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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, gennaio 02, 2022

💚Maschera d'Oro funebre

 Maschera d'oro funebre femminile, dalla tomba della “Signora di Archontiko”, moglie di un sovrano greco del VI secolo a.C.

Una tomba che si trova presso Archontiko, un insediamento importante della Macedonia meridionale. 

Attualmente la maschera funebre si trova presso il Museo archeologico di Pella (Grecia).

Pare che alcuni elementi decorativi di questa maschera funebre, come gli elementi circolari decorati con 8 petali, siano simili a quelli di un reperto esposto al Museo Archeologico di Cagliari, in oro, proveniente dal sito archeologico su Benatzu, nella cui grotta Pirosu, grotta di Santadi, nella quale nel 1968, un gruppo di ricercatori e speleologi, trovarono un tempio ipogeico dedicato al culto dell’acqua, che i nuragici portarono circa tremila anni fa nel ventre della terra.

Trovarono un grande tesoro, con ceramiche, numerosi corredi votivi, alcuni dei quali d'oro, bracciali, pugnali e un tripode di cui avevo fatto cenno in un altro mio post riguardo la tecnica sarda del granulato(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/10/i-motivi-pibiones-nella-cultura-sarda.html).

Questa stupenda maschera funebre è decorata lungo la parte superiore, con due bande istoriate, che fungono da copricapo, dalle quali pendono degli elementi decorativi circolari che un fiore con 8 petali, in chiaro riferimento alla stella ad otto punte che simboleggia il Femminino, Venere. 

Sugli occhi pare ci siano come due dischi solari, perché ciò che rappresentano, è il simbolo del Mascolino, dell'antico Dio Mesopotamico del Sole, Shamash, anche se, solitamente, è rappresentato con un elemento cruciforme come questo, ma con quattro moduli di tre raggi ciascuno, che fuoriescono dal nucleo centrale, a sottolineare la potenza radiante e creativa (il tre è sempre riferito al concetto di creazione divina) della divinità solare. 

Invece, in questa rappresentazione, invece dei quattro moduli, abbiamo quattro doppi segni circolari, identici al glifo usato dagli antichi Egizi, per rappresentare il sole, con un punto e un elemento circolare intorno. 

Quindi, abbiamo già la presenza di due elementi, sia Femminili, che Mascolini, perché per il trapasso, per la trasmutazione alchemica nell'altra dimensione dei defunti, si necessita della sinergia degli Opposti, della loro guida. 

Ma vi è anche la rappresentazione della luna, poiché profonda era la connessione tra la terra e le divinità del cielo, ereditate anche in ambito macedone. 

La Luna è rappresentata come un'ellissi, con le sue due falci di luna, crescente e calante, proprio all'altezza dei due "pomi" delle guance, dove, all'interno, pare esserci un rettangolo, un doppio rettangolo, simbolo di un "quadrato più un quadrato", di due elementi terra, femminei, esemplificati dal ciclo femminile lunare, che li custodisce come un grembo, tra le due falci di luna, calante e crescente. 

Forse indicava il periodo più adatto per le sepolture e i suoi riti, poiché queste due fasi opposte della luna, sono dinamiche, in movimento, e veicolano un'energia di spostamento. 

Sulla bocca vi è una decorazione a rombo, con dei decori, che a tratti, sembrano "semi". 

Il rombo, è simbolo della vulva femminile, ma anche della simbiosi dei due triangoli uniti per la base. 

Un maschile e femminile in sinergia creativa. 

Ma soprattutto, la bocca, che, al pari di una vulva, è un centro energetico di potere molto potente. 

Con la parola, con il suono, con il Verbo, si crea. 

Una maschera energeticamente molto potente, sottolineata anche, nell'arcata sopraciliare, e nel setto nasale, da quella conformazione a T, a Tau, tipica degli Iniziati ai Sacri Misteri, così come ce l'hanno anche i nostri Giganti Sardi di Mont'e Prama. 

Un manufatto straordinario, regale e raffinato. 


Tiziana Fenu 

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Maschera d'Oro funebre



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