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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, gennaio 27, 2022

💚Dea Feronia

 Da un post del ricercatore ed esperto di Megalitismo, Roberto Giacalone, sulla Dea Feronia, che diede il nome all'isola di Favignana. 

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3043416719319827&id=100009545872101

"FAVIGNANA E LA DEA FERONIA


L’arcipelago delle Egadi è composto da tre isole: Favignana, Levanzo e Marettimo. 

Anticamente nel periodo ellenistico, il nome di Favignana era Egusa, dal greco Aigousa (Αἰγοῦσα), «che ha le capre», data la loro abbondanza sull'isola. Conosciuta anche con altri nomi come Aponiana, Katria, Gilia, e ricordata da numerosi scrittori tra cui Plinio, Polibio, Nepoziano, l'anonimo Ravennate.

Sotto la dominazione spagnola, intorno al 1.500 d.C. le tre isole erano ricchissime di vegetazione, ma con la richiesta sempre maggiore di legname dalla Spagna, l’isola subì un gravissimo disboscamento.

Si narra che Egusa sotto l’impero romano prese nome in Favignana dal vento Favonio, ma di questo non vi è alcuna certezza, pertanto presumo che i romani associarono Favignana, Levanzo e Marettimo, alla divinità Feronia.

Erilo (dal latino Ery̆lus o Erŭlus), mitico re di Preneste, figlio di Feronia. Al momento della nascita, Feronia, gli conferì tre vite, vite che associo alle Egadi, tanto che Evandro lo dovette abbattere tre volte prima di averne completamente ragione.

Prendendo in esame il nome di Egusa e il suo significato di isola delle capre, mi viene da pensare che probabilmente l’isola prenda nome dalla Dea Feronia, (Dea di origine italica, protettrice degli animali selvaggi, dei boschi, della natura, dei malati e degli schiavi riusciti a liberarsi)" 

Altro aspetto da tenere in considerazione è che nell’isola sono presenti diverse grotte ipogee, con varie testimonianze databili dal periodo Fenicio/Punico, Romanico, Spagnolo ecc., ipogei particolarmente indicati per lo svolgimento di riti di culto religioso.

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Aggiungo, a completamento, una mia personale interpretazione simbolica su questa magnifica Dea. 

Il rombo sulla fronte, è simbolo della vulva, ma anche della Terra con i suoi quattro elementi, i suoi quattro punti cardinali, i quattro stati della materia.. È un po capricornina, questa dea..

Un segno di terra, ma correlato al Divino, perché la "porta del Capricorno", è la porta degli Dei, di tutto ciò, che, da umano, deve elevarsi ad una dimensione divina più spirituale. Quella frase scritta nel post, "gli schiavi riusciti a liberarsi", mi ha fatto pensare a questa caratteristica di elevazione spirituale  e divina, ascetica, mistica, del Capricorno( considerando anche il suo lato opposto, il lato Ombra, molto terreno, legato al materiale).

Come se questa Dea, avesse il compito di "portare alla luce", dal basso verso l'alto, verso le vette del capricorno/capra, più spirituale. 

Questo, in senso anche astronomico, perché il Capricorno è legato al Solstizio d'inverno, il Sol nascente, il Bambino d'Oro che deve venire alla luce, e che trova la sua massima espressione e manifestazione  nella sua controparte, il Solstizio estivo, sotto il segno del Cancro. 

La Dea Feronia, si festeggiava, in periodo romano, il 13 novembre, che cade sotto il segno dello Scorpione, il segno d'acqua, abissale, torbido, trasmutativo per eccellenza, con un 13, che è l'Archetipo Mem, acqua, vita e Morte insieme(Arcano XIII, la Morte).

Nel culto etrusco era Uni, che formava la triade divina con Tinia (Giove) e Menrva (Minerva). Si comprende che da qui deriva la triade capitolina.

Aveva un culto in quasi ogni città dell'Italia centrale, protettrice delle nascite e delle città, in quest'ultima funzione chiamata "Regina" o di " Giunone Sospita".

Non poteva che essere, il Grembo di una Dea Feronia(stessa radice "fer-", di fertilità), l'athanor trasmutativo per questa elevazione spirituale, per questa "liberazione dalla schiavitù", dal buio, dall'ombra, dagli abissi, per arrivare alla pienezza dell'abbondanza spirituale e materiale. 

Una Dea potentissima e meravigliosa


Tiziana Fenu

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