Da un post del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
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"Figura femminile orante in bronzo dal pozzo sacro nel complesso nuragico di Santu Millanu, Nuragus (X-VII sec. a.C.) un paese situato nei pressi della Giara di Gesturi, in Sardegna, in cui ci sono una trentina di nuraghi, Tombe dei Giganti e pizzi sacri.
In uno di questi, il pozzo Sacro di Coni, a cui si accede dopo una gradinata di 5 gradini, nel 1912 nel corso di lavori agricoli, fu rinvenuta una statuina femminile in bronzo, denominata da G. Lilliu “Matriarca in preghiera”.
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Alcune mie considerazioni
La simbologia del 3, numero sacro della creazione, è ben evidenziata in questa rappresentazione
3 balze lungo l'orlo del tubino, 6 decorazioni o pendagli che siano, di forma quadrata, che rimanda alla simbologia dell'elemento terra, rappresentato da un quadrato, come gli ingressi delle Domus de Janas.
Il 6, l'unione, l'equilibrio degli Opposti, la perfezione.
3+6=9
9= archetipo Teth, il Femminino, il Sacro Serp*ente, il Grembo, la Kundalini.
È sicuramente un'alta Sacerdotessa, un Sacro Femminino, non solo la rappresentazione stilistica di un Femminino raffinato.
Ha anche la conformazione a T del setto nasale e arcata sopraciliare, come le nostre Dee Madri e i Giganti di Mont'e Prama, e simboleggia la Tau dei sacri Iniziati.
La conformazione del mantello è come un quadrato sormontato tra un triangolo, in cui la figura stilizzata funge da asse.
L'Axis Mundi di una connessione tra dimensione terrena ( il quadrato) e la dimensione spirituale ( il triangolo).
La conformazione, nella sua eleganza ed essenzialita', mi ricorda molto quella della Sacerdotessa di Esterzili, terza immagine, di cui ho avuto già modo di parlare ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/simbologia-della-corona-nella.html?m=0), con la quale presenta caratteristiche in comune.
Il corpo filiforme, molto elegante ed essenziale, la forma squadrata del mantello, che si coordina con la conformazione triangolare data dalle spalle, molto simbolica, come ho espresso prima, la conformazione a T del setto nasale e arcata sopraciliare, tipica degli esseri divinizzati.
Dal mio scritto a riguardo :
"Il ritrovamento è stato fatto presso il Tempio di Domu de Orgia di Esterzili, nella Sardegna centro meridionale
Un tempio del quale avevo già parlato nel mio precedente post riguardo la simbologia del Basilisco e della Medusa in Sardegna.
Un grande tempio a megaron, su base rettangolare, esattamente come la piantina del tempio Sacro di Salomone a Gerusalemme"
La sacerdotessa di Esterzili tiene in mano, nella mano sinistra, una corona con 4 punte.
Il lato sinistro è il lato del Femminino, e il numero 4 è legato, non solo a Madre Terra con in suoi 4 punti cardinali, con i 4 Elementi, ma anche alla simbologia del saluto che sta facendo la sacerdotessa, con la mano destra, che indica al contempo, sia appartenenza all'antica tribù dei Dan, il cui simbolo comprende una lettera ebraica Dalet, e una Nun, che insieme, formano la Tau, simbolo dei Sacri Iniziati, dei Giudici Divini, come spiego nel mio link di approfondimento ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0) sia l'appartenenza ad un ceto sociale elevato, come potevano essere i Sacerdoti Sciamani.
Alla figura femminile di Nuragus, mancano le braccia, ma sembra comunque tenere qualcosa sul suo lato sinistro, sullo stesso lato del Femminino della sacerdotessa di Esterzili, e probabilmente si tratta di un qualcosa che la rappresenta.
Delle rappresentazioni straordinarie, di un'eleganza unica, ed estremamente simboliche.
Tiziana Fenu
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