è questo che dobbiamo sviluppare, con passione.

"Pass/i/one".

"To pass" in inglese significa "diventare"

"Pass/I/one", "io che divento uno", integro con me stesso, perfettamente sincronizzato alla mia Anima, al mio Sacro Fuoco interiore, al mio Daimon.

Dove si realizza la fusione tra il proprio tabernacolo, previsto per ognuno di noi, e la propria manifestazione terrena. 

E se pensiamo che il monogramma di Cristo è il Chi Rho (o CHRISMON), che è una combinazione di lettere dell'alfabeto greco, che formano una abbreviazione del nome di Cristo, che e' di natura solare(spesso inscritto in un cerchio con più raggi che ricorda la ruota cosmica derivante dagli antichi emblemi solari dell'Egitto, e questo lo accosta Horus " il Dio dell'Oro, del fallo, il fertilizzante, di colui che può nascere al "buio del ventre materno"), notiamo che la P del cristogramma, è la P che rappresenta anche il Fosforo in chimica.

Fosforo. 

La capocchia dei fiammiferi è stata composta per la maggior parte del tempo , da preparati a base di fosforo bianco prima, e poi rosso, poi modificati col tempo da altri preparati.

Fosforo che prende fuoco grazie all'attrito con la fibra di vetro.

E questo mi fa pensare al Cristo che si infiamma e prende fuoco come un cerino se fa attrito con il vetro, ma anche se vogliamo , con la forma più nobile del Carbonio( molecola base del nostro corpo), con il Diamante (Diamond/ Daimon), che è la forma più eccelsa e nobile del Carbonio messo " sotto stress" durante la sua formazione.

Quindi un "Cristo/fosforo" che si incendia e diventa Fiamma Divina al contatto(se pur ruvido, quindi doloroso) con la versione migliore di se stesso, la " striscia " del suo Diamond(diamante polverizzato)/ Daimon (quel Demon, lì, ma evoluto).

Così come è stato per Prometeo. Ciò che ci ha donato, è stato il suo Daimon, la sua parte Ri-belle, quella che è voluta ritornare al Bello originario, la sua parte migliore, il suo Daimon/Diamond micronizzato, predisposto all'accensione e all'ascensione.

Accensione/Ascensione.

Quanto sono simili queste parole.

Differiscono per quell'unica "S" che simboleggia la Sophia, la Conoscenza(la S e la C), che fanno la differenza nella nostra Coscienza.

Prometeo non  ha rubato nessun Fuoco Sacro agli Dei.

Ci ha indicato la via per appropriarci del nostro Fuoco interiore, quello che gli Dei, per gli Umani, vogliono dormiente, sopito, lento, per gradi, in linea con la naturale evoluzione crono-logica che gli Dei, in presunzione, hanno stabilito per noi.

Gli Dei, non Dio.

Il contatto, l'accensione della nostra Fiamma divina, può essere dolorosa quanto l'attrito del fiammifero sulla striscia abrasiva.

Ma è un contatto con il nostro Daimon/Diamond, diamante interiore, polverizzato.

Una polvere di stelle che ci è stata "sparsa" sul cuore, al momento della nostra incarnazione, per ricordarci la nostra provenienza astrale, Divina.

Ma il fosforo che si infiamma, che prende fuoco, come la capocchia di un fiammifero, è lo stesso fosforo che, come oligoelemento, custodisce la memoria.

Un fosforo che ha come simbolo la P del cristogramma, che rappresenta Cristo, la memoria vivente della nostra divinità interiore.

Risvegliare la nostra divinità cristica, solare, che affonda le radici nella notte dei tempi, significa prendere consapevolezza del nostro essere degli esseri solari, divinizzati, che possono creare Galassie intorno a sé, se sanno governare bene il proprio Daimon, il proprio Fuoco Sacro interiore, con ribellione, coraggio con libertà, seguendo i tempi della nostra divinità interiore, che è trasversale, circolare, è non lineare, cronologica, come vorrebbe il dio Cronos.

Gli stessi Dei hanno sempre invidiato la condizione degli Umani, tanto da volersi accoppiare con essi.

Perché l'Umano azzarda, non stagna nella sua divinità acquisita di diritto.

Non se ne bea, non ci si crogiola.

La sfida è conquistarla, ricordarla, manifestarla.

Mescolare lacrime e polvere di stelle.

Sviluppare il proprio demone interiore e ardere fino a farlo rilucere come un Diamante.

Imparare a gestire il Fuoco.

Perché è nel mettersi in gioco, che l'Umano si sente vivo, si sente ardere.

È nello sfidare gli Dei, che esso stesso si sente un Dio.

Ogni volta che attiviamo il nostro Fuoco Sacro, siamo come Prometeo, ma nel senso originario del termine, a favore, "pro", del nostro "meteo", tempo interiore.

Il tempo del nostro tempio, dove non si adora nessuna divinità, ma vi è solo il culto di noi stessi.


Tiziana Fenu

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