C'è una cosa, estremamente bella, che mi sta insegnando ogni giorno, l'essere Donna.
L'integrazione.
In questo ultimo periodo di pressione e limitazioni, mi rendo conto di quanto la "Dimensione Femminea "sia naturalmente predisposta ad una "ammortizzazione ed integrazione " che le è connaturata.
Sappiamo bene che nel nostro corpo abbiamo dei filtri energetici che funzionano in base alla nostra risposta emotiva ed energetica a tutto ciò che può essere "esterno o l'altro".
Parlo dei nostri chakra , i recettori della frequenza di quella matrice temporale, attraverso la quale la Coscienza, in questa dimensione, sperimenta il Tempo e la Materia.
Le dimensioni di consapevolezza di questa matrice temporale, di per sé sono abbastanza armoniche, perché sono comunque un'espressione dell'ologramma della Matrice Divina.
Imparare a mantenere costante questo flusso di energia tra tutti i sette( e più) chakra , significa non solo integrarli tra loro, ma integrare anche mente, corpo e anima per espandere in Coscienza.
Interrompere il flusso progressivo tra l'uno e l'altro, di espansione, significa creare distorsioni e malfunzionamenti nella percezione dell'esterno, e quindi anche di noi stessi.
Amplificare la funzionalità di un chakra, o demonizzarne la valenzia primaria, senza integrarlo totalmente, anche nei suoi aspetti più densi e materici, significa demonizzare, ignorare, dividere, e quindi non avere padronanza di quella stessa capacita alchemica di trasformare e trasmutare.
Il Femmineo accoglie.
È come un grande grembo alchemico.
Accoglie le memorie, i dolori, le sofferenze, ma anche le gioie, i progressi. Non ti fermi al primo figlio, se resti cristallizzata al dolore disumano del parto.
Amplificare le memorie del dolore, o emozioni come risentimento, rabbia, desiderio, soppravivenza, o al contrario , mortificarle, ignorarle, non fa che frammentare e amplificare la divisione tra i nostri chakra, che sono vasi comunicanti, e della nostra stessa consapevolezza, che quindi si ripercuote nella nostra Coscienza
Così, in questo modo, si creano false identità che portano ad uno "sfrequenziamento" sia con la Matrice Divina , che tra gli stessi Umani. È come mescolare la banda di frequenza del colore tra un chakra e un altro.
Non vi è predominio del singolo, ma un continuum energetico, in fluidità ed integrazione.
Come le sfumature dell' arcobaleno, che sfumano tra di loro.
Ritenere anche uno soltanto dei nostri chakra, come appartenente ad un livello inferiore, è blasfemia.
Compreso, e partendo, dal chakra della Radice che funge da connettore con Madre Terra, e nucleo propulsivo dei nostri bisogni e istinti primari.
Da alchemizzare e sublimare
Non da ignorare.
Perché l'Athanor alchemico è proprio la materia. Si parte sempre da essa.
Senza ignorarla, ma integrandola, in modo che sia connettore, punto di partenza, e non solamente "stazione di soggiorno " dove facciamo stagnare la nostra individualità.
Ci sono istinti primordiali mossi dalla paura.
Ma la paura è appresa.
Deprogrammare questi meccanicismi comportamentali significa liberare l'Umano da ciò che non gli e connaturato, e riportarlo alla nostra frequenza originaria, quella della Matrice Divina.
Quella dell'Amore.
Non è ignorare cosa succede. Né ignorare quel che ci smuove dentro a livello primordiale, ancestrale.
Si tratta solo di non allentare la connessione di frequenza con la nostra Anima e la nostra Coscienza.
E non creare divisioni e frammentazioni. Come un grande Grembo.
Riconosco.
Accolgo.
Benedico.
Setaccio il vero, dall'illusione.
Alchemizzo e metto al servizio del mio percorso in progressione verso il miglioramento e l'integrità.
Non verso la divisione.
Io sono tutto ciò che è molto oltre anche me stessa.
Sono molto oltre la mia rabbia, la mia frustrazione, la mia delusione, il mio desiderio sessuale, la mia paura.
Non mi identifico in esse.
Non le amplifico.
Non mi cristallizzo in una, o più, di esse.
Un diamante riluce grazie a tutte le sue sfaccettature.
Tutte.
Singolarmente non possono nuocermi.
Non mi rappresentano, singolarmente, ma nella loro totalità.
Non possono dominarmi.
Non ne hanno motivo.
Le ho integrate dentro me.
Le assecondo e fluisco in loro.
Mi "con-sento " di "sentire-con" loro, e di percepire integralmente me stessa.
Senza divieti, costrizioni, divisioni o amplificazioni.
È un bel gioco.
Il gioco ad essere me stessa. Mi creo continuamente , con fluidità, senza divisioni ,costrizioni o attaccamenti.
Mi fido di me.
Perché mi scelgo ogni giorno.
Perché la fluidità che sento in me è come un vento caldo che scivola lungo le colonne del mio Sacro Tempio.
Ho il mio Fuoco Interiore.
Non teme il vento
Il mio tempio non ha porte né finestre.
Vi si soggiorna per frequenze.
Perché io sono energia, emozione, battito. Frequenza.
Sono esattamente ciò che sono.
Impronta di quella Matrice Divina che ci ha creati, dal primo all'ultimo chakra.
Nella frequenza dell'Amore e della Bellezza.
E in essa voglio restare.
Voglio continuare ad Essere.
Stai.
In gratitudine e consapevolezza
Tiziana Fenu
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