Come ho anticipato brevemente ieri nel mio post a riguardo, nella prima immagine, ingresso del nostro pozzo Sacro di Santa Cristina, a Paulilatino, provincia di Oristano, qui in Sardegna, del quale ho parlato molte volte, datazione XI sec. aC, anche se, personalmente, credo che sia di mto antecedente.
Nella seconda immagine, pozzo presente a
Badlapur, a nord-est della città di Mumbai, in India, lungo le sponde settentrionali del fiume Ulhas
Ma non è solo la conformazione, ad accomunarli.
Hanno lo stesso orientamento, come vedete dalla terza ( il Santa Cristina) e quarta foto.
Sono orientati entrambi, su un'asse sud-est( per l'ingresso), nord-ovest.
Orientamento che avevo riscontrato anche per il pozzo Is Piriois e il nuraghe Sisini( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/09/orientamento-solstizio-invernale-pozzo.html?m=0)
"Le due morfologie, sono speculari.
Il Pozzo di Is Piriois, ha l'ingresso orientato a nord-ovest, verso il tramonto del solstizio estivo.
Il nord ovest, esotericamente, è legato all'elemento acqua ( il nord) e all'elemento terra( l'ovest)
Mentre il nuraghe Sisini, ha l'ingresso orientato verso sud est, all'alba del solstizio invernale.
Esotericamente, il sud est è legato all'elemento fuoco( sud) e, anch'esso, all'elemento aria (est)
Una straordinaria simbologia e corrispondenza, tra il pozzo e il nuraghe, in cui avviene la fecondazione metaforica, simbolica, tra l'elemento acqua del pozzo e l'elemento fuoco del nuraghe, che coinvolge anche gli altri due elementi"
Quindi anche questo pozzo, a Badlapur, ha l'ingresso orientato a sud-est, all'alba del solstizio invernale, come i nostri pozzi Sacri.
Ho trovato una breve descrizione del pozzo, molto sommaria e turistica.
Il pozzo si trova in un campo aperto accanto a un gruppo di case dietro il Tempio Hanuman a Devaloli
Il pozzo ha una stretta fascia di gradini che conducono al livello dell'acqua
Ci sono due scomparti su ciascuna parete dei gradini per contenere le luci
Un pannello di figure squisitamente scolpite adorna la parte superiore dell'arco all'estremità
Al centro del pannello c'è l'immagine del Signore Ganesha, il Dio dalla testa di elefante preferito nel Maharashtra
Alla destra del Signore Ganesha c'è una figura che sembra un prete o un bramino
Alla sinistra del Signore Ganesha, il la seconda figura con spada e scudo sembra un guerriero.
Motivo floreale sull'arco. Questo ricorda il fiore di colore giallo che cresce selvatico in queste zone
Un altro fiore in questo intaglio decorativo sull'arco
Su entrambi i lati dei gradini ci sono due animali scolpiti le cui teste si sono disintegrate ma le code indicano che potrebbero essere state scimmie
Il livello dell'acqua era comunque abbastanza buono considerando che era marzo
Il livello dell'acqua era comunque abbastanza buono considerando che era marzo
( fonte https://bijoor-me.translate.goog/2016/06/25/badlapur-step-well-a-rare-historical-site/?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it)
Non ho trovato da nessuna parte la datazione di questo pozzo, ma è comunque impressionante la morfologia con il nostro pozzo di Santa Cristina, e ci sono alcune simbologie interessanti
C'è il fiore a 8 petali, e sappiamo che qui in Sardegna, la stella a 8 punte, è presente nelle nostre antiche tradizioni, arrivate fino ai giorni nostri, presente nei nostri stupendi e antichissimi rosari e anche nella stella a 8 punte della ritualistica della Sartiglia di Oristano ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/la-simbologia-della-stella-otto-punte.html?m=0)
Abbiamo poi la simbologia delle scimmie
La nostra sciamana androgina di Sardara, ha il volto di scimmia, che fa riferimento ad una manifestazione epifanica del dio Toth( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/10/la-divinita-androgina-di-sardara.html?m=0)
Sulla simbologia della divinità Ganesha, voglio ricordare che abbiamo la torre dell'Elefante, che fu costruita nel 1307 dai pisani per la difesa dell'accesso al Castello fortificato.
Ma al di là di questo, mi interessa la simbologia intrinseca alla divinità stessa
A parte il fatto che abbiamo un petroglifo abbastanza particolare, all'interno di una nostra Domu de Jana, legata alla Roccia dell'Elefante, a Castelsardo, in provincia di Sassari.
Una protome taurina, sembrerebbe, a prima vista, ma è più una falce di luna che sovrasta una colonna, come vedete dalla foto di Antonio Meledina., sulla quale devo ancora approfondire bene.
Ganesha (la divinità dalla testa d'elefante) spiega l'origine delle fasi lunari.
Ganesha è una divinità della dimensione femminile.
Raffigurato spesso presso l’ingresso di casa, Ganesha è una divinità protettrice e di buon auspicio. La leggenda narra che sia figlio di Shiva e Parvati o della sola Parvati che lo crea per metterlo a guardia del suo bagno.
È un bellissimo bambino che assolve con diligenza ai suoi compiti tanto da impedire allo stesso Shiva di entrare in bagno. Quest’ultimo in un attacco di ira gli taglia la testa. Parvati è infuriata, le persone attorno contattano le divinità che suggeriscono di muovere verso nord e di riportare la testa del primo essere che trovano. Si tratta di un elefante a cui viene mozzata la testa ed ecco che Ganesha assume questo aspetto.
Quindi, essendo legato al bagno, è legato anche all'acqua, ai pozzi, alle stesse Domus de Janas, in cui l'acqua è un elemento importante, benedicente e purificante.
Dio della saggezza, che benedice e protegge dagli ostacoli
La Genesa, che nel nome è molto simile a Ganesha, ha la stessa funzione energetica purificatrice, un oggetto sacro realizzato unendo 4 cerchi, che armonizza le nostre energie con quelle della natura.
Ma c'è una particolarità tutta sarda.
Quando noi stiamo male, abbiamo nausea o malessere in generale, diciamo che abbiamo "gana maba", "brutta voglia".
Gana, ha la stessa radice di Ganesha, e se Ganesha indica il benessere, lo stare bene in generale, è anche vero che nella pratica del Ganesha Mudra, si aumenta e migliora la digestione, rimuovendo gli ostacoli, così come fa il Dio Ganesha.
Quindi, proprio in questa pratica, vediamo come il modo di dire sardo, "Gana maba", legato proprio ad una nausea dell'apparato digerente, vi è il Mudra specifico Ganesha, che agisce proprio sull'apparato digerente.
E non è certo una coincidenza
Trovo queste similitudini straordinarie, che confermano ancora una volta la nostra Antica Civiltà Sarda, come Civiltà Madre di tutte le altre, con i nostri Antichi Padri e Madri che di sono spostati in ogni angolo della terra
Sul pozzo Sacro di Santa Cristina , e la particolare forma a Menat
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/il-menat-portale-alchemico-dei-pozzi.html?m=0
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Tiziana Fenu
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